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Autore: KiubyMalefica    29/06/2011    0 recensioni
e se la storia su Naruto Uzumaki,non fosse altro che il frutto dell'immaginazione di un ragazzino dodicenne omonimo che per sfuggire agli orrori della vita,si volesse rifugiare in una realtà tutta sua,scritte distrattamente su un diario dalla copertina logora? E se la realtà che vive non fosse che una delle tante altre dimensioni parallele? Chi è veramente Naruto Uzumaki: un ragazzino sfortunato ma ninjia di un piccolo villaggio,o un condannato orfano vittima di suprursi e violenze della società odierna? Sta a voi leggere,le sue pagine di diario.Buona lettura.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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pro1 Diario di Naruto Uzumaki.
Inizio: anni 12,luogo: Tokyo.
Residenza: Tokyo. Quella che vorrei: Konoha,il villaggio detto della foglia.

E se la mia vita fosse un film? Se tutto ciò che scrivo qui dentro non fosse altro che il frutto della mia immaginazione,
che la realtà fosse invece l'incubo di scoprire di essere un normalissimo ragazzino di dodici anni che non può far altro
che subire le molestie da parte di un parente stretto perchè non ha altro al mondo...se esistesse la realtà,io potrei non
essere anche un ninjia portatore di sventura? Un ninjia magari che vive tutto solo in un villaggio  sperduto nelle terre
dette del fuoco,perchè io sono il possessore di un antico demone volpe dalle nove code,il cui agitar semplice di una
delle nove code provoca un disastro naturale? Posso? Forse si,perchè sono ancora un bambino,ma quando sei confinato
in un istituto di orfanotrofio quando tutto ciò che hai si limita ad un vecchio straccetto come pupazzo e migliore amico
a cui confidare i tuoi pensieri,forse...è meglio immaginarsi,realizzare una realtà parallela.Sia mai che al mio alter ego ninjia
del mio personalissimo universo parallelo le cose non vadano anche meglio.
Oggi è il mio dodicesimo compleanno e lo festeggio da solo,in una camera dalle bianche pareti munito di un semplice e scomodo
tavolo con una stupida sedia,una lampadina,un diario e una matita come unico regalo di benvenuto nell'istituto.
Questo è la prigione non è una stanza,con delle finestre talmente piccole e che ti rivelano quanto tu sia intrappolato tra muri spessi,
con le inferiate. Da un momento all'altro sarò con un pigiama a strisce e un numero stampato come targa sopra,però le foto da
ricercato ovviamente non me le hanno fatte.Nemmeno questa soddisfazione. Non sono solo in questa stanza,vi sono altri due
ragazzini,miei coetanei,non sembrano nemmeno molto loquaci.La mia sfortuna aumenta di ora in ora,di minuto in minuto così via dicendo.
Ora però è inquietante rimanere in questo silenzio innaturale,ne sono immerso e ciò che viene rotto questo clima tetro viene prodotto dal suono
della mia matita,dallo sfogliare di pagine bianche del mio diario e solo il mio ansimare di paura ,perchè quattro paia di occhi mi fissano la schiena
con intensità. Un paio sono di ghiaccio dal crine rosso,pelle nivea quasi trasparente da fantasma sulla fronte una incisione fatta con un taglierino,
significa: "amo solo me stesso". Seppur sia inquietante è meno peggio di quello dall'aria torva e seria,dagli occhi color pece quanto il crine dei capelli
neri,che non mostra alcuna emozione...nessuno dei due mi ispira qualcosa di buono,eppure ecco che uno dei due si presenta dicendo.
Ciao pivello,io sono Saske e lui è Gaara,siamo i teppisti di questo posto e la tua verginità è finita qui...
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Ho trascorso una nottata interessante,perchè nel mentre che a turno,mi picchiavano e seviziavano, il mio corpo non ha reagito anzi semmai ho potuto
godere appieno dei loro volti,di entrambi dei miei neo aguzzini,di come fossero quasi disgustati dal fatto che per me non fosse una novità subire una
violenza. Hanno setacciato ogni mio interstizio,quasi fossi un giocattolo nuovo irresistibile,ma la realtà è che non lo sono più da quasi quattro anni,
nuovo per cui le crepe si vedono già che sono di quasi quinta mano. Eppure nel mentre loro mi esploravano,io ho avuto modo di ampliare il mio
mondo immaginario. Konoha è un villaggio nella terra del fuoco,in totale esistono varie terre: quella del vento,del fuoco,della sabbia...e forse chissà
se ne aggiungerò delle altre. Mi sono più soffermato sulla struttura della società. Ogni villaggio dispone di un capo,una guida che sia forte quanto saggia,
giusta e anche ci devono esistere dei cattivi,quindi ho pensato all'esistenza di organizzazioni segrete. Ci sono i civili quanto i ninjia e ogni terra dispone
di persone che possono avere o delle capacità innate o comunque essere nella mia medesiam condizione: "contenitore" di demoni mostruosi. Oltre a me
ho deciso che forse Saske potrebbe essere vittima di qualche supruso,da parte di un fratello maggiore...nome,Itachi Uchiha, che per renderlo più forte
ha sterminato tutta la famiglia. Mentre,Gaara è come me un contenitore di un nome. I suoi occhi mi inquietano...riguardo alla incisione,in realtà è un tatuaggio,
lo ha disegnato in seguito alla sciagura di possedere in sè qualcosa di mostruoso che non lo ha fatto mai sentire come gli altri. Soffre di solitudine tanto da
eleggere tale condizione castrante come qualcosa di cui vantarsi...e qui finisce perchè hanno smesso di infliggermi sevizie per cui sono risprofondato nella
triste e miserevole realtà. Per quanto cerchino di carpire da me qualche informazione, sorrido per quanto mi faccia male e non riesca a espllere il male che
da anni mi divora da dentro,perchè mi sento sporco e così da qualche giorno sto pensando alla teoria del clone di sè stessi in altri mondi e dimensioni paralleli.
Così è nato Naruto Uzumaki di un villaggio delle foglie, detta Konoha,reincarnazione di una volpe e le cicatrici che ha sul viso non sono nette e rosse quanto
in questa realtà,ma sono prive di alcun tipo di significato spregiativo di puttana,ma bensì sono dei segni inequivocabili che lui è la reincarnazione di una volpe
leggendaria. In questo mondo fatto di nulla anche questi aguzzini dispongono di una condizione miserevole ma sono caduti per un motivo di mia pura invenzione.
Sento che non resisterò molto a rimanere in questa realtà misrevole,perchè Konoha mi sta chiamando per essere costruita ampliata e volti senza nome,senza  alcun tipo di aspetto mi chiamano con una voce atavica di lasciare qualcosa che io stesso non faccio molta fatica a staccare dalle dita.
E' il mio talento,scrivere...pensare,essere in più posti seppur il mio corpo rimanga come una crisalide vuota alle prese di essere maltrattato o seviziato dallo
sciagurato di turno. Sono qui per raccontarvi le gesta di un ragazzino dall'aria perennmente stupida imbronciata che attraverso le sue buffonate da spaccone
nasconde un triste passato,la solitudine mitigata dalle sue grandi gesta....
Questa è la mia storia di un me stesso grandioso...buona lettura.
  
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