Prologo
Un
temporale.
Fulmini
e saette riempivano il cielo sopra una piccola cittadina con poco
più di 2000
abitanti.
Dan
aveva sempre odiato quel posto, ma aveva imparato a sopportarlo, per
quanto lo
facesse star male.
Dan
era un ragazzo di 18 anni, come i suoi coetanei aveva interessi molto
vari:
amava il nuoto , il mare, la pioggia e qualsiasi cosa fosse
riconducibile
all’acqua, perché quell’elemento per lui
era libertà.
Il
suo sguardo era fisso nel vuoto fuori dalla finestra, come se fosse la
porta
verso un qualcosa di ignoto, la
sola
cosa che riuscisse a penetrare la sua mente era
il suono della pioggia, che
scrosciava nell’immensità di quella tempesta.
Pensava.
I
viaggi della sua mente erano sempre molto vividi, come se li vivesse
davvero
nella realtà che tanto odiava.
La
sua ancora di salvezza erano i suoi amici più fidati, li
conosceva da anni ed
erano un gruppo molto unito nonostante le varie difficoltà,
individuali e non,
che vivevano costantemente.
Il
primo che conobbe fu Alex, un ragazzo all’apparenza solare e
socievole, che
però sotto il suo sorriso nascondeva cicatrici che mai
avrebbe rivelato ad
anima viva, grazie a lui conobbe Freija, ragazza alquanto bizzarra
e mascolina con la passione per cose bizzarre almeno quanto lei,
e Matra, ragazza
solare e divertente che aveva un carattere molto forte, nonostante non
ne fosse
molto consapevole.
Erano
molto uniti e avrebbero fatto qualsiasi cosa per proteggersi
l’un l’altro;
qualsiasi cosa.
Non
erano ragazzi come tutti gli altri, per quanto lo potessero sembrare,
si erano
trovati perché il Destino lo voleva e perché per
loro aveva in mente grandi
cose.