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Autore: LadyPotter    28/06/2011    0 recensioni
Annael è l’erede al trono di un regno di notevoli dimensioni.Ha sedici anni,non si sente ancora pronta.Conosce Rowen,un giovane arrogante,che non vuole che lei diventi la sovrana.Annael non è la figlia del re,ma di una famiglia borghese,non sa minimamente cosa sia essere una regina,soprattutto non sa come guidare l’esercito.
Tutto diventa più strano quando improvvisamente il re muore.Annael crede che qualcuno voglia diventare re,e fosse per lei non lo impedirebbe.Lei non ha mai voluto ciò.L’albero delle stagioni viene sabotato,e un inverno più freddo di qualunque altro minaccia l’intero regno.La magia và scomparendo.Sarà Annael a dover ripristinare la pace,capire cosa c’è che non va nell’albero delle stagioni ed impedire un era di tirannia.Al suo fianco ci sarà il misterioso Rowen,che minaccia di ucciderla.Che siano davvero queste le sue intenzioni?O c’è qualcosa sotto?
L’avventura di una sedicenne che odia la magia e che si affida solo ai pugnali,insieme ad un misterioso diciassettenne dalle intenzioni ignote.Cosa ne sarà del suo regno?Annael saprà dimostrare di non essere solo una ragazzina,ma un ottima regina?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il paesino appariva così soleggiato,al mattino.Le nuvole erano state spazzate via.Era sempre primavera,da noi.Raramente autunno,ma di inverni non se ne erano mai visti.Forse perché le stagioni erano strettamente controllate dall’albero delle stagioni.Il nome spiega tutto,anche se forse non è il massimo per la segretezza.Rimane il fatto che gli inverni qui possono essere decisamente nocivi. Siamo politeisti,crediamo in più dei,mentre altri popoli vicini sono monoteisti.Credo di avervi fornito l’essenziale.
Vi sembrerà strano,ma non sono una principessa.Eppure prima o poi tutto questo sarà mio.Fino a qualche tempo fa la monarchia era stata sostituita,ora è tornata a causa di un problema: Non c’era che confusione,senza una posizione centrale.Io sono diventata l’erede al trono,appena il re attuale,Frederick,sarà morto.Che poi,non è neanche mio padre,quindi il posto di regnante non è ereditario.La verità?Dobbiamo ancora capire come aggiustare la cosa.
Non sono segregata in un palazzo,non ho consiglieri reali.Io vivo in una casa normale,con i miei genitori privi di sangue nobile.Non siamo poveri,ma non siamo neanche benestanti.Il mio compito al momento è avere un “infanzia” felice.Infanzia,poi.Ho sedici anni,non dieci,eppure non sono ancora perfettamente considerata un adulta.Questo accade solo quando lo dimostrerò.Non posso sapere altri dettagli fino al momento stesso in cui crescerò.
-Annael,oggi è il grande giorno.- La voce dolce e rassicurante di mia madre si fece largo nella mia stanza.Alzai il capo per osservarla un attimo,preferivo osservare la gente dalla finestra,ma aveva ragione.Oggi era il grande giorno.Quale grande giorno,dite voi?Beh,oggi vado a lezione.Probabilmente mi sono dimenticata di dirvi che oltre che regnante dovrò essere a capo dell’esercito,vero?Beh,chiedo perdono,ma non sono un incantatrice.Di quelle,oltre che maghi,c’è ne sono a milioni nel palazzo.Io sono priva della magia,tutti i sovrani devono esserlo.Altrimenti,sostengono,che l’individuo in questione potrebbe trasformarsi in un tiranno,per poi dissolvere la pace tra i regni.Sarebbe terribile,nessuno vuole la guerra.Ma in caso accadesse qualcosa del genere,dobbiamo essere tutti pronti.
Mi recai nel luogo di allenamento,scortata da due soldati.Si,sono l’erede al trono,ma ancora non sono considerata troppo grande per andare da sola.Che dovrebbero fare,colpirmi con una spada?Beh,da contare il fatto che questo luogo è pieno di armi.Venni salutata da alcune teste verso il basso,niente inchini.Ripeto,al momento non sono ancora così importante.Mi avviai verso le spade,per poi trovarmi un coltello pronto a tagliarmi la gola proprio accanto ad essa.Cosa stava succedendo?Le guardie erano state sconfitte con così tanta faciltà?Non avevo sentito niente.
Vidi delle labbra avvicinarsi al mio orecchio,scostandomi i capelli biondi dopo di questo.Quindi si divertiva a vedermi in punto di morte?Bene,sarebbe stato il primo che avrei colpito. Analizzai la situazione,c’era chi mi,o meglio ci,guardava scandalizzato,chi divertito.Perchè non facevano niente,dannazione?Perchè ridevano?Uno di loro mi gettò due pugnali al volo,che presi con faciltà.L’individuo dietro di me allontanò il coltello dalla mia gola,per poi vedermi agilmente voltarmi.I nostri pugnali si incontrarono,ebbi il tempo di guardarlo il faccia,per poi concludere con una giravolta.Aveva la mia età,forse un anno in più,era castanoe con gli occhi marroni.Lo vidi imitarmi,per poi ritrovarci nella stessa posizione di prima.
-Notevole,ragazza.Ma mentre io mi divertivo a guardarti indifesa,un nemico ti avrebbe già tagliato la testa.- Le sue parole mi fecero arrabbiare.Sapevo che aveva ragione,ma non sono mai stata in grado di ammettere di aver sbagliato.Con un grido di battaglia,fermai il suo coltello con il pugnale,per poi arrivargli dietro.Lui sembrò non capire,ma cercò di liberarsi.C on un calcio sulla schiena lo buttai con faciltà con la faccia a terra. –Notevole,ragazzo.Ma mentre io mi diverto a guardarti indifeso un nemico ti avrebbe già tagliato la testa- lo citai,ridendo.Lui si alzò a velocità impressionante,senza prendere il coltello.Feci per attaccarlo ancora,ma lui mi bloccò completamente i polsi.Mi sentii ancora impotente.Mi aveva fermato senza armi,io invece avevo in mano due pugnali.
-Dovrei portarti rispetto in quanto erede al trono,ma credo che l’unica cosa che farò sarà sputarti in faccia- annunciò con una certa disinvoltura.A sputargli in faccia sarei stata io se non si fosse tolto dalla faccia quel sorriso vittorioso.Sbaglio o era lui quello che era stato gettato a terra da una sedicenne,da una ragazza?Mi spostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio.Aveva i tratti infantili,e non mi ero sbagliata quando lo credevo più grande di me di un paio di anni.E che dire,era un bel ragazzo.Un bellissimo antipaticissimo orgogliosissimo ragazzo.Insomma,tutto il mio opposto.I suoi occhi marroni mi fissavano,ma sapevo che,non ci avrebbe visto molto.I miei occhi azzurro ghiaccio erano impenetrabili.
-Sai,quando diventerò sovrana,oltre che capo dell’esercito,ne riparleremo.- gli risposi invece,alzando un sopracciglio.Lui mi guardò disgustato.Cosa c’è,al ragazzo non andava a genio che una ragazza andasse al trono?Se fosse stato così,l’avrei pugnalato alle spalle.E non nel senso di tradire,ma in quello letterale.Si,avrei potuto realmente farlo.-E ora lasciami- pronunciai ogni sillaba con attenzione,quasi per paura di dire una parola di troppo.
Il ragazzo sembrò ascoltarmi.Poi sentii una specie di fermento.Si parlava di una guardia stesa a terra.Era morta,erano entrati a palazzo.Un bruttissimo presentimento prese vita in me.Poi parlarono allo stesso modo di Frederick.No,non poteva essere.Non così presto,dannazione!Cominciai a correre verso il palazzo,ma venni bloccata dal ragazzo,che mi prese ancora per i polsi.Cos’era un abitudine?
-Io sono Rowen,tu sei Annael,tanto piacere,andiamo!- disse.Cercai di divincolarmi dalla sua presa.Non avevo bisogno che mi accompagnasse.Non avevo bisogno di niente.Ma era troppo forte anche per me.Mi lasciò,spingendomi col palmo della mano verso il castello.C’è l’avrei fatta.Avrei scoperto cosa era successo.Con o senza l’aiuto di Rowen.

  
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