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Autore: Strekon    09/03/2006    5 recensioni
Se è un passo nel vuoto quello che volete provare...seguitemi. Ma attenti! Mind the gap!
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vantaggio di vivere a Londra sono gli autobus

Mind the Step

 

Il vantaggio di vivere a Londra sono gli autobus. Gli autobus londinesi sfrecciano come proiettili nel traffico. Rallentano appena alle fermate, senza sostare più del necessario. E’ la fortuna di vivere in questa città.

Non ci sono nemmeno quei fastidiosi avvisi quando sali o scendi, al contrario della metropolitana. Mind the gap. Attenzione al gradino. Che poi gradino sarebbe step, gap è più dislivello.

E comunque, lo so benissimo che c’è il gradino, se sono un londinese. Il problema è per chi viene da fuori. Non tutti conoscono l’inglese.

In ogni caso, autobus che corre per la strada, gap, o step che dir si voglia, e quella stronza e ingrata di Laurie che mi ha lasciato. Bene ho tutti gli elementi. Io lo faccio.

Metto un piede nell’aria immaginando che ci sia un gradino spettrale a sostenermi. Il controllore mi dice qualcosa e si allunga con la mano per afferrarmi. Capisco le sue parole soltanto un attimo prima che la forza d’attrito mi strappi via dal bus bifamigliare.

“Mind the gap!”. Ma vaffanculo.

Il mio corpo viaggia ad una velocità pari soltanto a quella delle montagne russe di Gardaland. Il calcolo è frutto di una rigorosa analisi scientifica.

Sono lì che penso “Ehi, e non ho sborsato neanche un penny per il biglietto!” quando la testa mi si impunta al parabrezza di un cab nero, frantumando entrambi. Perché a Londra tutti i mezzi di trasporto pubblici sono grandi il doppio?

Volteggio per aria in una sgraziata capriola prima di centrare un decoratissimo lampione e spruzzare sangue qua e là.

Un vero macello. E ho soltanto evitato di dare retta al cartello Mind the gap. Che poi è lo step. Pensavo al massimo di dare una bella grattata all’asfalto e procurarmi un forte trauma cranico che mi stroncasse sul posto. E invece, guarda qui. E’ proprio vero che gli italiani all’estero si fanno sempre notare.

   
 
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