Volo AZ107. Direzione: Tokyo.
Era bello tornare a casa dopo cinque anni passati in Italia per studiare medicina. Mi ero trovata bene: cibo squisito, gente cordiale e calorosa: insomma, un soggiorno di studi fantastico.
- Signori e signore, benvenuti nel volo AZ107 diretto a Tokyo. Qui è il comandante che vi parla.-
Non ascoltai nemmeno cosa diceva il comandante; ero troppo persa nei miei pensieri. Tirai fuori dalla borsa un mio vecchio libro e cominciai a sorridere. Aprii la copertina e lessi ciò che vi era scritto.
    
"Ecco il libro che tanto desideravi e cercavi. Con affetto, tuo fratello Gaara."

Quando mio fratello adottivo, Gaara, me l'aveva regalato per il mio compleanno avevo urlato a più non posso. L'avevo cercato per mari e per monti ma, essendo un'edizione limitata, non si trovava da nessuna parte.
- Bel libro, complimenti per il gusto.- disse il passeggero seduto al mio fianco.
Lo guardai e pensai che non avevo mai visto un ragazzo più bello. Alto, con i capelli e gli occhi neri come la pece; aveva un fisico scolpito e indossava una maglietta a maniche corte bianca e dei jeans.
- Piacere, il mio nome è Sasuke Uchiha- disse lui, porgendomi la mano.
- Piacere mio Sakura Haruno.- risposi io, stringendogli la mano.
- Mi sembra di averti già vista da qualche parte, ma non ricordo dove.- mi disse.
A pensarci bene anche io lo avevo già visto e fin da subito ero rimasta colpita dalla sua bellezza. Se non erravo aveva frequentato la mia stessa università a Roma, ma una facoltà differente.
- Sai forse dove ti ho già visto? Per caso tu hai frequentato la Sapienza a Roma?- chiesi.
- Sì, facoltà di giurisprudenza. E tu medicina, giusto?- mi domandò lui.
- Esatto!- dissi.
- Sei di Tokyo?- chiese
- Sì e tu?- risposi io.
- Anche io. Non vorrei essere troppo invadente e indiscreto, ma ho visto che sul tuo libro c'è la firma di un certo Gaara; per caso si tratta di Sabaku No gaara?- mi chiese.
- Sì, come fai a conoscere mio fratello?- dissi io. Ero stupita che avessi incontrato qualcuno sull'aereo che conoscesse mio fratello.
- Eravamo compagni di scuola alle superiori. - mi rispose.
Ero contenta di aver trovato qualcuno con cui chiacchierare durante il volo.
Continuammo a parlare e scoprimmo che avevamo parecchie cose in comune: stessi gusti musicali, stessi gusti letterari, ecc.
Avevo molto interesse a proseguire la conoscienza, ma avevo timore a chiedergli il numero di telefono; se non me l'avesse dato lui avrei corrotto mio fratello per farmelo dare.
- Signori e signore tra circa dieci minuti atterreremo all'aereoporto di Tokyo. Il cielo è sereno e la temperatura è di circa ventidue gradi centigradi. Ci auguriamo che il volo sia stato di vostro gradimento. Vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza. Grazie e arrivederci!- disse il comandante.
Allacciai la cintura e l'aereo cominciò l'atterraggio. Finalmente arrivammo; io, Sasuke e gli altri passeggeri ci recammo a ritirare i bagagli. Presi il mio e insieme all'Uchiha uscimmo dalla porta che ci separava dall'aereoporto vero e proprio. Vidi i miei amici sbracciarsi per salutarmi. Allungai il passo per raggiungerli più in fretta, quando sentii Sasuke chiamarmi; mi voltai e lui mi disse tendendomi un foglietto:
- Tieni, questo è il mio numero di cellulare; chiamami quando ti va. A presto Sakura.-
Presi il biglietto, arrossii, lo salutai e corsi dai miei amici.
- Allora Sakura come è stato il volo?- mi chiese Ino.
-Più bello di quanto potessi immaginare!- risposi io, tutta contenta.
Ero certa che con Sasuke non sarebbe finita lì.


Eccomi con una One-shot fresca fresca! Che ve ne pare?? Aspetto i vostri pareri!
A presto,
Nicoletta1993