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Autore: Roev_Chan    25/06/2011    1 recensioni
"Le porte si aprirono totalmente e il bimbo rimase esterrefatto nello scoprire che il suo nuovo compagno era una bambina, molto gracile e bassina, coi capelli blu e gli occhi grandi e color del mare."
Un piccolo racconto sul primo incontro tra Terra e Aqua e... bhe, il resto è tutto da scoprire! ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Birth by Sleep
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Terra scese le scale del salone e si piazzò davanti al portone.
-Aspetta Terra, non avere fretta.- Lo ammonì Eraqus con pacatezza. Il bimbo, invece, era  agitatissimo e non riusciva a stare fermo, sembrava che avesse una crisi epilettica. Il Maestro aprì il portone e Terra intravide di striscio il nuovo allievo di suo padre, ovvero una seconda matricola con cui avrebbe imparato l’arte dell’impugnare il Keyblade, la spada – chiave cui l’uso era concesso a pochi prescelti. Le porte si aprirono totalmente e il bimbo rimase esterrefatto nello scoprire che il suo nuovo compagno era una bambina, molto gracile e bassina, coi capelli blu e gli occhi grandi e color del mare. La bimba guardò Terra e arrossì, facendo un breve sorriso poco marcato e si intimidì alla vista di Eraqus. Lui la invitò ad entrare e lei si mosse impacciata muovendo brevi passi titubanti. Poi, l’uomo si rivolse a suo figlio dicendo che doveva parlare con la bimba –Magari va’ a farti un giro nel campo di addestramento, un po’ di esercizio con gli anelli non ti farà male.- Gli disse. Terra gli obbedì e se ne andò senza aprir bocca. Passò gran parte del tempo seduto su una roccia a guardare le rane che bisticciavano nel laghetto poco distante dagli anelli dove si allenava. Passava la maggior parte del pomeriggi a colpirli con un bastone di legno, dato che era ancora troppo piccolo per impugnare un vero Keyblade. Ripensò a quella bimba con i capelli blu: il pensiero di passare il tempo ad allenarsi con una femmina lo scocciava, ma ciò che davvero lo rendeva esterrefatto, era che il Maestro l’aveva accolta a braccia aperte. Terra passava sempre il tempo a giocare coi suoi amici nella sua vecchia città dove abitava in precedenza e, si era fatto un’idea di come fossero le femmine: vanitose, incapaci e capricciose, ma soprattutto il loro ruolo era di giocare con le bambole, NON allenarsi per diventare guerriere. Il bimbo calciò un sassolino, nervoso, poi, preso dalla noia, si mise a fare cerchi col suo bastone in mezzo alla polvere. Dopo un po’, appena alzò la testa, vide suo padre e la bambina mentre attraversavano il ponticello e si avvicinarono a Terra. Eraqus guardò il bimbo –Terra, da oggi lei sarà la tua compagna di studi e allenamento.- Gli annunciò –Comincia a mostrarle il campo, io vado un attimo a sistemare due faccende.-
-Va bene.- Il bimbo fece un cenno mentre il Maestro si allontanava. Rimase solo. Con la femmina.
-Io mi chiamo Aqua, molto piacere, Terra!- Gli sorrise allegra. Lui la guardò diffidente.
-Ciao…- Le rispose e fece un breve sorriso non troppo confidenziale; poi afferrò il suo bastone e glielo porse, mentre ne prendeva un altro per sé –Sai combattere, Aqua?- Le chiese.
-No… non ho mai combattuto in vita mia.- Rispose lei. E ti pareva. Terra fece un sospiro. Eppure qualcosa non lo convinceva: tutte le femmine portano almeno o una gonna o un vestitino molto frufru, mentre Aqua, invece, portava un paio di pantaloncini color verde militare e una canotta bianca con un frutto a forma di stella disegnato sopra.
-Tu giochi con le bambole?- Le chiese Terra, interrogandola.
-No.- Ridacchiò Aqua –Io giocavo sempre a pallone con i miei amici, poi anche nascondino, i postoleri…- Improvvisamente, qualcosa dentro Terra scattò: una femmina maschiaccio. Ne aveva sentito parlare ogni tanto dai suoi vecchi amici, ma mai ne aveva conosciuto una. Cominciò a provare simpatia. Passarono tutto il pomeriggio a parlare e a conoscersi, Terra le mostrò il campo d’addestramento e la collinetta dove ogni tanto andava a guardare le stelle. Si sentiva a suo agio con quella bambina e lo stesso era per lei con lui. Si sederono su una delle panchine e, entrambi col naso per aria, si misero a fissare le stelle.
-Terra, qual è il tuo sogno?- Gli chiese Aqua. Terra chiuse gli occhi e appena li riaprì, una stella cadente passò.
-Voglio diventare un Keyblade Master.- Rispose –E il tuo?-
-Anche io.- Terra afferrò il suo bastone e lo agitò per aria.
–Un giorno avremo entrambi un Keyblade!- Si alzò in piedi e porse la mano ad Aqua.
-Si!- Fece lei sorridendogli e gli afferrò la mano, tirandosi su.
-Terra! Aqua!- Eraqus li chiamò dai piedi della collinetta. I due bimbi corsero verso il loro Maestro, tornando a casa.
I giorni trascorsero  veloci, e più tempo passava, più Terra e Aqua diventavano amici. Non potevano più fare l’uno a meno dell’altra. Un giorno, dopo il solito allenamento con gli anelli nel campo, Terra si avvicinò al laghetto e immerse i piedi nell’acqua fresca, mentre ascoltava le rane gracidare. Aqua gli arrivò alle spalle e lo spaventò, lui ricambiò schizzandole un po’ d’acqua addosso.
-Terra, devo farti vedere una cosa.- Disse prendendolo per mano. Il bimbo si alzò e l’amica lo bendò agli occhi, in modo che non potesse vedere. Lo accompagnò per un breve tragitto e staccò la mano –Apri gli occhi!- Terra si sciolse la benda e vide un grosso Keyblade di legno appoggiato alla panchina dove andavano spesso a vedere le stelle, la sera. Aqua lo prese in mano e glielo porse –L’ho fatto io! Guarda, ci ho pure inciso il tuo nome!- Glielo fece girare. Sul manico c’era inciso, appunto, il suo nome: “TERRA”. Si commosse.
-Aqua… è veramente bellissimo. Come hai fatto a farlo?-
-Con il legno, ma per trovare i pezzi giusti ho faticato un po’…- Arrossò lievemente –Te lo regalo in segno della nostra amicizia e del nostro sogno.- Terra la guardò sorridendo con occhi colmi di gioia le diede il Keyblade. Lo strinsero insieme le mani sull’impugnatura, alzandolo verso il cielo.
-Allora facciamo un giuramento: promettiamoci di diventare dei Keyblade Master e di sostenerci a vicenda! SEMPRE!-
-FINO ALLA FINE!- Gli fece il verso Aqua. E, insieme, cominciarono il percorso verso la via dei prescelti della spada – chiave.
   
 
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