1. Under another light.


Una strana aria aleggiava su Malfoy Manor dalla fine della seconda guerra magica. Strana, perché nell'enorme maniero non c'era mai stato spazio per serenità, gioia o felicità. Da quando Lucius Malfoy era ad Azkaban, Narcissa Malfoy poteva finalmente dedicare a Draco, le attenzioni che generalmente una madre dedica ad un figlio. Poteva sorridergli, poteva abbracciarlo. Tutto era così nuovo per i due, abituati ad eseguire alla lettera gli ordini di Lucius. Draco Malfoy aveva appena aperto i suoi fantastici occhi grigi, dopo essere stato colpito dal sole che sorgeva attraverso le finestre tirate della sua stanza. Si alzò svogliatamente, dirigendosi verso il bagno. Si fece una doccia, tornò in camera e indossò un paio di jeans chiari ed una maglietta a maniche corte nera. Da quando suo padre aveva fatto a tutti il piacere di andare ad Azkaban, non era più obbligato ad eseguire anche in casa le rigide regole del bon ton che gli erano state insegnate sin da piccolo. Scese al piano di sotto, dove Narcissa lo aspettava. Si diressero in cucina, per fare colazione. Ad uno schiocco di dita di costei, apparvero un paio di elfi domestici, che servirono la colazione ad entrambi. Per Draco era una vera gioia vedere sua madre finalmente rilassata, libera dalle angherie del marito. Per troppo tempo li aveva costretti a seguirlo nella sua preziosa esistenza al cospetto di Lord Voldemort, che predicava la superiorità del sangue puro e il disprezzo per i Babbani. Harry Potter, qualche mese prima, aveva posto fine al dominio di Voldemort sulla comunità magica e non. ' Per una volta Potty ne ha fatta una giusta, anche se dovrebbe credersela di meno.' pensava Draco, gustandosi il suo caffé macchiato. << Madre, oggi avrei bisogno di recarmi a Diagon Alley per comprare il necessario per il mio nuovo anno ad Hogwarts. >> << Draco, tesoro, purtroppo non posso accompagnarti. Devo far visita ai signori Greengrass per discutere di una cena di beneficienza che intendo tenere al maniero. Verso le undici e mezza troverai sul tavolo i soldi necessari. Mi dispiace non poterti accompagnare. >> << Non dispiacerti, sono in grado di comprare i miei libri da solo. Andrò con Blaise. Con il tuo permesso mi ritirerei nella mia stanza. >> << Certo. >> Draco andò accanto alla madre, fece un breve inchino, e si diresse verso le scale. Non erano necessari tutti quei preamboli, ma dopotutto erano dei Malfoy, e si sa che la classe è importante. Ripensò ai sogni che da mesi lo tormentavano. Sognava la Granger. Sognava di baciare la Granger, ogni singola notte. Era da metà del quinto anno che provava una forte attrazzione per lei, ma vista la maschera che era stato costretto a portare, aveva deciso di continuare con gli insulti, sebbene non riuscisse più ad offenderla con la naturalezza degli altri anni. ' Quest'anno, potrebbe essere la mia occasione di riscatto. Potrei dimostrare a tutti com'è Draco, e lasciare da parte Malfoy. Sono stufo di essere considerato la fotocopia di mio padre. Non mi è mai importato del sangue; oltretutto tutte le cosiddette ragazze più pregiate puntavano solo ai suoi soldi. ' I suoi pensieri tornarono alla Granger. ' Devo fare in modo che mi noti sotto un'altra luce '.

***

Hermione stava facendo un lungo e rilassante bagno. Quell'estate era stata davvero frenetica, e aver perso l'amicizia di Harry e Ron l'aveva davvero abbattuta. Solo Ginny era rimasta al suo fianco, spalleggiandola, mettendosi contro fratello e fidanzato. Hermione gliene era davvero grata, non poteva trovare amica migliore. Uscita dalla Iacuzzi, prese un asciugamano e se lo avvolse intorno al corpo. Andò nella sua camera, e scelse i vestiti per andare a Diagon Alley. Indossò un paio di jeans, una camicetta a quadri blu e bianchi abbastanza scollata, e delle ballerine bianche. Completò il tutto con una coda disordinata, che le faceva ricadere alcuni boccoli intorno al viso. Salutò i suoi genitori, e urlò nel camino 'DIAGON ALLEY'. Viaggiare con la metropolvere non le era mai piaciuto, lo trovava davvero scomodo. Si rincuorò pensando che ormai la minaccia di Voldemort non esisteva più e che si sarebbe potuta godere il suo ultimo anno ad Hogwarts. Era contenta di aver perso un anno, avrebbe avuto tutte le lezioni con la sua migliore amica Ginny. All'improvviso ricordò di dover fare un prelievo, e si diresse verso la Gringott, la banca dei maghi. Porse la sua chiava al folletto che stava all'accettazione, che la fece accomodare su uno dei 'trenini' che portava alle camere blindate e una volta giunti a destinazione, la aprì, per poi aspettare tranquillo davanti all'entrata. Un enorme gruzzolo d'oro stava lì. I suoi genitori, babbani, nel mondo non magico erano piuttosto ricco, quindi convertendo le sterline in galeoni disponeva di parecchi soldi. Decise di prelevare un bel po' più del necessario, decisa a rimodernizzare il suo look. Da un po' di tempo si considerava troppo sciatta, ma presa dallo studio non ci aveva fatto troppo caso. Quest'anno però, voleva vivere Hogwarts appieno, partecipando anche ai festini, legali e non. Ringraziò il folletto e tornò nella via principale. Per prima cosa compì le spese strettamente necessarie, poi si diresse per boutique. Comprò parecchi jeans, pantaloncini, magliette, giacche, accessori, scarpe. Aveva speso davvero tanti galeoni in shopping. Come ultimo sfizio decise che aveva bisogno di una nuova divisa. La gonna le arriva a metà coscia, e la camicetta era parecchio attillata. Comprò anche un nuovo mantello estivo, con i blasoni d'argento invece che ottone. Aveva vinto alla lotteria babbana da poco, quindi un notevole gruzzolo si era aggiunto al suo conto, e decise che spenderlo per se durante quell'anno non sarebbe stato poi così male. Andò al paiolo magico, prenotò una stanza, e si rifugiò nella sua camera.

***

Draco Malfoy guardava la porta dello scompartimento dei capiscuola con ansia, aspettando da un momento all'altro l'ingresso della sua Mezzosangue. All'improvviso, la porta scorrevole si mosse, e lei apparve; come una visione. Era decisamente più disinibita degli scorsi anni, e la nuova divisa le stava decisamente meglio; metteva in mostra le curve che Draco sapeva esistessero, ma che lei non aveva mai mostrato. La squadrò un poco notando che doveva avere una terza piena, e ghignò compiaciuto. Poi le fece un cenno con la testa e disse << Granger >> << Malfoy >> << Passato buone vacanze? >> Lei lo guardò sospettosa, poi si decise a rispondere. << Non credo t'interessi molto, ma visto che hai chiesto.. Le mie vacanze sono state discrete, ma niente di speciale. >> Lui non rispose, limitandosi a sorridere come un ebete notando lo sguardo corrucciato della ragazza. ' Dove sono gli altri caposcuola? ' pensava. << Malfoy, dove sono McMillan e Steeval? >> << Non ne ho idea, arriveranno Granger.. Rilassati >> Lei controvoglia si sedette, e iniziò a leggere un libro. Poteva sentire lo sguardo insistente di Malfoy posato su di lei, ma come si muoveva bruscamente, lui prendeva a guardare fuori dai finestrini, facendo finta di niente. Aproffittò dell'occasione per osservarlo lei. Era davvero bella, i capelli biondi, ricadevano con naturalezza, con alcuni ciuffi ribelli sulla fronte, che a volte ricoprivano gli occhi. Non era mai riuscita a scorgere il colore di questi ultimi. Aveva i lineamenti abbastanza duri, ma non stonavano affatto con l'aura di raffinatezza che circondava lo Slytherin. Poteva intravedere dall'abbigliamento ancora 'casual' del ragazzo che avesse un fisico tonico e asciutto, abbastanza forte, ma non con muscoli troppo pronunciati. ' è bello... ' pensò la Gryffindor '... Hermione, ma cosa dici?! E' Malfoy, come può essere bello.. Però obbiettivamente parlando, è un bel pezzo di ragazzo.. ' fu distolta dai suoi pensieri con l'ingresso degli altri capiscuola, che le rivolsero dei calorosi sorrisi.

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La Sala Grande era addobbata meglio del solito, si poteva notare il personale tocco della Mcgranitt, sobrio ed elegante. La cena lasciò tutti senza fiato, il cibo era dir poco squisito. Stava seduta di fianco a Ginny, raccontale le sue vacanze dall'ultima lettera che le aveva inviato. Le raccontò anche della fortuna che aveva spento in vestiti. << Herm, era ora che iniziassi a curare la tua immagine. Sei una ragazza così carina! Vedrai che quest'anno ci divertiremo.. >> disse Ginny sorridendo a trentadue denti. << Si, Gin, passeremo un settimo anno stupendo. Ma tra un divertimento e l'altro dobbiamo trovare anche il tempo di studiare.. >> il tono ammonitore venne tradito da un caloro sorriso che Hermione rivolse alla rossa. Hermione si era sentita a disagio tutta la sera, si sentiva osservata. E difatti due occhi che sembravano argento fuso, non staccavano gli occhi dalla sua schiena per un attimo. Al tavolo degli Slytherin, un divertito Blaise Zabini, osservava l'amico che era a dir poco incantato. << Dra, con tutti questi sguardi, finirai col perforarle la schiena.. >> Per risposta si beccò un'occhiata raggelante. << Dai, scherzavo.. Ma, hey! Quest'anno hai carta libera.. So che ti piace da tanto, è la tua occasione di conquistarla.. E se riesci, potresti presentarmi la rossa! E' un tipetto mica male.. >> Malfoy nemmeno l'ascoltava. L'aveva sentita ridere con l'amica, con una risata purissima e divertita. In cuor suo sperava che una volta prima o poi rivolgesse a lui una risata del genere. Il contatto visivo con la Granger s'interruppe quando la McGranitt si alzò per fare il discorso di benvenuto. << Miei cari ragazzi, benvenuti ad un nuovo anno ad Hogwarts.. Spero che questo sia un anno di crescita per tutti voi.. Confido che gli studenti del settimo anno (lanciò un occhiata a Ronald Weasley e Harry Potter in particolare) si concentrino sugli studi, data l'accresciuta difficoltà dei M.A.G.O a partire di quest'anno per ordine del mistero della magia. Spero sarete felici che il signor Remus Lupin, è nuovamente il vostro insegnate di Difesa Contro Le Arti Oscure.. mentre la cattedra di Pozioni, è stata assegnata alla professoressa Chantal Aleaud, che si è trasferita qui ad Hogwarts dall'accademia di Beaubatons. Al termine della cena, i capiscuola sono pregati di fermarsi qui in Sala Grande, in modo che gli venga distribuito il calendario delle ronde e il calendario degli eventi che dovranno organizzare per quest'anno scolastico. Buon proseguimento di serata a tutti, i prefetti vi accompagneranno ai vostri dormitori. >> La Sala Grande pian piano si svuotò. Prima di andarsene Ginny fece all'amica << Ti aspetto in camera tua, così potrai farmi vedere quanto ti sei data alle spese pazze >> << Va bene, ma non frugare, c'è anche un regalo per te! >> Ginny le fece l'occhiolino e andò verso Gryffindor assieme a Meredith Davinson, una compagna di casa del quinto anno. I capiscuola si diressero davanti al tavolo degli insegnanti. << Questi sono i vostri turni per le ronde >>disse la preside porgendo un foglio a ciascun caposcuola. << Questo invece è il calendario del Quidditch, che dovrete appendere nella bacheca della vostra Sala Comune. Quest'altro invece è il calendario degli eventi dell'anno... >> porse loro altri due fogli. << ... Per le riunioni, che si dovranno tenere due volte a settimana, vi è stata concessa la torre Ovest, che è stata opportunamente restaurata durante l'estate.. Buonanotte ragazzi >> li congedò, e tornò al suo tavolo, a parlare con la nuova prof di Pozioni. Tutti i Capiscuola tornarono nei loro dormitori. Hermione salì alla sua camera, che come privilegio per essere caposcuola, era singola e trovò Ginny che dormiva beatamente sul suo letto. Decise così di prendere un bikini, e andare a fare una nuotata nella piscina dell'ala relax dei prefetti. Si immerse subito nell'acqua calda, e iniziò a nuotare. Dopo un'ora buona si asciugò con un semplice incantesimo e si rivestì. Indossava dei pantaloncini di jeans, un maglioncino grigio, delle all-star ed un cerchietto del medesimo colore. La bacchetta era infilata in vita, dalla parte della schiena. Persa nei suoi pensieri, girò l'angolo e in un lampo andò a sbattere contro qualcuno, facendo cadere entrambi con il culo per terra. << Ehi, ma stai più attenta a come... >> i loro sguardi avevano sbattuto l'uno contro l'altro e non voleva staccarsi; quasi legati da un filo invisibile. Argento e oro. Fu Hermione la prima che distolse lo sguardo, arrossendo violentemente. << S-s-scusa Malfoy.. Non ti ho visto.. >> << Fa niente.. >> Draco fece un sorriso malizioso, godendosi la vista. La Granger aveva gambe lunghe, dritte e snelle. Una visione. Il maglioncino era abbastanza sbottonato, per cui poté quasi vedere l'incavo frai i due seni. La ragazza ruppe il silenzio per prima. << Beh, notte Malfoy >> << Notte Caposcuola Granger >>


Ciao ragazzi, eccomi con il primo capitolo della mia nuova Fan Fiction.
Si sarà capito che è una Dramione. 
Cercherò di aggiornare spesso.
Mi piacciono le FF in cui Hermione non è solo una secchiona, ma anche una ragazza della sua età.
Draco può finalmente essere se stesso, e cercare di conquistare la ragazza che brama da anni.
I fatti della guerra sono uguali a quelli del libro, non tengo conto solo dell'epilogo.
Ovviamente i personaggi appartengono a J.K. Rowling, e questo scritto non ha alcun scopo di lucro.
Ho sciolto il Trio dei miracoli perché non mi è piaciuto, anche se per ora non ho trovato una scusa plausibile.
Sarà indubbiamente una long-fic con tanti colpi di scena.
Spero che recensirete,
Marti.

Abbigliamento Hermione a Diagon Alley:
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Abbigliamento Hermione all'uscita dalla sala relax:
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