Questo è il sequel di “Finalmente una famiglia” ed è ambientata pochi giorni dopo la guerra.
Ho cambiato alcune cosette dell’ultimo libro.
Io e la mia Beta (Helena Potter) abbiamo impiegato 2 ore per decidere il titolo e correggerlo!
Questa storia è lunga…non ho proprio il senso della misura -.-“  prima faccio le storie cortissime e ora lunghissime! No comment….
 
Finalmente era finita.
L’Oscuro Signore era morto.
Tutti guardarono il corpo di colui che per anni aveva terrorizzato e ucciso migliaia di maghi e babbani, e il giovane ansimante che aveva messo fine a tutto questo.
I seguaci sopravvissuti si arresero e gli Auror iniziarono a prestare soccorso ai feriti.
Severus stava andando dal figlio quando lo vide sorridergli e accasciarsi a terra privo di sensi.
 

“Professor Piton, deve riposarsi. Sono due giorni che non dorme. Mi scusi, ma…ha un aspetto orribile!”
Aveva ragione:era davvero uno straccio.
Ma non poteva…non voleva lasciarlo.
“La ringrazio signor Paciock ma non ho nessuna intenzione di staccarmi da mio figlio neanche per un secondo.” disse  con uno sguardo pieno di stanchezza e paura.
Una paura che non aveva mai provato in vita sua.
La paura di perdere la persona a lui più cara.
La paura di essere di nuovo solo.
La paura che Harry…non si risvegliasse più
 
 
Un ragazzo dalla testa bionda osservava il suo padrino sullo stipite della porta.
“Severus, sta tranquillo. Si riprenderà. Pott…ehm..Piton è forte e non intende lasciarti”
Si avvicinò all’uomo e gli mise una mano sulla spalla.
“Riposati! È da quando è svenuto che non lasci la sua mano”
“Draco…ho paura”
“Lo so. Hai paura di perderlo ma non accadrà”
Il pozionista abbassò il capo mordendosi un labbro per cercare di trattenere le lacrime ma non ci riuscì.
Quelle piccole gocce salate rigavano ormai il suo volto e invano tentava di soffocare i gemiti.
Ad un tratto sentì delle braccia gentili avvolgerlo e stringerlo forte.
“Sfogati…non fa bene trattenere le proprie sofferenze”
Pianse.
Pianse per non essere riuscito a salvare Lily; per Silente, l’unica figura più simile ad un padre; per tutto ciò che aveva fatto su ordine di Voldemort; per non aver aiutato in tempo suo figlio.
 
 
Draco pose il corpo dormiente del padrino su un divano lì vicino.
Dopo tutte quelle lacrime si era addormentato,senza forze.
Guardò la sua nemesi e si mise accanto a lei.
“Lui ti vuole molto bene. L’idea di perderti lo sta torturando. Ti prego, svegliati!! Fallo per i tuoi amici, fallo per tuo padre…fallo per me –accarezzò il volto rilassato del moro- Cosa sarebbero le giornate senza il mio rivale? Nulla. Sai, io volevo realmente diventare tuo amico ma non sono mai stato degno. Non perché tu sei Harry Potter…la colpa è mia. Nessuno può amare un stupido ragazzino viziato! Per questo sono diventato la tua nemesi; volevo avere un legame con te a tutti i costi. Per fortuna non mi senti, altrimenti quando ti sveglierai mi rinfaccerai tutto ciò per sempre…e non potrei sopportarlo. Grazie di tutto…e scusami…Harry.”
Si sporse verso il viso dell’assopito per baciare la famosa cicatrice e andò via.
Pochi istanti dopo Harry aprì gli occhi rivelando due pozze di giada commosse dalle parole udite.
 
…tre giorni dopo…
 
La festa stava per iniziare.
Vi erano tutti i membri dell’Ordine, l’Esercito di Silente, le persone più care.
Tutti volevano rivedere Harry.
Dopo il suo risveglio Severus aveva fatto in modo che nessuno si avvicinasse alla sua camera…a parte lui.
“Che si festeggia?”
Il Grifondoro si smaterializzò in mezzo la sala.
“Harry!!!” i suoi due migliori amici l’abbracciarono.
Hermione non faceva altro che piangere e Ron provava a fermare quella valle di lacrime.
Finiti i dovuti convenevoli tutti cominciarono a parlare tra loro, mangiare e divertirsi.
Draco era seduto sulle scale con una burrobirra in mano.
Severus e i gemelli Weasley l’avevano trascinato lì con la forza.
Fred e George si erano affezionati a lui molto facilmente e la serpe ha sempre avuto stima di loro.
“Malfoy”
Sussultò per lo spavento.
“Che c’è? Sei venuto per un po’ di pubblicità? Così tutti, vedendoti con un mangiamorte ti considereranno anche un buon samaritano…il buono che perdona il cattivo!”
Harry prese il braccio del ragazzo e lo portò fuori.
“Si può sapere che vuoi?!!”
“È vero quello che mi hai detto?”
“ma di che cosa stai…”
“Di quello che mi hai detto tre giorni fa”
Draco era diventato bianco come un cadavere ma in pochi istanti indossò la maschera Malfoy.
“Vuoi fare alcune battutine? Sono sicuro che l’hai già detto a Weasley. Beh, non starò qui a far….”
Il grifone abbracciò la serpe e iniziò ad accarezzare quei soffici capelli biondi.
“Non è vero che non meriti di essere amato…specialmente da me. Tu credi che io ti odi ma è tutto falso. Anche io volevo un qualsiasi legame con te… Io e te siamo più simili di quanto pensiamo e conosciamo le abitudini dell’altro. Tu sei sempre stato una parte importante della mia vita”
Il biondino si nascose nell’incavo del collo ambrato e ricambiò timidamente l’abbraccio.
Poteva una persona sentirsi felice con un così semplice gesto?
“Ho saputo dei tuoi genitori…mi dispiace –gli incorniciò il viso e guardò quelle due gemme grigie- ne ho parlato anche con mio padre in questi giorni e…pensiamo…penso che…vuoidiventaremiofratelloDraco?”
“Eh?” disse il Serpeverde con un sopracciglio alzato.
“Vuoi diventare mio fratello, Draco?”
Ci fu un breve silenzio, poi…
“Ti pongo le mie più sincere condoglianze per la perdita del tuo ultimo neurone. Avevamo riposto molte speranze in lui ma…”
“Draco, sono serio!!”
“Non puoi essere serio!! Tu mi odi!! Sono il figlio di Lucius Malfoy e un Serpeverde! Non voglio la tua pietà!!!”
“SECONDO TE IO PRENDEREI UNA DECISIONE DEL GENERE PER PIETÁ?!! NON MI INTERESSA SE SEI IL FIGLIO DI UN MANGIAMORTE O SE LO SEI E NON MI IMPRTA SE SEI UN SERPEVERDE! E ti ripeto…io non ti odio…non ti ho mai odiato” *
Calde lacrime bagnavano il volto di Draco,che furono prontamente asciugate dal Grifondoro.
“Ti prego, dimmi qualcosa” disse baciandogli una guancia rossa dal pianto.
Il biondo saltò addosso al moro per abbracciarlo ma caddero a terra.
“Si…Harry”
Quest’ultimo si alzò e portò suo fratello a casa.
“PAPÁ!!! HA DETTO DI SI!! HA DETTO DI SI !”
Sembrava un bambino che aveva appena ricevuto il regalo più bello del mondo.
Severus andò dal figlioccio e lo accolse con un abbraccio alla Molly Weasley. ( quanti abbracci!! Pure io pure io!! *l’autrice si attacca a Severus in versione koala*)
“Signori! – iniziò il pozionista –oggi, oltre alla guarigione di Harry, si festeggia anche un nuovo componente della mia famiglia: Draco!”
La serpe si mise davanti agli ospiti.
Si aspettava insulti e cattiverie ma non fu così: stavano sorridendo e poco dopo cominciarono a dargli pacche sulle spalle o abbracci.
Persino Ron era stato amichevole con lui.
“Beh, ora ci vuole un brindisi – Harry prese un bicchiere di whisky incendiario e lo alzò- a tutti coloro che hanno combattuto, a tutti quelli che sono morti, ai nemici che hanno capito i loro sbagli e si sono alleati con la Luce e a mio fratello Draco che mi ha fatto impazzire per anni ma che è sempre stato una parte fondamentale della mia vita!”
Ora Draco aveva una nuova famiglia e in cuor suo sapeva che la sua vita stava cambiando…in meglio.
 
*questa frase ( un po’ modificata) è presa da “Finalmente una famiglia”. La disse Severus  a Harry.
 
Non sono molto soddisfatta del mio lavoro, ad essere sincera.
Forse un giorno farò dei Missing Moments sulla vita di Harry e Severus…però ora sono impegnata in una long - fiction (sempre su HP) xD è una Drarry e non so quando inzierò a postarla…Un bacione e commentate!!