Dedicata ad Alyx,
Che mi ha ispirato questa ff con una delle sue.
Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo.
Tutti lo sanno.
È la prima cosa che imparano i bambinetti del primo anno, come se fosse la prima voce di un elenco: “I 100 punti essenziali per essere e vivere da Serpeverde”.
Oh, quanto mi piacerebbe avere un libro del genere ora.
O quantomeno un Mangiamorte capace di salvarsi il culo.
Penso che un punto sia “Tieni a mente la missione, e sappi che cosa ti aspetta”.
Io so cosa mi aspetta.
Quello
che so è che devo riparare questo dannatissimo Armadio
Svanitore, in maniera tale che la mia adorabile zietta e i suoi
compagni di giochi possano entrare ad Hogwarts e disintegrare tutto.
E poi
devo ammazzare il buon vecchio Silente, o io e la mia famiglia faremo
un giretto a trovare i genitori di Potter all’altro mondo.
… una bella prospettiva di vita, non trovate?
Peccato che io non voglia nulla di tutto questo.
Voglio solo tornare ad affatturare i Tassorosso, e a godermi le lezioni di Pozioni con quegli impediti mentali dei Grifondoro.
Voglio fare a cazzotti con Potter, per poi finire in punizione e mandarci Goyle o Tiger sotto le mie spoglie.
Voglio
vedere se è proprio come dice Pansy dall’inizio di
quest’anno, cioè che un bel numero di ragazzine mi fissa
imbambolato la mattina in Sala Grande e va in iperventilazione se solo
gli passo accanto.
Voglio
insultare di nuovo la Granger, vedere Weasley giocare miseramente a
Quidditch, scoprire chi diavolo dovrebbe essere mia moglie, mi pare la
sorella di Daphne, che ha un anno in meno di me ma che non ho mai visto
in vita mia.
Voglio… voglio passare un sesto anno ad Hogwarts.
Voglio tornare ad essere Draco Malfoy.
Oh sì, perché io sono stato Draco Malfoy, ma non sono sicuro di esserlo ora.
Voglio essere di nuovo Draco Malfoy, il Ragazzo Cattivo.
Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo, è sempre stato il mio ruolo. Fin dal primo anno, da quando la McGranitt mi ha consacrato tale.
***
Susan Hossas piangeva tenendosi il viso tra le mani.
La prof McGranitt arrivò di corsa, attirata da tutto il trambusto e da quel raggruppamento di ragazzi nel corridoio.
“Signorina Hossas! Che cosa le è successo?”
La ragazza abbassò tremante le mani, mostrando un viso deturpato da brufoli blu spaventosamente grandi e pulsanti.
“Signor Malfoy, spero che abbia una spiegazione”.
Susan ebbe il coraggio di parlare, con dentro sé la voglia di giustizia.
“Professoressa,
stavo uscendo dalla mia classe dopo Incantesimi e stavo andando nel mio
dormitorio, quando mi sono ritrovata il viso in questo stato e ho visto
Malfoy che rideva”.
“Ma sarà mai possibile che lei debba sempre essere così, così..cattivo?
La McGranitt si girò e se ne andò a passo spedito, portando con sé la Tassorosso.
Blaise si avvicinò al compagno mentre tornavano nel loro dormitorio.
“Sai,
la vecchia strega mi ha fatto venire in mente una canzone babbana
adatta a te, il Cattivo Ragazzo”, disse mimando le virgolette al
Cattivo Ragazzo.
“Illuminami Blaise” disse Draco ancora ridacchiando.
“Uhm…
ecco, era una cosa come: Be my bad boy, be my man, be my week end
lover, but don’t be my friend…”
“Blaise, non sarò mai il tuo uomo, tantomeno il tuo amante settimanale!”
“Ma dai amore miiio” ribatté Blaise, abbracciando il biondo e mettendo la bocca come per baciarlo.
“Blaise finiscila”
“Luce dei miei occhi, unica ragione della mia vita, vieni qui che ti do un bacio”
Ma l’unica cosa che il ragazzo si guadagnò fu un cazzotto sulla spalla dal suo amico biondo.
****
Dovrò ascoltarla, prima o poi, quella canzone.
Nemmeno un Marchio Nero.
Ho sempre amato essere il Ragazzo Cattivo.
Ecco cosa sono, e cosa sarò sempre.
Non crudele.
Non assassino.
Non perfido.
Non Mangiamorte.
Semplicemente il Ragazzo Cattivo.