Fanfic su artisti musicali > Arashi
Segui la storia  |       
Autore: Hika86    27/06/2011    1 recensioni
[RACCOLTA DI 5 OneShot] Com'è essere gli Arashi?
Sono solo cinque ragazzi? O c'è qualcosa di più?
Sono solo membri di un gruppo? O ognuno di loro è qualcosa di speciale per gli altri?
Un mattino come un altro gli Arashi si svegliano e non sono nel loro letto. Non ricordano nemmeno come ci sono finiti nel letto di qualcun'altro!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jun Matsumoto, Kazunari Ninomiya , Masaki Aiba, Satoshi Ohno, Sho Sakurai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi sveglio quando il computer fa uno strano rumore. Sbatto le palpebre e sento un dolore terribile alla faccia. Quando la sollevo mi rendo conto di aver dormito con la guancia sulla tastiera. «Aho...» mormorò passandomi la mano sulla metà del viso segnata di solchi dei tasti.
Il desktop con dei graziosi Chokobo gialli mi rivela che non mi trovo davanti al mio pc. «Nino...» sospiro girandomi a cercarlo. Chi altro potrebbe avere un simile sfondo per il pc? «Perchè sono a casa tua?» domando senza vederlo nella camera e grattandomi la testa mentre sbadiglio.
Mi blocco e tossisco. La mia voce è più acuta del solito eppure la gola non mi fa male. «Nino?» domando ancora, così mi rendo conto che non ho un problema alle tonsille, ho proprio un'altra voce: ho quella del mio amico!
Improvvisamente confuso osservo lo schermo del computer e in quel momento parte il salvaschermo scuro. Nel nero dei pixel riesco a vedere il mio riflesso e mi spavento tanto da fare un balzo e cadere all'indietro sulla sedia «Aaaah!» esclamo, non so bene se per la paura o per la botta. Mi rialzo appoggiandomi alla scrivania e scruto di nuovo il mio riflesso opaco. «Oh, porca miseria...» mormoro a bocca aperta «Ho la faccia di Nino». Guardandomi meglio mi rendo conto di avere anche il suo corpo, la sua tuta. «Che diavolo...» confuso scavalco le miriadi di cuscini sparsi per il pavimento della camera, apro la porta e sbircio in corridoio. La casa è silenziosa e deserta. Se io sono qui, Nino dov'è? «Nino?» chiedo ancora uscendo. Non mi risponde nessuno, ma se ci penso bene è normale, probabilmente non sto chiamando la persona giusta: Nino sono io, quindi dovrei piuttosto cercare me stesso. Aiuto!
Preoccupato per la mia famiglia cerco il cellulare del mio amico e compongo il mio numero. «Pronto?»
«Nin...» faccio per dire, ma il secondo dopo mi rendo conto che è la mia voce ad aver risposto. Deglutisco a fatica. «Sho?» domando. Se io sono qui e ho chiamato me stesso perchè ho anche risposto alla chiamata, e dal mio cellulare?
«Sono io, buongiorno Nino» sento me stesso salutarmi dopo qualche attimo. Probabilmente il me stesso dall'altra parte ha trovato bizzarre le mie parole: ho chiamato prima di tutto Nino, cioè il me di adesso, e poi ho chiesto del me dall'altra parte. Ma nella logica dei rapporti umani chi chiama sa con chi parlerà, non deve chiedere conferma. Va bene, parlare di logica in questo frangente è paradossale, ma... cribbio!
«Ah si... buongiorno» mi correggo cercando di suonare naturale. Chi diavolo c'è dall'altra parte del telefono se io sono qui? «Oggi ci sono le registrazioni vero?» chiedo. So che il giorno dopo a quando mi sono addormentato saremmo dovuti andare agli studi a registrare una canzone e, dato che io non sono l'io che intendo io, non posso essere certo nemmeno del fatto che oggi sia l'oggi che intendo io.
«Sì, sono oggi» mi viene risposto. Ci salutiamo brevemente e chiudo il cellulare. Mi siedo sul letto di Nino e guardo un punto non ben definito davanti a me. «Credo di sentirmi poco bene...».

Non capisco cosa sia successo. Sono sinceramente confuso, così ho deciso di comportarmi normalmente. Non so chi ci sia nel mio corpo, se poi effettivamente c'è qualcun altro. Suonavo molto normale al telefono. Ero piuttosto io a sembrare un po' strano, poco Nino. Voglio capire cosa sia successo, ma non voglio nemmeno metterlo in piazza. Nino è solito farci scherzi di qualsiasi genere, quindi diciamo che nemmeno io gli crederei se un giorno venisse a dirmi: "Tu credi che io sia Nino, ma è solo il corpo, in realtà sono tizio!". Inutile che lo faccia insomma, nessuno mi darebbe retta. E poi chiunque sia nel mio corpo... se non fosse Nino ma fosse qualcuno di cattivo? Magari voleva prendere possesso del mio corpo, uccidendo la mia anima, ma non prevedeva che questa prendesse il corpo di Nino. Se scopre che invece è andata così e decidesse di... non so, uccidere questo corpo per disfarsi completamente di me? Distruggere il mio corpo per non darmi modo di tornarvi?
«Sto impazzendo» sospiro con le lacrime agli occhi, mentre attraverso il corridoio degli studi di registrazione.
Spero sia tutto un brutto sogno. Domani mi sveglierò e sarò di nuovo me stesso. Odio essere così basso, così magro... così Nino.
Gli voglio bene, ma io voglio essere me stesso, non lui!
«Buongiorno Ninomiya san» saluta lo staff
«Buongiorno, tutto bene?» domando come mio solito «Cioè. Ehi!» mi correggo farfugliando un saluto subito dopo e andando dritto in sala registrazione.
Non devo essere me stesso.
Quando entro ci sono Ohno e Aiba in sala. Tiro un sospiro di sollievo: io non ci sono.
Scruto il Riida. Se fossi Nino dovrei appiccicarmi a lui, giusto? Comincio a trovare dei risvolti divertenti in questa storia. Trotto fino a lui e lo prendo sottobraccio. «Che fai?» domando sbirciando il foglio
«Riguardo il testo per oggi»
«Hai finito» decreto sfilandogli il foglio dalle dita. Molto da Nino fare questi dispetti, tutto sommato è divertente. «Oh, Aiba sei mattiniero oggi. Che cosa strana» noto guardandolo. E' rimasto zitto fino ad ora, cosa strana per lui. «Vero?» risponde incrociando le braccia «Anche in sala di registrazione si sono meravigliati. Quasi quasi mi meraviglio anche io»
«Le sai le tue parti?» domanda Ohno tentando di riprendermi il foglio dalle dita, ma io lo allontano e lui afferra l'aria. Troppo spassoso!
«Mi credete davvero così scemo, eh? Si che le so!» esclama lui «Ehm... cioè... ieri notte ho notato di aver fatto un errore. Ho imparato quelle sbagliate»
«No» sospira il Riida
«Tipico» dico io e prendiamo entrambi a ridere.
Il secondo dopo smetto di ridere e vedo la cosa più incredibile che io abbia mai visto in tutta la mia vita: io sono appena entrato nella sala di registrazione.
Chi è quella persona? E' un entità malvagia? Sono sempre io? Oppure è Nino?
Non starò a guardare mentre qualcuno si prende la mia vita. «Buongiorno Sho!» esclamo salutando me stesso. E' un'esperienza curiosa. Comunque non la consiglio a nessuno.
«Buongiorno a tutti. Ho già alcuni dati per le prossime registrazioni» ha tra le mani i fogli del direttore, deve avergli comunicato tutto l'utile per le registrazioni dato che Jun ancora non c'è. Ho voglia di saperle anche io, è il mio lavoro no? Però è anche vero che io adesso non sono me stesso ma Nino, e Nino è un artista serio e impegnato, ma non particolarmente interessato al lato tecnico. Per certi versi si lascia trascinare dalla corrente, ma una cosa che ho sempre ammirato di lui è che ha trovato in sè un perfetto equilibrio tra la propria serietà professionale e il suo volersi divertire e basta. Lui accetta il lavoro da fare, lascia che siamo noi ad occuparcene, ma allo stesso tempo sa imporsi come artista, dà il suo apporto. Non per niente ha una brillante carriera da attore. Una cosa simile io non posso nemmeno sognarmela, inoltre io: o mi concentro seriamente o mi diverto e basta. E in questo secondo caso c'è sempre Matsujun a coprirmi le spalle.
Approposito di Matsujun. Ohno al mio fianco sottolinea che è l'unico a mancare. «E' strano, è sempre il primo ad arrivare» dico prima di lasciar andare il Riida. Non posso occuparmi del gruppo come faccio sempre, ma se non facessi del mio meglio anche in queste condizioni danneggerei tutti.
Sospiro rassegnato: devo concentrarmi su quello che dobbiamo fare, anche se sono nei panni di un altro. Io so il mio rap, non le parti di Nino, riuscirò a fare i suoi acuti? Mentre me lo chiedo mi avvicino al leggio e seriamente guardo il testo della canzone con le sue battute segnate. Ohno esce dalla sala per sentire che fine ha fatto Jun e io ne approfitto per dismettere i panni del Nino-piattola e cercare di entrare in quelli del Nino-artista.
Sono teso. Riuscirò mai ad essere alla sua altezza?

Alla fine è andato tutto bene. Abbiamo inciso pezzi migliori, devo ammetterlo, ma non è stato così terribile.
La cosa veramente shockante è che è chiaro che quello Sho non sono io, ma gli altri non sembrano rendersene conto. Certo, a volte mi capitano i giorni in cui sono un po' giù di tono, è naturale accettare che oggi possa essere uno di quei giorni ma... ma... ha tremila errori nel rap! Non posso accettarlo, accidenti! Ne va della mia reputazione, della mia rinomata abilità e...
Mi svacco sul divanetto, tanto Nino non si fa tanti problemi a sedersi scomposto, quindi posso permettermelo.
Non riesco ad ammettere che questo Sho, per quanto non perfetto, sia stato decisamente abile. Chiunque egli sia se l'è cavata. Le difficoltà probabilmente sono dovute al fatto che è un rap veramente difficile. Io stesso non sono tanto sicuro che sarei riuscito a farlo al primo colpo senza errori. Prenderà il mio posto per sempre?
Mi squilla il cellulare, appoggiato sul tavolinetto, quindi lo afferro e rispondo prontamente. «Pronto?»
«Oh... sono Mai». E' mia sorella! Sentire la sua voce è meraviglioso! «Cia...» faccio per salutarla, poi però mi rendo conto di aver risposto al mio cellulare mentre sono ancora nel corpo di Nino. Quindi prima di tutto ho risposto ad un cellulare che effettivamente non è mio, non del me-Nino, e secondariamente lei non sa di star parlando con me-Sho perchè sente la voce di Nino, non la mia. «Ehm.. ehilà! Dunque...»
«Sho, fratello?» domanda mentre un treno passa vicino a lei, lo sento sferragliare
«No, sono Ninomiya. Glielo passo, gli avevo rubato il cellulare» Nino non farebbe mai uno scherzo così scemo, ma che altro potrei dire? «Ahahaah! Mi scusi» rido con una vena di isteria. Questa situazione deve finire!
Alzo lo sguardo a cercare l'altro me stesso. Sta facendo i complimenti ad Aiba per la sua performance. Effettivamente è stato molto più bravo del solito. Perlomeno ha compensato il me stesso che non è stato del tutto brillante con il rap. «Scusa... ho risposto senza rendermene conto» gli dico avvicinandomi e porgendogli il cellulare «E' tua sorella Mai chan» gli spiego. Ho volutamente chiamato così mia sorella: Nino con lei non ha un rapporto tale da giustificare il fatto che la chiami così. Spero che sia un indizio per Nino, se c'è lui nel mio corpo, o per chiunque sia lì: anche dentro il Nino-corpo non c'è la Nino-coscienza, accorgitene!
E' inutile però. Lo vedo scusarsi con Aiba e rispondere al telefono uscendo dalla stanza. «Mai chan?» lo sento dire prima che si chiuda la porta.
Preda della disperazione decido che ne parlerò con Aiba chan. Siamo amici, dovrà credermi! Ma in quel momento suona il cellulare anche a lui. Tutti adesso devono chiamare? Sì, a quanto pare, e sia l'altro me stesso che Masaki mettono giù nello stesso momento: entrambi hanno appena preso un impegno. Recuperano le loro cose accordandosi di uscire insieme e prendere qualcosa al distributore prima di salutarsi. Ho perso tutte le mie occasioni.
Mi rimetto sul divanetto, dove è rimasto anche Ohno. Mi sento scoraggiato, ma in questo momento ringrazio di essere finito nel corpo di Nino tra tutti, in questo modo posso cercare conforto dal Riida come se fosse la cosa più naturale. Mi piego di lato e appoggio la testa alla sua spalla, con un lungo sospiro. Come previsto il Riida non mi scaccia, allora mi concedo qualche minuto per rilassarmi e riflettere.
Chiudo gli occhi. L'altro me stesso è andato via, ma non posso lasciare che la situazione rimanga così com'è: prima di tutto rivoglio il corpo e poi rivoglio Nino! Chi ci inciterà durante i giochi a VSArashi? Chi tiferà per noi lanciando frecciatine acide agli avversari o agli ospiti di qualche programma? Chi ci prenderà in giro parlando senza peli sulla lingua, facendo imbarazzare noi e ridere il pubblico? Nino è il primo, ai concerti, a tendere il microfono verso i fan e farli cantare perchè partecipino ai nostri live, perchè se ne senta parte integrante... e che grande perdita sarebbe per il cinema giapponese se il nostro Nino, la piccola star che si è avvicinata ad Hollywood, non dovesse più esserci!
«Ragazzi, voi potete andare» dice improvvisamente uno dello staff «Facciamo i pezzi di Matsumoto san, quindi siete liberi se avete altri lavori da fare»
«Non ne ho» scuote il capo Ohno. Com'è che non va a dormire? Ridacchio tra me, però adoro il nostro Riida sonnacchioso. «Io...» faccio per dire
«Tu hai sempre da fare Nino, no?» mi domanda il mio compagno «Ieri non eri tutto gasato per il nuovo videogioco che avevi preso per la PlayStation?».
Mi viene in mente solo ora che quel tirchio egoista di Nino non ha mai voluto prestarmi Neverwinter Night 2, quando io volevo solo provarlo un giorno per vedere se girava senza problemi sul mio computer e, in quel caso, comprarlo per mio fratello. Inoltre sono mesi che la nostra sfida a Guitar Hero è ancora aperta, ma rifiuta di farmici giocare perchè teme che batta ancora una volta il suo record.
«Tutto bene?» mi domanda Ohno dato che ancora non gli ho risposto
«Oh, sisi» rispondo raddrizzandomi «Hai perfettamente ragione, ero ancora concentrato sulla canzone e mi son dimenticato del gioco» rispondo allungando il braccio per prendere la mia borsa «Ma adesso vado»
«Com'è che non hai dietro il Nintendo?»
«Ce l'ho, ce l'ho» ho spulciato tutte le foto cretine che Nino ha fatto con il Nintendo mentre venivo agli studi. Le smorfie di quell'uomo sono mitiche! «Anzi, ci giocherò mentre torno a casa. A domani» saluto agitando la mano «'tsukare» pronuncio verso lo staff prima di uscire.
Ho deciso, tenterò di battergli il record a Guitar Hero e proverò Neverwinter. Tanto adesso non ho la possibilità di stare in compagnia di me stesso per trovare una soluzione, tanto vale approfittare dei lati positivi dell'essere Nino, no?


Terza one-shot
Come prima... grazie a Rebby, che stritolo abbondantemente in stile Macchan XD
Alla prossima oneshot *-*

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Arashi / Vai alla pagina dell'autore: Hika86