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Autore: Silvia_sic    01/07/2011    3 recensioni
Sangue del suo sangue.
Un forte rapporto di parentela.
Ma in verità: lui non lo conosceva realmente... non c'era stato tempo per conoscerlo e non ci aveva nemmeno provato...
Ma non era stata colpa sua, perchè “quell'estraneo” era scappato, lasciandolo crescere da solo.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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uri 2

2° capitolo: L'importanza di essere padre

-Dai, papà! Siamo tardi! Muoviti!- esclamò Anthony afferrando la mano del padre e tirandolo per lo spiazzo della base aerea.


-Sì, Sì, arrivo! E poi le persone importanti si fanno aspettare! Prendi tua madre che ci ha fatto aspettare 40min per prepararsi!-


-Ehy! Sono una donna e ho bisogno di tempo per prepararmi!- disse Pepper giustificandosi.


Entrarono tutti e tre nello stabilimento, dove li aspettavano alcuni soldati con il colonnello Rhodes.


-Ciao, Rhody!- salutò il piccolo Anthony.


-Guarda chi si vede! La famiglia Stark al completo!- esclamò il colonnello vedendoli. -Wow! Anthony, sei cresciuto molto dall'ultima volta che ti ho visto!- enunciò guardando il bambino che teneva la mano di Tony.


-Tu dici?! Io sono alto così già da parecchi anni!- rispose Tony con ironia.


Il bimbo rise divertito, aveva lo stesso nome del padre, che però veniva sempre chiamato con il diminutivo di “Tony” e a pensarci bene il bimbo non aveva mai sentito chiamare il padre con il suo vero nome.


-Di sicuro non parlavo con te!- esclamò il colonnello, poi guardò l'ora e disse: - le solite 2 ore di ritardo non mancano mai, eh?!-


-Siamo elegantemente in ritardo!- puntualizzò Tony.


-Questa volta è stata colpa mia, scusa!- enunciò Pepper.


-Tranquilli! Siamo qua tutto il giorno, potevate venire a qualunque ora desideravate!- esclamò Rhody.


-Ok! Possiamo cominciare! Anthony, stai con la mamma, intanto che io parlo con questi signori.- disse Tony al figlio che gli teneva la mano.


Anthony andò da Pepper e la portò a vedere i grandi aerei da guerra militari.


Tony intanto illustrò il progetto a cui l'esercito si era interessato, ormai non più materiale bellico, ma vari prototipi di motori a reazione per i freccia militari.

Ora la Stark industries si occupava di molte più cose rispetto ad anni prima. Per esempio forniva energia a tutto il mondo grazie al reattore ad arco.


Il contratto fu chiuso con successo e con grande soddisfazione da parte di tutti.

Rhody e Tony rimasero soli per scambiarsi 2 chiacchiere.


-Allora come te la passi?- chiese Tony all'amico.


-Molto bene, sto per salire di grado e diventare generale.- rispose Rhody soddisfatto.


-Wow! Complimenti! Poi, senti come suona bene: “Generale Rhodes”!!!-


-AhAh! Già hai ragione! E tu nelle vesti di padre come te la cavi?-


-Bhè... mi dà un bel da fare, è un bimbo sveglio e attivo! Credo che Anthony e Pepper siano la cosa più bella che ho!- disse guardando in lontananza il bimbo in braccio alla madre, impegnato a spiegarle tutte le parti dell'aereo.


-Sai Tony, fin da quando ti conosco non ti avevo mai visto così felice...- Rhody stava continuando a parlare, ma Tony non lo sentiva...


Davanti agli occhi gli si era presentata la stessa scena del sogno... il lampione, i suoi genitori, l'auto, il ticchettio ed infine l'esplosione.


-Ehy! Tony! Mi stai ascoltando!? Cos'hai?- chiese il colonnello notando lo sguardo perso dell'amico.


Era stato solo per un paio di secondi, ma nella sua testa era durato un eternità. Riprese coscienza su quello che stava succedendo. Si sentiva debole e a malapena le gambe lo tenevano in piedi.


-Ehy! Tutto bene?- gli domandò di nuovo Rhodes. Tony lo guardò per un secondo poi disse: -Devo sedermi...-


Rhody lo fece accomodare su una sedia non poco lontana.


-Vuoi un bicchiere d'acqua? Che succede? Ancora il palladio?- chiese ricordandosi dello spiacevole inconveniente di anni prima.


-No, no! Non uso più palladio, altrimenti sarei già morto! Quel sogno mi perseguita, vuole dirmi qualcosa!- esclamò Tony.


-Quale sogno?-


-Ho sognato l'incidente dove sono morti i miei genitori... e adesso l'ho rivisto...- spiegò Tony in poche parole senza entrare nei dettagli.


-Oggi quante volte ti è successo?- chiese Rhody, guardandolo un po' stranito.


-Solo ora da quando l'ho sognato... secondo me vuole dirmi qualcosa...- disse Tony.


-E cosa di preciso? È solo un sogno! Mica crederai in quelle baggianate!- esclamò il colonnello sempre più sorpreso.


-Figurarsi se ci credo! Ma questa volta è diverso... sembra tutto così reale!-


-Non sarà nulla! Forse è perchè ci pensi continuamente- propose Rhody, cercando una qualunque spiegazione possibile.


-Hai ragione! Devo smettere di pensarci! Sarà solo un po' di stress, mi passerà!- esclamò Tony auto-convincendosi. -Si è fatto tardi, è meglio che ti lasci lavorare, altrimenti non fai niente tutto il giorno!-


-Ridendo e scherzando sono già passate 2 ore! Hai proprio ragione, dovrei tornare in servizio altrimenti mi gioco il posto da generale!- esclamò Rhody, scherzando.


Proprio in quel momento il piccolo Anthony corse verso il padre.


-Allora facciamo il giro sul SR-71???- domandò il piccolo speranzoso.


-Questa volta passiamo, Rhody ha molto lavoro da fare e noi dobbiamo andare...- rispose Tony, pentito di aver messo in testa al figlio quell'idea.


-Ok...- disse il bimbo un po' dispiaciuto.


-Non essere triste! Questo pomeriggio prometto che ti porto al Luna Park! Che ne dici!?-disse prendendo in braccio il figlio e mettendolo su un fianco.


-Dici davvero?!- domandò Anthony con gli occhi colmi di felicità.


-Certo che sì, campione!-


-Che bello!!! Mamma, papà mi porta al Luna Park!- disse il piccolo alla madre anche se era lì e aveva sentito tutto.


Pepper gli sorrise dolcemente, poi guardò l'ora e disse:- Prima però dobbiamo fare molte cose, è meglio andare-


Tony passò il figlio dalle sue braccia a quelle di Pepper.


-Avviatevi, io vi raggiungo subito- enunciò Tony.


Pepper ed Anthony salutarono Rhody e andarono verso l'uscita.


-Allora ci si vede! Alla prossima, e grazie di tutto!- esclamò Rhody, salutando l'amico.


-Piuttosto io ringrazio te, mi ha fatto piacere rivederti! Spero di rivederti Generale! E mi aspetto l'invito per la cerimonia, ci conto!- esclamò Tony camminando all'indietro verso l'uscita.


-Sarà fatto! Ci vediamo!- disse Rhody, tornando al suo lavoro.


-Tony! Quasi dimenticavo... - Tony si girò verso la sua direzione -Sei un padre fantastico!- esclamò Rhody, Tony sorrise, alzò un braccio in segno di saluto e poi uscì dallo stabilimento.

Continua...

Ciao!!! Fine del secondo capitolo... 

Ringrazio mirianaval e lisa_res per aver recensito lo scorso capitolo, mi fa molto piacere che vi sia piaciuto!

Grazie anche a chi ha solo letto! Vi aspetto per il 3° capitolo! ciao!!!!

   
 
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