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Autore: echo kiriky    30/06/2011    1 recensioni
"[..]Le fan cominciano a gridare ancora di più, quando i primi accordi di "Neustart" si diffondono nell'aria attorno. Qualcuno comincia a gridare i nomi dei vari componenti e, ogni tanto, tra i tanti dubbi si distinguono frasi come Ich Liebe Dich. Chi non urla, tenta di seguire il rapper di Timo e la voce di Frank, cantando con loro...[...]"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ci tengo a precisare che i Panik non mi appartengono, e con questo mio scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del carattere o delle vite dei componenti della band, né desidero offenderli in alcun modo.


Adesso... svengo!
Una più he agitata Kia, gira senza meta per la sua stanza in pantaloncini neri e maglietta bianca a maniche corte, aprendo e chiudendo le ante dell'armadio mentre con l'altra mano tiene il telefono.
-Allora, calma e sangue freddo!... Prova i jeans chiari con la maglia nera e la camicetta bianca. Uhm... ai piedi metti le ballerine nere!- le dice la voce di Lisanne.
E così prende ed indossa quanto le è stato consigliato, per poi specchiarsi.
-Perfekt!- è l'assenso al look.
-Lo so, lo so di essere un genio. Per il trucco io dire qualcosa di molto semplice. Scordati la matita di qualsiasi colore essa sia! Prova con un filo di ombretto viola; metti un po' di mascara, del lucida labbra e, veramente molto poca terra per colorare il viso.- dopo il suo giro di modestia, continua i suoi consigli, questa volta con il trucco.
-Ok , ed ora con i capelli? Li piastro?- chiede dopo una decina di minuti, guardandosi allo specchio.
-Ma sei matta? Lo sai che odio quando utilizzi la piastra sui tuoi capelli. Lasciali mossi e nel caso metti metti due forcine ai lati della testa.-
-Va bene. Altro da consigliarmi?- chiede Kia, mentre si mette l'ultima forcina.
-Sì! Non svenire quando sarai con Francis Schwarz e comportati normalmente-
-Ok, ok. Mi avete dato lo stesso consigliato tu, Veronika, Tjria, Nadja e anche Ann- risponde Kia.
-Questo perché ti conosciamo ; ed ora va, altrimenti fai tardi. poi fammi sapere- e dopo un ultimo saluto ed incoraggiamento, la telefonata termina.
Presa una borsa con le chiavi di casa, portafoglio e qualche altra cosa, esce lasciando solo un messaggio sul tavolo della cucina ricordando ai genitori della sua uscita, nel caso fossero di ritorno prima di lei.
Dopo di che, prende il suo motorino dal garage e parte alla volta di Neumunster, dirigendosi verso la stazione ferroviaria della città. Lungo il tragitto non può fare a meno di ripensare a qualche giorno prima, lo stesso in cui era arrivato il messaggio di David in cui le chiedeva cosa gli sarebbe accaduto se avesse ucciso Timo. Le lezioni erano terminate e, come di consueto, Veronika e Kia erano tra le ultime ad uscire dalla loro classe e camminavano parlando tra loro del pomeriggio di shopping che avevano in mente per quello stesso pomeriggio quando, l'arrivo di Francis Schwarz, aveva fermato la chiacchierata in quanto si era rivolto ad una più che stralunata Kia per chiederle di uscire quel week-end. Solamente con l'aiuto dell'amica era riuscita a mettere in fila almeno due parole per accettare, mettersi d'accordo e salutare. Una volta che se ne era andato Veronika aveva cominciato a ridere mentre Kia lentamente si riprendeva da quello che fino a quel momento era stato il suo più grande sogno.
Arrivata a destinazione e, trovato un parcheggio, lascia il suo motorino proseguendo a piedi per un breve tratto, fino ad arrivare ai giardini lì vicino e camminando fino ai pressi di una panchina vicino alla fontana, dove si trova seduto il ragazzo che, vedendola, le va incontro sorridendole.
-Ciao!- la saluta lui.
-Ciao!- un saluto fievole, ma più che allegro, da parte di Kia.
E da lì i due cominciano a camminare e a parlare del più e del meno, facendo su e giù per il perimetro dei giardini.
Francis le offre un gelato.
Ma, alla fine, anche questo pomeriggio giunge al termine; il sole sta cominciando a lasciare il suo posto alla notte ed è giunto il tempo per Kia di tornare a casa.
-Scusa Francis, ma ora devo proprio andare!- si scusa lei.
-Tranquilla. Vuoi che ti accompagni a casa?- chiede il ragazzo.
-No, grazie! Sono venuta con il mio motorino.- gli sorride.
-Ok, allora ci vediamo a scuola domani.-
-Sì... s...- il ragazzo si avvicina e la bacia per pochissimi secondi, il tempo per assimilare quanto le accade, che Francis ha già interrotto il bacio e le sorride, mentre Kia accenna un sorriso imbarazzato, arrossendo lievemente.
-Allora, a domani!- un cenno della mano e poi il ragazzo si allontana, mentre Kia lo osserva ancora con lo sguardo vitreo.
Le occorre del tempo per assimilare il tutto e poi anche lei prende la strada per il parcheggio e, avviato il motore del suo mezzo, si dirige verso casa fermandosi però più di una volta evitando di causare degli incidenti a causa della sua mancanza di concentrazione. Ed è per questo motivo che impiega più dei suoi solito dieci minuti per arrivare a destinazione ed una volta varcato il portone di casa corre verso la sua stanza e si stende di peso sul suo letto osservando il soffitto, mentre sulle labbra le si dipinge un sorriso.

   
 
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