Infantilismo di capitano
-Se lo racconto in giro non ci crede nessuno…- disse Penguin sudando freddo per il bizzarro spettacolo che aveva innanzi.
-Se lo racconti in giro sei morto.- ribatté Killer, altrettanto sconvolto.
-Ma dici che dovremmo lasciarli fare?- continuò quello, preoccupato.
Killer allora si voltò.
-Beh, se vuoi fermarli, fai pure. Io preferisco non metterci becco nelle loro discussioni matrimoniali.-
La discussione matrimoniale in questione in realtà era l’ennesimo litigio per un nonnulla.
Un battibecco degenerato in una sguaiata lotta nel fango, sotto la pioggia battente, nel cuore della notte.
Kidd e Law s’inseguivano di pozzanghera in pozzanghera, cercando ognuno di mettere sotto l’altro e ricoprirlo di acqua sozza.
-Ahahaha!- Law schernì il Capitano mentre faceva il salto della cavallina sulla sua schiena. Una volta toccata terra, troppo velocemente perché Kidd potesse reagire, gli elargì un generoso calcio nel fondoschiena.
Kidd rovinò nel fango, ma non prima di aver acchiappato Law per la collottola e averlo trascinato con sé.
Un bello splash olimpionico che innalzò una colonna di fanghiglia da record.
E dopo la melma, fu la volta di una raffica d’insulti.
-Guarda che hai fatto Eustass del cazzo!-
-Io?! Vorrai dire tu, Trafalgar Merda!-
-Hai rovinato il mio cappello!-
-Perché non te ne fai un altro con la pelle del tuo orso!?-
-E tu aspetta un altro mese per rifarti la pelliccia, Bigfoot!- esclamò Law strappandogli dal petto il residuo di una sostanza resinosa rosata.
-Ma guarda, ceretta ai frutti di bosco… Siamo di gusti delicati, signora Eustass?-
Il colorito del Capitano variò dal bianco neve al rosso fuoco.
-Crepa medicastro!- gridò afferrando la testa di Law e ficcandogliela sotto il fango.
-Ehm… - Penguin cercò le parole giuste per interrompere i due litiganti. –Perdonami capitano… Kirachan aspettami!- urlò al seguito del Massacratore dopo aver espresso al Chirurgo della Morte tutto il suo cordoglio.