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Autore: Miss Dumbledore    30/06/2011    2 recensioni
E' una specie di raccolta di sprazzi della vita di Lily Luna Potter e la sua allegra combriccola , miei pensieri messi nero su bianco.. e suvvia, facciamoveli leggere dai u.ù
Viii amo cari ♥
Genere: Comico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Per Lily era sempre stato strano essere riconosciuta in giro come la figlia del celeberrimo Harry Potter, il salvatore del mondo magico, il ragazzo, ormai uomo, che è sopravvissuto. Ricordava bene quando la gente la fermava per strada insieme ai suoi fratelli ed era a fare spese con il padre, ricordava l'ammirazione nei loro occhi e come guardavano gli eredi stessi con lo stesso sguardo. C'erano stati anche i mitomani, stazionati anche notti davanti al cancello del giardino con tanto di tenda da campeggio.
Nonostante le avessero raccontato sempre ciò che aveva fatto non capiva come mai fermavano anche lei, in fondo era solo sua figlia, una bambina nata per caso da quel padre così stimato e conosciuto. Andare ad Hogwarts era stato così strano, anche se già due dei tre figli erano arrivati i bisbigli erano stati incredibili mentre percorreva decisa la strada verso il malridotto Cappello Parlante di cui aveva sentito parlare molto più di tutti quelli studenti che affollavano la Sala Grande. Era tutto completamente diverso per lei, era come se conoscesse già quel posto, forse perchè amava sedersi in cucina col padre e ascoltarlo mentre le raccontava le sue avventure, non senza un certo imbarazzo, e zio Ron che aggiungeva particolari divertenti ad ogni cosa che il padre diceva. Poi c'era zia Hermione che l'ammoniva dicendole che i loro erano altri tempi e casi del tutto eccezionali, e che lei doveva far la brava e rispettare ogni regola, ma dubitava che ci credesse anche solo lei stessa.
Dopo essere arrivata ad Hogwarts ne aveva avuto la conferma: lei non sarebbe mai stata una normale studentessa. Tutto ciò che aveva compiuto prima di lei suo padre sembrava che venisse in qualche modo richiesto anche a lei. In realtà quello a subire più pressione era Al , dato che James di queste cose se ne curava poco. Era tutto così.. dorato ad Hogwarts, amava andarci, amava anche studiare Storia della Magia, con la sua grande passione per le storie restava ad ascoltare le millanta guerre, senza prendere appunti, solo ascoltare. Era l'unica passione che la legava fin da piccola con Rose, lei sempre così mogia e timida, mentre Lils così vitale e spensierata, piena di gioia da riversare su chiunque le passasse accanto. Di Rose nessuno si era stupito quand'era finita in Corvonero, ma Lily.. Lily sembrava la tipica Grifondoro dalla nascita, insomma, il cognome era già un programma, che poi avesse la grinta della madre e il talento del padre nel Quidditch non guastava e allora perchè era finita fra i cervelloni? A dire il vero non lo sapeva nemmeno lei, ricordava ancora bene le parole del quel vecchio cappellaccio: 'aah, personalità interessante, quasi quanto tuo padre piccolina, pare che nella tua famiglia non ci sia nulla di bianco o nero.. hai un cuore da leone, lo vedo bene, ma anche una mente brillante degna di tua nonna. Vedo che sei una piccola rivoluzionaria, già, credo proprio che tu non voglia seguire la tradizione, quindi.. CORVONERO!' 
Era stato un vero e proprio monologo, la ragazza non se ne capacitava ancora dopo anni di essere stata mandata fra tutti quei cervelloni dai voti eccellenti e le menti filosofiche. Anche se fra quelle menti brillanti ci aveva passato ben poco tempo; se nei primi tempi era stata educatamente seduta al fianco di Rose, due settimane dopo l'inizio delle lezioni venne invitata da Kimberly, una ragazza conosciuta sull'espresso per Hogwarts con cui aveva fatto il viaggio, a cenare al tavolo dei Serpeverde. A dire il vero ci era andata con una certa riluttanza, era cresciuta in una famglia in cui solo il nome di quella casata instaurava discorsi sulla slealtà e smorfie contrariate, un po' come quando Al vi era finito dentro anche se con lui si erano dimostrati comprensivi e gentili. Ma quella cena, nonostante quello che pensava, si era rivelata più divertente del previsto tanto che aveva preso l'abitudine di fare colazione (e anche gli altri pasti) un po' ovunque, a volte fra i Serpeverde e altre al tavolo rosso-oro, per fare contento il fratello James e il cugino Hugo. Per questa sua abitudine era stata soprannominata la senza-Casa, la si vedeva spesso aggirarsi anche per le sale comuni altrui, come al terzo anno quando si era messa con il capitano della squadra di Quidditch Tassorosso, anche se era durata soltanto un mesetto scarso. Ricordava bene che il giorno in cui ruppe con lui Albus stava per inscenare una specie di balletto della vittoria, James aveva fatto un gran respiro di sollievo dato che l'aveva già vista catastroficamente sposata con un amorfo nullafacente, come lo chiamava lui, e Kim le aveva dato una pacca sulla spalla dicendole che aveva fatto la prima scelta giusta dall'inizio di quella relazione. 
Ci si aspettava tanto da Lily Luna Potter, tanto almeno quanto ciò che il suo cognome significava, anche se sembrava impossibile doveva essere così. La pressione, anche se lo negava, l'aveva sempre sentita. Insomma, era figlia di Ginny Weasley, una nota giocatrice di Quidditch e di Harry Potter che beh.. non era necessario dire cosa avesse fatto per guadagnarsi quella fama.
Ma nonostante la pressione delle aspettative e i piccoli problemi quotidiani Lily aveva sempre un sorriso stampato sul viso, lei era la Potter, quella che litigava ogni tre per due con Scorpius Malfoy, quella che schizzata che faceva casino con la sorella del suo acerrimo nemico, la coccolatissima sorellina di James e Albus e l'amica di tutti. Nessuno poteva evitare di volerle bene, nessuno poteva fare a meno di pensare che la diceria che le persone sorridessero minimo 18 volte al giorno fosse falsa, perchè vedendola era impossibile non pensare che fossero maledettamente poche.

noticina: okaaaay, lossò che fa schiferrimo, ma sono pensierini che ogni tanto spuntano sulla mia amata Lils e che non posso fare a meno di scrivere, quindi mi son detta, perchè non farli leggere a qualcuno?  tanto love a voi che leggete e sopportate le mie schifezzuole troppo corte per essere one-shot e troppo stupide per diventare qualsiasi altra cosa.
   
 
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