PENSO DI NON AVER MAI SCRITTO NULLA
DI PIU’ DEPRIMENTE!!
QUESTA FAN FICTION L’HO SCRITTA DOPO AVER
LETTO “UN ANNO E SETTE MESI FA”
( FF DI ALETHEANGEL, CHE RINGRAZIO
IMMENSAMENTE!)
QUINDI SE VOLETE CHIARIRVI LE IDEE
LEGGETE ANCHE QUELLA!!
BUONA LETTURA….. ^________^
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L’ABITO BIANCO
di Stregha
Lei
era lì…
Dieci secondi, poche parole.
Ai
piedi di un altare, dopo aver percorso la navata centrale, avvolta nel suo
sfarzoso abito bianco, nel giorno più bello della sua vita.
Ma
era lì …sola…
Immobile,
i suoi grandi occhi color del miele persi nel vuoto, ancora fissi nel punto
esatto in cui Lui e Lei erano scomparsi dalla sua vista.
Era
confusa, non capiva…i presenti in sala continuavano a fissarla, ma Lei non li
vedeva…continuavano a bisbigliare tra loro, ma Lei non li sentiva….che cosa stava
accadendo?
Era
in piede, ma le gambe non le avrebbero retto ancora per molto, stretto tra le
mani ancora il bouquet di fiori di un candido color bianco e boccioli di rose
rosse.
-
Hermione… - una voce lontana la raggiunse spezzando quel silenzio assordante
così bruscamente da farle quasi sanguinare le orecchie, una mano posata sulla
sua spalla distrusse quella barriera che si era creata intorno…quella bolla di
sapone che la isolava da tutti…d’improvviso …la consapevolezza.
“tra noi non può andare avanti”
le
braccia, d’ un tratto troppo pesanti da sostenere, caddero a peso morto lungo i
fianchi.
“ho sbagliato a stare con te fino ad
ora”
le
sue dita allentarono la presa attorno al candido bouquet, lasciandolo cadere a
terra leggero come il volo di una piuma, ma il suo contatto con la fredda
pietra della chiesa risuonò nella sala come se quegli innocenti fiori fossero
fatti di piombo.
“ho sbagliato ad arrivare fino infondo
per dirti che…”
sguardo
perso….una lacrima attraversò il suo viso
“io non ti amo…”
come
una lama male affilata quelle parole cominciarono a battere sul suo petto…ad
ogni colpo la pelle si lacerava di qualche centimetro, sempre di più…sempre più
giù….e poi, eccolo lì…il suo ingenuo cuore, la meta di quelle parole…un colpo
secco e la ragazza si sentì mancare il fiato.
In
pochi, lenti e trascinati passi si trovò sulla soglia della porta di quella
maledetta chiesa…ora le lacrime scendevano copiose sul suo viso, creando
profondi e dolorosi solchi sulle sue guance…scese i gradini, si trovò nel parco
intorno alla chiesa…ai suoi piedi un piccolo bouquet di fiori turchesi, quello
che le damigelle d’onore portavano al polso…
“scusate…Hermione…scusa…”
la
sua migliore amica….come aveva potuto…
d’un
tratto quel silenzio in cui era nuovamente piombata fu rotto da un grido
disperato, un grido di dolore scaturito dalla sua bocca, mentre le gambe
l’abbandonarono e la lasciarono cadere a terra
-
Hermione…alzati – di nuovo quella voce che parlava, di nuovo quella mano che
afferrava il suo braccio e tentava di farla alzare
-
No – gridò piangendo la ragazza – lasciami stare…vattene…andatevene tutti… - si
alzò stringendo ancora tra le mani il piccolo bouquet di fiori turchesi,
inciampando nel suo abito bianco, ancora candido, prese a correre veloce, cadde
di nuovo a terra…un tacco si era rotto…ancora piangendo, abbandonò lì le scarpe
e riprese a correre lontano, dove nessuno poteva vederla, dove nessuno poteva
sentirla….dove il dolore non poteva raggiungerla.
Ma
non ci riusciva…lui era sempre lì, dietro di lei…che continuava a ripetere
quelle parole e ritmi regolari, ma aumentando di volta in volta l’intensità
…Come una mosca intontita dal freddo che
sbatte contro il vetro di una finestra, sempre lo stesso vetro, sempre lo
stesso punto…
allo
stremo delle sue forze, si lasciò abbandonare all’ombra di un albero, in un
parco…il sole volgeva al tramonto;
ormai
il cielo che fino a qualche ora prima era di un vivace color turchese
“gli abiti delle damigelle saranno
turchesi…dovrai essere bellissima anche tu, Ginny, il turchese risalterà il
colore dei tuoi occhi…”
verso
est si stava dipingendo di un blu sempre più scuro…mentre intono al sole, quasi
totalmente scomparso dietro una collina, un esplosione di colori, un intenso
colore rosso troneggiava in cielo con la sua spensierata armonia.
Le
facevano male gli occhi, ma nonostante il dolore, insolenti lacrime
continuavano a scendere e il cuore non smetteva di far male…
Perché?
Come avevano potuto farle questo? Quello che doveva essere il giorno più bello
della sua vita…quello che fino a poche ore prima lo era…
...quanto tempo era passato?
Ora…anni…secoli…
…con
cura avevano scelto il giorno
“voglio sposarti a primavera…voglio che
tutti vedano che non c’è fiore ne bocciolo che possa eguagliare la tua
bellezza…”
gli
abiti, gli inviti….Lui non era mai sembrato incerto sul da farsi, Lui era
sembrato così sincero quando le aveva chiesto di sposarlo
“rendimi la persona più felice del mondo,
Hermione…stai al mio fianco e tienimi la mano per il resto della mia vita…”
quelle
parole l’avevano resa così felice, le era sembrato di toccare il cielo con un
dito…nient’altro aveva più importanza… solo Lui, Lei e il loro Amore….aveva
condiviso quella gioia con la sua migliore amica, avevano pianto per la
felicità insieme
“La gioia che provo per te in questo
momento è indescrivibile ‘Mione….finalmente il tuo sogno si avvera…”
Draco
e Ginny erano per Lei le persone più importanti sulla terra…Ginny, con la sua determinazione
e la sua saggezza l’aveva sempre sostenuta nei momenti più difficili…Draco con
la sua fredda dolcezza, le aveva mostrato l’amore…e poi quel bacio…davanti ai suoi occhi…il giorno
del suo matrimonio….
Di
nuovo con lo sguardo perso nel vuoto, la ragazza seduta a terra, ai piedi di un
albero, avvolta nel suo candido abito bianco, il trucco sul suo viso si era
sciolto per le troppe lacrime che l’avevano percorso, la bell’ accongiatura si
era sfatta per la fatica di quell’ invana corsa…stringeva qualcosa tra le
mani…il piccolo bouquet turchese…anche quei piccoli fiori si erano
sfatti…esattamente come lei…ne accarezzo uno., poi lo strinse tra le dita e lo
strappo violentemente, gettandolo a terra…uno ad uno, lì strappò tutti, usando
tanta violenza da farsi male alle mani.
L’ultimo timido raggiò di
sole colpì l’oggetto tra le sue mani e qualcosa di un argento opaco brillò
appena…era il filo di ferro che teneva insieme i boccioli…
“ Con questa mano io dissiperò i tuoi
affanni,
strappò via gli ultimi fiori
che ancora lo nascondevano….si fermò un istante a guardarlo…era freddo e la
chiamava con voce soave…spostò lo sguardo vuoto sulla sua mano, lo fece salire
fino al polso…di nuovo sul piccolo appuntito filo di ferro…
il tuo calice non sarà mai vuoto perché io sarò il tuo
vino,
avvicinò un estremità del
filo al suo polso, puntandolo su di una vena che si scorgeva appena, violacea
coperta dal velo di pelle bianca…
non esitò un solo istante…
conficcò gran parte del pezzo
di esile ferro che aveva tra le mani nella sua carne, ma sul suo viso non si
dipinse alcun espressione…avrebbe fatto di tutto pur di non provare più quel
lacerante dolore al cuore…
con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle
tenebre,
un fiotto si sangue prese
subito a scendere lungo la mano…qualche goccia andò a macchiare la purezza del
suo vestito…con quanta più violenza le era possibile, strattonò verticalmente
il ferro appuntito provocandosi una lunga e profonda ferita…ancora più sangue
cominciò ad uscire dalla ferita…
… a quel punto avrebbe solo
dovuto aspettare …
con questo anello io ti chiedo di essere mio…”
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CHE TRISTEZZA, NON TROVATE ??
E CHE REAZIONE ESAGERATA QUELLA DI HERMIONE….
CMQ OGGI MI ANDAVA COSI’ …
…SPERO CHE VI PIACCIA E CHE VI DEPRIMA
ESATTAMENTE COME
HA FATTO CON ME,
PERCHE’ SE VI DEPRIME VUOL DIRE CHE E’ FATTA
BENE… ^____^
ANCORA GRAZIE A ALETHEANGEL
CHE MI HA PERMESSO DI PRENDERE SPUNTO DALLA SUA
FAN FICTION…
AH, DIMENTICAVO….GRAZIE ANCHE A TIM BURTON!!
( CHISSA’ SE QUALCUNO DI VOI A CAPITO IL
PERCHE’ !? *__^ )
UN ABBRACCIO GRANDE
)O( KUNDRY )O(