Come Scorpius Malfoy si innamorò di Rose Weasley.
Ci sono alcuni momenti che – a mio parere – non si scordano mai. Immagino che persone sagge e mature farebbero degni esempi, ma io sono Scorpius Malfoy e non sono né saggio né maturo. I momenti che io non scorderò mai sono molto semplici, come me.
Quando ho compiuto il mio primo volo sulla scopa.
Quando sono stato scelto per giocare nella squadra di Quidditch di Serpeverde.
Quando Al ha detto che ero il suo migliore amico.
Quando ho preso Oltre ogni previsione in Trasfigurazione (è stata solo una volta, lo so, ma è stato fantastico comunque).
Quando mi sono innamorato di Rose Weasley.
Per me era solo la cugina antipatica e noiosa del mio migliore amico. Qualcosa da evitare o da tormentare nei giorni più monotoni. Lo fu fino a quel giorno del nostro quarto anno.
Venivamo da una lezione di Trasfigurazione piuttosto difficile. Alla fine dell’ora la prof ci aveva riconsegnato un tema. Avevo preso il mio solito Accettabile e mi ero diretto fuori dalla classe per cercare Al con cui avevo intenzione di passare la pausa pranzo. Non lo trovavo da nessuna parte, fino a quando lo scorsi abbracciato ad una ragazza. Da lontano vedevo solo una massa di capelli rossi. Immaginai che fosse sua sorella Lilian. Ma avvicinandomi la riconobbi. Rose Weasley stava piangendo (con i lacrimoni!) sulla spalla del mio migliore amico. Al mi fece segno di allontanarmi, ma io non sono mai stato proprio un genio. Quindi mi avvicinai e feci una bella battuta alla Weasley. Solo che non era una battuta opportuna. Volevo solo sdrammatizzare, dicendole che anche se non aveva preso il solito Eccezionale sarebbe sopravvissuta. Ma lei alzò la testa dalla spalla di Al e mi guardò dritto negli occhi. La visione dei suoi occhi azzurri completamente pieni di lacrime mi trafisse il cuore. Dopo avermi urlato addosso tutto il suo odio se ne andò, ma prima di scappare mi urlò, così forte che lo sentirono tutti gli studenti: «Tu mi disgusti.» In quel momento io mi innamorai di lei e lei cominciò ad odiarmi per davvero.
Qualche giorno dopo facemmo pace e cercammo di essere amici, più per Al che per noi. Ma era destino che noi non fossimo amici. In ogni caso quello che successe dopo è un’altra storia…