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Autore: Starry Knight    28/06/2011    0 recensioni
Nota bene: Dopo la fine del quarto capitolo e delle prime cento pagine, il fumetto si è concluso con il ritrovamento del libro Al Azif in una biblioteca che non ha ancora portato a nessuna effettiva certezza nella vita e nelle vicende che hanno coinvolto la protagonista. Nell'attesa di ridisegnare tutta la storia, in cui Hanaya Kurokawa diventa Hennie Kroll e il Seishiro Yamitori diventa Salem Yauger.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  • Simili sensazioni:

Hennie Kroll aveva ritrovato il libro che nel bene o nel male non le avrebbe dato nessuna certezza che quella di avere tra le mani un libro incomprensibile e illegibile. Il fatto che anche Salem adesso, stranamente avesse iniziato a vedere quelle strane creature, che da sempre l'accompagnavano, sembrava aggiungere un ennesimo mistero alla sua vita. "Che cosa sono quelle creature? Dopotutto nessuno me lo ha mai spiegato e io stessa non capisco perchè girino attorno alla gente nel tentativo di farle del male... E come mai anche Salem adesso le vede? Significa che io e lui siamo simili in qualcosa? Devo cercare di saperne di piu' a tutti i costi...!". Ma non sapendo tuttavia cosa fare Hennie continuava a stare con il suo compagno, Salem Yauger, che la ospitava intanto che i suoi genitori non erano a casa. Quel pomeriggio, il libro aveva portato un certo alone di paura, come gia' non ve ne fosse, nell'animo dei due ragazzi, che tornati a casa decidono di riposarsi e di pensare successivamente al da farsi. Soprattutto l'interno del libro, con alcuni disegni e spiegazioni raccapriccianti disegnate da chi sa quale mano, mettevano una certa ansia al solo guardarle. A una parte vi era addirittura disegnata la divisione di organi in piu' parti. Per la prima volta i due sentono di stare vicini e di volersi stringere l'uno accanto all'altra, e quel pomeriggio finiscono così con l'appisolarsi sul letto tutto il giorno. Quasi come se da sempre fossero stati vicini o familiari, quella mezza giornata la passarono come fratello e sorella, e loro due se ne resero conto.

  • Desideri nascosti:

Quando Hennie si gira e rigira nel letto, chiede a Salem quale sia il rapporto che lo lega ai genitori. Lui dice che loro erano sempre impegnati col lavoro ma dopotutto non ne ha mai sentito la mancanza, una volta infatti lui doveva andare a una gita, e sebbene servisse il consenso di un genitore lui non poteva chiederlo perchè i suoi erano fuori e non sarebbero tornati in tempo per firmargli un permesso. Ma un amico chiese ai suoi genitori di garantire per Salem, e così potette andare alla gita a cui teneva tanto. In fondo se l'era sempre cavata, ed era convinto che anche questa volta sarebbe riuscito a cavarsela insieme a lei. Hennie d'altro canto aveva posto una domanda del genere non perchè era preoccupata di ciò che sarebbe successo, ma per un'altro motivo. Pensava tra se e se che questa era solo l'ennesima volta che i genitori l'avevano abbandonata, e che lei non avrebbe mai voluto avere dei figli proprio per evitare di farli soffrire, anche se "fosse successo qualcosa insieme a Salem", pensava. I due dormirono sonni tranquilli.

  • Sulla copertina del libro:

Hennie e Salem si svegliano dopo alcune ore, vedendo il libro di fronte a loro che sembrava stare sul tavolo dove lo avevano precedentemente posto, come se fosse in attesa della loro decisione. I due decidono allora, essendo affamati quella sera, di uscire fuori a mangiare qualcosa, pensando che sia una buona idea nascondersi in uno dei locali nascosti negli angoli della cittadina in cui vivono. Cosi si avviano e in un locale buio ad un tavolo prendono posto e mangiano qualche cosa di caldo. Durante l'uscita i pensieri di lei e di lui si affollavano e quasi nessuno dei due aveva parlato, anche perche' volevano evitare che qualcuno li sentisse. Seduti al tavolo, quella che era la discussione riguardo al libro, iniziava come una discussione tra normali fidanzati.

  • Opinabile ritrattazione:

Salem era alquanto stanco, e piuttosto incredulo a tutte le cose che si erano mostrate davanti ai suoi occhi. A volte non si crede neppure all'evidenza, e lui era anche disposto a credere che ci fosse stata qualche altra spiegazione ai fenomeni davvero incredibili che erano "capitati" a loro due quel pomeriggio. Così aveva iniziato con il dirle certe parole: "Ho anche pensato .. sai, che alla fine sia solo uno sbaglio. Magari ci sbagliamo e tutto quello che ti sta capitando a te innanzitutto, poi a me, non è altro che qualcosa che non conosciamo. Dobbiamo pensare che siamo emotivamente coinvolti e che magari qualcosa ci sfugge in questa sistuazione che ci siamo ritrovati a gestire solo io e te, lo capisci? Potremmo svegliarci domani mattina e potrebbe non essere successo niente del genere..." . Quelle parole suonavano davvero male alle orecchie di Hennie che aveva capito cosa stava tentando di dirgli. Ma lui continuava dato che lei non accennava parola. "Che cosa ne dici di chiedere consiglio. Magari qualcuno sa meglio di noi come vanno certe cose!" Gli altri nel locale che a malapena aveva capito qualcosa, sorrideva credendo chissa' di cosa lui stesse parlando a quella che sembrava essere proprio la sua ragazza.

  • Il tremendo errore della strega:

Hennie si alzo' dal tavolo piano, e disse cio' che in fondo in fondo pensava "Fai quello che ti pare, io sono stanca quanto te, forse anche di piu'. Vado a prendere un poco di aria fuori! Qua dentro sto soffocando!" e non aveva poi tutti i torti. Qualcuno all'interno del locale li aveva seguiti e sapeva bene chi fossero i due ragazzi che a malapena riuscivano a camuffarsi bene qualche volta. Sapeva che avevano rubato il libro, ed erano riusciti a trovarlo. "Hanno lasciato il libro a casa, evidentemente non sanno neppure cosa hanno trovato. Le loro menti sono confuse!", la persona se ne stava seduta da parte a scrutare la mente di Salem e a un certo punto gli aveva parlato, col pensiero. La ragazza dai capelli neri, che aveva gia' attaccato proprio lei la classe di Hennie mangiando alcuni dei suoi studenti nell'aspetto di un mostro, un mostro che aveva dato inizio all'incubo di Hennie lasciandola viva inspiegabilmente. Quella occasione non voleva certo farsela scappare, e allora lei si era seduta al posto che Hennie aveva appena lasciato libero. Iniziando a parlare con Salem quasi come se ne fosse attratta o compiaciuta del posto appena preso, "Ti diro' di piu', per quello che hai detto ragazzo, non hai tutti i torti..." e gli spiegò che lei li stava seguendo e che in qualsiasi parte della città scappassero, lei li avrebbe potuti trovare con la massima tranquillità. Con lui, ci parlò ancora telepaticamente, senza proliferare parole che potessero essere ascoltate inopportunamente dai presenti. Salem chiese il nome della ragazza, la quale non ci penso due volte e svelò il suo nome, Macy. Poi lei disse anche di essere discepola di una strega antichissima che venerava quasi come se fosse un Dio, che i suoi poteri derivavano da lei anche quelli psichici e disse anche che sarebbe stata disposta a uccidere ancora per ottenere ciò che stava cercando. Allorchè le cose non tornavano al giovane e perspicace Salem, e la ragazza che diceva di chiamarsi Mary fu ancora più precisa nei suoi pensieri mostrandogli ogni cosa. Come in una visione, gli disse che necessitava del suo aiuto e di volere qualcosa che si trovava nel corpo di Hennie, quando una certa cosa che funzionava da chiave di un incantesimo, sarebbe stata portata fuori dal corpo di Hennie lei avrebbe smesso di cercarla e le avrebbe dato la sua parola di lasciarla in pace per sempre. A Salem spiegò che il sangue versato a scuola era stato uno sbaglio, quando lei invoca la sua forma bestiale non riesce a controllarla del tutto, e questo succede perchè Hennie ha in mano l'oggetto che Macy sta cercando, un oggetto che ha dei poteri demoniaci molto potenti, impossibili da controllare. Un oggetto capace di alterare i poteri oscuri delle altre dimensioni, di deformare la realta' e lo stato naturale delle cose di questo mondo.

  • Il ragazzo che aspettava ai cancelli:

Intanto Hennie era ancora di cattivo umore, si era allontanata dal locale, e non era certo volenterosa di parlare del libro. Non ci voleva neppure pensare. Si ritrovava sola a vagare per le strade deserte, ora che era assai tardi. E' qui che Hennie incontra un ragazzo bizzarro, dal viso triste, che stava guardando un punto fisso tra gli alberi di un cancello. Allora si era avvicinata, con circostanza, e poi gli disse: "Hai intenzione di guardare tutto il tempo ...?" notando che il ragazzo non smetteva di fissare quel punto. Allora costui si giro' verso di lei, e disse "Stavo aspettando una persona..." . Il ragazzo disse di chiamarsi Jeffrey e che aspettava qualcuno che all'appuntamento non era venuto da parrecchio tempo. Gli abiti che indossavano erano parecchio rovinati, e Hennie in quel ragazzo riconobbe una certa somiglianza col ragazzo che l'aveva aiutata a fuggire la notte prima. Non se ne era ricordata subito perche' lui apparve nel buio e le disse si scappare. Vedendo che non gli parlava, penso' che anche lui era scappato via. Gli chiese se avesse bisogno di aiuto e iniziò a raccontargli la sua storia, del perche' fosse scappata via ma il ragazzo mentre Hennie parlava era sparito senza lasciare traccia. "Chi era?" pensava con l'aria stupita. Quando Salem l'aveva trovata grazie ai poteri psichici di Macy, Hennie riconobbe subito la ragazza, e indispettita, sospettò della buona fede del suo amico Salem quasi immediatamente. In effetti chiunque poteva essere daccordo con lei nel vederli assieme.

  • La vita di prima:

Macy quindi iniziò il suo incantesimo per estrarre dal corpo di Hennie quello che stava cercando, e una cosa dalla forma di spillo fuoriuscì dal busto di Hennie in poco tempo, per poi finire nelle mani della giovane strega. Fu un sigillo tondeggiante di luce a permettere che cio accadesse. Macy se ne stava andando dopo aver ringraziato del favore, e promettendo loro che non sarebbe più tornata a darle fastidio. Ma Hennie non appena aveva saputo che lei era l'artefice di tutto il massacro che era successo a scuola, subito aggredì la giovane strega, tentando di farle del male e di vendicarsi dei suoi amici. Senza quasi ragionare. In lacrime. A detta sua, per averle rovinato la vita per sempre. Quando Hennie si era arrabbiata ancora di piu' la minacciò, invitandola a fare una magia e a riportare la sua vita come lo era prima facendo un incantesimo come quello che aveva fatto poco per prima su di lei. Macy allora che non sapeva cosa fare, in cuor suo era indecisa, si disse interessata alla soluzione e invitò i due ragazzi quella stessa notte a seguirla fino a casa sua. Giunti li, i ragazzi incontrarono il resto della famiglia di Macy, quelli che sembravano essere due suoi fratelli, e mentre Macy preparava quello che era un incantesimo potente, i ragazzi strinsero amicizia con i due.

  • Halton e Hemilton:

Il piu' grande dei fratelli si chiamava Hemilton e invito' subito Salem ad accomodarsi, poi gli aveva detto quasi con gioia per avere un nuovo ospite quella sera "io mi chiamo Hamilton e mi prendo cura di Macy, mia sorella e Halton, mio fratello che è il piu' piccolo tra noi". Ma non passo' un secondo che Salem potesse inserirsi nella discussione che subito i due fratelli iniziarono a litigare per contendersi le attenzioni del nuovo arrivato, piu' che altro per colpa dell'irruenza di Halton che aveva riempito di domande l'ospite. Salem si rese conto che l'intera casa era piena di strane creature, quelle che lui riusciva a vedere dopo il ritrovamento del libro.

  • Il ritorno alla normalità:

Quando tutto era pronto, Macy aveva chiamato con circospezione Hennie e l'aveva fatta entrare in camera sua dove era allestito un intero cerimoniale stregonesco. Un portale di pietre, la finestra dalla quale entrava la luce del cielo di notte, e il canto dei grilli nella notte. Allora le due si presero per mano, e Macy inizio' a spiegare: "Sai cosa significa il mio nome? Voglio dirti qualcosa di me che non tutti sanno. Il mio nome significa ARMA e non a caso io ho dedicato molto del mio tempo alle pratiche stregonesche. Adesso concentrati, Hennie devi sapere che noi siamo solo di passaggio in questa dimensione, dentro di te sono nascosti poteri ben più grandi di quello che puoi immaginare, affidati a loro! Quando le stelle sentiranno che sei pronta ci permetteranno di fare qualsiasi cosa. La magia è questo! Noi siamo streghe, siamo innanzitutto degli esseri viventi che preservano del potere vitale dentro se stessi. Chiudi gli occhi, e concentrati quando sarà il momento ridaremo vita a tutti quanti e quello che è successo non sarà mai capitato". Hennie pensava ai suoi amici, tutti quanti e ricordandosi di loro a un certo punto vennero investite da una luce, allora Macy pronunciò delle parole in una lingua strana, e poi disse di volere riportare in vita tutti quanti. Quando la luce scomparve dalla casa che ne era stata pervasa, Macy e gli altri continuarono a discutere fino all'alba. Mangiavano, si erano conosciuti, avevano bevuto qualcosa. Si erano divertiti e poteva dirsi che fosse nata un'amicizia, Macy racconto' di come la sua vita fosse cambiata dopo aver conosciuto i poteri della magia, di come si era vendicata dei torti subiti, di come ha potuto ottenere cose che prima le mancavano. All'alba i due ragazzi tornavano a casa, e Hennie era piu' tranquilla sapendo che tutto fosse tornato alla normalita'. Adesso pensava che tutto si sarebbe risolto per davvero, che le parole di Salem fossero reali e non vedeva l'ora di tornare a scuola.

  • Le ombre si materializzano:

Hennie e Salem erano tornati a scuola la mattina stessa, e tutti i loro compagni erano li, senza che gli fosse successo nulla. Alla fine delle lezioni ognuno torno' a casa sua. Hennie aveva ritrovato la serenità che aveva perso quella famosa mattina. A casa saluto' con un grande abbraccio sua madre e suo padre che non ricordavano niente dell'accaduto. Ma è proprio qui che Hennie si accorge di una cosa che la sconvolge. I mostriciattoli che prima vedeva stranamente non le apparivano da quando era tornata dalla casa di Macy. Pensava che fosse stato l'incantesimo della giovane strega a farli andare via, ma cosi non era. Mentre stava parlando con sua madre, dalle ombre della cucina apparivano degli aculei e delle zampe delle creature ancora più strane. Anzi, ancora più grandi. La situazione sembrava essersi fatta seria, e a quanto pare adesso tutti quanti potevano vederle ed esserne spaventate.

  • Il furto del libro:

Hennie decise di telefonare a casa di Salem col quale si diede appuntamento a metà strada tra casa sua e quella di lui. Dopo essersi difesa dai mostri, disse ai suoi genitori di trovare un posto sicuro, che non fosse all'ombra e la ragazza schizzò via dal suo amico. Salem corse anche lui lo stesso pericolo, e appena aveva incontrato Hennie le disse che era tornato a casa e di non sapere dove fosse finito il libro. A quanto pare qualcuno lo aveva preso da casa sua. Entrambi allora decisero di andare a chiedere a Macy se lei sapesse qualcosa riguardo al libro, e di aiutarli con i suoi poteri. La giovane strega li fece entrare e gli svelò la causa di quello che stava succedendo, delle ombre che si animavano e davano vita a mostri. Persino in casa sua che era ricoperta dei suoi incantesimi, sembrava accadere la stessa cosa. La ragazza disse loro "Non so che fine abbia fatto il vostro libro, non mi interessa nemmeno sapere dove sia finito. Quando ho tolto la chiave ho permesso al suo potere di liberarsi, e gli esseri che abitano dall'altra parte hanno attinto dal suo potere. La colpa non è dell'incantesimo ma della chiave stessa che sta manifestando il suo potere". I ragazzi con sommo stupore compresero che il libro non centrava con quello che Macy stava cercando e che in effetti lei non lo aveva mai menzionato. "Ma perchè pensavate che mi interessasse un libro del genere? No grazie, faccio a meno di certe schifezze quando lavoro io. Sono una persona seria" a quelle parole, che potevano suonare offensive per chi il libro lo avesse preso, un enorme terremoto scosse la terra e all'improvviso, in pieno giorno il Sole si oscurò come ricoperto da un manto oscuro.

  • La realta' dei fatti:

Ad un tratto un ragazzo nella oscurita' comparve e sorridendo con il libro tra le mani. Applaudiva e si diceva compiaciuto, intanto si era avvicinato ai tre. Lui disse di essere un parente di Macy, un parente a cui era stato dato l'incarico di assicurarsi che facesse il suo dovere e prendesse lo spillo chiave dal corpo di Hennie. Quest'ultima non appena lo vide lo riconobbe subito e disse "Ma tu sei Jeffrey?! Cosa ci fai con il nostro libro in mano!!". Il ragazzo vestito completamente di bianco fece un gesto al cielo e in tal modo fece apparire un enorme varco nel quale si scorgeva una statua enorme. Salem la riconobbe, sembrava la stessa statua che aveva sognato. "Che cosa è quella statua, tu lo sai Macy?" chiese all'amica, ma Macy non lo sapeva. Allora fu accusata da Salem di avergli mentito, di nascondere dell'altro, ma la la ragazza si difese affermando che non sapeva niente, ne da dove quel ragazzo arrivasse ne quale fosse il suo scopo finale. Jeffrey così spiegò il suo proposito voltandosi verso l'ammasso amorfo che si trovava davanti a loro, la statua: "Quella che vedete è ciò che rimane delle spoglie del Dio che noi adoriamo e a cui dobbiamo la vita. Dorme da millenni e millenni aspettando che il genere umano con la sua stupidita' riesca a ridestarlo dandogli il potere che gli hanno rubato. Adesso, vi chiedo di darmi quello spillo! Lui deve tornare e riportare l'ordine oscuro in questo mondo dove gli esseri umani hanno giocato un ruolo troppo importante per loro.. l'era dell'estinzione e della distruzione deve tornare" . Quelle parole sembravano tanto fantasiose e senza senso a Hennie che subito sentiva qualcosa che non andava. E tutto diventava piu' chiaro per Hennie e Salem quando sentirono la risposta di Macy.

"Quello e' il Dio a cui apparteneva la chiave? Adesso capisco! Ma la chiave deve essere sigillata, è per questo che sono stata io l'incaricata di estrarla e di portarla al sicuro. Con i poteri della mia venerata Keziah solo io potevo farlo senza l'aiuto di nessuno. Ma io non posso dargliela, la Dea non vorrebbe far risorgere questo patetico e putrefatto Dio del caos che dorme come un vecchio decrepito. La natura è ciò che deve continuare a esistere in quanto anima della terra! E se non è daccordo allora io non gli permettero' di riaverla per distruggere tutto! La grande Keziah lo aveva privato della chiave per un motivo ben preciso. Era intento ad appropriarsi dell'intera razza umana e mangiare qualsiasi essere vivente di questo mondo". Allorchè Salem chiese cosa fosse la chiave, e quasi per assurdo Jeffrey rispose che la chiave era un filo connettivo della mente del Dio che gli fu strappato ingiustamente per impedirgli di continuare a vivere. Nel sepolcro del Dio in cui si trovavano, dei mostri con la testa a punta nera continuavano ad uscire dal suolo, e circondavano poi le due ragazze e il giovane Salem che erano in possesso della chiave. Alla fine riuscirono a farsi strappare lo spillo che veniva portato nelle mani del ragazzo vestito di bianco il quale in men che non si dica lo conficcò nella carne della statua e fece rivivere il suo divino essere. Guardando Macy che serviva la sua divina strega, Jeffrey allora disse disprezzandola "E tu definisci Dea una strega condannata a morte e torturata per aver ucciso dei bambini? Guarda bene cosa significa trovarsi dinnandi a un vero Dio!"

  • Il Dio e Demone:

Jeffrey diede il benvenuto al Dio di un'altra dimensione, "Dobbiamo fare qualcosa!" disse Hennie pur non sapendo cosa fare, grido' a gran voce contro il Dio appena svegliatosi "Non ti permettero' di fare i tuoi comodi! Dio! Se sei stato tu la causa di questi miei tre giorni di merda allora sappi che faro' in modo di renderti impossibile il tuo soggiorno su questo pianeta! Consideralo un ringraziamento da parte del genere umano!" . Macy con riluttanza si disse davvero irrittata e faceva quasi a pugni con se stessa. Da una parte voleva risolvere la situazione da sola, dall'altra, si vedeva costretta a fare una cosa che mai avrebbe voluto fare. Prendendo le mani di Hennie le infuse del potere magico, e richiamò nella sua mente formule e incantesimi. "Lo vedi? Ascoltami! Quello che stai vedendo adesso, è qualcosa che nemmeno io posso controllare! E' il contenuto del libro che solo tu sei in grado di comprendere" Salem si disse preoccupato vedendo la sua amica in uno stato quasi sofferente, la ragazza stava avendo dei dolori lancinanti dopo che la strega aveva fatto l'incantesimo con le sue mani. "Lo spirito della Dea è stato richiamato grazie al mio incantesimo! Hennie!! Tu sei lei! Ma non avrei dovuto risvegliarla nel tuo corpo senza prima preparare la tua mente. Ma non abbiamo tempo. Anche stavolta non ho avuto scelta, devi perdonarmi! Adesso devi guidarmi tu e devi dirmi cosa fare per sigillarlo!" Una potente luce trasparente si spalancò dalle due che erano unite nelle mani, e investì il corpo del mostro gli altri mostri che li avevano circondati e del suo discepolo, il ragazzo vestito di bianco. Hennie chiese aiuto a Macy "Va bene, aiutami a rispedirlo da dove è venuto con il tuo potere, Macy!" entrambe vollero unire le loro forze, da una parte Hennie si era resa conto che Macy era una ragazza sincera e buona, e che l'unica sua colpa era quella di essere stata sempre sola.

  • L'amicizia che va oltre le stelle:
Le due ragazze avevano unito le loro mani, e a un certo punto comparve dinnanzi a loro due la figura di una donna vestita con una lunga veste tutta sfatta, ed era avvolta dalla luce. Macy la chiamò per nome "Sei tu Keziah?! Allora ce l'ho fatta! Sono riuscita a chiamarti!" tutta contenta quasi in lacrime. La figura della donna sorrise, pose le sue mani sulle teste delle due ragazze, e le infuse un potere immenso. Entrambe presero a parlare una lingua sconosciuta, che Salem che le stava guardando stupito, non poteva comprendere. Ma nelle loro teste il pensiero formulato era chiaro come la luce che stavano emanando dalle mani. "Segnata la fronte la bocca e il cuore ci mettiamo al sicuro sotto questo scudo giorno e notte nessun male ci coglierà. L'etere sottile, insustanziato, legato alle leggi di chi governa lo spazio e il tempo, ci sia la forza. La chiave occulta della mente divina e che il Sole illumini di raggi di vita le creature che per secoli sono sopravvisute nel suo sonno. Che l'arcano splendore della stella avvicini di nuovo chi invade questo mondo, alla massa immutabile che il tempo ha rinchiuso nei suoi confini!!". Una luce avvolse il Dio che sparì nel nulla e il varco dimensionale si richiuse come prima. Le due erano riuscite a sbarazzarsi della chiave dai poteri negativi e a sventare il pericolo del Dio che si era risvegliato. Si guardarono e insieme a Salem festeggiarono. Salem e Hennie restarono a casa di Macy un altro poco il tanto per mangiare qualcosa di buono preparato da lei. "Non avrai mica usato code di lucertola e cuore di pipistrello per cucinare..." disse scherzando Salem.
  • Dall'oscurita' alla luce:
Da quel giorno Macy e Hennie si vedevano spesso, Hennie approfondì il suo rapporto con Hemilton il piu' grande dei fratelli di Macy e cosi anche Salem e Macy fecero lo stesso. Hennie alla fine presento' Hemilton ai suoi genitori mentre Salem fu trovato in situazioni imbarazzanti con Macy al rientro dei suoi gentori. Fu piu' Macy che lui ad essere in imbarazzo a dire il vero. I ragazzi continuarano a vedere le strane creature, che dopo l'incantesimo fatto tornarono a essere quasi del tutto innoqui e a dare meno fastidio alle persone. Una sera Hannie chiese ad Hemilton se secondo lui quel ragazzo si fosse salvato. Hemilton disse che secondo lui non era di questo mondo, e che a volte certe cose non possono essere scoperte. "A volte, rimante tutto continuamente avvolto nel mistero.. come ad esempio l'origine delle creature che alcuni di noi riescono a vedere." disse. E continuò dicendo "quello che ho imparato, soprattutto osservando i grandi poteri di mia sorella da quando eravamo piccoli, e poi ultimamente quelli che hai manifestato tu, è che a volte qualcuno ci sussurra delle cose da chissà dove e noi ci chiediamo immediatamente chi sia stato a parlare, o da dove lo abbia fatto senza però tenere conto che magari quello che conta davvero è ciò che noi riusciamo a percepire. Che siano sussurri di demoni o voci di angeli, una cosa è certa, il messaggio è fatto per arrivare a qualcuno di noi". Hennie guardò prima scettica Hemilton "Hai eluso la mia domanda.. ma forse ho capito cosa volevi dire" e poi sorrise soddisfatta "L'unica cosa di cui sono certa è che i miei massaggi li faccio solo a te". Hemilton replicò "Ho detto messaggi, non massaggi...".

- Kitab Al Azif - le voci dei demoni nell'oscurita' - scenario finale - fine -

NOTA: La formula dell'incantesimo finale si rifa' a una frase chericale, e una frase di H.P. Lovecraft (Continuità).
   
 
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