Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: red tulip    29/06/2011    0 recensioni
L'estate inaspettata di Bea, alle prese con l'ultima lunga estate della sua vita e per questo piena di buoni propositi e progetti, ma che dovrà invece affrontare una realtà ben differente e molto al di sotto delle sue aspettative. Almeno in apparenza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5 - Doccia fredda


Che sete pensò Bea e che mal di testa, giuro che non bevo mai più...
Si chinò a prendere la bottiglia d’acqua e per quelli che le sembravano lunghi minuti non se ne staccò, bevendo lunghissimi sorsi...
Prese il cellulare per vedere che ore fossero Cazzo sono già le 7...

COSA COSA COSA?
 
“Sofy svegliati immediatamente!” le sembrò di urlare, ma in realtà stava sussurrando “E’ successo un disastro, una tragedia!”
“Cos’è successo? Dio che sete...”
“Leggi!!!”
Le passò il cellulare e lesse: Chi sei?
“Scusami tanto ma non capisco proprio cosa ti entusiasmi, che problema c’è?”
“Che problema c’è?? Cazzo Sofy, svegliati! E’ LUI!”
“Oh mio Dio, non dirlo...”
“E invece lo dico, voglio sprofondare... Come ho potuto...”
“Aspetta.. Ma cosa gli hai scritto?”
“Giusto giusto, cosa gli ho scritto?” ripetè Bea cercando una risposta plausibile, ma non le veniva in mente.. Smanettò col cellulare alla ricerca di una soluzione al quesito postole da Sofy, finchè non ebbe una smorfia di terrore in viso.
“Allora? Dai mi fai agitare, poi non vedo niente, vedo solo la tua faccia illuminata dal display, tra l’altro non hai una bella cera...”
Bea passò il cellulare all’amica e si buttò nel letto, con la testa fra il cuscino e il materasso e cominciò a battere i piedi come una bambina capricciosa.
Sofy scoppiò a ridere “Ti sto pensando oddio santo ma come ti è venuto in mente? Ma poi quando l’hai scritto? Tu sei matta! E pericolosa aggiungerei...”
“Dai Sofy che figura di merda, non ci posso credere, mi viene da piangere.. Voglio suicidarmi!” disse facendo capolino da sotto al cuscino “poi Chi sei? Ma ti prego, ma chi vuole che sia? Non può essere circondato da sfigate che gli dicono Ti sto pensando alle 3 di notte, poi non mi ricordo nemmeno di averlo pensato!”
“Beh, se ti può essere d’aiuto me lo ricordo io!”
“Taci tu! Dovevi impedirmelo, che razza di amica sei?
“Il tipo di amica che ti prenderà per il culo tutto il giorno.. Ma prima ci stanno un’altra oretta di sonno e un enorme cappuccino!”
“Non so se riuscirò ad addormentarmi”
“Chi sei?”
“Dai smettila di fare la scema! E’ già abbastanza umiliante”
“Ti sto pensando!” le disse Sofy, mimando una forte commozione.
“Ti odio!” urlò Bea, girandosi dall’altro lato e coprendosi con il lenzuolo fin sopra la testa.
 
 
“Buongiorno tesorine” disse Lara, porgendo loro delle grandi tazze di caffè
“Ciao mà!” mugugnò Bea.
“Che è successo?”
“Oooh assolutamente niente signora Lara!” si intromise Sofy ridacchiando, ma sussultò alla gomitata nelle costole tiratale da Bea.
“Voi due non mi convincete molto e sappiate che sta arrivando Livia, ha appena citofonato, quindi siate responsabili oggi, vi voglio vedere coi musi appiccicati ai libri” urlò salendo le scale e scomparendo dalla loro vista.
“Dimmi che è stato solo un brutto sogno e che non ho scritto a Lui” disse Bea scandendo bene le parole.
“Purtroppo per te non è stato un sogno, hai bevuto un po’ troppo e, come prevedibile, gli hai scritto! Mi domando solo quante altre volte gli hai scritto senza dirci niente.”
“Ma nessuna, forse gli ho solo fatto gli auguri al compleanno, ma non mi ricordo nemmeno molto bene!”
“Ciao ragazze!” esclamò Livia “Come state? Scusate per ieri sera, ultimamente sono un po’ nervosetta, non ce l’avevo realmente con voi. Mi perdonate?”
“Solo se tu perdoni noi!” prese la palla al balzo Bea.
“Uhmm, mi sembra una trappola... Per cosa dovrei perdonarvi?”
“Siamo andate al Frankie ieri sera!” pronunciò tutto d’un fiato Sofy.
“COOOOOOOOOSA? Pensavo di avervi fatto sentire in colpa, che avreste studiato tutto il programma da settembre ad oggi, che avreste passato la notte a crogiolarvi nell’ansia pre-esame, che avreste finito e stampato le tesine, che...”
“AAAAALT! Mi stai facendo venire mal di testa” la interruppe Bea massaggiandosi le tempie “E comunque chi ti ha detto che non le abbiamo fatte tutte queste cose?”
“Me lo dice la vostra faccia! Avete pure bevuto! Vergogna!!”
“E invece chi ti ha detto che abbiamo bevuto?” disse Sofy indignata e offesa, come se l’avessero accusata di un orribile crimine mai commesso.
“Sempre loro, le vostre facce! Siete impresentabili!” non riuscì a finire la frase che le venne da ridere e le amiche la seguirono a ruota “Dai, datemi una tazza di caffè e raccontatemi tutto!”
 
Caffè alla mano, raccontarono la serata precedente, della sbornia, dei ragazzi conosciuti, della nostalgia di Bea nei Suoi confronti e del fatidico SMS.
“Oddio ma come hai potuto fare una cosa del genere?” esclamò rivolta a Sofy.
“E cosa c’entro io? Mica ho un dispositivo che mi permette di controllare a chi manda gli sms!!!”
“Hai ragione! Allora tu, come hai potuto essere così stupida?”
“Ma che ne so, l’ho fatto e basta. Vorrei farti notare che stai urlando, e non poco! Ti dice niente la parola hangover?”
“Scusa, è che non mi capacito, ti ha fatto soffrire per 6 anni di fila, anche se vi siete visti solo per una ventina di giorni all’anno! Tu ci sei sempre ricascata, ma ora hai 19 anni! Cresci un pochino!”
“Dai, mi fai sentire male...” le rispose con gli occhi lucidi.
“Io lo so che ti senti male, ma rifletti: non lo vedrai mai più, lui è cresciuto, te sei cresciuta, avevate 13 anni quando vi siete conosciuti.. Era solo una cotta legata al mare, niente di più. Scusami, sono dura, ma è ora di aprire gli occhi, inoltre il messaggio parla da solo! Chi sei? Scusa ma non mi risulta che tu abbia cambiato numero negli ultimi.. Fammi pensare... 6/7 anni?”
“Hai ragione” oltre gli occhi lucidi ora Bea aveva la voce spezzata, sapeva che Livia le voleva bene e che era dura perchè sapeva perfettamente che riponeva speranze in una storia senza futuro ma che bisogno c’era di essere così duri con lei?
Livia lo capì e cercò subito di rimediare “Sarai stata sicuramente importante per lui, ma ora è giunto il momento di cambiare pagina, in 5 anni di superiori non sei riuscita a legarti a nessuno per colpa sua! So che sei innamorata” – queste parole fecero sussultare Bea, l'intera conversazione era stata una doccia fredda, un insieme di rivelazioni che si era sempre rifiutata di guardare in faccia per evitare di riconoscerle – “ma è ora di andare avanti, lo dico per te, detto questo accendiamo i portatili che dobbiamo setacciare il web in cerca delle possibili tracce del tema!”
“Ok” Bea ebbe la forza di rispondere solo a questo e si alzò per andare a prendere il portatile.
“Si può sapere perchè sei stata così dura con lei?” esordì Sofy con una voce spezzata dalla rabbia.
“Perchè so quanto ci tiene, ho paura che soffra.. E’ come se fosse una sorella per me! Lui, il Danny Zucco della situazione, è un marpione, un farfallone, l’ho conosciuto e mi ha dato una pessima impressione, per quanto gli vedessi gli occhi a cuoricino quando la abbracciava... Sta di fatto che le ha chiesto chi fosse, ti sembra normale? In teoria dovrebbe sapere il numero a memoria, non credi?!”
“Hai ragione, ma Bea c’è rimasta di merda...”
“Lo supererà, ha noi!” concluse abbassando la voce, vedendo con la coda dell’occhio l’amica avvicinarsi.
 
“Bene ragazze, allora andiamo alla ricerca delle tracce! Sperando di avere qualcosa di concreto fra le mani!” disse Bea mettendosi all’opera e aggiunse “comunque grazie ragazze, lo so che vi preoccupate per me, ma la situazione non è così grave come sembra... E’ stata solo una bravata tanto per... Davvero!”
Le altre due si guardarono e si misero a ridere “Sì sì una bravata tanto per, certo! Ma per favore smettila di dire scemenze e studiamo và...” si misero con tazza, quaderno e appunti accanto al laptop e, munite di concentrazione cominciarono la ricerca.
 
Da dietro lo schermo del suo portatile, Bea prese il cellulare e senza farsi vedere dalle amiche si mise a smanettare e a digitare.
 
3 lettere. La prima è la B e l’ultima la A.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: red tulip