Se la libertà, da possibilità di scegliere il meglio per sè, diventa un tentennante vagare senza strumenti per poter fare nient'altro, allora diventa la più cattiva prigione.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
La fabbrica della felicità
È arrivata, ragazzi,
Mille lire per godersi
Quattro salti sul tagadà,
Mille lire per gustarsi
Lupini molli e ciambelle fritte,
Mille lire, se volete,
Per gradire lo spettacolo
Del maestro equilibrista
E dei suoi quattro bambini,
Figli cresciuti come gatti
Con la libertà nel sangue,
Senza case fisse o scuole
Senza concetto di rigore,
Pochi amici e tante strade
Da una notte all’alba dopo,
Dove il sole non sorge uguale
Perchè nel sonno si è viaggiato
Sballottati su una branda
Dentro a un camper colorato,
Trascinati dall’orgoglio
Di lustre tradizioni
E costretti dalla forza
Di troppe generazioni
A montar giostre,
Camminar su fili,
E fuggir di festa in festa
Inseguendo mille lire.