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Autore: I_Want_to_break_Free    29/06/2011    2 recensioni
Io Elena Gilbert tradita dalla mia migliore amica Caroline Forbes e dalla persona che amavo sopra ogni cosa Stefan Salvatore.
"...Era un buon segno,ciò significava che per quanto in quei giorni fossi diventata un ameba, in realtà sentivo e provavo ancora emozioni.
Tradimento,io lo chiamavo tradimento..."
Fortunatamente c'è Damon.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HeartBeat
Fine.



*Questa è la segreteria di Elena Gilbert lasciate il messaggio dopo il...biiiip*
-Elena sono lo sceriffo.Caroline è stata uccisa,l'hanno trovata senza vita giù nel bosco.- un singhiozzo interruppe quel messaggio. - ti prego,vieni.-
Non ci pensai due volte,mi infilai i primi jeans a portata di mano e convinsi un Damon,poco volenteroso,ad accompagnarmi.
-Sai i pericoli che corro,Elena.Se lei fosse sporca di sangue io...- Guardò con gli occhi cristallini un punto non ben definito.
-Damon,tu non farai niente.Ci sono io con te.-
-Come se questa fosse una garanzia e non un pericolo in aggiunta..-Sogghignò un pò amaro.
Non diedi peso a quelle parole e lo costrinsi ad uscire da casa Gilbert per diriggerci nella foresta.
Quando arrivammo lì,un telo di naylon bianco,di quelli che mia mamma utlizzava per coprire la biancheria stesa quando pioveva,avvolgevano il corpo inerme di Caroline.
Mi avvicinai allo sceriffo,la quale era impietrita con lo sguardo fisso su quel corpo informe.
-Sceriffo..-
-Oh,Elena..- mi abbracciò con vigore -io non posso crederci- continuò sussurando nel mio orecchio -Chi può averle fatto del male,chi?- chiese disperata staccandosi dalla presa e osservandomi con gli occhi pieni di lacrime.
-è sicura che l'abbiano uccisa?- chiesi dolcemente.
-Non si sarebbe mai uccisa,Elena- distolse lo sguardo puntandolo sul tereno bagnato.
-Lo sò.- risposi semplicemente. -Posso vederla?-azzardai in un secondo momento.
-Chiedi all'ispettore Franky, è lui che si occupa dell'omici...della cosa adesso.-
Mi allontanai dallo sceriffo,lasciandola nelle mani di Damon che in fin dei conti ancora era un membro del consiglio della città,avrebbe saputo consolarla ed era di certo un viso conosciuto.
-Ispettore potrebbe farmi vedere il corpo della mia migliore amica,per favore?-
l'ispettore un pò titubante,tolse il telo da sopra Caroline e lo spettacolo non fu dei migliori.
Un pazzo le aveva reciso l'arteria,la carotide per precisione,dissanguandola totalmente.
La pelle era lacerata e le prime ossa del collo potevano essere intraviste.
Quale Killer avrebbe scelto una morte così assurda?Andiamo di certo un uomo non avrebbe potuto recidere quell'arteria riducendola a quel modo!
Sembrava..No,figuriamoci,non poteva essere.
Ma era l'unica soluzione accettabile, assomigliava tanto ad un morso,il morso di un vampiro.
Che Damon si fosse cacciato nuovamente nei guai,addirittura tentando di uccidere Caroline?
Ma lui non era l'unico vampiro in città giusto? c'era..c'era anche Stefan!
Ma certo Stefan!Cosa aveva detto a casa Gilbert? che aveva fame!
-Damon- urlai affinchè lui mi sentisse.
Si avvicinò cautamente e impallidì alla visione.
-Potrebbe essere stato Stefan?- Chiesi preoccupata.
-Elena,Stefan può essere pericoloso ma insomma era Caroline,non l'avrebbe uccisa a sangue freddo! Ricordiamoci che un tempo quello buono era lui!.-
-Ma la lacerazione della pelle sembra proprio quella provocata da un morso di Vampiro,e tu non sei stato,giusto?-
Sperai non notasse quella sorta di incertezza che avevo avuto nel pronunciare l'ultima frase.
-Dubiti di me?- chiese serioso.
-No.- risposi secca.
-Non sono stato io,Elena.- rispose freddamente - ed è ora che torniamo a casa,d'accordo?-
Acconsetii sconfitta.
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L'avevo davvero uccisa contro il mio volere ma la natura che è in insita in ognuno di noi non poteva essere repressa.
Sentivo ancora il suo sangue caldo che massaggiava le pareti del mio stomaco.
Cosa avrei fatto adesso?Sarei fuggito per sempre da Mistic Falls oppure avrei confessato tutto riscuotendo in cambio la punizione che giustamente avevo meritato?
Entrambe le opzioni,di certo,non era quelle che desideravo veramente.
Quando avevo conosciuto Elena, avevo immaginato di vivere l'eternità nella maniera più normale possibile.
Chissà,forse un giorno,l'avrei sposata e avremmo vissuto in una baita in cima alla collina dove nel salotto si ergeva un camino e lì davanti,accovacciati l'uno sull'altra,avremmo potuto sorseggiare della cioccolata calda con il tepore del fuoco che carezzava i nostri corpi.
Non avremmo avuto figli ma in fondo il nostro amore ci bastava,giusto?
e nel caso in cui Elena avesse avuto bisogno di un bambino da accudire saremmo ricorsi all'adozione.
Ora invece,cosa mi era rimasto?
L'avevo persa perchè l'avevo tradita e per di più ora avevo ucciso Caroline che,seppur nell'ultimo periodo si era allontanata da Elena per ovvie ragioni,rimaneva una delle sue migliori amiche.
Forse la morte per un vampiro,essere dannato sin dal principio della sua non-vita,non era poi cosi dolorosa.
Avevo ponderato sul suicidio cosicchè insieme a me sarebbero morti anche i dolori di Elena,lei che adesso si ritrovava nelle braccia di Damon.
Guardai istintivamente la mia mano dove un anello d'oro zecchino,simile ad una fedina,luccicava rischiarato dalla luce solare.
Iniziai a guardare "quell'affare" e a girarlo intorno al dito per prendere tempo,l'indecisione si stava facendo sentire insieme alla paura.
L'avrei tolto tutto d'un fiato così la mia mente non si sarebbe accorta fino in fondo del gesto che stavo per compiere.
Contai fino a tre e dopo un sospiro affannoso tolsi la fedina.
Il sole scottante di mezzogiorno,a poco a poco,bruciò la mia pelle lacerandola e trasformando il mio corpo in cenere.
L'ultima cosa che ricordo è il rumore scrosciante dell'acqua dietro di me, l'acqua del ruscello dove tante volte da bimbo avevo giocato e poi il buio,il niente, adesso sono solo uno spirito che vagabonda in un'altra dimensione.
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-Damon dove stai andando? Casa non è da quella parte!- Non riuscivo a stargli dietro da quando aveva incominciato a camminare a "passo svelto",come l'aveva definito poche ore prima.
-Devo cercare Stefan- Disse ringhiando.
-Non credi che dovremmo avvertire prima Bonnie di Caroline?- Chiesi ingenua correndo stremata ma vittoriosa perchè finalmente ero riuscita a raggiungerlo.
-Bonnie già lo sa,Elena.Lei le vede questo genere di cose,le percepisce in una sorta di visione contorta e senza ordine cronologico ma riesce sempre a capire chi è la vittima.-
-Oh- riuscii solamente a blaterare - E dove ci stiamo dirigendo?hai già cambiato idea sul tornare a casa?-
-Stiamo?-chiese ironico- Dove sto andando!Tu torni alla residenza Gilbert- rispose categorico.
-No Damon,io vengo con te!-
Ruotò lentamente il suo corpo avvicinandosi a me e sfiorando con le labbra la mia fronte prima di aggiungere -Torna a casa.-
-No.-dissi incaponita.
-Elena..- Sospirò.
-Senti,non mi interessa quanto sia pericoloso Stefan o quello che tu stai per fare,ok? Sono stata con due vampiri nell'arco dello stesso anno,con uno continuo a starci,pensa te! Ho visto morire gente a cui tenevo,ho resistito a tradimenti e possibili attacchi nemici,ce la posso fare.- lo guardai fermamente.
Sorrise -La mia bambolina testarda- Mi prese la mano e ci inoltrammo per la folta vegetazione.
-Dovremmo esserci- disse ad un tratto.
-Dove?-chiesi io.
-Questo era il suo posto preferito,di Stefan intendo.Quand'era piccolo passava ore e ore vicino a quel ruscello..-
Impallidì,interrompendosi.
-Che succede?- Mi allarmai.
-Il suo anello-
Tra la miriade di fiori a terra,e il terriccio aveva scorto fugacemente la fedina che in un lontano tempo Kathrine aveva regalato ad entrambi i fratelli Salvatore.
Lasciò la presa su di me e con uno scatto si diresse verso le sponde del fiumiciattolo.
Alzò la testa guardandomi e non ci misi molto a capire che Stefan si fosse ucciso.
Corsi d'impulso ad abbracciarlo mentre le lacrime dell'uno bagnavano il volto dell'altro.
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-Dove?- una voce stridula arrivò alle nostre orecchie.
Sciolsi l'abbraccio ruotando la testa e fu lì che la vidi.
Bonnie con una rabbia sovrannaturale,che di certo non le apparteneva.
-Bonnie,lui..-tentai di biascicare.
-Elena,dove diavolo è!- urlò provocando un fulmine che squarciò l'albero dietro di lei.
-è morto,si è tolto la vita.- gridai di rimando.
-Se lo meritava.- sputò velenosa -e quest'altro schifoso vampiro che ci fa qui? dovete morire tutti voi della vostra specie!-
-Ehi non parlargli così!- mi irrigidii -Bonnie, è solo Damon!-
Quello che successe di lì in poi non segue una cronologia esatta nella mia mente.
Vidi un lampo fuoriuscire dalle mani di Bonnie in direzione "Damon",il volto di quest'ultimo quasi rassegnato,poi il suo grido "no,Elena" e la caduta a terra disgustosamente pesante.
Mi ero buttata tra di loro ed ero morta anch'io.
Un giorno sarei tornata,avrei vegliato su Damon e anche su Bonnie,nonostante tutto.
Il giorno in cui la mia anima avrebbe potuto fluttuare di nuovo nella dimensione terrestre.







Scusatemiiiiiiiiii!!! Sono in ritardissimo con l'ultimo capitolo,potrete mai perdonarmi??? in qualunque caso questa è la fine della storia,spero sia di vostro gradimento.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lasciato recensioni e coloro che hanno messo la storia nelle seguite,da ricordare o preferite ma anche coloro che semplicemente sono passati così per caso!
a presto con una nuova fic,un bacio!
Nicla
   
 
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