Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
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Autore: dodux96    28/06/2011    0 recensioni
Caco è stata adottata e ora vive con suo padre Mason; Peter è l'amico di famiglia di sempre ma con un segreto nascosto: è un Vampiro... dal giorno in cui Peter rivela a Caco cosa il destino ha riservato anche per lei, ogni cosa cambia: lei è una Cacciatrice...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Aprii gli occhi. Mi ancora trascinando ma ormai erano già nel fitto del bosco: dall'alto delle chiome degli alberi provenivano pigri raggi di una luce chiara ma che non illuminava tutto il passaggio. Scossi la testa e tentai di mettermi in piedi e di non lasciarmi più trascinare: gli stinchi mi dolevano. -“ Ehi sta buona!”- Lucas, il vampiro che mi stringeva le braccia, era stato a parlare. -“ Mi fai male alle braccia.”- dissi sibilando tra i denti. Lucas rise a quel suono ma allentò comunque un poco la pressione. Ancora pochi passi e la comitiva giunse ad un grande spiazzo che però, evidentemente, non era naturale: qua e là si vedevano i ceppi di antichi alberi tagliati da poco. -“ Nickolas, quale piacere rivederti mio caro.”- una voce profonda provenne dall'altra parte della radura dove ci aspettavano cinque vampiri: uno dei quali era comodamente seduto su una sedia incavata nel più grande dei ceppi. Per il suo portamento sembrava un re dei tempi passati, ma non indossava mantello rosso e una corona d'oro bensì semplicemente una tenuta completamente nera, contando anche il lungo cappotto che gli scendeva fino alle caviglie e la sciarpa che gli avvolgeva lenta il collo. -“ Mio Signore Howard, sono lusingato.”- rispose Nick inchinandosi difronte al vampiro. -“ Alzati e presentami i tuoi amici.”- a quell'ordine Lucas si spostò e mi trascinò a destra, in avanti. Dietro ad Howard, uno a sinistra e l'altro destra, erano posizionati due vampiri vestiti anch'essi di nero ma senza cappotto: indossavano camicie nere sbottonate sul collo in modo da lasciar intravedere il petto. Alla mia sinistra, di fianco al vampiro-guardia del corpo, c'era un'altra coppia di vampiri: uno accasciato sulle ginocchia, l'altro che lo sorreggeva come se fosse un prigioniero. Non si riusciva a vedere la faccia del vampiro piegato sulle ginocchia. Dopo di me, anche Frederick venne spostato in avanti, difronte al vampiro che stava sulla sinistra. -“ Come promesso, Le ho portato Frederick, capo della base di Cacciatori di Vancouver. E questa è Carlotta Milo, la sospetta compagna del traditore.”- Howard annuì guardando prima la ragazza e poi l'uomo. -“ Sono molto soddisfatto, Nickolas, del tuo lavoro. Verrai premiato, come promesso. Ma ora dedichiamoci ai nostri ospiti. Frederick, era da tanto che non ti vedevo.”- l'uomo, in risposta, guardò con odio il vampiro. -“ Uhm, ti facevo però più socievole. Sai, tu sei stata la mia spina nel fianco per anni: ho pensato molto a questo giorno, avevo programmato tutto secondo un piano. E il sogno finiva sempre bene: tu morivi ed io ero felice. Sono entusiasta all'idea che ora quel sogno si stia realizzando.”- Howard rise e Nick si unì a lui. -“ E tu, ragazza? Come ci si sente ad aver tradito la propria famiglia, la propria discendenza?”- il vampiro mi guardò con ancora dell'ilarità negli occhi. -“ Lo chieda al suo Nickolas, lui è stato molto più bravo di me.”- il silenzio cadde immediatamente nella radura. -“ Sta' zitta piccola bastarda!”- così venni la ragazza dal Cacciatore. -“ Controllati, Nickolas.”- lo zittì Howard. Schioccò le dita e l'ombra nera che sorreggeva il vampiro accosciato si mosse avvicinandosi: gli prese una ciocca di capelli e gli sollevò la testa, rivelando a tutti il suo volto. Rimasi senza fiato nel scoprire che si trattava di Alan. -“ E così oggi tutti e tre siete qua con me: magnifico.”- Howard sorrise maligno. -“ Io odio le cerimonie quindi vediamo di essere veloci: Jude, Rob, fate il vostro lavoro.”- e detto questo i due vampiri che tenevano Frederick annuirono: uno tenne l'uomo per le braccia mentre l'altro gli prendeva con entrambe le mani il mento. Un secondo di silenzio. -“ Sei un traditore Nickolas, e la mia anima non avrà pace finché anche tu non giungerai nella tomba!”- sputò Frederick. -“ E anche noi ci occuperemo di te. Sta tranquillo non ti abbiamo dimenticato.”- da dietro Frederick comparvero Pattie, Elise, Chris e tanti altri dei nostri che non conoscevo. Aumentarono di colpo e riempirono la radura dietro me e Frederick. Sorrisi e tornai a guardare il traditore. -“ Come la mettiamo ora, eh?”- disse Chris odiando Howard, che alzò un sopracciglio e alzò il mento. Improvvisamente i vampiri dietro il suo seggio si moltiplicarono uscendo dalla foresta come formiche, quasi alla pari con i Cacciatori. -“ Lascialo andare.”- disse tra i denti Elise a Jude. Fu un secondo, ma bastò: Rob strinse la presa sulle braccia di Frederick mentre Jude gli prendeva il mento e gli girava la testa di scatto, facendo risuonare nell'aria il suono del collo che si rompeva nelle sue mani. Urlai in quell'istante, cominciando a dimenarmi ma ancora una volta Lucas mi tenne ferma: potei solo chiamare mille e mille volte il nome di Frederick, anche se sapevo che ormai non c'era più niente da fare. Ancora una volta le lacrime cominciarono a scendermi e a bagnarmi le guance. Tutti i Cacciatori urlarono in quel momento con me e cominciò lo scontro: Elise si buttò su Jude, mentre Pattie si occupava di Rob. Ogni Cacciatorie mirò ad un vampiro e lottò per trapasargli il cuore: da dietro la linea dei vampiri altre figure si avvicinarono. Erano animali. Gli animali di ogni vampiro. Sentii a malapena Howard che tossiva per schiarirsi la gola, e sicuramente non lo vidi alzarsi in piedi. Sembrò un'ordine, e infatti così era: i vampiri sollevarono all'unisolo i Cacciatori con cui lottavano e li fecero volare indietro, contro gli alberi, da dove erano venuti e li tennero a terra con i comandi mentali. C'erano Cacciatori che si stringevano il collo, prova che il vampiro lo stava soffocando. Nello scontro ero caduta a terra, non più oppressa da Lucas ma non riuscii a scappare e quando lo scontro finì, il mio vampiro tornò a stringermi le braccia. -“ E ora tocca a voi, signori. Vogliate scusarmi, ho un sacco di impegni: dopo tutto ora sono a capo della Domus principale della Canada, dico bene? E poi voglio eliminarvi al più presto quindi Lucas, Barney, ora tocca a voi.”- -“ Oh mio Dio, no! No, no, no! Alan! Alan!”- urlai in preda al panico. Anche lui urlava il mio nome, anche lui non voleva morire. -“ Caco! Carlotta ti amo.”- disse mentre Barney, il suo vampiro, gli si parava davanti. -“ Oh no Alan... Alan ti amo anch'io. Mi dispiace Alan.”- piangevo ormai: davanti avevo la mole di Lucas, che intanto mi aveva stretto il collo e la mascella. Mi guardai attorno e osservai impaurita Pattie e Elise, e tutti i Cacciatori che erano venuti per salrvarci e che avevano fallito. Ogni animale si avvicinò al suo vampiro e ben presto ci furono più animali che vampiri: Howard si girò, con il cappotto che svolazzava nel vento, alzò un braccio e su di lui calò un aquila. Si trasformò e subito dopo si alzò in volo: alcuni dei vampiri che erano legati ad uccelli lo seguirono volando, gli altri correndogli sotto. Lucas ringhiò. Strinsi gli occhi e aspettai la mia fine tremando: Lucas strinse ancora e prima di morire sentii lo schiocco che fece il collo di Alan; la mia testa venne voltata di lato e poi... E poi, semplicemente, non esistevo più.
   
 
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