24/06/2011
3 recensioniFuckin’ Perfect
A volte le invidio persino, ochette griffate, puttane pelle e ossa in una società fondata sul Grande Fratello. La vita sarebbe più facile se, come loro, mi preoccupassi solo di quale fottuta nuova marca di scarpe comprare, o con quale ragazzo – rigorosamente strafigo, strapopolare, stracoglione e strafatto – scopare. Ma, hey, che peccato, sono nata con un cervello. E, wow, ogni tanto lo uso pure; cosa più unica che rara, in un mondo in cui la mediocrità detta legge.
Scusa tanto, mamma, ti è toccata la figlia alternativa. Hai osservato con desolazione e poi sollievo la mia fase punk sorgere e tramontare, ma la verità è che sono ancora la quattordicenne coi bracciali e la cintura borchiati. Sono sempre la stessa. Sono sempre stata la stessa. Perché forse all’inizio era una posa, ma poi il nero mi è entrato dentro. Non c’è più bisogno di ostentarlo, è sottopelle: tu non lo vedi, ma è li. Ma non è una cosa cattiva, mamma. Il nero è buono. Il nero è caldo. Il nero protegge e conforta. Il nero è casa.
Vorrei essere normale, mamma, lo vorrei sul serio. Ma, hey, sono venuta al mondo così.
Perché io sono la ragazza che non sa più qual è il suo vero colore di capelli, quella che infrange la propria immagine allo specchio, e poi piange sui cocci, quella che i suoi piercing nemmeno li conta più, quella che si taglia i capelli con le forbici da cucina e incide sulla propria pelle parole indelebili, vergate con l’inchiostro e col sangue: “I’m fuckin’ perfect.”
Note inutili:
Non so nemmeno come sia venuta fuori questa... cosa. Probabilmente fa schifo, probabilmente non piacerà ad anima viva. Ma io mi costringo a pubblicare tutto, quindi...
Cavolo, è pure cortissima!
Vabbè, a parte questo, l'ho scritta dopo aver ascoltato "Fuckin' Perfect" di Pink, quindi un paio di cose vengono da li. Non ho altro da aggiungere.
Bloody