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Autore: Derret    27/06/2011    4 recensioni
Draco alle prese con quello che è veramente, non con quello che sembra.
[Dedicata ad Alyx]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dedicata ad Alyx,

Che mi ha ispirato questa ff con una delle sue.

 

Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo. Questo nome mi precede ovunque qui tra le Serpi.

Tutti lo sanno.

È la prima cosa che imparano i bambinetti del primo anno, come se fosse la prima voce di un elenco: “I 100 punti essenziali per essere e vivere da Serpeverde”.

Oh, quanto mi piacerebbe avere un libro del genere ora. “I 100 punti essenziali per essere e vivere da Mangiamorte decente”.
O quantomeno un Mangiamorte capace di salvarsi il culo. Con spiegazioni dettagliate e disegnini annessi, possibilmente.
Penso che un punto sia “Tieni a mente la missione, e sappi che cosa ti aspetta”.

Io so cosa mi aspetta. Più o meno.
Quello che so è che devo riparare questo dannatissimo Armadio Svanitore, in maniera tale che la mia adorabile zietta e i suoi compagni di giochi possano entrare ad Hogwarts e disintegrare tutto.
E poi devo ammazzare il buon vecchio Silente, o io e la mia famiglia faremo un giretto a trovare i genitori di Potter all’altro mondo.

… una bella prospettiva di vita, non trovate?

Peccato che io non voglia nulla di tutto questo. Oh no.

Voglio solo tornare ad affatturare i Tassorosso, e a godermi le lezioni di Pozioni con quegli impediti mentali dei Grifondoro.
Voglio fare a cazzotti con Potter, per poi finire in punizione e mandarci Goyle o Tiger sotto le mie spoglie.
Voglio vedere se è proprio come dice Pansy dall’inizio di quest’anno, cioè che un bel numero di ragazzine mi fissa imbambolato la mattina in Sala Grande e va in iperventilazione se solo gli passo accanto.
Voglio insultare di nuovo la Granger, vedere Weasley giocare miseramente a Quidditch, scoprire chi diavolo dovrebbe essere mia moglie, mi pare la sorella di Daphne, che ha un anno in meno di me ma che non ho mai visto in vita mia.
Voglio… voglio passare un sesto anno ad Hogwarts. Un sesto anno come un ragazzo normale. Un anno da Malfoy.

Voglio tornare ad essere Draco Malfoy.

Oh sì, perché io sono stato Draco Malfoy, ma non sono sicuro di esserlo ora. Ora so solo di essere un Mangiamorte senza volerlo davvero, seduto nella Stanza delle Necessità, a fissare un armadio rotto.
Voglio essere di nuovo Draco Malfoy, il Ragazzo Cattivo.


Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo, è sempre stato il mio ruolo. Fin dal primo anno, da quando la McGranitt mi ha consacrato tale.

***

Susan Hossas piangeva tenendosi il viso tra le mani. Davanti a lei Draco Malfoy, e un po’ più indietro Blaise Zabini, se la ridevano della grossa accerchiati da un folto capannello di studenti curiosi che avevano appena finito le lezioni.

La prof McGranitt arrivò di corsa, attirata da tutto il trambusto e da quel raggruppamento di ragazzi nel corridoio.
“Signorina Hossas! Che cosa le è successo?”
La ragazza abbassò tremante le mani, mostrando un viso deturpato da brufoli blu spaventosamente grandi e pulsanti.
 La donna si guardò intorno e fissò truce Draco, in piedi nel centro del corridoio.
“Signor Malfoy, spero che abbia una spiegazione”.

Susan ebbe il coraggio di parlare, con dentro sé la voglia di giustizia.
“Professoressa, stavo uscendo dalla mia classe dopo Incantesimi e stavo andando nel mio dormitorio, quando mi sono ritrovata il viso in questo stato e ho visto Malfoy che rideva”.

“Ma sarà mai possibile che lei debba sempre essere così, così..cattivo? Si, trovato, 'CATTIVO'. Draco Malfoy, il Ragazzo Cattivo. Oh, si, è perfetto per lei, signor Malfoy. Venti punti in meno a Serpeverde, e stasera è in punizione, alle otto e mezza nel mio ufficio. E niente ritardi, o sarà peggio per lei!”
La McGranitt si girò e se ne andò a passo spedito, portando con sé la Tassorosso.
 

Blaise si avvicinò al compagno mentre tornavano nel loro dormitorio.
“Sai, la vecchia strega mi ha fatto venire in mente una canzone babbana adatta a te, il Cattivo Ragazzo”, disse mimando le virgolette al Cattivo Ragazzo.
“Illuminami Blaise” disse Draco ancora ridacchiando.
“Uhm… ecco, era una cosa come: Be my bad boy, be my man, be my week end lover, but don’t be my friend…”
“Blaise, non sarò mai il tuo uomo, tantomeno il tuo amante settimanale!”
“Ma dai amore miiio” ribatté Blaise, abbracciando il biondo e mettendo la bocca come per baciarlo.

“Blaise finiscila” 
“Luce dei miei occhi, unica ragione della mia vita, vieni qui che ti do un bacio”


Ma l’unica cosa che il ragazzo si guadagnò fu un cazzotto sulla spalla dal suo amico biondo.

****

Dovrò ascoltarla, prima o poi, quella canzone. Ma il punto è che penso di essere d’accordo con la vecchia strega: non c’è nulla di più perfetto per me, di “Cattivo”.
Nemmeno un Marchio Nero.
 E un giorno lo capiranno tutti.
Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo. Solo cattivo.
Ecco cosa sono, e cosa sarò sempre.

Non crudele.
Non assassino.
Non perfido.
Non Mangiamorte.

Semplicemente il Ragazzo Cattivo.

 

  
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