Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Serena96    01/07/2011    12 recensioni
Una ragazza diversa dalle altre,timida ma al punto giusto,simpatica,dolce.
Un' incontro favorevole.. Ma.. un futuro da cancellare
« Mi dispiace,ma non possiamo fare più niente. E'arrivata l'ora.. »
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Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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  Buonpomeriggio donzelle(:
Come state? Che mi raccontate?A scuola?
Grazie per le recensioni. Siete le uniche per cui lo faccio,riuscite a rendermi felice.
Grazie per le 6 seguite,per i 3 preferiti e per le 67 visite. E per le 4 recensioni e i 2 messaggi.
Vìamo.<3
Ecco il prossimo(:



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Arrivate a casa,c'era un baccano colossale.
- Nonna ma che sta succedendo?- Chiese Mad,tappandosi le orecchie,a causa della musica troppo forte.
- Niente,Mad. E' Summer,che sta cantando al karaoke- Disse mia nonna,con un sorriso,nascondendosi in cucina.
Summer è la mia cugina preferita,quella che c'era stata sempre.
- Summeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer - Urlai correndo in camera.
- Jessssssssssssssssssssssssss,che ci fai qui? - Mi disse con un sorriso eccezionale. La cosa che più mi piaceva di lei era il sorriso, perchè anche quando stai male quel sorriso ti faceva arrivare calore fino al cuore.
- Passo l'estate qui. - Gli dissi poco emozionata. Ma ora , forse , che c'era Summer sarebbe cambiato qualcosa in quell'estate.
- Cheeee bello. - Disse - Vieni ti aiuto a sistemare.- Sorridendo - Ciao Mad. - Salutò Mad,senza neanche girarsi, che era appena salita.
- Ciao Summer. - Mia sorella e mia cugina , non si amano molto , ma a me non importa.
Entrammo in stanza , era sempre di quei colori rosa e bianco, che mi era sempre piaciuta.
- Ho due letti vuoi dormire con me? -  Disse ,prendendo qualche maglia dalla valigia , e posandola nell'armadio.
- Certo perchè no?! - Gli risposi,prendendo i vestiti e mettendoli nell'armadio.
Intanto entrò Mad nella stanza - Mi sto sufando - buttandosi sul letto con le coperte rosse.
- Ah , bhe , io ho una bellissima idea. - Ci rispose con un sorriso sghembo Summer.
-Dicciiiii- Dicemmo entrambe all'unisono.
- Stasera c'è una festa, e vi va di venire? C'è uno che canta,non so chi è -
- E' Justin Bieber. - Rispose mia sorella con gli occhi lucidi.
- Il "ragazzino"?- Chiesi io con una smorfia.
Mia sorella mi fece un occhiataccia.
" Chi tace,acconsente" Pensai.
- Dopo pranzo ancdremo a fare shopping ,  quindi mangiate presto - Disse aprendo la porta,e scendendo.
Scendemmo dopo di lei tutte e tre.


Mangiammo in fretta e furia. Mad gli raccontava tutto ciò che aveva fatto durante l'anno. E lei ascoltava. Dopo pranzo.
- Nonna,senti io e Jex andiamo a fare shopping. Per quella festa stasera,okkey? - Disse urlando ,poichè era già sopra.
- Certo .-  Rispose,abbassando la voce.
Mad aveva già tutto l'occorrente e si stava preparando una carta con scritto come avrebbe fatto a vederlo. " che pazza " Pensai sogghingnando.E lei mi riservò un'altra occhiataccia.
Mentre aspettavo che Suummer scendesse mi squillò il cellulare.
- Pronto? -
" Cazzo ,ti avevo detto di chiamarmi quando arrivavi ! Se non fosse stato per tua madre , sarei venuta sin lì."
Okkey, mi ero dimenticata di chiamare la mia amica. Uff che idiota.
- Scusami , Chè. Davvero . Mi sono messa a parlare con Summer,te la ricordi? -
" Se per tutta l'estate ,devo aspettare una tua chiamata che non arriva , non chiamarmi. "
- La stai facendo più grande di quanto sia. -
" Hai ragione,perdonami se ti penso. Ci sentiamo devo andare . Ciao"
Staccò , avevo combinato un casino però lei era la solita che faceva diventare importanti anche le cose non importanti.
Intanto scese Summer. - Andiamo? - Mi domandò , prendendo le chiavi.
Avevamo un anno di differenza. Lei 18 io 17.
Ci dirigemmo alla macchina  e incominciammo a girare per tutta Londra.

Dopo questo stancante pomeriggio decise di ritirarsi, ci eravamo divertite un mondo.
- Allora , - disse pensando e guardando l'orologio - abbiamo 2 ore e mezza. Sono le 7 . Per le 9:3O dobbiamo essere lì. Su andiamo. - Disse tirandomi per il braccio.
Arrivammo a casa in fretta e furia.
- Nonnaaaaaaaaaa,siamo a casa - E sempre tirandomi per il braccio ci eravamo trovate di sopra ,prima che la nonna potesse rispondere.
Mi feci prima io la doccia.
- Ma sei annegata? - Mi chiese , con una voce tra il preoccupato e l'incredulo.
- Noo  esco - Risposi ridendo.
Uscì, ed entro lei. Mi vestì. Avevo comprato per me , un vestito nero che era sopra la gamba, senza bratelline, che arrivava sopra le ginocchia ed era attillato fino ai fianchi ,e poi scendeva allargandosi, brillantinato; delle scarpe nere con tacco 20,nere. Ero bellissima,e non era modestia.
- Sei uno schianto - Mi disse Summer uscendo già vestita e truccata,vestita come me solo di azzurro però.- Anche tu - Gli risposi ,arrossendo. Arrosivo sempre,ed era una cosa che non sopportavo.

Alla festa ci stavamo divertendo un sacco , stavamo ballando io e Summer. Mi aveva fatto conoscere dei suoi amici,Nessuno che mi potesse interessare. Era andata a prendere da bere già da 5 minuti e allora decisi di prendere una boccata d'aria. Uscendo mi diressi nel vicoletto affianco, e mi misi a camminare. Camminando sul marciapiede,mi arrivò una porta in faccia che si apriva.
- Ohio, che male - Mi dissi toccandomi la testa.
- E' stata colpa mia? - Mi disse un ragazzo,sgranando gli occhi. Che riconobbi . Justin Bieber. Il ragazzo per cui andava pazza mia sorella.
- No, la porta mi ha colpito da sola.- Gli risposi con sarcasmo.
-Ah , che guaio. - Mi rispose,alzando gli occhi al cielo. Lo squadrai ,per capire se era scemo, sul serio o finto.
- Ohio. - Dissi di nuovo .
- Devo portanti in ospedale! - Mi disse,anzi lo disse a se stesso.
- No io non vengo in macchina con J...-
- Zitta ti prego , ti regalo i biglietti per il back stage.- Mettendomi una mano sulla bocca.
- Ma neanche per sogno. Non ci vengo al tuo stupido concerto - Gli risposi.
- Andiamo vieni.- Non si preoccupò della mia risposta.
Era sbucata una macchina celeste ," Wao , che bella " Pensai.
Mi aiutò ad alzarmi e mi portò vicino alla macchina.
- Chaz scendi - Disse al suo amico.
- Justin che cos'è su..?- Parlò, un suo amico ,carino.
Non lo fece finire - Poi ti spiego ,dammi la macchina.-
Salimmo in macchina e ci avviammo verso l'ospedale.
- Come ti chiami? - Mi disse quando mise in moto la macchina.
-  Jessica - Gli risposi.
- E' stato un piacere, Jessica- Mi rispose guardandomi.
- Oh , ci sono cose più piacevoli. - E per la prima volta mi fermai ad osservare quegli occhi color nocciola che facevano impazzire anche me,e per una sola volta pensai " sono fenomenali ". Ma scacciai quel pensiero. Era un pò rimasto così ma poi si era girato e aveva proseguito.

In ospedale. Mi venne a visitare un medico,alto,con i capelli neri,che avrà avuto quasi trent'anni. Aveva acceso una lucina. - Segui la luce- mi disse Scorrendo la luce da destra a sinistra , facendomi roteare gli occhi. - Bene ho fatto un esame ,e sembra vada tutto bene - Mi disse spegnendo la lucina.
Sbucò Justin - Quindi sta bene? - Chiese. - Fuori- Gli ordinò il dottore. Io feci di nuovo roteare gli occhi.
- Quindi perchè mi girava anche lo stomaco?- Chiesi sorpresa.
- Per qualcosa che hai mangiato , o semplicemente per l'idiota che hai incontrato - Disse sottolineando idiota.
- Caro dottore,e solo una tenda. La sento- Rispose Justin,da dietro la tenda,con sarcasmo.
- Posso andare adesso? - Chiesi.
- Certo ma tieni del ghiaccio sul bernoccolo- Disse uscendo dalla stanza.
Uscimmo nel parcheggio , e invece di avvicinarci alla macchina di prima ,ci avvicinammo ad una punto.
- Vuoi rubarla? - Chiesi sbarrando gli occhi.
- Macchè, ho fatto un piccolo scambio con il dottore. - Disse sorridendo.
- Vi conoscete?- Chiesi.
- E' sempre stato il medico di famiglia. -
Salimmo in macchina. Gli squillò il cellulare.
- Mamma? -
"...."
- Non poss.. -
"..."
- Ok arrivo -

Si girò verso di me. - Devi venire un attimo a casa con me,ti prego. So che l'idea non ti piace,però!- Mi disse,con un sorriso imbarazzato.
- E perchè, di grazia? - Gli risposi , sbuffando.
- Perchè a casa c'è della gente che deve sentire il mio nuovo pezzo. 1O minuti e ti riporto a casa. Scusami ancora- Disse parcheggiando accanto ad una villa piena di gente.












  
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