Crossover
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Autore: nick nibbio    27/06/2011    2 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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36. Scherzo, Confessione e nuova battaglia

Ciao a tutti e ben ritrovati. In primo luogo mi scuso per averci messo così tanto tempo a postare questo capitolo, ma ho degli esami da dare all’università e il tempo di scrivere è molto poco; per questo, anche se mi piange il cuore a dirlo, per altre due settimane non riuscirò a postare altri capitoli.
Una cosa, però, posso garantirvi: questo capitolo vi piacerà molto e il prossimo sarà pieno di sorprese e anche bello lungo (forse il più lungo che abbia tirato fuori), quindi vi chiedo di pazientare un altro po’ e vedrete che sorprese.
A questo punto, sperando in tante recensioni e in altri lettori che mi danno la soddisfazione di scrivere questa storia, vi auguro buona lettura.

 

 

 

 “Tipico delle donne!” esclamò Nick mentre osservava la scena “Non si fermano mai! Che seccatura!”
“Quella battuta è mia” fece Shikamaru “ma concordo con voi signor Nick. Che seccatura!”
“Non vi facevo così maschilista signor Nick” disse Temari.
“Non sono maschilista: mi chiedo semplicemente come fate a essere tutte così!” esclamò il castano.

Che cosa era successo?  Sakura, Ino e Tenten stavano ancora duellando, ma erano a quota quattro duelli con un pareggio (incredibile ma vero) e tre vittorie a testa e, in quel momento stavano per iniziare il quinto duello.

“Almeno non hanno il bio-bend addosso, così non perdono energie!” fece Chazz con le mani dietro la testa “Se non le fermiamo, queste vanno avanti per altre tre ore”.
“Ok, ci penso io!” fece Naruto con un sorrisetto e si avvicinò a loro.
“Ehi, non vorrà mica usare la…” fece Shikamaru.
 “TECNICA SEDUCENTE!” fece Naruto.

 

“AAAAAAHHHHHHHH!” fecero tutti: davanti a loro apparve una ragazza bionda, formosa e nuda e i duellanti caddero all’indietro causa emorragia nasale.
“Che tecnica!” fece Syrus mentre si tamponava il naso.
“Poteva avvertire accidenti!” fece Chazz con il cuore che gli batteva a mille.
“Ora le prende” fece Nick rimasto composto * Pensa ad altro, pensa ad altro *.
“La prima volta che vedo una donna nuda” fece Jim coprendo l’occhio buono “Per fortuna che non c’è nessuno nei paraggi”.

 

“IDIOTA!” ruggirono le tre.
“Questo è…” fece la piccola Kinomoto “LA COSA PIU’ BRUTTA CHE POTESSI FARE”.
“FEMMINE ALL’ATTACCO!” tuonò Alexis e tutte le ragazze, tranne Hinata, che era svenuta, si lanciarono contro il biondino.
“Ho pensato anche a questa possibilità” disse Naruto con un sorriso “TECNICA SEDUCENTE VERSIONE SIGNOR NICK IN BOXER” {CHEEEEE! NON CI’ PROVARE!} e divenne una copia perfetta del Sun’s Warrior con addosso solo un aderente boxer nero e in una posa sexy.
Di fronte ad un simile spettacolo le ragazze si bloccarono e svennero estasiate.
“Salvo!” disse Naruto con il segno della vittoria.
“Colpo di scena: Naruto ha evitato il pestaggio di gruppo” disse Kiba “Poteva evitare di fare in quel modo”.

“Naruto!” sibilò Nick con la faccia da Oni “Come ti sei permesso!” e avanzò lentamente verso di lui.
“Oh oh!” fecero i ragazzi.
“Anche per voi una bella TECNICA SEDUCENTE” disse il biondo sperando si salvarsi.
“Pensi che sia così cretino da cascarci?” fece Nick mentre avanzava minaccioso.
“ADESSO!” fece il ragazzo e si trasformò in Luce e Marina completamente nude e abbracciate.
Nick si fermò di botto e sgranò gli occhi e poi…

 

SPLUFF!

 

Il Sun’s Warrior cadde a terra con una tremenda emorragia nasale, lasciando tutti di stucco {Anche io sono saltato}

 

Nel vedere la scena della trasformazione Viper era  rimasto senza parole.
“Assurdo! Come diavolo ha fatto a cambiare aspetto? Che trucco ha usato?”
“Quel ragazzo può manipolare la sua energia e usarla come arma” fece la creatura “Davvero molto interessante”.
“Hai ragione” disse Viper dopo averci riflettuto “E’ un peccato che il bio-bend non possa assorbirla. Credo che dovrò modificare leggermente il programma, non sei d’accordo?”
“D’accordissimo, amico mio” rispose l’essere “Quanto ti ci vorrà?”
“Mezza giornata dovrebbe bastare” rispose lui “In questo modo avremo un quantitativo di energia superiore” e rise freddamente.

 

 

Naruto era stato pestato a dovere, prima da Nick, ripresosi dal trauma e poi dalle ragazze in massa: ci vollero tre pillole della vita per farlo recuperare completamente.
“Giuro che non lo faccio più!” si scusò il biondino.
“Va bene, ti perdono” fece Nick con due fazzoletti nel naso “ma non provarci più a fare quella cosa, altrimenti le prenderai da qualcuno che mena molto più forte di me e delle ragazze”.
“Promesso!” disse il biondo sudando freddo.
“Ragazzi è ora di pranzo, che ne dite di seppellire l’ascia di guerra e andare a mettere qualcosa sotto i denti?” propose Jaden per calmare le acque.
“OK!” dissero i più golosi “E Chazz offre!”
“Siamo in una scuola tonti qui la mensa è gratuita e libera” rispose il moro.
“Chissà se servono la pizza!” fece Nick.
“Vi piace la pizza?” chiese Shaoran.
“E’ una delle cose che adoro di più” disse sconsolato {non dirlo a me}  “non ne mangio una da mesi”.
“Se non sbaglio, oggi la servono!” fece Alexis “Vi piace la mista?”
“Altroché!” fece Nick con gli occhi a forma di pizza.
“Andiamo allora!” disse Jaden alzando il pugno “Prossima tappa del tour, la mensa”.
“SI!” risposero tutti e si avviarono.

 

 

La Clessidra era ormeggiata su una piccola isola a qualche chilometro dall’accademia. Sul ponte stava per concludersi l’ultimo atto di una breve ma intensa convivenza.
“Allora hai deciso?” chiese Kaeleena mentre guardava Itachi “Te ne vuoi davvero andare”.
“La mia strada è un’altra, mi dispiace!” rispose l’Uchiha maggiore mentre la guardava serio.
“Che scena toccante” fece divertito lo spadaccino e si allontanò “Itachi io vado avanti, ti aspetto sulla costa” e saltò giù lasciando i due da soli.
“Ti avrei voluto conoscere prima” disse lui accarezzandole il viso “Forse tutto sarebbe stato diverso”.
“Anch’io lo credo!” rispose la donna e lo abbracciò e lui fece altrettanto.

Dopo lunghi e interminabili momenti, i due si staccarono e si scambiarono un ultimo intenso bacio.
“Ti prego, non lasciarti cambiare dal tempo” disse la donna dopo essersi staccata da lui.
“Non succederà!” rispose lui “Anche se dovessi morire, non dimenticherò mai ciò che ho vissuto con te!” e cominciò ad allontanarsi.
“Aspetta” lo chiamò lei “Vorrei darti un’ultima cosa” e dopo essersi staccata, un capello lo trasformò in un medaglione d’oro raffigurante un grifone “Ti porterà da me, dovunque tu sia”.
Il moro si avvicinò a lei e lo prese “Lo conserverò per tutta la vita che mi resta. Mi dispiace di non avere niente da darti!”.
“Me lo hai già dato!” rispose lei con un dolce sorriso.
Itachi non capì, ma sorrise anche lui e poi pronunciò la parola che nessuno vorrebbe mai dire alla persona amata: “Addio!”
“Addio, mio unico amore!” rispose lei trattenendo le lacrime.
L’Uchiha saltò giù dallo yacht e raggiunse l’isola, dopodiché un portale dimensionale si aprì e la nave vi si diresse lentamente.
“E’ un peccato!” fece lo spadaccino serio “Quella donna era perfetta per te”.
“Lo so” rispose lui “ma credimi: è meglio così!” ma mentre lo diceva il suo cuore piangeva.

 

Mentre lo yacht si avvicinava al portale, Kaeleena continuò a guardare verso l’isola ancora cercando di trattenere le lacrime.
“Itachi, non sono riuscita a dirtelo” sussurrò “ho guardato nel corso del tempo e ho visto il tuo ricordo che vale più di qualsiasi tesoro. Io… io…” e, mentre l’imbarcazione cominciò a varcare il portale, le lacrime scesero senza più freno “Io sono incinta” e con un ultimo sorriso, tornò nel suo mondo.

 

Un improvviso fremito percorse il corpo dell’Uchiha, facendolo ansimare.
“Stai bene?” chiese l’Hoshigaki preoccupato.
“Sì, sto bene.” rispose lui * Cos’è questo calore? Mi sento così bene *
“Chissà! Forse voleva dirti qualcosa d’importante” fece Kisame.
“Probabilmente!” disse Itachi “Ma credo che non lo saprò mai e forse è meglio così”.
“Se lo dici tu!” fece lo spadaccino “Adesso?”
“Torniamo alla nostra vita” rispose l’Uchiha “Prima, però, saldiamo il nostro ultimo debito. Andiamo all’accademia”.
“D’accordo!” disse Kisame “Il divertimento continua” e si avviarono.
“Kaeleena!” pensò Itachi “Ti amerò per sempre, quindi ti prego: continua a vivere e, se ti ho fatto soffrire, perdonami. Addio!” {se solo sapessi quello che ti ha detto la seguiresti senza pensarci due volte}

 

 

“Ah che mangiata!” fece Nick toccandosi la pancia.
“Già! Era tutto buonissimo” lo seguì Naruto con un sorriso a trentadue denti.
“Per fortuna che ci sei tu Alexis, altrimenti non saremmo potuti entrare nella mensa degli Obelisk” disse Shikamaru, anche lui molto soddisfatto.
“Figuratevi! Ci avrebbero pensato Syrus o Chazz a farvi entrare” rispose la ragazza con un sorriso imbarazzato.
“Di sicuro qui le ragazze sono molto carine” fece Kiba “Quando hanno visto Akamaru sono state tutte tentate dal desiderio di prenderlo in braccio. Per fortuna che ti ho pulito amico, altrimenti avresti fatto brutta figura” e il cucciolo abbaiò allegro.
“Mi piace questo posto” disse Gaara “Le persone qui sembrano molto gentili”.
“Allora perché non t’iscrivi veramente qui?” propose Chazz “Tipi come te diventerebbero degli ottimi duellanti, ma non potrai mai battere il sottoscritto”.
“Sempre il solito!” fece Ino “Più ti conosco, più penso che tu abbia bisogno di consultare lo psichiatra” e lo disse con voce maliziosa.
“Se ci andassi tu, ti direbbe che sei una racchia col cervello andato” rispose Chazz secco.
“Maleducato!” sbraitò la ragazza e gli assestò un pugno in faccia.
“Manesca” sbraitò il moro dopo essersi fermato e cominciò una piccola rissa verbale tra i due.

 

“Quei due sembrano amarsi” bisbigliò Jim all’orecchio del giovane Nara.
“No, sono solo due che non la smettono di punzecchiarsi: sono una seccatura!” rispose Shikamaru senza voltarsi {Sono senza speranza, direi io}.
“Suvvia, non parlate a bassa voce” li riprese Nick “Non è educ…” poi si fermò di colpo.
“Che cosa ti prende?” chiese Jim preoccupato.
“Sono già qui!” disse Nick a denti stretti.
“Cominciano a essere davvero sfibranti” fece Jaden “Ce ne sono davvero tanti stavolta”.
“Ehi si può sapere che cosa sta succedendo?” chiese Jim.
“Jim va via e dì a tutti quelli che incontri di mettersi al riparo” ordinò Nick.
“Cosa!” disse lui, poi si fermò e annuì “Fate attenzione!” e corse via.

 

“Svelti ragazzi, usciamo da qui!” disse il castano agli altri.
“Non è necessario” disse una voce fredda “Noi siamo già qui”.
Il gruppo si voltò e si trovò davanti il terribile Li Sheron: un drago bianco come il latte e pieno di aculei neri, sul petto aveva incastonate sette sfere blu scuro, mentre la sua gemma era viola incastonata sulla fronte.
“E così sei tu il prossimo!” fece Nick.
“Esatto, settimo generale infernale Li Sheron” rispose con un ghigno “E loro sono i membri della mia armata” e apparvero i demoni del suo gruppo .
“Salve!” fece il tipo alto vestito di nero “Io sono il Cyborg perfetto: sono Super C-17”.
“Piacere di fare la vostra conoscenza” disse un essere azzurro con delle lenti blu che gli coprivano gli occhi “Io sono Baby!”
“Finalmente possiamo farvi a pezzi” rise l’essere bianco “Io sono Freezer, molto piacere e questo qui a fianco è mio fratello Cooler”.
“Evita di presentarmi, non ne ho bisogno” rispose il diretto interessato.
“Anche se ci presentiamo, non cambia niente” disse l’essere simile a un insetto “tanto moriranno tutti; comunque io sono Cell, l’essere perfetto, molto lieto!”
“Ditemi: chi di voi è il moccioso che ha il Kyuubi dentro di se? Voglio distruggere quella misera volpe e farmici una bella pelliccia” disse un uomo gigantesco con dei lunghi capelli biondi sparati in aria e gli occhi senza pupille “Il mio nome è Broly e sono l’unico distruttore assoluto”.
“Ah! Che bella presentazione” disse un mostro rosa con un codino dietro la schiena piccolo come un bambino “ma sono io quello che distrugge tutto: io sono Majin Bu”.
“Janemba li vuole distruggere tutti senza lasciarne vivo nessuno” disse una creatura diabolica violacea con il volto rosso e un sorriso diabolico “Janemba li fa tutti fuori senza problemi”.
“Silenzio, li terminerò io questi miseri umani” disse un essere enorme con la pelle blu e capelli rossi a cresta “il cyborg C-13 è pronto a distruggere tutto”.
“Che cosa buffa, non sei d’accordo Radish?” disse un energumeno calvo e pizzetto nero con una strana corazza rivolto a un altro con dei lunghi capelli neri che scendevano fino alla schiena “Ci ritroviamo a combattere contro delle misere pulci umane”.
“Non commettere lo stesso errore che ho fatto io Napa o morirai” disse il diretto interessato.
“Gli umani sono davvero delle creature curiose, per questo devono essere spazzate via” disse un altro tipo vestito con la stessa corazza e con una strana capigliatura “Io sono Turles mocciosi, memorizzatelo per bene”.

“Parlate troppo voi Sayan” disse un essere completamente verde con una testa a forma d’uovo e con delle antenne sulla testa “Io sono Slug, molto lieto”.
“Squadra Ginew in posizione” disse una creatura viola con delle corna nere sulla testa.
“Rikoom!” fece un tipaccio con i capelli rossi e corazza bianca mettendosi in posa.
“Butter!” fece un alieno blu vestito allo stesso modo.
“Jeeth!” fece un altro con la pelle rossa e i capelli bianchi.
“Guldo!” fece un mostro verde con due occhi ai lati della testa.
“Ginew” fece infine l’alieno viola e poi insieme con gli altri gridò “SQUDRA GINEW PRONTI ALL’AZIONE!”
“Perché ho preso questi idioti con me?” si lamentò Li Sheron mettendosi una mano sulla testa. Poi tornò serio “In qualunque caso, vi presento la mia armata e non possono mancare cinque dei miei sei fratelli draghi malvagi: Ryan Sheron, San Sheron, Uuh Sheron, Ryu Sheron e Chi Sheron” e apparvero altre creature temibili un drago verde simile a un rospo, un altro azzurro ghiaccio, uno piccolo quanto Akamaru con il volto appuntito, uno più simile ad una donna con un vestito verde e uno enorme con due code che avvicinò il muso al vetro.

 

“Ma quanti sono!” fece Shikamaru ingoiando amaro.
“Sono solo numerosi” disse Kankuro sicuro di sé “Li schiacceremo come vermi”.
“Non li sottovalutate” li avvertì Nick “Questi esseri in un’altra dimensione hanno più volte cercato di distruggere l’universo, se non fosse stato per un guerriero molto forte ci sarebbero riusciti eccome”.
“Lo terremo a mente” fece Jaden pronto “Forza ragazzi, insieme”.
“SUN’S KNIGHT BATTLE ARMOR GO!” urlarono tutti e le loro armature apparvero più splendenti che mai.
”Non sono da meno” disse Nick trasformandosi in soleano e raggiungendo subito la trasformazione di secondo livello “Dì un po’ Lì Sheron, sei capace di usare la diablomanzia oppure no?”
“Ah Ah! No, ma non mi serve per distruggerti” rispose il drago “Che la distruzione di massa abbia inizio”.

 

I vetri dell’accademia s’infransero e gli scontri ebbero inizio:

-          Nick contro Lì Sheron

-          Jaden contro Super C-17

-          Naruto contro Broly

-          Gaara contro Cell

-          Chazz contro Majin Bu

-          Jessie contro Baby

-          Shaoran contro Janemba

-          Hinata contro San Sheron

-          Alexis contro Cooler

-          Sakura Kinomoto contro Ryu Sheron

-          Syrus contro Freezer

-          Hassleberry contro Chi Sheron

-          Tenten Yuè e Kero-chan contro Uuh Sheron

-          Kankuro contro Radish

-          Temari contro Napa

-          Neji contro Slug

-          Ino contro Ryan Sheron

-          Shikamaru contro Turles

-          Sakura Haruno, Choji, Kiba, Shino e Rock Lee contro la squadra Ginew

 

Il demone che era rimasto senza avversario era C-13 che sembrava aspettare il suo arrivo.
“Era me che stavi aspettando?” disse Aster apparsogli davanti.
“Non solo te!” rispose lui.
“Hai il pacchetto migliore allora!” e apparve anche Zane “Allora vogliamo iniziare?”
“Con piacere!” rispose il demone blu e lanciò contro di loro una sfera rossa che fu prontamente schivata.

 

 

Nei cieli sopra l’accademia, stava avendo luogo lo scontro tra Nick e Lì Sheron anche se al momento nessuno dei due aveva iniziato a combattere.
“Ti vedo pensieroso Nick” fece divertito il drago “Non sarai mica preoccupato per i tuoi compagni”.
“In effetti, lo sono un po’” rispose Nick “ma sono sicuro che alla fine vinceranno loro”.
“Molto divertente. Non temere: li rivedrai all’inferno”.
“Che battuta scontata! Piuttosto ho una domanda prima di cominciare: come mai un mostro del tuo livello è ridotto al grado di settimo generale infernale?”
“Mi stai dicendo che merito un grado superiore a quello che ho? Ti ringrazio per il complimento e per farlo, ti rispondo subito.
Quelli di grado più elevato sono nettamente più forti di me e, ahimè, devo accettarlo”.
“Davvero?” fece il Sun’s Warrior “Non è che hai perso credibilità dopo la tua disfatta contro Goku? Oppure sei più debole di quello che pensassi? Si vede che chi non ha la diablomanzia è retrocesso ai livelli più infimi”.
“Hai detto anche troppo, verme insignificante” ringhiò il drago bianco facilmente suscettibile “Quando avrò finito con te, questo misero pianeta sparirà per sempre”.
“Vediamo se riesci a farlo” lo sfidò Nick e lo invitò ad avvicinarsi.
“PREPARATI A MORIRE PIVELLO!” ruggì e si lanciò all’attacco.

 

 

Jaden si schiantò contro un albero mandandolo in frantumi e riportò qualche graffio.
“Cavolo! Questo è davvero forte” ansimò il ragazzo “Anzi, più lo colpisco e più lo diventa”.
“Che c’è ragazzino?” fece il cyborg mentre avanzava lentamente “Hai già esaurito le frecce del tuo arco? Beh se è così la finisco subito BOMBA DÌ LUCE!” e lanciò una miriade di raggi luminosi contro il ragazzo.
“Non montarti la testa” e si teletrasportò sopra di lui trasformato in super Jaden, ma se lo trovò davanti e fu colpito di nuovo.
“Pensi davvero che questo inutile trucco sia sufficiente e battermi? Sei davvero ridicolo” lo schernì super C-17.
“Ehi! si può sapere come hai fatto?” chiese ansimante il ragazzo.
“Non mi ci vuole niente a trovarti: mi concentro e percepisco i movimenti dell’aria, in questo modo posso localizzarti dovunque tu sia”.
“Ah però!” fece stupito il ragazzo alzandosi tanto di cappello “Sei un tipo in gamba sai?”
“Ti ringrazio per il complimento” disse lui e puntò le mani in avanti creando una sfera nera vibrante di energia elettrica “ma adesso è tempo di finirla” e lanciò il colpo.
“Mente: difesa!” fece il ragazzo e apparve uno scudo dorato che lo difese.
“Avevi ancora un asso nella manica allora!” fece il cyborg “Perché ci hai messo così tanto a tirarlo fuori?”
“Come posso spiegartelo” disse il ragazzo alzando leggermente la testa “L’avevo dimenticato” e fece una leggera risatina.
“Cosa!” fece l’altro col tic “Vuoi per caso prendermi in giro?” e si lanciò contro di lui.
“Non sono il tipo” poi tornò serio “Mente: Attacco” e lo scudo divenne una miriade di frecce dorate che si lanciarono contro il cyborg che si fermò e alzò le braccia * Che gli è venuto in mente *.
Le frecce di energia colpirono il cyborg, ma ne uscì completamente illeso.
“Ora ho capito” fece il castano stringendo i denti “Assorbi l’energia dei colpi che ti vengono scagliati contro”.
“Ottima deduzione!” commentò super C-17 “E’ questa la mia più grande abilità e per questo devo ringraziare il mio defunto creatore.  Ora che hai capito quali sono le mie capacità devo distruggerti subito: non voglio avere noie” e tirò fuori le sue ali.
“Tipico di voi demoni” fece il ragazzo * Contro di lui gli attacchi basati sull’energia sono inutili. La mia unica possibilità e colpirlo direttamente, spero solo di esserne all’altezza *.
“Preparati moccioso, sto venendo a prendere la tua testa” disse il cyborg demoniaco e si lanciò verso di lui.

 

 

A poche centinaia di metri Naruto cercava di attaccare il terribile Broly, ma ogni sua mossa risultava inefficace.
“Come, tutto qui?” fece l’essere gigantesco “E’ tutta qui la forza del micidiale Kyuubi? Davvero patetico” e lanciò una sfera verde contro il ragazzo.
“Devo fare qualcosa” pensò il ragazzo e usò lo spirito per evitare l’attacco, ma si ritrovò il gigante alle spalle che lo prese in una morsa d’acciaio.
“Che mi tocca fare per avere un avversario decente” e cominciò a stritolare il ragazzo che gridò dal dolore.

 

“Avanti Naruto” lo incitò il Kyuubi “Usa il mio potere e liberati da questo energumeno”.
“STA ZITTAAAAA!” gridò il ragazzo per cercare di sovrastare il dolore e si trasformò anche lui riuscendo a liberarsi dalla presa.
“Interessante” commentò Broly “ma ancora non ci siamo” e lanciò una miriade di sfere energetiche contro il biondino che si difese con lo scudo.
“Che dolore” disse Naruto a denti stretti “Quel mostro mi ha strizzato come un limone: sento ogni osso del corpo fuori posto. Se non faccio qualcosa questo mi ammazza”.
“Se sei così malridotto usa il mio chakra” gli consigliò la volpe “In questo modo recupererai le forze e guarirai rapidamente. Serviti del mio potere per aumentare di livello”.
“Da quando in qua sei così disponibile?” fece il super biondino mentre stava per cedere.
“Te l’ho detto allora: proteggi la vita dell’ultima fiamma del coraggio. Pur di farlo sono disposto a darti tutto il mio potere senza chiederti nulla in cambio”.
“Sei davvero strana volpe” disse Naruto “ma, poiché insiti, farò come desideri” e senza esitare, richiamò il potere del demone.
“Finalmente ti sei deciso a fare sul serio” disse soddisfatto il terribile Broly “Avanti, scatena tutta la potenza del Kyuubi e combatti”.
“Non credere che ti stia facendo un favore” disse il biondino di rimando mentre fu circondato dall’incredibile energia del demone “Sto semplicemente acconsentendo a una richiesta che ancora non capisco bene, ma non sono il tipo da rimangiarmi la parola data”.
“Forza vieni” disse Broly pregustando il momento.
“Eccomi!” e corse verso di lui a velocità inaudita, colpendolo in pieno petto.
Broly fu spinto all’indietro e si schiantò contro la parete del vulcano, ma ne uscì con solo un graffio.
“Ora si che cominciamo a ragionare” ghignò Broly e aumentò la sua energia trasformandosi ulteriormente: diventando un super Sayan di quarto livello col pelo rosso sangue e lunghi capelli neri che gli scendevano selvaggi fino alle natiche, “Vediamo quanto vali”.
“Si può sapere quanto è forte?” pensò Naruto “Devo sconfiggerlo il più presto possibile: non riuscirò a mantenere questo potere ancora per molto”.
“Non dire scemenze” lo rimproverò la volpe “Non limitarti: continua ad aumentare il tuo potere o non ce la farai mai”.
“Smettila di dirmi quello che devo fare” tagliò corto il ragazzo “Lo sconfiggerò in un lampo”.
I due avversari si lanciarono uno contro l’altro generando una grande esplosione.

 

 

Gaara saltò all’indietro per riprendere fiato: era già trasformato, ma la sua forza non era sufficiente a tenere a bada un avversario del calibro di Cell.
“E’ tutto qui quello che sai fare?” lo schernì Cell avvicinandosi “Mi aspettavo di più da quello che è riuscito a battere quel montato di Zervan. Peccato” e alzò un dito da cui partì un raggio energetico che fu scansato dal ragazzo.
“Tu parli troppo” disse Gaara e si teletrasportò dietro di lui, ma lo perse di vista.
“Pensi di battermi con n trucco vecchio come il mondo?” disse Cell alle sue spalle e lo colpì con un calcio.
Gaara rovinò a terra e si alzò ansimante: “Non sei solo forte, sei anche molto veloce”.
“Naturale ragazzino” disse il cyborg “Io sono l’essere perfetto e non conosco rivali”.
“La perfezione non esiste” disse Gaara “Così come nemmeno la parola impossibile”.
“Davvero un bel modo di pensare” commentò Cell “Vediamo se riesci a concretizzarlo” e si teletrasportò davanti a lui cominciandolo a colpire ad alta velocità.
“Devo fare qualcosa o ci rimetto le penne” pensò il ragazzo.
“Usa il mio potere Gaara” disse Ichibi.
“Che cosa hai mente?” chiese il ragazzo, mentre cercava di evitare i colpi.
“Non mi va di essere eliminato da un insetto come questo che si pavoneggia troppo” rispose il demone “Avanti, schiaccialo come si deve”.
“Su questo sono d’accordo” fece il ragazzo e riuscì a distanziarsi dal nemico “ma questa sarà la prima e ultima volta” e materializzò il suo potere sottoforma di energia dorata.
“Dunque è questo il potere del demone da una coda” commentò Cell “Davvero molto interessante! Avanti: fammi vedere di che cosa sei capace” e si lanciò all’attacco.

 

 

“Dannazione!” ringhiò Chazz “Si può sapere di che cosa sei fatto?”
“Uh Uh!” fece il mostro rosa cominciando a battere i pugni sul petto come se fosse una scimmia.
“Mi sta prendendo in giro” pensò nervoso il ragazzo “Devo cercare di rilassarmi o non riuscirò mai a batterlo”.

 

Fino a quel momento, Chazz aveva cercato di colpirlo in tutti i modi, ma ogni danno veniva assorbito da quel corpo che sembrava fatto di gomma e i danni sparivano; come se non bastasse, il mostro rosa poteva allungare il suo corpo a piacimento, persino staccarlo e usarlo come arma.
“Rifletti” pensò il ragazzo “Il suo corpo è elastico e assorbe colpi su colpi, inoltre può rigenerare gli arti perduti come nulla fosse e forza e velocità sono inaudite. Sono in netto svantaggio: la mia forza non è sufficiente per batterlo, se solo sapessi trasformarmi come Naruto e Jaden avrei qualche possibilità.
Accidenti è una situazione disperata: è impossibile uscirne fuori”.
Stanco di aspettare una reazione, il mostro rosa attaccò il moro con un pugno che gli distrusse la parte superiore dell’armatura e, senza fermarsi, continuò a colpirlo senza tregua.
“Dannazione” ringhiò Chazz mentre cercava di difendersi “E’ davvero tutta qui la mia forza?”
“Non arrenderti capo!” lo incitarono gli Ojama “Sei il più forte di tutti, non arrenderti. Tu sei un campione”.
“State zitti!” gridò Chazz “Non ho tempo per ascoltare i vostri piagnistei” ma perse la concentrazione e il mostro rosa ne approfittò per colpirlo con un pugno al collo.
“No capo” gridò l’Ojama giallo che si frappose tra lui e il pugno, ricevendolo in pieno.
“FRATELLINO!” gridarono gli altri due Ojama.
Vedendo la scena, Chazz prese lo spiritello al volo e si allontanò con lui in braccio.
“Come ti senti” chiese preoccupato, ma nel vedere lo stato in cui era ridotto, cioè con le ossa completamente spappolate e un occhio sanguinante, capì che quella era la domanda meno appropriata da fare.
“Non ti preoccupare capo, io sto bene” rispose la piccola creatura mentre tossiva “l’importante è che tu sia vivo”.
“Fratellone” piansero i due inginocchiati davanti a lui.
“Ojama giallo” fece Chazz stringendo i denti “Sei uno stupido, perché ti sei messo di mezzo? Che senso ha frapporsi se rischi la pelle! Rispondimi”.
Ma il piccolo mostriciattolo giallo aveva perso i sensi.
“Ojama giallo” fece il ragazzo inginocchiatosi.
“Non preoccuparti, è solo svenuto” disse il nero.
“Avanti capo, dai una bella lezione a quel brutto mostro che ha fatto male al nostro fratellino” lo incitò  il verde.
“Perché!” fece Chazz “Perché non mi odiate. Il vostro fratello è stato ferito per colpa mia e voi non accennate nemmeno a un minimo di disprezzo!”
I due Ojama si guardarono in faccia, poi rispose il verde: “Non potremmo mai odiarti. Noi siamo una famiglia e i membri della famiglia si proteggono a vicenda”.
“Tu sei un membro della famiglia e ti proteggeremo sempre, anche se ci disprezzi e ci getti via, perché è questo che fanno i buoni fratelli”.
“I buoni fratelli!” fece Chazz stupito, poi la sua attenzione fu attirata alle sue spalle: Majin Bu lo stava attaccando.
“Eccoti qui!” fecce divertito il mostro rosa e attaccò con un pugno, ma un muro nero si frappose tra i due costringendolo ad arretrare.

 

“Siete solo dei piccoli idioti” fece Chazz voltandosi verso il mostro rosa “ma avete ragione: una famiglia va protetta sempre.
Io non sono stato fortunato con la mia ma, lentamente, ne ho trovata una nuova che mi ha accolto. Mi ha sorriso, consolato, apprezzato per quello che sono e non per quello che fingo di essere. Per questo adesso, combatterò per proteggere la mia famiglia, voi compresi”.
Una colonna nera avvolse il ragazzo, innescando un nuovo processo di trasformazione.

 

“GRROAARRRRR!” ruggì un essere ignoto dentro la colonna e poco dopo si dissolse.
Chazz era sparito, al suo posto era apparsa una creatura alta quasi due metri: era completamente nera, priva di pelo, il corpo era nudo e definito al millesimo, sulla sua schiena crescevano delle placche ossee giallo cupo che finivano sulla lunga coda con quattro punte, la testa era lunga e appuntita con orecchie appuntite, gli occhi erano neri come la notte e le fauci erano piene di zanne affilate come rasoi.
“Dov’è finito il capo!” fece spaventato l’Ojama nero “che cosa gli hai fatto brutto mostro”.
“Vuoi stare zitto per una buona volta” ringhiò la creatura con una voce familiare.
“Questa voce” fecero entrambi “E’ QUELLA DEL CAPO”.
“Avete fatto bingo ragazzi, sono proprio io” rispose la creatura mentre si osservava “Chi si sarebbe mai aspettato una cosa simile! Ora si che si ragiona” e puntò Majin Bu.
Il mostro rosa era rimasto a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato una simile trasformazione.
“Inizia a recitare le tue preghiere mostriciattolo” ringhiò il nuovo Chazz “Sto venendo a distruggerti”.
“Distruggermi?” fece Majin Bu prima stupito e poi fu preso da una crisi di risate.
“Fossi in te, non riderei” disse Chazz “ma piangerei” e si mosse verso di lui.
“Davvero pensi di battermi con una simile trasformazione? Allora vediamo se sei più bravo di me” e lanciò un potente urlo che fece tremare il paesaggio circostante e tirò fuori le sue ali rosa e la sua massa muscolare aumentò di botto.
“Puoi usare tutti i trucchi che vuoi” disse la bestia nera “ma questo non ti salverà dalla mia furia” e si lanciò all’attacco.
Il mostro rosa si mosse rapido e gli fu subito addosso e lanciò una sfera di energia che creò un enorme cratere.
“Non ho ancora finito” rise il mostro preso dalla follia distruttiva e cominciò a bombardare il paesaggio circostante.
“CAPO!” gridarono i due Ojama disperati.

 

Dopo lunghi e interminabili minuti di bombardamento, Majin Bu smise di attaccare e scese in mezzo al cratere per contemplare la sua opera.
“AH AH AH! HO VINTO!” esultò il mostro rosa “Sono il primo dell’armata ad aver finito lo scontro. Quel moccioso non valeva davvero niente. AH AH AH!”
“Non valgo niente dici?” fece la voce di Chazz.
Majin Bu s’interruppe e si guardò intorno cercando l’energia dell’avversario.
“I tuoi colpi non mi hanno nemmeno sfiorato” continuò Chazz con la voce simile al rimbombo “Fai davvero pena”.
“Dove sei moccioso!” disse agitato “DOVE DIAVOLO SEI FINITO!”

“Qui!” fece e una mano nera squarciò il petto del mostro rosa “No, sono qui” e, prima che potesse girarsi, la coda di Chazz colpì lo stomaco dal basso.

Majin Bu si allontanò spaventato e cercò di trovare il punto preciso dal quale era stato attaccato.
“E’ inutile che mi cerchi” disse Chazz “Io non sono più sul tuo stesso piano. Mi sono fuso con la mia ombra e adesso mi muovo nel mondo- ombra.
All’inizio ero poco pratico ad accedere in questo diverso piano dimensionale ma adesso, grazie agli allenamenti, sono capace di accedervi senza problemi e raggiungere un nuovo stadio: quello della bestia ombra”.
“Non capisco niente di quello che dici” ringhiò il mostro rosa “Avanti esci fuori e combatti”.
“Devo ringraziarti” disse di nuovo Chazz senza rispondere alla provocazione “E per farlo ti distruggerò qui e subito” e una grande macchia nera cominciò a estendersi a vista d’occhio.
Il mostro cercò di distruggere quella strana poltiglia, ma senza alcun risultato.
“E’ inutile, non puoi distruggere un’ombra, mettiti il cuore in pace” rise Chazz “Sparisci dalla mia vista, gelatina rosa mal formata. FORESTA NERA”
In una frazione di secondo da quella macchia apparvero infiniti spuntoni neri che si alzarono alti nel cielo trapassando un incredulo Majin Bu che non era riuscito ad allontanarsi in tempo.
“Piccolo bastardo” ringhiò il mostro rosa “Come hai osato ridurmi così!”

“Sparisci!” fece di nuovo Chazz e gli spuntoni divennero enormi tentacoli che avvolsero completamente il mostro rosa e cominciarono a tornare da dove erano venuti.
“Che cosa stai facendo, lasciami” sbraitò Majin Bu e cercò di liberarsi, ma non riuscì a uscire dalla presa di quei tentacoli che non gli permettevano di muovere neanche un dito.
“Quei tentacoli sono fatti d’ombra, quindi non solo il tuo corpo, ma anche la tua ombra è bloccata: per questo non puoi più muoverti e scappare allungandoti. È finita” e la pozza si aprì come un enorme bocca.
“NOOO!” gridò il demone rosa “NON E’ POSSIBILE CHE IO, IL GRANDE MAJIN BU, SIA BATTUTO IN QUESTO MODO DA UN MOCCIOSO” queste furono le sue ultime parole poi la bocca d’ombra lo inghiottì facendolo sparire definitivamente.
“Chi viene inghiottito dalle fauci dell’ombra perde la sua stessa ombra che viene distrutta come polvere” disse Chazz mentre riaffiorò da quella pozza che si stava restringendo “E, una volta che viene distrutta, anche il corpo sparisce senza lasciare traccia. Hai perso Majin Bu” e tornò al suo aspetto umano, poi si accasciò a terra.
“CAPO!” gridarono i due Ojama correndogli incontro mentre si trascinavano il loro fratellino svenuto.
“Tranquilli sto bene: sono solo un po’ stanco” disse lui col fiatone “Queste tecniche prosciugano rapidamente le energie. Piuttosto, voi come state?”
“Stiamo bene” risposero i due con le lacrime agli occhi “Sei un Campione!”
“Ne sono felice” e sorrise debolmente “ma, per favore, smettetela di chiamarmi Campione. D’ora in avanti io sono Chazz Princeton il Predatore Ombra e proteggerò tutte le persone a cui tengo”.
“Va bene capo” disse l’Ojama verde mentre si asciugava l’occhio.
“Sei un grande” disse l’altro.
“Vi ringrazio!” disse il ragazzo “Ora scusate, ma svengo per un po’” e cadde a terra privo di sensi, ma con un sorriso sereno, che mai aveva mostrato. 

   

 

“Che cosa è successo!” fece Jessie, voltandosi in direzione dello sconto appena conclusosi “L’energia di Chazz si è ridotta drasticamente”.
“Non temere è solo svenuto” rispose Aquila Cobalto “Ha usato molte energie”.
“Ah! meno male” sospirò il ragazzo.
“Fossi in te, non mi distrarrei” lo avvisò Baby che ne approfittò per attaccarlo, ma il ragazzo si spostò schivando l’attacco.
“E tu invece? Non sei preoccupato per la sorte del tuo compagno?” chiese Jessie.
“Perché dovrei esserlo” rispose secco lo strano essere “Anche se siamo della stessa armata, non ho niente da spartire con lui. l’unica cosa comune è che siamo stati creati artificialmente”.
“Artificialmente?” fece il ragazzo.
“Proprio così!” rispose l’alieno “Majin Bu è il frutto degli esperimenti di un mago che lo creò per conquistare l’universo; io invece sono un organismo parassita creato dall’ormai distrutta popolazione degli Tsufuru con lo scopo di vendicarla”.
“Sai, mi fai davvero pena” disse Jessie.
“Le tue lagne non ti salveranno dalla morte” rispose l’alieno azzurro “Preparati a sparire!” e si lanciò contro di lui.
“NON PERDERO’ MAI CONTRO UN MOSTRO COME TE!” gridò il ragazzo lanciandosi all’attacco.

 

“Sciocco!” fece Baby e le lenti s’illuminarono, fino a creare un potente flash che abbagliò il ragazzo.
“Che diavolo vuoi fare!” gridò il ragazzo mentre si copriva gli occhi.
Senza rispondergli, Baby si lanciò verso di lui e, sottoforma di poltiglia grigiastra, entrò nel corpo del ragazzo.
“Dov’è andato?” fece il ragazzo senza capire.
“Sono qui!” disse trionfante l’alieno.
“Dove!” il ragazzo si guardò intorno ma non riuscì a vederlo.
“Dentro di te, moccioso!” ripose.
“Cosa!” fece il ragazzo, mentre sentì il corpo tremare come preso dalle convulsioni.
“Uh Uh Uh!” rise Baby “Te l’ho detto no?
Io sono un organismo parassita che invade i corpi altrui e ne prende il controllo per svilupparsi”.
“Questo è sleale!” fece Jessie mentre cadde in ginocchio.
“E’ inutile cercare di resistermi: il tuo corpo è già sotto il mio controllo” rise l’alieno “Mi sto solo godendo la tua agonia. Gioisci nel fatto che presto sarai in compagnia: servendomi del tuo corpo, ucciderò tutti i tuoi amici e poi ti farò esplodere dall’interno”.
“Non ti permetterò mai di fare una cosa del genere!” disse il ragazzo cercando di opporsi.
“Ormai puoi solo parlare ragazzo, tra poco non sarai capace nemmeno di pensare. Arrenditi: ormai sei nelle mie mani” fece trionfante l’alieno.
“Non lo farò mai” rispose il ragazzo “Fosse l’ultima cosa che faccio, ti fermerò!”
“Che ragazzo cocciuto!” fece Baby divertito “Finiamo questo inutile teatrino”.

 

Baby si diresse verso il cervello di Jessie, pronto a occuparlo completamente.
“Ci vorranno solo pochi istanti e poi non sentirai più dolore. Non sono un tipo misericordioso?”
“Uno sporco parassita come te non merita di vivere” disse una voce e poi una luce di sette colori esplose e investì l’alieno.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Baby senza parole.
“E’ arrivata la cavalleria!” disse di nuovo la voce e poco dopo, in tutto il loro splendore, apparvero le sette bestie cristallo.
“Che cosa!” fece Baby stupito “Come diavolo è possibile!”
“Tu sottovaluti il potere di noi spiriti” disse Pegasus Zaffiro “Non ti permetteremo di prendere il controllo del corpo del nostro amico”.
“Ti schiacceremo come un verme” intervenne l’enorme Mammut Ambra.
“Non la passerai liscia” disse Gatto Ametista, l’unica bestia cristallo femmina “Ti faremo a pezzi”.

 

“Questa non me l’aspettavo” fece Baby “E va bene: vorrà dire che prenderò anche le vostre menti tanto non siete molto forti”.
“Ahimè, devo darti ragione” rispose Pegasus Zaffiro “Tuttavia abbiamo un modo per batterti. Forza amici uniamoci” e si ricoprì di una densa energia blu.
“SI!” risposero le altre bestie cristallo, ricoprendosi della medesima energia delle loro gemme.
“Che cosa sperate di fare stupide bestie” ghignò Baby “Qualunque cosa sia, vi distruggerò” e si lanciò all’attacco.
“FUSION SPIRIT!” gridarono le sette creature e le sfere si unirono in una sola e quando si dissolse…
“Impossibile” fece Baby senza parole “Tu non sei la loro fusione”.
“GGRROOAARR!” ruggì la nuova creatura apparsa. Il leggendario Drago Arcobaleno aveva fatto la sua apparizione.
“AAHHHHH!” gridò la creatura azzurra e, senza nemmeno accorgersene, fu espulsa dal corpo di Jessie.

 

“Come è possibile!” fece Baby “Nessuno è mai riuscito e liberarsi eppure lui c’è riuscito! Chi diavolo è questo ragazzo?”
Mentre diceva questo, il corpo di Jessie subì un’incredibile trasformazione: sulla sua schiena apparvero delle enormi ali bianche tinte dei sette colori dell’arcobaleno, sulla sua testa spuntarono un paio di corna dorate, i fianchi furono ricoperti da delle macchie colorate e una lunga coda bianca con striatura arcobaleno era spuntata dietro la sua schiena.
“Che diavolo è successo!” fece l’alieno scosso.
“Baby!” fece l’Andersen aprendo gli occhi con pupille verticali “Nessuno è mai riuscito a farmi arrabbiare in questo modo!”

 

“A quanto sembra non posso impossessarmi del tuo corpo” fece l’alieno “VORRA’ DIRE CHE TI DISTRUGGEERO’ e, tirate fuori le sue ali, si lanciò all’attacco.
Jessie rimase fermo e incassò il colpo senza battere ciglio: “E’ tutto qui quello che sai fare?”
“NON MI’ PRENDERE IN GIRO!” ruggì Baby e continuò a colpirlo a ripetizione senza però sortire alcun effetto.
“E’ inutile” disse Jessie “I tuoi colpi non mi stanno facendo niente”.

Baby si allontanò per riprendere fiato * Com’è possibile? Non riesco a fargli nemmeno un graffio!  Ma certo! Deve dipendere dall’espulsione improvvisa: non so come ma quel drago mi ha indebolito e non sono nemmeno riuscito a impiantargli il mio uovo.
Se non faccio qualcosa sono spacciato *.
“Ti vedo pensieroso” disse Jessie “Non dirmi che non hai più idee. Allora vengo io a dartene qualcuna”.
Con uno scatto fulmineo, il ragazzo-drago apparve davanti all’alieno e lo colpì allo stomaco e poi al volto con un calcio alto sollevandolo da terra.
“ARGH!” ringhiò l’alieno mentre fu spinto verso l’alto. Riuscì a fermarsi a mezz’aria e fissò Jessie furente.
“Allora!” fece il ragazzo rimasto a terra “Che cosa pensi di fare adesso?”
“MALEDETTO MOCCIOSO!” ruggì Baby e sollevò le mani al cielo “TI DISTRUGGERO’ SENZA ALCUNA PIETA’” dette avvio alla creazione di una sfera nera.
“Che cosa ha in mente di fare?” si chiese Jessie.

 

In pochi istanti apparve un’immensa sfare nera che brillava in maniera sinistra.
“Assurdo!” pensò il ragazzo “Quella sfera ha un potenziale distruttivo troppo elevato. Devo fermarla o l’accademia rischia di essere distrutta insieme a parte del pianeta”.
“AH AH AH!” rise esultante l’alieno “Hai osato prenderti gioco di me e per questo verrai distrutto insieme a quest’inutile isola. Sparisci dalla mia vista SFERA DI’ VENDETTA!” e lanciò.
“NON TI PERMETTERO’ DI’ FARE UNA COSA SIMILE” gridò il ragazzo e caricò una sfera dei sette colori dell’arcobaleno “SFERA RIFRAZIONE ARCOBALENO” e lanciò anche lui.
I due attacchi si scontrarono l’uno con l’altro, generando una potente onda d’urto che si ripercorse sull’isola.
“Cosa? Perché la mia sfera non ha distrutto l’isola” disse Baby e poi se ne accorse “Dannato moccioso! PENSI DI’ SALVARTI IN QUESTO MODO? SPARISCI” e incrementò la potenza della sfera.

 

“Non ho alcuna intenzione di arrendermi” pensò Jessie “Non posso permettere che i miei amici spariscano in questo modo”.
“Allora non arrenderti” disse una voce alle sue spalle e una mano gli toccò la spalla.
“Chi è!” disse il ragazzo vedendo una mano con un guanto nero.
“Sono un amico” rispose il proprietario della voce “Forza! Dimostra a quello scherzo della natura di che cosa è capace il potere di un vero drago” e la mano si staccò dalla spalla.
“Non so chi tu sia” disse Jessie “ma ti ringrazio per il sostegno. AAAAHHH!” e con quel grido la sfera arcobaleno spinse via quella nera.

“COSA? E’ IMPOSSIBILE” gridò l’alieno.
“Niente è impossibile se ci si mette il cuore” rispose il ragazzo e si lanciò verso Baby con un rasengan nella mano destra.
“Che diavolo vuoi fare!” ruggì l’alieno.
“Non è ovvio?” rispose Jessie “Sconfiggerti!” e la sfera rotante venne a contatto col colpo lanciato prima, fondendosi con esso e, dopo essersi scontrato con la sfera nera, la distrusse e la diresse verso Baby “prendi questo RASENGAN DELL’ARCOBALENO!”
“ARRRGHHH!” Baby, non prevedendo la cosa, fu colpito in pieno dalla sfera e distrutto completamente.

“Ce l’ho fatta!” disse esultante Jessie e atterrò ansimante a terra.
“Complimenti Jessie ottimo lavoro” disse di nuovo la voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò verso chi gli aveva dato la giusta fiducia, ma ebbe un improvviso mancamento e svenne.
“E’ naturale che tu sia svenuto” continuò l’individuo davanti a lui “Hai fatto uno sforzo sovrumano e hai attivato un nuovo potere. Ora riposati, te lo meriti”.

Il drago Arcobaleno apparve e si scisse nelle sette bestie cristallo che osservarono il nuovo arrivato: era ricoperto da un’armatura nera che rappresentava il Drago Nero Occhi Rossi e il suo volto era coperto da una maschera.
“Tu chi sei?” fece Pegasus Zaffiro.
“Come ho detto, sono un amico” rispose lui “Devi perdonarmi, ma per ragioni che non posso spiegare, non posso dirti chi sono; sappi solo che sono un possibile rinforzo”.
“Un possibile rinforzo?” fece la creatura “Sei un Sun’s Knight?”
“Chissà!” rispose lui in modo enigmatico “Scusate ma devo andare, fra non molto verrà qualcuno a soccorrere il vostro amico. Se il fato vorrà, ci rivedremo. A presto!” e sparì.
“Non so chi sia, ma la sua energia è positiva quindi deve essere un nostro alleato” disse Pegasus “Forza amici, vegliamo su Jessie”.

 

 

Nel prossimo capitolo.
Gli scontri continuano: Rock Lee si trova contro Ginew e il loro duello comincia in modo assai “particolare” ^^ e poi parte con tutta la sua violenza.
In soccorso dei nostri giovani eroi giungeranno altri misteriosi cavalieri mascherati e anche guerrieri provenienti da un’altra dimensione e amici di Nick.
Jaden, Naruto e Gaara si troveranno insieme a dover fronteggiare i tre temibili demoni di Dragon Ball e decideranno di ricorrere all’unica carta possibile: una fusione tripla, ci riusciranno?
Anche Itachi e Kisame si uniscono alla partita e tra l’Uchiha e il Truesdale inizierà un ennesimo duello.
Nick continua il suo scontro con Lì Sheron che sfodera nuove terribili tecniche dandogli molto filo da torcere: riuscirà a tenergli testa?
Questo e molto altro nel prossimo capitolo

 

A questo punto vi lascio con un paio di domande per ammazzare il tempo durante l’attesa del prossimo capitolo.

La prima è: Chi sono questi misteriosi cavalieri?

La seconda invece: Chi sono esattamente gli avversari di Kiba, Shino, Choji e Sakura?

 

Le scommesse sono aperte: chi azzecca alla seconda avrà uno spoiler^^.

 

Detto questo vi saluto. Alla prossima.  

  
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