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Autore: Sunbreathe    26/06/2011    2 recensioni
Questa fanfiction si chiama così perchè sarà come un cielo trapunto di stelle. Il cielo sarà la grande saga di Harry Potter mentre le stelle saranno quelle parti di brano che non sono state approfondite nei libri.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La sveglia trillò per un paio di minuti prima che una mano uscisse dalle pesanti coperte di lana per spegnerla.
Il cuscino candido era coperto da crespi ricci castani che andavano di qua e di là come scossi da un venticello leggero.
Il fagotto nascosto sotto le coperte si girò voltandosi e rigirandosi nelle lenzuola per poi scoprirsi completamente lasciando vedere una ragazza sui sedici anni, snella dal viso sereno coperto da ricci.
Hermione si sedette sul letto morbido, il pigiama rosa con i coniglietti bianchi non rendeva perfettamente l’idea d’una ragazza seria e studiosa qual era, ella si strofinò gli occhi con i pugni della mani per poi stiracchiarsi ed alzarsi completamente infilando i piedi nudi in due comode pantofole rosa scuro.
Si avvicinò alla finestra e guardò fuori, un mantello candido ricopriva il prato perfetto e le case di legno di quella baita in montagna, erano appena le sei di mattina e lei, da sola, doveva prendere la metropolitana ed andare a Londra a Grimmauld Place, e pensare che le vacanze erano appena iniziate, un gufo planò sulla casetta di legno per poi rigirarsi e cadere contro la finestra.
Ridendo ed avvicinandosi Hermione aprì i vetri incurante del gelo graffiante e raccolse la lettera.
 
“Hermione”,  la ragazza sorrise, aveva riconosciuto la scrittura sghemba e veloce di Ronald.
“mio padre è fuori pericolo, ora siamo appena andati a letto, si lo so è mattina ma abbiamo passato la notte in bianco porco Merlino! E comunque dice Tonks che ti verrà a prendere lei con Hestia Jones per non farti venire da sola.
Ci si vede tra poco.
Harry ti saluta!
 
Ron”
 
Hermione rilesse la lettera almeno cinque volte fermandosi sempre prima sul nome suo e poi su quello del ragazzo “Oh Ronald!” sospirò scuotendo la testa.
Essere una ragazza che ama i libri non significa essere una ragazza che non ama altro che i libri, in fondo okay riversare il proprio cuore in pagine bianche è meno doloroso che darlo in mano a qualcuno che potrebbe benissimo romperlo data la fragilità!
-Togliti. Ron. Di. Testa.- riprese a dire la riccia per almeno dieci volte, ma i suoi occhi brillavano pensando agli occhi azzurri del ragazzo, i capelli arruffati e rossi, Hermione scosse la testa –Basta.- Ronald doveva essere il suo ultimo pensiero, lui era un amico solo un amico.
 
Si guardò allo specchio e si tirò un ciuffo dietro all’orecchio, si era cresciuta, non era più un coniglio piatto e brutto, era carina insomma. Soffiò al suo riflesso ed andò in bagno, tornò dopo un quarto d’ora lavata e vestita: indossava un semplice jeans logoro con una maglia rossa e semplici scarpe da ginnastica, si posizionò nuovamente davanti allo specchio, raccolse le ciocche ricce e ribelli in una larga treccia lunga che le ricadde su una sola spalla.
Accanto a letto c’era la valigia chiusa mai aperta in quella notte, si avvicinò ad essa e passò davanti alla finestra chiudendo le profumate tende spesse color lavanda a fiorellini beige, dalla sua cameretta passò al corridoio, dal corridoio al soggiorno, dal soggiorno alla cucina. Fermandosi si guardò intorno.
Era questo che voleva? Essere la migliore amica di Ron? E quando lui si sarebbe fidanzato? Come avrebbe reagito? Che avrebbe fatto?
-Ah- sospirò Hermione –Basta basta BASTA!- urlò l’ultima imprecazione.
 
 
-Hermione!- una voce risuonò dal salotto, qualcuno era appena arrivato, chissà metropolvere forse?
La ragazza corse in salone e si bloccò arrossendo dapprima per poi ritornare normale: -Ron!- esclamò guardando il rosso “parli del diavolo e spuntano le corna” pensò quel detto gabbano per poi girarsi e sorride: -Harry!-
-Sbaglio o eri arrossita Hermione?- chiese il moro avvicinandosi alla ragazza stringendola in un abbraccio mentre due Crack risuonavano nella stanza: Tonks ed Hestia Jones e mentre anche Ron si univa all’abbraccio.
-Non essere sciocco Harry!-
  
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