Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Mary_Rose_Crosszeria    26/06/2011    0 recensioni
“Trama”:
Shade pensava di essere un ragazzo assolutamente normale, e la noia della routine lo sommergeva ogni giorno sempre più.
Tutto prima di conoscere lei.
Adesso deve proteggerla e aiutarla a salvare il suo regno.
Grazie a lei scoprirà il suo passato e deciderà cosa fare del suo futuro, vivendo una storia oltre i confini della realtà da sempre destina a compiersi.
Ma il tempo è poco, e Shade non ha molto tempo per far chiarezza sui suoi sentimenti; deve farlo in fretta, prima che il nemico della principessa attacchi e la battaglia finale abbia inizio.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ore 15.30 corridoio del secondo piano, direzione aula di musica, Shade camminava con passo deciso pensando al modo migliore di presentarsi a Yuki. Non aveva pensato ad altro per tutta la mattina; per un secondo si chiese come avrebbe fatto a superare gli esami di metà trimestre quest’anno visto che dall’inizio dei corsi non aveva sentito una sola parola di quelle pronunciate dal professore. Mah, in qualche modo se la sarebbe cavata, se la cavava sempre…
Non però appena imboccò il corridoio giusto subito però questi pensieri furono accantonati nel suo cervello per fare posto ad altri, secondo lui, più urgenti.
Prima non ci aveva fatto caso ma da quando era entrato nell’edificio, nell’aria si era diffusa una suadente melodia proveniente proprio dall’aula in cui presumibilmente si trovava la ragazza.
Aprì di poco la porta e sbirciò cauto nell’aula; la castana era seduta davanti all’enorme pianoforte a coda dandogli le spalle. Muoveva le dita veloci sui tasti laccati facendone uscire una bellissima ed armoniosa canzone. D’un tratto la musica cambiò facendosi più silenziosa fino a terminare tranquilla; ma la ragazza non si alzò muovendosi appena.
D’un tratto si raddrizzò sullo sgabello e parlò alla stanza vuota: -Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto?- chiese inclinando il capo all’indietro e incrociando gli occhi di Shade. Il moro, imbarazzato per la sua patetica entrata, entrò ad occhi bassi mentre la ragazza si girava sulla seggiola per poterlo guardare in volto:
-Scusa – disse lui alzando gli occhi- non volevo disturbarti, se sono io il motivo per cui hai smesso di suonare, ti prego non fare caso a me..continua.-
Lei gli sorrise gentile: -Oh no, non preoccuparti la canzone era finita.- lo rassicurò
- Bè  credo sia il caso che mi presenti allora..io sono Shade Roth, siamo in classe insieme.- cominciò lui cercando di essere disinvolto
- Piacere di conoscerti, io sono Yuki…Yuki Knight.- rispose lei gentile
-So chi sei..- si lasciò sfuggire con un mormorio lui, portandosi poi subito una mano davanti alle labbra imbarazzato per la gaffe appena commessa.
Lei ridacchiò divertita prima di dire: - Bè, a quanto mi hanno detto,  godo di una popolarità piuttosto diffusa fra i ragazzi, sicuramente ti avranno parlato di me…- gli ammiccò complice la ragazza
Grato per quelle parole ridacchiò anche lui: -Si, infatti..non fanno altro che parlare di te!- fece lui alzando gli occhi al cielo fingendosi esasperato.
Lei rise divertita: - Mi dispiace allora darti tante noie…-
Era simpatica, e molto; avvertiva una certa affinità con questa ragazza appena conosciuta.
-Non è colpa tua se sei così  carina.- fece lui scuotendo la testa e facendola sorridere ancora.
-Allora Yuki, Yuki…è un nome insolito, sembra quasi giapponese…- rifletté ad alta voce Shade tentando di trovare un qualche argomento per rompere il ghiaccio.
Una risata cristallina arrivò alle orecchie del moro lasciandolo di stucco.
-Si, non c’è dubbio il mio è un nome particolare.- ridacchiò la castana ripensando all’origine del suo nome –Vedi, mia madre sin da giovane è sempre stata…“fissata” con gli anime e i manga giapponesi, le piacevano da matti…- disse sospirando nostalgica
-Hai detto piacevano, quindi…- si interruppe subito Shade con aria mortificata
-Si, i miei genitori non ci sono più, ma da molto tempo ormai.- sussurrò lei sorridendo triste
-Mi dispiace.- mormorò Shade dispiaciuto.
-Oh non ti preoccupare, è successo tanto tempo fa .- cercò di rassicuralo lei
-Mi dispiace lo stesso, il vuoto che lascia la perdita di una persona cara è sempre difficile da colmare. Deve essere stata dura per te. – mormorò dolce lui
Shade si sentiva molto triste per quella ragazza, più di quanto fosse normalmente lecito per una disgrazia successa ad una persona appena conosciuta.
Lei scosse il capo sorridendo, segno che non era più il caso di continuare quella conversazione.
-Allora stavi…stavi dicendo che tua madre era un appassionata di manga e cose simili…- disse Shade riprendendo goffamente il discorso da dove l’avevano interrotto, incitandola a continuare.
-Si, ed è sempre stata molto presa anche dalla storie di vampiri e visto che ne amava particolarmente una mi chiamò come la sua protagonista femminile, cioè Yuki, che in giapponese significa neve. Mio padre non ci ha potuto fare niente ed eccomi qua: in tutto il mio splendore con il mio nome dalle strane origini semi-giapponesi. – disse concludendo il suo racconto con un sorrisetto, mentre una smorfia nostalgica le attraversò per un secondo il volto.
-È una bella storia.- si lasciò sfuggire Shade
“Diamine! Ma perché cavolo non riesco mai a pensare prima di parlare?! Cosa mi prede oggi?” pensò lui maledicendosi mentalmente.
Ma la ragazza sorrise dolce incantando il suo compagno di classe: -Si lo è .-
Affascinato da quel sorriso, Shade non potè fare a meno di rimanere per un attimo incantato come un ebete a fissarla socchiudere gli occhi e sorridere ancora.
Lui sorrise a sua volta incrociando infine il suo sguardo; poi la sua attenzione fu attirata dal viso al collo pallido e sottile della ragazza dove pendeva un ciondolo a forma di mezza luna.
-Dove hai perso questo ciondolo? Io ho già visto questo oggetto…- esclamò Shade, nuovamente senza pensarci, continuando a fissarlo sconvolto.
Era identico a quello del suo sogno..
Subito la ragazza di irrigidì alzandosi di scatto: -Non può essere, quest’ oggetto è unico.- disse lei diventando di colpo fredda.
No, era più che fredda; era come se in quella stanza fosse sceso di colpo il gelido inverno del polo.
-Sei sicura? Io l’ho visto addosso ad un'altra ragazza, che per giunta ti somiglia parecchio...-
Non riuscì a finire la farse che Yuki lo interruppe bruscamente:
-Sono sicura. Forse ti sarai sbagliato. Ti ringrazio per la premura ma sono certa che sia unico…ora se vuoi scusarmi ho molte cose da fare, devo andare.- disse raccogliendo velocemente le sue cose e dirigendosi verso la porta a passo spedito. Sulla soglia si fermò e si girò quel tanto che le permise si lanciare una lunga e penetrante occhiata ad un frastornato e confuso Shade, che la guardava senza parole. Subito tornò a fissare la porta e non si voltò quando pronunciò queste parole: -Ah, ti sarei grata se non mi avvicinassi più per favore. Grazie.- così dicendo si chiuse la porta alle spalle e se ne andò.
“Bella prova campione!”
Shade era rimasto pietrificato dalla reazione della sua compagna di classe e non aveva osato reagire, anche perché era accaduto tutto così in fretta che lui stesso stentava a focalizzare.
Nei giorni seguenti cercò più volte di parlarle ancora, ignorando la richiesta della castana, ma senza avere alcun successo. Dopo una settimana si era notevolmente demoralizzato…
-Uffa…- sospirò Shade uscendo dall’aula alla fine delle lezione del giovedì
-Che ti succede Shade? È da giorni che sei giù di morale, amico.- gli chiese curioso e preoccupato Kevin affiancandolo.
-Mi odia...- borbottò lui incrociando del braccia al petto
-Chi?-
- Yuki...lei mi odia.-
-No dai, non può odiati..- cercò di rassicurarlo lui
Proprio in quell’istante Yuki li sorpassò in corridoio trafiggendo Shade con uno sguardo di ghiaccio.
-Si, ti odia.- si corresse l’amico battendo una mano sulla spalla del moro.
-Che le hai fatto, l’hai pugnalata con una matita?-
Shade gli lanciò un’ occhiataccia, facendogli segno di tacere se non voleva morire prematuramente. Kevin alzò le spalle e cominciò a blaterare di altro mentre Shade si incappottava pronto per tonare a casa.
Salutò Kevin e uscì; a metà strada si accorse di aver scordato all’università il suo blocco di appunti e scocciato fece dietro front e tornò sui suoi passi; se sbagliava anche questo test era il caso avesse fatto bene a pensare q qualcos’altro in cui laurearsi.
Poco prima di raggiungere l’edificio universitario notò Yuki che si stava dirigendo a passo svelto verso una stradina isolata a limitare del parco che si trovava proprio dietro l’università.
Decise di seguirla, adesso basta: voleva sapere il motivo della sua reazione.
Per lui lei aveva un’aria così familiare, come il ricordo del sogno…e poi quel ciondolo, c’erano troppe cose in comune con lei e la ragazza del sogno.
Doveva assolutamente scoprire chi era in realtà Yuki Knight.
Poi…accadde tutto in fretta, troppo in fretta e il povero Shade era più confuso che mai.
La seguì da lontano a distanza di qualche metro; dopo pochi isolati si addentrò in un parco, a quell’ora stranamente deserto, si fermò e si levò cappotto e tracolla poggiandoli ad un albero vicino. Mentre faceva ciò la sua voce risuonò chiara nello spiazzo vuoto, Shade si nascose maggiormente credendo di essere stato scoperto.
Ma la ragazza non era voltata nella sua direzione: -So che sei qui Riley…esci fuori e facciamola finita!-
Ad occhi sgranati, Shade, vide apparire dal nulla a pochi metri dalla ragazza un tipo alto, biondo e muscoloso: - È da un po’ che non ci vediamo… Shelby ti manda i suoi saluti.- disse lui inchinandosi.
-Sai dove puoi ficcarteli i suoi saluti.- rispose sgarbata Yuki, sorridendo sprezzante e affilando lo sguardo.
-So perché sei qui, ma ti avverto rischi solo di farti male, non sei ancora abbastanza forte per riuscire a riportarmi a “casa”.- disse sputando come un insulto l’ultima parola.
-Vedremo.- disse lui e muovendosi letteralmente alla velocità della luce piombò su di lei.
Yuki schivò il colpo facendo una ruota all’indietro e rispose decisa all’attacco; si muovevano a velocità impressionante.
Ma non era questo che sconvolse Shade, ciò che lo sorprese più di tutto e che nonostante la loro altissima velocità, lui riusciva perfettamente a vedere il loro scontro. Con un gesto brusco il tipo di nome Riley afferrò un lembo della sciarpa indossata da Yuki, che svolazzava in aria dopo che lei aveva evitato l’ennesimo colpo, strattonandola e facendola annaspare…la stava strozzando.
- Yuki!!- urlò Shade, senza pensarci, uscendo allo scoperto dal suo nascondiglio.
L’assalitore alzò lo sguardo su di lui sorpreso distraendosi e permettendo a Yuki di sfuggire alla sua presa strangolatrice. Riley imprecò sottovoce voltandosi verso il ragazzo e guardandolo in modo del tutto poco amichevole.
Subito Yuki si parò davanti a lui pronta a fronteggiare di nuovo il biondo: -Cosa diavolo ci fai qui, Shade?- chiese col fiato corto la castana, prendendo ampi e profondi respiri tentando di regolarizzare nuovamente il suo.
-Non credo sia questo il momento giusto per parlarne..- le rispose lui notando l’avversario avvicinarsi.
Yuki annuì e con uno scatto felino colpì Riley con un potente calcio spedendolo a parecchi metri da loro, facendolo schiantare contro un muro.
Poi si voltò rivolgendosi con sguardo severo a Shade: -Sei un pazzo! La tua vita ti soddisfa così poco da voler contemplare il suicidio?-
Lui sorrise imbarazzato: -No, non è questo. Volevo soltanto scoprire perché c’è l’hai tanto con me..- si giustificò lui passandosi una mano nella folta chioma scura.
Yuki alzò gli occhi al cielo esasperata, poi un qualcosa che solo lei poteva avvertire la distrasse dalla sua ramanzina:
- Shade ascoltami ti prego, prendi le mie cose e va via…sta tornando e non mi sembra molto di buon umore.-
-Dove dovrei andare? E poi…tu che farai?- chiese il moro preoccupato guardando oltre le spalle di lei nella direzione in cui ormai entrambi avvertivano il pericolo avvicinarsi.
-Vai a casa mia, ti raggiungerò prima possibile. L’indirizzo è sull’agenda nella tracolla.- disse e con un soffio di vento sparì.
Shade rimase interdetto per qualche istante, poi decise che era inutile rimanere là, si avvicinò alla tracolla estraendone l’agendina di lei e dopo aver memorizzato l’indirizzo la rimise al suo posto, raccolse i restanti effetti personali di Yuki e si diresse pensieroso e inquieto verso l’abitazione della ragazza.
 
Seduto sugli scalini di una veranda, il moro aspettava impaziente l’arrivo della padrona di casa. Era già passata più di mezz’ora dall’ultima volta che aveva “avuto sue notizie” e stava cominciando ad agitarsi.
Poi un alito di vento gli schiaffeggiò il volto portando con se il suo profumo, facendolo sospirare di sollievo non appena si girò e vide la castana a pochi metri da lui fissarlo enigmatica.
-Finalmente!-  sbottò lui alzandosi di scatto dagli scalini e voltandosi totalmente verso di lei.
Yuki incrociò le braccia al petto: -Idiota, cosa ti è passato per la testa prima? Potevi morire sai?- disse la ragazza mantenendo le distanze.
-Anche tu potevi morire..- rispose lui tentando di avvicinarsi a lei
Yuki scosse la testa triste indietreggiando di qualche passo. Tentò ancora di avvicinarsi alla ragazza ma lei veloce prese le distanze da lui facendo qualche altro passo indietro.
Shade accortosi di ciò alzò un sopracciglio perplesso prima di sussurrare: -Perché ti allontani da me?-
-E tu perché ti avvicini?- tentò di sviare il discorso lei, ma senza successo.
Il moro allora le lanciò un’ occhiata eloquente.
-Non sei spaventato?- gli chiese quindi lei un po’ titubante.
-Da cosa?- rispose confuso lui
-Da me!- concluse diretta e un po’ esasperata lei.
-Dovrei?- si accigliò Shade
- Bè una persona normale sarebbe spaventata. Mi hai appena visto muovermi alla velocità del suono combattendo con un tizio altrettanto veloce, e ho sfondato un muro con un calcio.. Al tuo posto io sarei terrorizzata.- rise lei scuotendo il capo incredula della sua reazione. Mentre lei parlava Shade la osservava attento; notò subito dei segni sul collo della ragazza e si avvicinò repentinamente a lei per osservarli meglio, lasciandola di sasso.
-Ti sei ferita?- chiese piegandosi un po’ in avanti verso di lei e indicando quei graffi con lo sguardo.
-Non è niente.- disse lei portandosi subito una mano sul collo per coprirli e distogliendo lo sguardo a disagio; non era abituata a tutte quelle attenzioni, specialmente da un tipo che conosceva appena.
Shade si raddrizzò, prese la sua sciarpa dalla tasca e gliel’avvolse intorno al collo sorridendo angelico: -Non ho paura di te. –
Assurdo, ma era così.
- Bè dovresti.- disse lei guardandolo negli occhi.- Sai…che in questo momento sei vincolato alla segretezza? Non credo che lo dirai in giro anche perché penserebbero che hai preso una bella botta in testa, ma è un concetto che va ribadito. Manterrai il mio segreto, Shade?- chiese retoricamente Yuki con un sospiro.
Lui annuì pensieroso: -Tornerà ancora?-
-Probabile- sbuffò lei capendo subito a chi si riferiva
- Yuki, chi era quel tizio?- chiese Shade piantandole gli occhi addosso
-Nessuno di cui tu debba preoccuparti.- concluse risoluta lei sperando di chiudere lì il discorso.
Lui le lanciò un’ occhiata scettica non demordendo: -Mi sono molto spaventato..-
-Finalmente una reazione normale!- esclamò lei ghignando
-Non mi sono spaventato per me.. ma per te, sei solo una ragazza, molo pericolosa ma pur sempre una ragazza!- sbottò lui perdendo le staffe. Il limite tra coraggio e incoscienza era sottile e lei sembrava non rendersene conto.
-Perché ti preoccupi tanto per me?- chiese lei interrogativa non capendo il perché della sua reazione.
-Non lo so e non mi importa, ciò che conta e che non voglio che ti accada nulla di male.- disse lui incrociando le braccia al petto.
Interdetta Yuki non seppe cosa rispondere.
Si guardarono intensamente per qualche minuto senza che nessuno dei due proferisse parola. Poi Shade sbirciò l’ora e sgranò gli occhi:
 -Cavolo! È tardissimo, a casa si staranno chiedendo che fine ho fatto..- disse voltandosi a recuperare lo zaino appoggiato vicino alla porta finestra. –Ci vediamo domani a lezione, così mi racconterai un po’ di te e di tutta questa strana storia.-
Yuki scosse il capo arrendendosi: -Questo non è un gioco…tu non sei normale.- sussurrò lei, mentre lui scendeva gli scalini avviandosi per il vialetto.
-Non ho mai detto di esserlo.- si voltò lui sorridendole raggiante.
Lei ridacchiò sospirando: -D’accordo, mi sembra di aver capito che ho trovato un tipo testardo quasi quanto me. A domani allora.- lo salutò aprendo la porta finestra che dava sul salotto.
Contento di averla convinta Shade sorrise ancora più luminoso, facendo perdere qualche battito al suo cuore (non si poteva negare che pure lui era un bel ragazzo. Anche lui aveva parecchie ammiratrici fra le sue compagne di corso e anche quelle degli altri non lo disprezzavano affatto).
-Ciao. – la salutò
E sparì svoltando l’angolo, proprio mentre nel cielo spuntava la mezza luna colorata dal rosso del tramonto.
Yuki la fissò pensierosa attraverso il vetro della finestra corrugando la fronte:
-Per quanto ancora andrà avanti questa storia…Shelby?-
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Mary_Rose_Crosszeria