Bene, una piccola shot su Ashuccio caro. Perché lo adoro, non chiedetemi come. Una personcina carina sa tutto quanto! *CCC* Quindi, se volete capirci qualcosa, leggete.
ps: Non ci capirete nulla comunque, su questa cosa dell’adorare, ma… leggete!
Title: “Dawn will come again…”
Pairing: C’è da chiedere?!
Rating: Verde, adatto a tutti.
Summary: Un allenatore e la sua coscienza. Perché i ricordi possono fare molto più male di un coltello nello stomaco. L’alba verrà ancora e ancora, amore…
 
 
Spero che vi piaccia! Buona lettura!
 
 
 
 
Non sei più con me. Non mi segui più da tempo. Mi sembra ieri, lo ricordo perfettamente… quando mi dicesti addio, quando te ne andasti, quando ti allontanasti via da me. Perché non mi sopportavi più, ne sono certo. Ero fin troppo infantile, troppo accecato dal mio stupido sogno di diventare un Pokémon Master, che so non si avvererà mai… ma mi piaceva crederci, sai?
Ora, senza di te, sento che non si avvererà davvero. Tu eri il mio sostegno, la mia spalla su cui piangere, una persona con cui confidarsi, aprirsi, parlare… eri come una sorella.
Sì, lo eri, Misty. Perché ora non lo sei più. Oh, no… non sei più mia sorella.
Tu sei qualcosa di speciale, e ti prometto, davvero, che mi prenderò cura di te. Manterrò la parola. So di non averlo fatto… perché non ti ho mai chiamata in tutto questo tempo, ne sono consapevole. Ti avevo promesso che ci saremmo rivisti, che avremmo… non ho mantenuto nulla di tutto questo. No, non dirmelo, ti prego… so già che mi odi. Non voglio sentirlo.
Non voglio vederti, non adesso. Immagino la tua rabbia, il tuo odio… lo so. Non c’è bisogno di dirmelo, sono stato… cattivo. So che è un aggettivo che non mi si addice, ma davvero, è così. Sono stato… un idiota. Un cretino, uno stupido, un… come mi chiamavi tu, visto? Qualcosa la ricordo, Mist… ricordo quando, per puro sbaglio, affermasti che prima o poi, un giorno, noi due ci saremmo sposati. Non era per sbaglio, vero? Lo ricordo…
E… mi manchi tanto. Non puoi immaginare quanto.
E ora sono qui, davanti al telefono di una cabina telefonica, componendo il numero della palestra per parlarti. Vederti. Per la prima e ultima volta. Sì, so che sarà l’ultima. Ma non preoccuparti: ti penserò sempre.
Rispondi.
Non credo di aver bisogno di parlare.
Sorrido, e tu sembri comprendermi.
Adesso sento il bisogno di chiederti una cosa. Una cosa importante, ci tengo molto. Per favore, devo…
“Misty.” Ti chiamo. “Ci sei mai stata in Paradiso?” domando. Non è questo quello che volevo chiederle! Ma che… ?!
“Come, Ash?”
“Io ci sono stato. Sono lì, adesso.”
Oh, è fantastico.

L’alba verrà ancora e ancora, amore… ma io non sarò lì con te per vederla.