24/06/2011
7 recensioni
Tirava una brutta aria quella mattina e sapeva con dolorosa certezza che non sarebbe finita bene, almeno per lui. Dopo due anni di matrimonio, uno di convivenza e tre di fidanzamento una persona normale impara a conoscere a menadito il partner, riesce ad anticipare le litigate inutili, impara a usare bene le parole meglio di un qualsiasi capo di stato o diplomatico, diventa il miglior illusionista scomparendo nei momenti più pericolosi, inizia a tenere il conto dei fatidici ventotto giorni e quando arriva verso gli ultimi si prepara già qualche bella scusa per non essere a casa quando arriverà il mal rosso.
Questo vale per ogni persona comune, e Shikamaru Nara non ne fa eccezione.
Peccato che la sua dolce metà non si avvicini neanche lontanamente alla normalità o a qualunque sua coniugazione.
La descrizione più calzante che si sentì dire di lei fu: una valchiria dal pugno di ferro, occhi di ghiaccio, lingua biforcuta e orgoglio spropositato.
In pochi sapevano che aveva una sorriso speciale e un cuore d’oro – quest’ultimo solo in presenza di marmocchi e fratelli.-
In ogni caso, quel giorno Shikamaru avvertì, grazie al suo sensore anti-seccature – e al fatto che sua moglie gli aveva apertamente dichiarato guerra il giorno prima lasciandolo dormire sul tappeto-, che sarebbe stato meglio se fosse sparito per almeno dieci ore, così da farla sbollire.
Peccato che dopo due giorni di convivenza lei lo avesse inquadrato anche troppo bene e quella stessa mattina aveva svegliato il Nara –steso sul tappeto davanti al letto- assalendolo brandendo in mano un kunai in una mano e una corda nell’altra. Ancora sconvolto e ansimante per il mezzo infarto appena sventato, Shikamaru si era ritrovato avvolto nel tappeto, tenuto legato come un salame e a un palmo dal viso c’erano due acqua marine trionfanti e un terribile ghigno sarcastico che lo stavano “guardando”.
« Shika, amore mio, buongiorno!», il tono che assunse la giovane donna ricordava tanto il veleno di un serpente velenoso, mortale se possibile.
«Tem, vita mia, dormito bene?», rispose lui non resistendo alla tentazione di risponderle in egual modo. «Divinamente. Come te suppongo! Ora, dimmi zuccherino, hai pensato alla mia proposta, vero? La trovi ragionevole, no?»
Il miele in Temari della Sabbia non esiste perciò tutti quei vezzeggiativi volevano dire solo una cosa: guai. Ma su quell’argomento non le avrebbe risparmiato niente, anche se questo voleva dire torture per le prossime ventiquattro ore e niente sesso per due o tre giorni. Ma se avesse ceduto ci avrebbe rimesso la sua sanità fisica!
«Puoi dire quello che ti pare Seccatura, ma io non ci vado fino a Suna solo perché devi assolutamente far sentire ai tuoi fratelli la nuova salsa barbecue che hai scoperto!»
Note dell’autore:
Buon SHIKATEMA DAY!!!!! (E per colpa di mia sorella posto a qualche minuto dalla mezzanotte >_>)
Ora, so che è una cretinata oscena, non l’ho controllata, non ho la forza, la testa e la voglia per farlo, quindi beccatevi sta cosa e poi inchiodatemi pure dove volete T.T
Le idee originali erano ben diverse, ma non avevo proprio tempo di far di meglio! E visto che volevo annerire Efp senza meno ho tirato fuori questa cosa e voi dovete sorbirvela con me x°D
La salsa barbecue è idea degli ideatori del gioco Naruto Ultimate Ninja Storm 2, che mi hanno fatto vedere i tre fratellini sabbiosi a mangiar ciccia con salsa barbecue x°D
Tra l'altro è il primo ST Day a cui partecipo x°DD Brava me!!!