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Autore: Kundry    10/03/2006    10 recensioni
“Con questa mano io dissiperò i tuoi affanni,
il tuo calice non sarà mai vuoto perché io sarò il tuo vino,
con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle tenebre,
con questo anello io ti chiedo di essere mio…”
...decisamente moooolto deprimente...!!!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Lei è lì…

PENSO DI NON AVER MAI SCRITTO NULLA

DI PIU’ DEPRIMENTE!!

QUESTA FAN FICTION L’HO SCRITTA DOPO AVER

LETTO “UN ANNO E SETTE MESI FA”

( FF DI ALETHEANGEL, CHE RINGRAZIO IMMENSAMENTE!)

QUINDI SE VOLETE CHIARIRVI LE IDEE

LEGGETE ANCHE QUELLA!!

BUONA LETTURA…..  ^________^

 

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L’ABITO BIANCO

 

di Stregha

 

 

 

 

Lei era lì…

Dieci secondi, poche parole.

Ai piedi di un altare, dopo aver percorso la navata centrale, avvolta nel suo sfarzoso abito bianco, nel giorno più bello della sua vita.

Ma era lì …sola…

Immobile, i suoi grandi occhi color del miele persi nel vuoto, ancora fissi nel punto esatto in cui Lui e Lei erano scomparsi dalla sua vista.

Era confusa, non capiva…i presenti in sala continuavano a fissarla, ma Lei non li vedeva…continuavano a bisbigliare tra loro, ma Lei non li sentiva….che cosa stava accadendo?

Era in piede, ma le gambe non le avrebbero retto ancora per molto, stretto tra le mani ancora il bouquet di fiori di un candido color bianco e boccioli di rose rosse.

 

- Hermione… - una voce lontana la raggiunse spezzando quel silenzio assordante così bruscamente da farle quasi sanguinare le orecchie, una mano posata sulla sua spalla distrusse quella barriera che si era creata intorno…quella bolla di sapone che la isolava da tutti…d’improvviso …la consapevolezza.

 

“tra noi non può andare avanti”

 

le braccia, d’ un tratto troppo pesanti da sostenere, caddero a peso morto lungo i fianchi.

 

“ho sbagliato a stare con te fino ad ora”

 

le sue dita allentarono la presa attorno al candido bouquet, lasciandolo cadere a terra leggero come il volo di una piuma, ma il suo contatto con la fredda pietra della chiesa risuonò nella sala come se quegli innocenti fiori fossero fatti di piombo.

 

“ho sbagliato ad arrivare fino infondo per dirti che…”

 

sguardo perso….una lacrima attraversò il suo viso

 

io non ti amo…”

 

come una lama male affilata quelle parole cominciarono a battere sul suo petto…ad ogni colpo la pelle si lacerava di qualche centimetro, sempre di più…sempre più giù….e poi, eccolo lì…il suo ingenuo cuore, la meta di quelle parole…un colpo secco e la ragazza si sentì mancare il fiato.

 

In pochi, lenti e trascinati passi si trovò sulla soglia della porta di quella maledetta chiesa…ora le lacrime scendevano copiose sul suo viso, creando profondi e dolorosi solchi sulle sue guance…scese i gradini, si trovò nel parco intorno alla chiesa…ai suoi piedi un piccolo bouquet di fiori turchesi, quello che le damigelle d’onore portavano al polso…

 

“scusate…Hermione…scusa…”

 

la sua migliore amica….come aveva potuto…

 

d’un tratto quel silenzio in cui era nuovamente piombata fu rotto da un grido disperato, un grido di dolore scaturito dalla sua bocca, mentre le gambe l’abbandonarono e la lasciarono cadere a terra

- Hermione…alzati – di nuovo quella voce che parlava, di nuovo quella mano che afferrava il suo braccio e tentava di farla alzare

- No – gridò piangendo la ragazza – lasciami stare…vattene…andatevene tutti… - si alzò stringendo ancora tra le mani il piccolo bouquet di fiori turchesi, inciampando nel suo abito bianco, ancora candido, prese a correre veloce, cadde di nuovo a terra…un tacco si era rotto…ancora piangendo, abbandonò lì le scarpe e riprese a correre lontano, dove nessuno poteva vederla, dove nessuno poteva sentirla….dove il dolore non poteva raggiungerla.

Ma non ci riusciva…lui era sempre lì, dietro di lei…che continuava a ripetere quelle parole e ritmi regolari, ma aumentando di volta in volta l’intensità

 

…Come una mosca intontita dal freddo che sbatte contro il vetro di una finestra, sempre lo stesso vetro, sempre lo stesso punto…

 

allo stremo delle sue forze, si lasciò abbandonare all’ombra di un albero, in un parco…il sole volgeva al tramonto;

ormai il cielo che fino a qualche ora prima era di un vivace color turchese

 

“gli abiti delle damigelle saranno turchesi…dovrai essere bellissima anche tu, Ginny, il turchese risalterà il colore dei tuoi occhi…”

 

verso est si stava dipingendo di un blu sempre più scuro…mentre intono al sole, quasi totalmente scomparso dietro una collina, un esplosione di colori, un intenso colore rosso troneggiava in cielo con la sua spensierata armonia.

 

Le facevano male gli occhi, ma nonostante il dolore, insolenti lacrime continuavano a scendere e il cuore non smetteva di far male…

Perché? Come avevano potuto farle questo? Quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita…quello che fino a poche ore prima lo era…

 

...quanto tempo era passato? Ora…anni…secoli…

 

…con cura avevano scelto il giorno

 

“voglio sposarti a primavera…voglio che tutti vedano che non c’è fiore ne bocciolo che possa eguagliare la tua bellezza…”

 

gli abiti, gli inviti….Lui non era mai sembrato incerto sul da farsi, Lui era sembrato così sincero quando le aveva chiesto di sposarlo

 

“rendimi la persona più felice del mondo, Hermione…stai al mio fianco e tienimi la  mano per il resto della mia vita…”

 

quelle parole l’avevano resa così felice, le era sembrato di toccare il cielo con un dito…nient’altro aveva più importanza… solo Lui, Lei e il loro Amore….aveva condiviso quella gioia con la sua migliore amica, avevano pianto per la felicità insieme

 

“La gioia che provo per te in questo momento è indescrivibile ‘Mione….finalmente il tuo sogno si avvera…”

 

Draco e Ginny erano per Lei le persone più importanti sulla terra…Ginny, con la sua determinazione e la sua saggezza l’aveva sempre sostenuta nei momenti più difficili…Draco con la sua fredda dolcezza, le aveva mostrato l’amore…e poi  quel bacio…davanti ai suoi occhi…il giorno del suo matrimonio….

 

Di nuovo con lo sguardo perso nel vuoto, la ragazza seduta a terra, ai piedi di un albero, avvolta nel suo candido abito bianco, il trucco sul suo viso si era sciolto per le troppe lacrime che l’avevano percorso, la bell’ accongiatura si era sfatta per la fatica di quell’ invana corsa…stringeva qualcosa tra le mani…il piccolo bouquet turchese…anche quei piccoli fiori si erano sfatti…esattamente come lei…ne accarezzo uno., poi lo strinse tra le dita e lo strappo violentemente, gettandolo a terra…uno ad uno, lì strappò tutti, usando tanta violenza da farsi male alle mani.

 

L’ultimo timido raggiò di sole colpì l’oggetto tra le sue mani e qualcosa di un argento opaco brillò appena…era il filo di ferro che teneva insieme i boccioli…

 

“ Con questa mano io dissiperò i tuoi affanni,

 

strappò via gli ultimi fiori che ancora lo nascondevano….si fermò un istante a guardarlo…era freddo e la chiamava con voce soave…spostò lo sguardo vuoto sulla sua mano, lo fece salire fino al polso…di nuovo sul piccolo appuntito filo di ferro…

 

il tuo calice non sarà mai vuoto perché io sarò il tuo vino,

 

 

avvicinò un estremità del filo al suo polso, puntandolo su di una vena che si scorgeva appena, violacea coperta dal velo di pelle bianca…

non esitò un solo istante…

conficcò gran parte del pezzo di esile ferro che aveva tra le mani nella sua carne, ma sul suo viso non si dipinse alcun espressione…avrebbe fatto di tutto pur di non provare più quel lacerante dolore al cuore…

 

con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle tenebre,

 

un fiotto si sangue prese subito a scendere lungo la mano…qualche goccia andò a macchiare la purezza del suo vestito…con quanta più violenza le era possibile, strattonò verticalmente il ferro appuntito provocandosi una lunga e profonda ferita…ancora più sangue cominciò ad uscire dalla ferita…

… a quel punto avrebbe solo dovuto aspettare …

 

con questo anello io ti chiedo di essere mio…”

 

 

 

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CHE TRISTEZZA, NON TROVATE ??

E CHE REAZIONE ESAGERATA QUELLA DI HERMIONE….

 

CMQ OGGI MI ANDAVA COSI’ …

…SPERO CHE VI PIACCIA E CHE VI DEPRIMA ESATTAMENTE COME

HA FATTO CON ME,

PERCHE’ SE VI DEPRIME VUOL DIRE CHE E’ FATTA BENE… ^____^

 

ANCORA GRAZIE A ALETHEANGEL

CHE MI HA PERMESSO DI PRENDERE SPUNTO DALLA SUA

FAN FICTION…

 

AH, DIMENTICAVO….GRAZIE ANCHE A TIM BURTON!!

( CHISSA’ SE QUALCUNO DI VOI A CAPITO IL PERCHE’ !?  *__^ )

 

UN ABBRACCIO GRANDE

 

)O( KUNDRY )O(

 

 

 

 

   
 
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