Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Jules_Black    24/06/2011    7 recensioni
-Alla mia PinguSister, alias MissBlackspots, per il suo pinguinoso compleanno. ♥
Sirius Black| One-shot| Drammatica, Introspettiva
"La prima volta che Sirius vide James aveva undici anni, i capelli in disordine ed il colletto della camicia macchiato di cioccolato.
La prima volta che James vide Sirius aveva undici anni, i capelli in disordine per propria scelta ed il colletto della camicia perfettamente stirato.
La prima parola che sfuggì dalle labbra di James quando lo vide fu amico."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla mia PinguSister, alias MissBlackspots, alias Marzia,

per i suoi 17 e pinguinosi anni e

per il suo essere così irrimediabilmente tenera. u.u

E perché ama i pinguini, ovviamente.

 

In quel momento

La prima volta che Sirius vide James aveva undici anni, i capelli in disordine ed il colletto della camicia macchiato di cioccolato.

La prima volta che James vide Sirius aveva undici anni, i capelli in disordine per propria scelta ed il colletto della camicia perfettamente stirato.

La prima parola che sfuggì dalle labbra di James quando lo vide fu amico.

- Amico, c’è un posto libero in questo scompartimento?

Sirius semplicemente annuì, cercando di riaggiustarsi i capelli come poteva. Non pensò nemmeno per un momento di coprire la macchia sul colletto della camicia un tempo immacolata. Sapeva benissimo, o almeno così sperava, che lui non l’avrebbe giudicato.

Il primo discorso che affrontarono fu su Lily Evans. James l’aveva notata in un turbinio di capelli rossi. Sirius, ancora, capì che di lei sarebbe stato geloso. Prima o poi.

La prima persona che maltrattarono fu Mocciosus. Le loro parole saettavano complici contro il ragazzino unticcio e rachitico. Sirius sapeva che sarebbe potuto divenire una fonte di guai. Mai pensava ad una causa di morte.

Il primo scherzo che architettarono insieme fu ai danni di un ignaro Gazza. Sirius poteva ancora sentire le loro risate riecheggiare per il castello, nel freddo di una notte stronza di fine Ottobre. Il 31.

La prima volta che si scoprirono solidali fu per lo sciupato Remus Lupin. James borbottò qualcosa circa l’amicizia spassionata. Sirius non poté che essere d’accordo. E ritrovò la sua gioia di aver trovato un altro amico negli occhi grigiastri di Lupin.

La prima volta che urlarono l’uno contro l’altro fu da ubriachi. Ma si sa, e lo sapevano bene entrambi, che le cose dette da ubriachi non contano.

La prima volta che Sirius conobbe la malinconia fu ad un matrimonio. Il matrimonio di cui era il testimone. Non ne parlò con nessuno: chiuse tutto a chiave in un vecchio cassetto.

La prima volta che Sirius pianse per davvero fu tra delle macerie. Il corpo di James lo guardava muto. Nei suoi occhi si riflettevano delle stupide stelle.

In quel momento si chiese cosa avrebbe fatto. A cosa serviva sapere che James detestava le Cioccorane, odiava il profumo dei tulipani, dormiva con i calzini, se non c’era più?

In quel momento si chiese perché il destino, o qualsiasi cosa governasse quel cazzo di mondo, si fosse preso gioco così delle loro vite, attorcigliandole insieme e poi recidendole.

In quel momento si chiese perché dovesse tenersi tutte quelle immagini di James nel cervello: James che sorrideva, che piangeva, James che lo abbracciava… Non sarebbe stato più facile resettare tutto?

In quel momento si chiese perché il suo cuore stava candendo a brandelli. Non si prese nemmeno la briga di raccogliere i pezzi.

Chiuse a chiave tutto nel solito cassetto ed iniziò a ridere selvaggiamente tra i corpi morti di ignari Babbani.

Chiuse a chiave tutto.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Jules_Black