28/06/2011
8 recensioni
L'aveva attesa a lungo,
cercando di non cedere al dolore.
Un ultimo desiderio: il bisogno di essere egoista, per una volta nella vita.
Quando era giunta dinanzi a lui, le braccia attorno al corpo e la neve che le solleticava le gote, Rose gli aveva sorriso, la Rose che non aveva ancora conosciuto.
Sapeva fosse sbagliato, ma voleva vederla un'ultima volta prima di andare.
La sua Rose.
Non le poteva dire addio, ma in cuor suo sperava che lei potesse capire, per quanto questo fosse impossibile.
Le disse poche parole, solo per sentirla parlare.
Le era mancata così tanto.
Persa e ritrovata e persa ancora una volta, quante volte il suo cuore aveva dovuto spezzarsi, nel tentativo di colmare quel vuoto lasciato dalla sua assenza?
Indossava un cappellino rosa, era sempre stato il suo colore preferito.
La vide sorridergli un'ultima volta, prima di voltarsi.
Voleva andare a casa e lui l'avrebbe persa per sempre, perché Rose non poteva capire, non ancora, non poteva comprendere quanto lei fosse importante per lui e quanto avesse significato nel corso di quella vita che adesso gli pareva troppo breve.
Fu qualcosa di istintivo.
Senza farsi notare, l'avvolse tra le sue braccia, tenendola stretta, la sua schiena contro il petto.
Rose si irrigidì, ma non si voltò, non urlò.
E restarono così, fermi in mezzo alla strada, avvolti nell'ultimo e nel primo vero abbraccio della loro esistenza.
Il Dottore sapeva quanto questo fosse sbagliato, sapeva che se Rose si fosse voltata soltanto di poco, da poter scorgere così il suo viso, il mondo sarebbe potuto crollare su di loro. Eppure non gli importava, perché il petto gli doleva e i cuori battevano troppo forte e Rose era lì con lui, ad accogliere i suoi ultimi respiri.
La ragazza cercò di muoversi. Non era spaventata, come se sapesse in cuor suo che quell'uomo non avrebbe mai potuto farle del male, ma solo curiosa.
Il Dottore la strinse un po' più forte, per quel che le sue ultime forze gli concedevano, ma bastò, perché Rose aveva capito.
La ragazza che avrebbe attraversato il tempo e lo spazio per tornare da lui.
Colei che gli avrebbe strappato il cuore dal petto, portandolo oltre una porta che non avrebbe potuto mai più aprire.
La sua piccola Rose.
-Chi sei?-
La suo voce gli solleticò la testa come fosse acqua di ruscello sull'impeto di un fuoco.
-Un fantasma del futuro-
Fiocchi di neve gli si sciolsero sotto gli occhi.
Era solo neve le lacrime che sentiva sulle proprie gote arrossate.
-Rose...-
Con un braccio ancora stretto alla vita di lei, le accarezzò dolcemente il palmo di una mano, prima di intrecciarne le dita con le proprie.
-Grazie di tutto-
Restarono così per attimi o forse secoli, ma nulla aveva più importanza, quando una lacrima salata, le lacrime di Rose, gli solcarono la pelle.
E con un sorriso amaro, si accorse di averla fatta piangere di nuovo.
Il Dottore la lasciò andare, ma lei non si mosse, mentre il gelo di un abbraccio mancato le pervadeva la mente.
E quando finalmente si voltò, lui era scomparso.
Goodbye Doctor.
Un ultimo desiderio: il bisogno di essere egoista, per una volta nella vita.
Quando era giunta dinanzi a lui, le braccia attorno al corpo e la neve che le solleticava le gote, Rose gli aveva sorriso, la Rose che non aveva ancora conosciuto.
Sapeva fosse sbagliato, ma voleva vederla un'ultima volta prima di andare.
La sua Rose.
Non le poteva dire addio, ma in cuor suo sperava che lei potesse capire, per quanto questo fosse impossibile.
Le disse poche parole, solo per sentirla parlare.
Le era mancata così tanto.
Persa e ritrovata e persa ancora una volta, quante volte il suo cuore aveva dovuto spezzarsi, nel tentativo di colmare quel vuoto lasciato dalla sua assenza?
Indossava un cappellino rosa, era sempre stato il suo colore preferito.
La vide sorridergli un'ultima volta, prima di voltarsi.
Voleva andare a casa e lui l'avrebbe persa per sempre, perché Rose non poteva capire, non ancora, non poteva comprendere quanto lei fosse importante per lui e quanto avesse significato nel corso di quella vita che adesso gli pareva troppo breve.
Fu qualcosa di istintivo.
Senza farsi notare, l'avvolse tra le sue braccia, tenendola stretta, la sua schiena contro il petto.
Rose si irrigidì, ma non si voltò, non urlò.
E restarono così, fermi in mezzo alla strada, avvolti nell'ultimo e nel primo vero abbraccio della loro esistenza.
Il Dottore sapeva quanto questo fosse sbagliato, sapeva che se Rose si fosse voltata soltanto di poco, da poter scorgere così il suo viso, il mondo sarebbe potuto crollare su di loro. Eppure non gli importava, perché il petto gli doleva e i cuori battevano troppo forte e Rose era lì con lui, ad accogliere i suoi ultimi respiri.
La ragazza cercò di muoversi. Non era spaventata, come se sapesse in cuor suo che quell'uomo non avrebbe mai potuto farle del male, ma solo curiosa.
Il Dottore la strinse un po' più forte, per quel che le sue ultime forze gli concedevano, ma bastò, perché Rose aveva capito.
La ragazza che avrebbe attraversato il tempo e lo spazio per tornare da lui.
Colei che gli avrebbe strappato il cuore dal petto, portandolo oltre una porta che non avrebbe potuto mai più aprire.
La sua piccola Rose.
-Chi sei?-
La suo voce gli solleticò la testa come fosse acqua di ruscello sull'impeto di un fuoco.
-Un fantasma del futuro-
Fiocchi di neve gli si sciolsero sotto gli occhi.
Era solo neve le lacrime che sentiva sulle proprie gote arrossate.
-Rose...-
Con un braccio ancora stretto alla vita di lei, le accarezzò dolcemente il palmo di una mano, prima di intrecciarne le dita con le proprie.
-Grazie di tutto-
Restarono così per attimi o forse secoli, ma nulla aveva più importanza, quando una lacrima salata, le lacrime di Rose, gli solcarono la pelle.
E con un sorriso amaro, si accorse di averla fatta piangere di nuovo.
Il Dottore la lasciò andare, ma lei non si mosse, mentre il gelo di un abbraccio mancato le pervadeva la mente.
E quando finalmente si voltò, lui era scomparso.
Goodbye Doctor.
Angolino
di Baci
Holà gente! Purtroppo per voi ho postato un'altra storia.
Ancora angst e malinconia, sorry, ma non ho potuto resistere
dopo aver visto di nuovo "The End of Time". Cioè, è così struggente ç_ç
Ok, ok, mi ricompongo.
Questa storia, come ultimamente mi accade, non mi convince molto,
riuscirò un giorno a scrivere di nuovo qualcosa che mi compiaccia a pieno? Bho! U_U
Per il momento la lascio vagare solitaria per il web,
nella speranza che possa piacere a qualche povera anima pia,
che magari è tanto pia anche da lasciare un commentino ;)
Ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia ultima traduzione "The Doctor's Child",
mi dispiace se non vi ho ancora risposto, ma sapete che mi fa sempre piacere ricevere i vostri bellissimi commenti **
Alla prossima miei prodi lettori,
spero che la storia sia stata di vostro godimento, ora andate in pace ;)
Baci.
Holà gente! Purtroppo per voi ho postato un'altra storia.
Ancora angst e malinconia, sorry, ma non ho potuto resistere
dopo aver visto di nuovo "The End of Time". Cioè, è così struggente ç_ç
Ok, ok, mi ricompongo.
Questa storia, come ultimamente mi accade, non mi convince molto,
riuscirò un giorno a scrivere di nuovo qualcosa che mi compiaccia a pieno? Bho! U_U
Per il momento la lascio vagare solitaria per il web,
nella speranza che possa piacere a qualche povera anima pia,
che magari è tanto pia anche da lasciare un commentino ;)
Ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia ultima traduzione "The Doctor's Child",
mi dispiace se non vi ho ancora risposto, ma sapete che mi fa sempre piacere ricevere i vostri bellissimi commenti **
Alla prossima miei prodi lettori,
spero che la storia sia stata di vostro godimento, ora andate in pace ;)
Baci.