Passeggia sola, saluta con calma ogni ricordo. Conosceva ogni filo d'erba, con ogni tana di lucertola e con ogni sassolino aveva già giocato nei suoi lunghi autunni di bambina. Era
sempre tutto uguale a se stesso, laggiù.
sempre tutto uguale a se stesso, laggiù.
Tra l'erba goccioline d'acqua di grandezza infinitesimale pregano, gonfie di nostalgia per quel cielo che le aveva scacciate.
Cielo traditore, cielo doppiafaccia , cielo voltagabbana. Quanto tempo fa maledicevi la terra con la tua ira? Quanti giorni, quante ore son passate da quando la stupravi con le tue stille glaciali?
Ora sorride il cielo, azzurro di falsità.
Le sorride anche lei, perchè l'ha smascherato.
Ma non fa la gradassa, ammette la sua consapevole impotenza . Nulla di più.
Vuole sparire nel verde di quell'alba. Prega pure lei di tornare al cielo.
Non ci saranno grosse mani di macellaio a spezzare il sortilegio dell'apnea, questa volta.
Mai più vedrà la ridicola bicicletta rosa di McDouglas abbandonata alla rimessa.
Mai più odrà il cicaleccio delle vecchie maligne di ritorno dalla funzione.
Mai più annuserà il disperato alcolismo che cola dalle triste mure di Lerdwood.
Mai più gusterà l'acre impasto di sangue e melassa.
Mai più sentirà le viscere tremare d'estasi, se non nell'ultimo sussulto.
"Il passo è talmente breve che è già compiuto."
Omero abbaia da lontano.
Allontana le turbe di morte.
La ciotola è vuota e va riempita.
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________Se siete arrivati fin qui, grazie mille per l'attenzione :D
è la prima cosa che ho il coraggio di pubblicare qui, una schifezzuola, ma ci terrei comunque a sapere che ne pensate.
Ogni critica (anche crudele)è ben accetta purché mi serva a migliorare (sempre che ci sia qualche speranza per me xD.
Un bacio, Sophie :)