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Autore: Dominil    01/07/2011    2 recensioni
"Bri..."
"Mmmm?"
"Non vedo l'ora di essere a casa, Zacky e' diventato insopportabile con la sua allegria insensata."
"Ah."
"Ma mi stai ascoltando?"
"Matt aspetta, questo cellulare mi fa sentire un idiota."
"Dovresti dirmi grazie per averti impedito di prendere un Blackberry, sei troppo tonto per la tastiera qwerty."[...]
Give me loneliness.
Flash.
Give me darkness.
Flash.
Give me happiness.
Flash.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bright Eyes Shine


"Los Angeles è in continuo cambiamento, perché per te è rimasta la stessa?"
Forse per la prima volta lo sguardo di Johnny si era fatto serio e Margaret fu costretta a nascondere il suo oltre il bordo della tazza di Ginseng, mentre lo beveva a piccoli sorsi.
"Non lo so."
Sbattè più volte le palpebre quando la retina della sua mente fu attraversata da un portafoto con il vetro incrinato sul pavimento di una casa di cui ricordava ogni minimo particolare. I timpani quasi sanguinarono al ricordo dei passi di lui che si avvicinavano lenti e pesanti. Non sarebbe importato a nessuno di quella foto, nessuno tranne Margaret.
"Semplicemente non è accaduto niente degno di nota. Sei tu la rockstar Johnny, non io!"
Bastò concentrarsi sul suo vecchio amico per far apparire sulle labbra l'accenno di un sorriso.
"Si ma ogni vita è a suo modo interessante, almeno questo è ciò che penso io." Era bello però vedere che, nonostante il tempo passato, le sue guance si coloravano ancora di rosso ogni tanto, ovviamente senza preavviso.
Margaret continuava a rimanere li quasi immobile cercando comunque di nascondersi, non aveva voglia di parlare e non ne era nemmeno il caso. Voleva solo ridere con Johnny, aveva bisogno della sua risata contagiosa.
"O-Ok ho capito." riprese, senza forse riprendere fiato. "Se non vuoi raccontarmi niente lo accetto e lo rispetto."
Guardare negli occhi di Margaret erano un costante deja-vu per Johnny Christ: quante volte vi si era affacciato in una sola notte?
Nulla era mai sembrato più vivido nella sua testa.
"Grazie JC." Un sorriso imbarazzato le fece mostrare i denti e finalmente la tazza di Ginseng vuota poté tornare sul suo piattino. "In questo momento non sono proprio dell'umore ma prometto che ti racconterò tutto molto presto."
L'altro alzò un sopracciglio, ma al tempo stesso cercò di nascondere la propria preoccupazione.
"Hai fame? Io si, il mio stomaco sta impazzendo ed ha bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti."
"No, tranquillo." Rispose Margaret. "Non è che durante il tour ti hanno tenuti a dieta?"
Johnny rise divertito, passare il pomeriggio con quella ragazza era balsamo per il cuore.
"Naaa ho sempre mangiato tanto, dovresti ricordarlo."
Se lo ricordava eccome, non passava ora in cui Johnny non avesse bisogno di mangiare e tutti si chiedevano dove mettesse tutto quel cibo. La pancetta ce l'aveva, siamo sinceri, ma quello era tutto Jack Daniel's.


***


L'acqua della piscina brillava alla fioca luce della notte, rifletteva con sfumature di blu le candele posizionate lungo il bordo di quello specchio e le luci che ornavano il giardino di casa Haner. Zacky era appena arrivato sfregandosi le mani, le feste organizzate da Michelle dopo ogni rientro ad Huntington Beach erano sempre le migliori.
"Ciao Zack, ti stavamo aspettando!"
La padrona di casa venne fuori dalla mischia di invitati che avevano accerchiato il buffet e corse ad abbracciarlo.
"M-Michelle ma... Quante persone ci sono qui?!"
"Dici che mi sono lasciata un po' andare con la lista degli invitati?"
"Non più di tanto, alla fin fine lo fai sempre." concluse Zacky con un piccolo sorriso, per poi entrare con la sua amica nel cuore della festa.
I gemelli Berry si erano autoproclamati intrattenitori della serata e a quel punto tutto avevano paura di ciò che sarebbe potuto accadere; Michelle si guardava intorno nervosamente alla ricerca di oggetti fragili da mettere in salvo.
"Ehi Johnny." Il secondo chitarrista si sedette vicino al suo amico. "Birra?"
"Si grazie Zack, ho già la gola secca."
Bevve con un occhio rivolto al cielo a malapena puntinato di stelle, pensò a Margaret che dormiva nel suo letto aggrappata con una mano alle lenzuola.
"Ti ho visto uscire dalla Warner con Margaret oggi, siete andati a bere qualcosa insieme?"
"Si un caffè, siamo stati bene." rispose Johnny guardandosi istintivamente le scarpe ma Zacky non se ne accorse, non era mai stato granché come osservatore.
Anche Brian era assorto nei suoi pensieri quella sera o meglio, era assorto nella sua noia. Se ne stava tranquillamente appoggiato al muro vicino alle bevande estranamente era piuttosto sobrio. Nessuno se n'era accorto, nessuno tranne Matt che stava venendo da quella parte.
"Che ci fai qui tutto solo Haner? Ti stai perdendo i Berry."
"No riesco a vederli anche da qui."
"Ok." riprese Matt, costringendo l'altro a guardarlo negli occhi. "Che hai scazzo-man?"
Brian storse il naso, aveva sempre detestato quel soprannome.
"Niente."
Non aveva senso parlare o spiegare o farsi comprendere, nessuno avrebbe mai capito davvero. Nella sua mente viaggiavano liberi i ricordi dei piccoli pub in cui si poteva essere chiunque, dove si potesse essere chiunque. Vista l'impossibilità di essere di nuovo solo Brian, si accontentava di essere Synyster ma per farlo non poteva rimanere li.





Buon pomeriggio giovani lettori, pensavate che avessi abbandonato questa storia eh?
Ammetto di averci pensato qualche volta D:
Come sempre mi auguro che abbiate apprezzato, lo spero tanto! Ho risposto alle recensioni con un messaggio, dovreste averlo ricevuto :)
Un bacio e alla prossima!
Dominil.

   
 
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