Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: xcalipsox    24/06/2011    8 recensioni
Il movimento costante del suo piccolo torace e il silenzio che popola l’abitazione significano una sola cosa: il piccolo si è addormentato.
Eh sì, il piccolo. Il piccolo Tommy.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sempre la stessa
(capitolo 4)

Nick

Eravamo in macchina diretti verso casa di Ally dove avrebbe appoggiato le valigie, poi avremmo passato tutto il pomeriggio insieme.

Continuava a parlare delle sue esperienze del college senza smettere neanche un secondo per riprendere fiato e io la ascoltavo sorridendo.

Ancora non ci potevo credere.
Non potevo credere di averla lì con me.
Quando ci eravamo salutati per l’ultima volta, prima che lei partisse per New York, ero convinto che non l’avrei più rivista.
 
“Ci rivedremo, Nick. Te lo prometto.” Gli disse la ragazza con gli occhi lucidi.
“Non essere sciocca, Ally. Non appena sarai a New York non vorrai più andartene.”
La ragazza abbassò lo sguardo.
“Oh, avanti. Vieni qui!” le disse poi l’amico abbracciandola.
Rimasero stretti in quell’abbraccio per parecchio tempo; difficile da definire con certezza per quanto, sapevano solo che era tanto tempo.
Le lacrime si erano impossessate dei visi di entrambi i giovani.
“Adesso ascoltami bene” cominciò Nicholas asciugandosi in fretta la faccia “non importa dove saremo, con chi saremo o cosa faremo.. La nostra amicizia rimarrà. D’accordo?”
Allison annuì.
“Ti voglio bene, Ally”
Si abbracciarono di nuovo.
“Anche io, Nick. Tanto.” Rispose lei ancora stressa in quell’abbraccio.
 
E invece eccola lì, di fianco a me,  mentre mi raccontava entusiasta tutte le sue avventure newyorkesi.
 
Dopo essere passati da casa sua, andammo da me.
“Però, Jonas, ti sei sistemato bene, vedo!” affermò  una volta entrata in casa.
“Be’, diciamo che non mi lamento”
Scoppiammo a ridere.
Le feci vedere la casa, poi rimanemmo in salotto a parlare.
Avevamo ben quattro anni da raccontarci, non pochi direi.
 
Dopo ore di chiacchierate sugli anni passati arrivò quella domanda, quella che più odiavo, quella che più mi faceva soffrire.
“E con Samantha come va?”
Avanti Nick, hai mentito a tutti puoi mentire anche a lei.
“Tutto bene.” Feci un finto sorriso, giusto per rendere il tutto più credibile.
Rimase in silenzio per pochi istanti, poi mi guardò.
“Che c’è?” le chiesi sentendomi osservato.
Lei alzò le sopracciglia aspettando una risposta.
“E’ tutto ok, davvero.”
Continuò a guardarmi.
“Nick, ti conosco da quando avevo sei anni. E' vero che non ci vediamo da un sacco di tempo, ma ti sorprenderai nello scoprire che non sei cambiato per niente. Ti conosco come le mie tasche e so quando c’è qualcosa che non va.”
Abbassai lo sguardo rimanendo in silenzio: se le avessi detto la verità probabilmente mi avrebbe fatto la ramanzina, ma avevo davvero bisogno di parlarne con qualcuno.
“D’accordo, hai vinto.”
Respirai profondamente poi le dissi tutto d’un fiato: “Se n’è andata. Mi ha tradito e mi.. anzi ci ha abbandonato.”
Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime. Cercavo sempre di trattenermi, non volevo che Tommy si preoccupasse.
Allison rimase in silenzio: si limitava a guardarmi con occhi dispiaciuti.
“Adesso puoi anche dirmi che ho sbagliato a fidarmi di lei e che..”
“Frena Nicholas!” mi azzittii di colpo “Sono la tua migliore amica, almeno spero sia ancora così, non tua madre. Gli amici servono a cacciarti fuori dai guai una volta che hai commesso l’errore, non a farti la predica. Non è così?”
Alzai lo sguardo e le sorrisi. Accidenti, in quattro anni non era cambiata neanche un po’.
“Vieni qua e abbracciami.” Mi disse poi avvolgendomi in uno dei suoi abbracci rassicuranti.
Quando sciogliemmo l’abbraccio le dissi: “ Sei ancora la mia migliore amica, Allison, e lo sarai per sempre."

Joe
 
 
Ero andato a prendere mio nipote all’asilo e lo stavo portando da mia mamma. Adoravo passare del tempo con lui: era un bambino allegro, solare e incredibilmente curioso.
Mi ricordava molto Nick quando era bambino.
“Zio, perché sei venuto tu a prendermi?” mi chiese mentre eravamo in macchina.
“Perché dobbiamo andare dalla nonna, pulce.”
“E tu rimani mentre sono dalla nonna?”
“Certo che rimango! Cosa vuoi che me ne vada? Guarda che lo zio Joe si offende, eh!”
Tommy ridacchiò.
“No zio! Non ti offendere, io voglio che tu rimanga!”
“Ah ecco, sarà meglio!” esclamai scompigliando i ricci castani del mio nipotino.
Il viaggio durò poco, l’asilo era molto vicino alla casa dei miei.
“Avanti pulce, corri a salutare la nonna!” gli dissi mentre lo facevo scendere dalla macchina.
Il bambino corse alla porta saltando in braccio a mia madre urlando: “NONNAAA!”
“Il mio tesoro!” mia madre, teneva davvero tanto a quel bambino.
 
Giocai insieme a Tommy tutto il pomeriggio: gli feci il solletico, lo rincorsi per tutto il giardino…
Poi il piccoletto si calmò e decise di giocare con le costruzioni per conto suo, così mi sedetti sul divano mentre Thomas era concentrato nel suo gioco.
Mi squillò il cellulare.
 
"Pronto?"
“Ehi Joe! Tutto bene con Tommy?”
“Nick! Si, si, non ti preoccupare io e la pulce ci stiamo divertendo.” Dissi a mio fratello.
“Ne sono contento. Senti, io avevo pensato di venirlo a prendere fra un paio d’ore, non è un problema per te vero?”
“Ma figurati! Non ti preoccupare, Nick. Qui ci stiamo divertendo un mondo!”
Poi mi rivolsi a mio nipote: “Tommy, vuoi parlare con papà?”
Lui annuì contento e prese in mano il telefono: “pronto papà?”
“Ciao tesoro, ti diverti con lo zio Joe?” sentii mio fratello rispondere.
“Si, si, tantissimo! Lo sai che abbiamo fatto anche la lotta?”
“Davvero? E chi ha vinto?”
“Io papà!”
“Ma che bravo il mio ometto! Senti, ci vediamo fra un po’ che ti vengo a prendere.. Ok?”
“Ok papà. Ti voglio bene.”
“Ti voglio bene anche io amore.” E chiusero la chiamata.
 
Velocissimo passò il tempo dopo la chiamata, infatti presto arrivò mia madre che disse: “Tommy, tesoro, guarda un po’ chi è arrivato?”
Dalla porta del salone sbucò mio fratello Nick.
“PAPA’!”
Il bambino gli corse incontro e gli saltò in braccio abbracciandolo.
Quando scese dalle braccia del padre, Nick si rivolse a me: “Grazie Joe.”
E ci abbracciammo.
Volevo bene a mio fratello più di ogni altra cosa, avrei fatto di tutto per lui.
“Non dirlo neanche.”
  Mi sorrise.
“Avanti Tommy, dai un bacio alla nonna e allo zio Joe così andiamo.”
Il bambino ci schioccò due sonori baci sulla guancia e poi, mano nella mano con suo padre, andò verso la macchina di mio fratello.

 



Angolo di Nicksteddybear
Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa ff. Credo che questo sia un po’ noioso, forse un po’ troppo sentimentale o forse carente di descrizioni.
Non lo so, non riesco a capire che cosa manca.
Spero vi piaccia comunque e grazie a tutti quelli che seguono e recensiscono la storia. ( ovviamente grazie anche a quelli che l’hanno aggiunta ai preferiti)
 
nicksteddybear

 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: xcalipsox