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Autore: Serry    09/03/2006    5 recensioni
mi sono ispirata al film di Hilary Duff e Chad: Cinderella Story. I personaggi sono Draco e Hermione. Assomiglia un po' al film, ma ho anche aggiunto delle parti.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 Lettere: Il Principe e Cinderella

CAPITOLO 1   Lettere: Il Principe e Cinderella

 

Hermione era nella Sala Comune dei Grifondoro in una poltrona vicino al fuoco. Stava scrivendo una lettera. Harry e Ron si stavano allenando a Quidditch e sarebbero arrivati a momenti.

Un gufo grigio era appollaiato sulla finestra aperta, da cui proveniva un vento leggero.

La ragazza finì di scrivere la lettera. La firmò come “Cinderella”.

Era dall’inizio dell’anno che Hermione scriveva a questo ragazzo, che si faceva chiamare “Principe” e si scambiavano pareri.

Lei non sapeva chi fosse e lui non sapeva chi fosse lei. All’inizio era un po’ avventato, se non pericoloso, ma poi, scrivendosi, lei capì che non lo era affatto, tutt’altro aveva conosciuto un nuovo amico di piuma. Questo ragazzo frequentava Hogwarts, e faceva il sesto anno come lei. Di sicuro non era di Grifondoro, se no il gufo non sarebbe decollato dalla finestra per poi spiccare il volo verso il basso. Aveva pensato che poteva essere uno di Corvonero o di Tassorosso, ma chi? Di sicuro, quello che il Principe scriveva non era roba da Serpeverde, però non ne era del tutto sicura.

Era iniziato tutto quando arrivò una lettera a Hermione, che era stata recapitata male. Dopo le varie scuse lei ha iniziato a firmarsi “Cinderella”, perché la sua firma era “Principe”.

Le era venuto in mente che poteva aver mandato la lettera proprio a lei, ma siccome quella sera la Sala Comune era piena lei si prese la briga di prendere la lettera, di leggerla e di rispondere.

“Ciao, mi chiamano ilPrincipe’, tu chi sei?”

“Ciao, io sono Cinderella, come va?”

“Tutto alla grande, più o meno. Cosa stai facendo?”

“Sto scrivendo a te…”

Oltre quello?”

“ Festeggiando non so bene il motivo, comunque gli altri stanno festeggiando… tu?”

“Sto scrivendo a te…”

“ Ah ah ah… Molto divertente. Oltre?”

“mmm… niente…”

“sei molto occupato, vedo… ciao, ci sentiamo domani alla stessa ora…”

 

E ora si stavano scrivendo di nuovo, dopo due mesi che si sono conosciuti.

“Mi puoi dire chi sei?”

“No”

“ Dai… perché?”

“No. non voglio, è una questione di privacy. Poi ci scriviamo meglio così senza sapere chi siamo e magari scoprire le nostre identità ci allontanerebbe…”

Se lo dici tu…”

“Va be… Ciao Principe…”

 

Harry e Ron entrarono nella Sala Comune sudati e con le scope in spalla.

-Ciao Herm…- dissero loro

-Ciao ragazzi… come è andato l’allenamento?- rispose lei nascondendo la piuma che aveva in mano

- C’è di meglio… comunque domani abbiamo un altro allenamento, e non saremo nella Sala Comune il pomeriggio…- disse Harry

- O, pazienza, mi porterò avanti con i compiti, visto che domani abbiamo Piton…

- Se lo dici tu… stavi scrivendo a qualcuno?- chiese Ron

- Cosa…? Oh, no, stavo solamente vedendo se avevo sporcato la piuma con l’inchiostro…- disse Hermione

-Ah…- disse Ron.

Poi i due salirono per le scale a chiocciola del loro dormitorio, trascinando ora le scope per il manico.

 

Hermione fece un sospiro di sollievo. Ormai tutti erano curiosi di sapere cosa scriveva e a chi scriveva. Harry e Ron, magicamente, ne erano all’oscuro. Non poteva scrivere nel suo dormitorio perché tutte le ragazze erano curiose, e non poteva in biblioteca perché troppi gufi facevano arrabbiare Madama Pince. Quindi scriveva in Sala Comune.

 

-Ciao Herm…- disse una ragazza entrando nella torre.

-Ciao Ginny, com’è andato l’allenamento?- chiese Hermione

-Uno schifo, e tutto a causa delle prestazioni da portiere di Ron…- disse Ginny.

Ginny era la sorella di Ron, e i due non facevano altro che battibeccare. Lei aveva i capelli rossi lunghi fino alla schiena, moltissime lentiggini e occhi verdi.

-Ginny, ti volevo chiedere un favore…- chiese Hermione

-Ok, spara…-

-Posso scrivere delle lettere nel tuo dormitorio?-

-Perché?

-Perché qua passa troppa gente, e in quelli del mio anno c’è troppa gente curiosa…

-Con chi ti stai tenendo in contatto? Con Krum??

-No, lui mi manda di tanto in tanto qualche lettera…

-Ah… con chi? Posso saperlo? Non lo dirò a nessuno…-

- Be… a dir la verità non lo so neppure io… comunque si firma “principe” nelle lettere…-

-E tu dai ragione a uno sconosciuto?!-

- Ci scriviamo già da un mese… non lo chiamerei “sconosciuto”…

- e tu gli dai il tuo nome??!!

-No, mi firmo Cinderella…- disse Hermione

-mmm… comunque questa storia non mi convince…

-Non lo dire a nessuno, specialmente a Harry o Ron.

-Va bene…

 

Hermione abbracciò l’amica, felice di avere un posto dove poter scrivere le lettere.

E la parte più bella era che solo lei e Ginny sapevano di quelle lettere, e anche il “Principe”.

 

 

Draco Malfoy era nella sala di serpeverde. Era seduto sul tavolo vicino alla finestra, e un gufo gli stava portando una lettera.

“Va be… allora ciao Principe”

Lui non insistette a rispondere. Era da ormai un mese che si scambiava con questa ragazza che si firma col nome di “Cinderella”. Era successo tutto per caso… cioè, no. aveva detto al gufo di consegnarla a qualcuno, giusto per il gusto di scrivere con una ragazza misteriosa.

Lui non sapeva chi fosse e neanche lei sapeva chi fosse lui.

Nelle sue lettere lui scriveva quello che pensava e lei gli rispondeva. Per la maggiorparte delle volte gli dava ragione, e Cinderella era molto sveglia e intelligente.

Tutti erano all’oscuro di queste lettere eccetto Blaise Zabini, un suo compagno di dormitorio, l’unico sveglio da non seguire i suoi ordini. Blaise lo aveva visto scrivere e poi capì tutto. Malfoy gli fece giurare di non dirlo a Pansy Parkinson, la sua fidanzata, se no gli avrebbe gettato una maledizione senza perdono. Lui mantenne la promessa.

- cosa ti ha scritto la tua Cindy?- chiese Blaise

- Non chiamarla Cindy…- disse l’altro a denti stretti

- Cinderella va bene?-

-Meglio…-

- Allora?-

- Allora cosa?-

- Cosa ti ha scritto?-

- delle lettere-

- No, davvero? Non fare lo scemo…-

- scemo lo dici a qualcun altro, prima di tutto, secondo cosa ti importa?-

-Voglio sapere fino a che punto tradirai Pansy…-

-Ti interessa Pansy?-

- No, ma non è corretto…-

- Blaise, Blaise, Blaise… stai diventando onesto come i grifondoro, anzi, come i mollaccioni…-

- Non diventerò mai come i tassorosso-

-Vuoi sapere cosa mi ha scritto?-

-Si, e ricorda che io ho in mano il tuo segreto…-

- e io so fare le maledizioni senza perdono. Comunque mi ha scritto che non è fidanzata, che non le piace il quidditch…-

-Proprio il tuo genere di ragazza, visto che tu ti fai le ragazza d’altri e sei un fanatico del Quidditch…-

-Sei ancora arrabbiato perché ho baciato la tua ex ragazza? Non lo sapevo che eri fidanzato con lei…- disse Malfoy

- Vuoi sapere quello che mi ha scritto o no?-

-Continua…-

-Che sembro uno con la testa a posto e che non mi vuole dire chi è…-

-Wow, allora è una tosta…-

-è fissata con la privacy… crede che la sia prendendo in giro, che sia tutto uno scherzo…-

- Ma…- continuò Blaise

-Ma non è vero… poi non mi ha scritto più niente.-

-E perché vuoi sapere chi è?-

-Che domande, per farmela, è ovvio…-

-Povera illusa che crede che tu sia con la testa a posto…-

- Io almeno le ragazze le trovo...-

-e le rubi… ma perché ti sei messo con…-

-Zitto, sta arrivando- lo interruppe Malfoy

La porta si aprì e entrò un gruppo di ragazze che ridevano, guidate da Pansy Parkinson, che andò vicino a Malfoy e lo baciò teneramente. Lui serrò solo le labbra.

-Io me ne vado Malfoy… ciao ragazze…- annunciò Blaise alzandosi dal divano e facendo un cenno alle ragazze che risposero un “ciao” con tono sognante.

-Come stai? Sai che abbiamo incontrato Potter e Lenticchia per il corridoio? Siamo andate a vederli all’allenamento…- disse Pansy appoggiando la testa sulla spalla del fidanzato

-mmm…- rispose lui senza ascoltarla

- e poi noi gli abbiamo detto “Ehi Potty, il battitore ti potrebbe scambiare per un bolide!” e…-

ma ormai Malfoy era concentrato su “Cinderella” e pensava che almeno lei non doveva sopportare una come Pansy, una fidanzata rompimaroni come lei. Sarebbe stato magnifico lasciarla, ma quando? E se poi Cinderella non lo avesse voluto? Gli conveniva aspettare l’occasione giusta, poi avrebbe mollato Pansy.

-Ma mi stai ascoltando?- chiese la ragazza dopo un po’ che Draco guardava il fuoco acceso nel camino.

-eh? cosa? scusa ma non sentivo bene perché le tue amiche fanno un fracasso della malora…- disse Draco, anche se con tutta la Sala Grande piena nessuno non avrebbe, neanche volendo, non riuscire a sentire la voce acuta della sua ragazza.

-Ti stavo dicendo…- e poi riprese a parlare.

Draco questa volta dovette ascoltarla e ogni volta che riprendeva a parlare gli si rizzavano i peli della nuca.

Appena rientrò Blaise nella Sala Comune, Draco si alzò.

-Dove vai?- gli chiese Pansy

-Vado a fare un giro con Blaise…- disse Malfoy, e i due uscirono.

Arrivati nella Sala d’Ingesso Blaise gli chiese se Cinderella gli aveva scritto.

-No, non ancora, comunque. Mi hai salvato da Pansy, stavo morendo, un pettegolezzo dietro l’altro, e poi la sua voce…-

-Ma perché ti sei fidanzata con lei?-

-Perché… non lo so… forse mi ha ubriacato…- disse Malfoy

-Pazienza, io vorrei però tornare in Sala Comune…- disse Blaise

- Un attimo, ho ancora i brividi per la voce di Pansy…-

-Andiamo- annunciò Blaise, e i due ritornarono nella Sala Comune.

 

  
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