Fanfic su attori > Gerard Butler
Segui la storia  |       
Autore: irene862    25/06/2011    2 recensioni
2015 --> REVISIONATA E CORRETTA!
Dal IX capitolo..
“Hai perfettamente ragione, sei stato uno stronzo. Un emerito, grandissimo stronzo! Non ti permettere mai più di rifare o ridire quello che hai detto e fatto. Perché te ne pentiresti! “ Non so dove presi il coraggio di minacciarlo. Ma fui contenta di avercelo ficcato da qualche parte.
“Non so con chi hai a che fare quotidianamente, nel tuo mondo patinato di super divi miliardari, ma qui è diverso. Siamo nel mondo reale bello! La gente merita rispetto!” Eravamo talmente vicini che i nostri abiti si sfioravano. Gli puntai un dito sul petto e lo pungolai. ” E non mi importa un fico secco se sei un attore Hollywodiano o che altro. Non credo ad una sola parola delle tue scuse di poco fa quindi non starmi tra i piedi ed andremo d’accordo! Non sono venuta fin qui da casa mia per farmi insultare da un maledetto idiota borioso, come te!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dolce e delicata come il miele'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 10

X Capitolo

 

E adesso che diavolo le è preso? 

Forse le aveva dato fastidio il fatto di essere baciata.

Bacio così male?

Era stato un impulso del momento e non ne ero affatto pentito. Le sue labbra erano così vellutate così arrendevoli.

Il telefono dentro la tasca dei miei jeans cominciò a vibrare. Tirai fuori il cellulare e lo appoggiai all’orecchio.

“Pronto?”

Non avevo nemmeno visto chi fosse.

“Gerard!”

La voce dall’altra parte dell’apparecchio era infuriata.

Cazzo, ho dimenticato di chiamarla!

“Gerard, rispondi!”

“Ciao Susy…” le risposi in tono colpevole

Era incazzata nera e a ragione. Le avevo promesso che l’avrei chiamata appena arrivato a casa. E invece me ne ero dimenticato!

“Niente ciao! Avevi promesso che mi avresti chiamato Gerard!”

“Hai ragione Susy, ma…”

“Niente ma… Sei un idiota Gerard Butler”

Aveva tutte le ragioni del mondo.

“Ero preoccupata” riprese ancora

“Mi dispiace tesoro”

Era la serata delle scuse?

“Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare. Davvero.”

“Perché cosa è successo?”

“Beh, di tutto di più” esclamai sedendomi sul divano e sorridendo decisi di raccontarle tutto  “Sono arrivato nel tardo pomeriggio e mentre percorrevo a piedi il sentiero che dalla strada principale porta verso casa mia mi sono imbattuto in una ragazzina sdraiata a terra”

“Sdraiata a terra? Sul sentiero?”

“No, non sul sentiero. Hai presente le piccole colline dietro casa? Quelle che portano al lago? Beh, lei era sdraiata sull’erba, vicino al lago”

“Ma stava male? Era ferita o altro?” domandò Susy curiosa

“No, no. Si era solo addormentata” risposi ridendo “Comunque, mi sono avvicinato per assicurarmi che fosse tutto a posto. E abbiamo parlato un po’ mentre l’accompagnavo a casa”

“Beh, sei stato gentile. Ma questo cosa c’entra con il fatto che non mi hai chiamato?”

“Aspetta, lasciami finire” la interruppi per proseguire “Poi sono entrato a casa ed ho trovato mia madre. Naturalmente era sorpresa e felice del fatto che fossi lì; mi ha salutato, abbracciato e abbiamo parlato un poco. Sai com’è fatta mia madre”

“Si, certo” asserì lei

“Beh, mi ha detto di aver invitato una sua vecchia amica italiana di nome Lisa”

“E chi è?”

“Non ti ho mai parlato di lei, né della sua famiglia, in effetti. Per riassumere erano dei nostri vicini lei e suo marito. Lisa, è di origini italiane mentre il marito Paul St. Louis era il migliore amico di mio padre, si conoscevano da una vita. Comunque, i due si sposarono ed ebbero un figlio, John se non ricordo male, che dovrebbe avere la mia età, ma dopo qualche anno ritornarono in Italia. E mia madre è rimasta in contatto con Lisa, sono amiche”

“E poi?”

Sorrisi e mi sdraiai sul divano con le gambe distese e la testa poggiata sul bracciolo.

“L’ha invitata, come ti dicevo, qui a casa per farle compagnia. Devi sapere che la signora St. Louis, Lisa, ha perso il marito diverso tempo fa e può capire bene la nostra situazione”

Ero ridiventato serio di colpo

“Oh, poverina mi spiace” la voce di Susy suonò triste e delicata e lo apprezzai molto.

“Già” dissi tirando su con il naso “Abbiamo cenato insieme stasera”

“Come è andata? Come sta tua madre?” domandò in pensiero per lei

“Credo proprio che la vicinanza di Lisa l’aiuterà parecchio”

“Beh, menomale” mi consolò lei

“A cena c’era anche sua figlia, Sophie”

“Sua figlia? Ma non avevi detto che aveva un figlio?“

“I coniugi St. Louis ebbero due figli. John nacque qui in Scozia mentre Sophie è nata in Italia” spiegai pazientemente. Lei giustamente non poteva sapere.

“E com’è questa Sophie?” era curiosissima ed io cominciai a ridacchiare da solo. 

“Perché ridi? E’ brutta?”

“Affatto” risposi sincero “Anzi … è molto bella” aggiunsi subito dopo “E’ alta e slanciata. Porta i capelli lunghi ed ha un viso davvero grazioso” descrissi Sophie sperando di risultare oggettivo. “Sembra essere riservata ma è molto orgogliosa. Arrossisce spesso. E’ la ragazza che era distesa sull’erba”

“Mhmhm”

Ridacchiai di nuovo al ricordo del nostro incontro-scontro.

“Non mi dire che ti sei comportato come tuo solito?” chiese con una nota di rimprovero nella voce

“E sarebbe?”

“In maniera arrogante e presuntuosa, ovvio! Un vero scassa palle! Ti diverti a mettere in soggezione le persone. In più, grazie al tuo aspetto, sei un diavolo seduttore. Lo sai e ti comporti di conseguenza” rispose divertita.

 “Non è vero!”

“Si, invece. Lo sai, non fare lo gnorri!” ribatté ridendo

“Beh, allora sarai contenta di sapere che mi ha rimesso in riga in pochi minuti”

“Perché? Cosa hai combinato?”

“L’ho baciata” risposi sogghignando

“Come l’hai baciata? A cena?”

“No, Susy non a cena. All’inizio non mi aveva riconosciuto, quando ci siamo incontrati fuori intendo. Poi mia madre ha chiarito le cose presentandoci”

“E lei? Come ha reagito?” domandò ancora

“Beh, credo di averla messa in soggezione, a tavola, perché si è alzata di punto in bianco ed è uscita senza finire di mangiare”

“Sei sempre il solito, Gerard” esclamò ridendo “Ti conosco. Sicuramente ti sarai comportato in maniera insolente e derisoria. L’avrai importunata o offesa. Sicuro!” affermò decisa

“E’ quello che pensa mia madre”

“Già, lo immaginavo. E allora il bacio?”

“Beh, mi sono alzato anche io e l’ho rincorsa per scusarmi”

“E l’hai baciata!” m’interruppe lei

“No, non subito. Mi sono scusato ma lei mi ha fatto una tirata che non finiva più. Mi ha accusato di essere pomposo e altezzoso, non ricordo molto bene le parole esatte.”

Alle mie parole scoppiò a ridere.

“Ha fatto bene!” disse ancora ridendo “Mi piacerebbe conoscerla. Andremo sicuramente d’accordo” esclamò ancora ridendo

“Beh, io per zittirla l’ho baciata”

“E lei? Non mi dire che ti è cascata ai piedi ”

“Affatto! Anzi mi ha schiaffeggiato”

“Giustamente!” Susy non aveva ancora smesso di ridere e la reazione di Sophie l’aveva accesa di più.

“Mica puoi baciare tutte quelle che ti pare e aspettarti che non reagiscano, Casanova!” continuò lei ostinata “Comunque, non ti ho chiamato solo per farti la ramanzina. Ho sentito Bob … e dovrebbe chiamarti domani perché ha due nuove sceneggiature da proporti”

“Mhmhhm”

“No, tranquillo. Dice che sembrano buone, molto buone“  anticipò lei

“Mmh, vedremo” commentai io

“Beh, ti saluto. Buona notte. Comportati bene!”

“Ciao Susy.” La salutai e riagganciai.

Salì le scale e attraversando il corridoio arrivai davanti alla porta della mia camera ed entrai. Mi spogliai, feci una doccia e m’infilai sotto le coperte. L’orologio a muro segnava l’una di notte. Misi una mano dietro la nuca e mi predisposi per addormentarmi. 

Non vedo l’ora di conoscere meglio questa Sophie!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Gerard Butler / Vai alla pagina dell'autore: irene862