Come al solito non mi convince, ma vabbè... vedrete voi.
Canzone: http://youtu.be/P6yxS8OoLHE
“Non voglio morire.”
Stinge quel misero pezzo di stoffa, pregando quel Dio a cui non ha mai creduto davvero.
“Non voglio morire.”
Stringe ancora quel pezzo di stoffa, quasi strappandolo, vista la forza con cui lo tiene a sé.
“NON VOGLIO MORIRE!”
Se fosse stato capace di piangere l' avrebbe fatto.
D' altro canto, se ne fosse stato capace l' avrebbe fatto alla morte del suo amato Professore.
Ma avrebbe avuto senso?
“Non voglio morire! NON VOGLIO MORIRE!”
Non vuole finire come il suo Professore, ucciso con una lama sottile come il suo cuore.
Non vuole morire per il suo Professore.
Non dopo tutta la fatica fatta.
“Non voglio morire!”
“Ma sentitelo... ti sei pentito di aver ucciso il tuo amato Professore, ragazzino?”
“Non voglio morire! Non voglio!”
“Puoi anche pregare tutti i santi in paradiso, moccioso, ma non ti salverai.”
.“IO MI SALVERO'! IO NON MORIRO'!”
Il secondino lo osserva ridendo come un matto, allontanandosi.
“Invece otterrai la punizione che ti meriti. Ma la cosa non mi dispiace affatto, come cosa.”
Luke lo osserva, prima senza parole, poi iniziando a ridere, a ridere come non mai.
Il secondino ritorna indietro, non capendo il comportamento del ragazzo.
“Cosa ridi, moccioso?”
“Evidentemente non capisci, idiota che non sei altro.”
Luke ride ancora, sempre più forte, osservando il secondino come se fosse pazzo e lui quello sano.
Certo, la cosa poteva essere così... se la si vedeva da una certa prospettiva.
“Lui non è morto. O meglio, secondo il senso comune lui è morto. Ma lui... lui, adesso, è sempre e solo con me. Non lo dividerò più nessuno. Ora è solo mio... Il fatto che abbia dovuto usare un metodo un po'... violento per averlo con me è un altro discorso.”
Alzò le braccia, sorridendo come un pazzo, fissando il secondino con un certo divertimento.
“Non voglio morire, visto che ho raggiunto il mio scopo.”
Se Luke fissasse gli occhi del secondino vedrebbe unicamente paura.
Quel ragazzo, capace di uccidere a soli 13 anni... parla di amore come un adulto.
Pazzo, certo, ma adulto.
Non era la prima volta che sentiva certa gente delirare, sostenendo di averlo fatto per avere il proprio amore legato per sempre a loro; ma... sentirlo da un ragazzino faceva un altro effetto.
Ha il sospetto che, se fosse rimasto lì dentro, sarebbe diventato pazzo per davvero.
“Ma morirai... è questo il tuo destino. E non puoi sfuggire.”
Luke si lascia cadere, stringendo a sé quel pezzo di stoffa malridotto.
“Nonvogliomorire,nonvogliomorire... PROFESSORE, MI AIUTI!!”
Il secondino si allontana, borbottando una parola che assomigliava vagamente ad -assassino-.
“Se potesse rinascere cosa vorrebbe essere?”
“Io? Vorrei rinascere come me stesso, per rivivere ogni istante della mia vita.”
“Anche per incontrare me?”
“Certo, Luke! . . . P-perché stai sorridendo così, Luke? LUKE!”
“Professore... la ringrazio per tale premura... ma io la voglio ora... una sola vita mi basta, per vivere con lei.”
Luke Triton morì all' età di 14 anni per omicidio colposo.
Si dice che sorrise mentre la scarica elettrica lo fulminò.