Come è abbastanza vicino gli prendo il polso, sorridendogli lo trascino con me.

Un secondo, due, cinque. Il tempo... Lo perdo per strada.

Il suo corpo mi segue senza porsi domande, lo immagino mordersi il labbro per non aprire bocca.

Quanto è passato dall’ultima volta? Dieci giorni? Due settimane?

Accelero, lo tengo stretto come potesse – volesse – sfuggirmi di mano. Quasi corro, e non me ne accorgo.

La mia vita senza di lui è vuota, priva di senso, solo una successione di stupidi gesti.

Lo guido giù in spiaggia, come sento i granelli di sabbia mi libero delle scarpe, fermandomi solo un attimo per permettergli di fare lo stesso.

Corri, corri, corri. Corri più veloce, corri contro il vento. Corri finché ne hai.

All’improvviso mi giro verso di lui, gli rivolgo un piccolo sorriso, timido, schivo,

Tu dimmi solamente come. Come si riesci. Solo questo.

Abbasso lo sguardo ed entro con i piedi nell’acqua, un brivido mi percorre piano la schiena, raggiunto subito dopo da un altro, suo amico ma non suo compagno.

Sensazione di intero, di unico, di unito. Le mie mani sono al sicuro ora.

I nostri occhi si incontrano di nuovo, rimangono fissi gli uni negli altri, il tempo questa volta si immobilizza, dura in eterno.

Come la perfezione. Come qualcosa di sacro, di intoccabile.

Con movimenti impercettibili annullo quel piccolo vuoto che ancora ci separa, le mie labbra si mischiano alle sue, i nostri occhi si lasciano perché si faccia sera.

Siamo amanti, siamo amici. Siamo compagni di vita.

‹‹ Hi, baby... ››
‹‹ Hi... Welcome back home... ››

Le nubi nere nella mia testa… solo un ricordo.

Gli accarezzo piano la guancia, il mio respiro unito al suo sa di amore, mi ci perdo dentro e non mi accorgo che ora è lui che mi guida, si siede sul bagnasciuga, mi porta con sé.

Perché ora sei con me, e non te ne andrai.

Mi sdraio sopra di lui, chiudo gli occhi e comincio ad annusarlo. Il suo odore mi entra nelle narici, dando una piccola stratta al mio cuore. Gli accarezzo il petto, cercando di tenere il tocco leggero, ma il mio bisogno di sentirlo ha la meglio.

Vero? Resta qui, ti prego. Resta al mio fianco.

Lo sento che sorride, e so che ha capito. La mia mano si insinua dolcemente tra la sua pelle e il tessuto della sua maglietta, sospiro piano e mi bagno le labbra, ricoprendogli il collo di piccoli baci.

È tutto ciò che chiedo, tutto ciò... Jude...

Arrivo all’orecchio, alle sopracciglia, al naso. Ritorno sulla sua bocca. Mi fermo e distolgo lo sguardo, incapace di guardarlo negli occhi. Le mie guance sono sabbia sotto il sole di mezzogiorno.

Scusa, Jude, io... Io non volevo, non so c-

‹‹ Hey. I’m here with you. Won’t go anywhere without you. ››
Mi solleva il mento per costringermi a guardarlo, e nel suo sorriso mi perdo, una volta di più.

Sono innamorato di un angelo.


 

AUTHOR'S CORNER: Rallegratevi, sono tornata a scrivere shot inutili! è___é Che poi il bello è che era nata come una DRABBLE, e adesso giusto per sei parole sei è una FLASH. Rendiamoci conto -.-'
Vabbè, comunque vi preannuncio che potrebbe star tornando il periodo angst (sia per me che, di conseguenza, per Rob), quindi in caso tenetevi pronti per una bella dose di flash in tema :/  Gah, mi odio.
... Forse avrei altro da dirvi ma in questo momento mi sfug- AH SI'. IL TITOLO. Madò, mi rendo conto che sia di una banalità assurda (come anche la frase finale, sic!), e vorrei avere una spiegazione decente per questo, ma non ce l'ho :/ Stavo ascoltando Angels di Robbie Williams tra altri brani soft messi random e quella frase mi si è ficcata in testa, maledetta T____T Così ora non mi viene in mente nessun'altra soluzione (e voi ve la dovete sorbire così :/)
Vabbè, chiudendo. Tutta per la mia socia, visto che a) ovviamente m'ha detto di scriverla, e b) oggi è andata così *hugs* <3
See ya.