Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Lies_Of_My_Mind    01/07/2011    2 recensioni
Storia partecipante al contest "The Animal Istinct" by SmilingCigarette e guadagnatasi il secondo posto!!
Era sempre stato il bambino perfetto, il bambino che ogni madre ed ogni padre desidera alla propria tavola e nel proprio albero genealogico, ma dovettero passare molte aurore e molti tramonti prima che Draco decidesse di rinnegare il padre....
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Figlio mio


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era sempre stato il bambino perfetto, il bambino che ogni madre ed ogni padre desidera alla propria tavola e nel proprio albero genealogico.

Capelli perfetti e sempre ben pettinati, pelle diafana e liscia come la seta, occhi grigi come la strada, intensi e profondi ma soprattutto un’anima fragile, facile da modellare, che mai potrà disubbidire al padre né rinnegarlo.

Questo era il figlio perfetto che ogni Mangiamorte che si rispetti avrebbe voluto e nessun bambino mai era riuscito ad essere migliore di Draco nell’esserne la perfetta incarnazione vivente.

Lucius Malfoy più e più volte se n’era vantato, spesso escludendo la propria moglie dal merito di aver procreato un figlio tanto degno, lodandone le tante doti e tralasciando i piccoli difetti.

Spesso il bambino tanto decantato aveva cercato di ribellarsi ad un’educazione troppo rigida e con ideali così lontani da un bambino tanto innocente.

Tutti gli accenni di ribellione però venivano soppressi all’istante con punizioni esemplari e il più delle volte dolorose, prive di scrupoli ma molto efficaci, che il padre affliggeva al figlio senza battere ciglio.

Narcissa Malfoy al contrario del coniuge era d’animo affettuoso e premuroso, ma troppo debole e sottomessa per potersi comportare in tal modo davanti all’uomo e costretta a riserbare certe attenzioni per Draco solo nella privacy di una stanza da letto o all’ombra di un acero in giardino.

Molte volte la donna aveva sognato di poter scappare dalla severità del marito e dalla sua figura algida e fredda, ma la troppa paura ed anche l’amore incondizionato la spingevano a chiudere gli occhi e andare avanti come se nulla fosse.

A tutti i costi aveva cercato di coltivare nel cuore del figlio un angolino dove poter insegnargli l’importanza dell’amore e i valori dell’amicizia, ma molto presto aveva dovuto arrendersi all’evidenza che, col passare degli anni e con l’influenza di Lucius, quel piccolo spazio che gli era stato riservato pian piano andava a rimpicciolirsi sempre più trasformando il piccolo Draco in una copia sempre più simile al padre.

Ma lui ricordava ogni istante passato con la madre, ogni parola che ella gli aveva sussurrato piano e con dolcezza, ogni rassicurazione e perfino ogni raro rimprovero.

Molte volte, al riparo da orecchie indiscrete, si erano ritrovati abbracciati nel suo letto, mente lei gli parlava e gli accarezzava la pelle insegnandoli importanti lezioni come la fedeltà e la lealtà aggiungendo, di nascosto, queste alla sua educazione.

Ricordava perfettamente una volta in cui si era rinchiuso nello stanzino delle scope piangendo disperatamente a causa del poco affetto del padre e gridando in preda alla disperazione ingiurie e minacce, giurando a se stesso che mai più avrebbe mostrato amore e riguardo verso quell’uomo che si permetteva e vantava di chiamarsi padre, senza nessun diritto.

All’epoca aveva solo sette anni.

Poco più tardi aveva sentito il passo elegante e cadenzato di Narcissa Malfoy avvicinarsi di soppiatto alla porta ed accostarcisi, poggiare le mani curate e pallide sul legno scuro ed iniziare a percorrerne le venature come una bambina nervosa.

“Tuo padre…” aveva iniziato con tono titubante come insicura su cosa dire, o piuttosto, incerta se perdonare e giustificare il marito un’altra volta.

“… sai tuo padre non l’ho fa perché non ti ama Draco, è solo…”
“… è  solo che è troppo impegnato, il ministero, gli affari di famiglia, povero Lucius. Dagli tempo Draco e vedrai che si aggiusterà tutto” sapeva ormai da tempo come finiva quel discorso e si apprestò a cantilenarne la fine con tono impertinente che sarebbe certamente stato punito se il padrone fosse stato presente.

Allora aveva sentito il sospiro rassegnato e triste della madre e gli si era spezzato il cuore nell’udire quel suono che sapeva tanto di amara impotenza da parte di una madre che purtroppo non può esprimere il proprio parere.

“Draco, figlio mio, non fare mai la sciocchezza di non perdonare qualcuno a te caro o peggio ancora di condannarlo, togliendogli il tuo affetto. Non è certamente anestetizzando il cuore che si uccide un dolore. Anzi a volte è proprio quello la ragione di molti mali, a volte è proprio perché non riusciamo a dimostrare il nostro amore come vorremmo che proviamo afflizione e tristezza”

Non piangeva di certo, aveva smesso di farlo da fin troppo tempo e soprattutto lui non aveva mai scorto una lacrima salata solcare il viso della madre, ma la voce tremula confermava ogni dubbio sul suo stato d’animo.

E così gli anni passavano vedendolo crescere e sbocciare fino a divenire un’aitante diciassettenne.

Narcissa ormai aveva ben poco in cui sperare perché il figlio lasciasse la via oscura percorsa dai suoi avi per iniziarne una più pura e onesta, ma un animo forte come il suo non avrebbe mai rinunciato a sperare fino alla fine.

Molte volte si era ritrovata a spiare quel bambino ormai uomo fra il merletti di una tenda rimpiangendo le ormai lontane chiaccherate a cuore aperto che avevano occupato molti dei loro pomeriggi passati assieme.

Era un uomo ormai, ma soprattutto un Malfoy, e gli insegnamenti e gli ideali rigidi ed oscuri di Lucius avevano fatto presa permanente nella mente di Draco come cemento.

Una sera, quando il marito si ritirò nelle sue stanze, Narcissa e il figlio si ritrovarono da soli dopo tantissimo tempo. Un silenzio imbarazzato cadde fra i due come se il sangue di lui non portasse lo stesso DNA di lei.

“Allora… fatto buon viaggio, figlio mio?”

“Non ho di cui lamentarmi, madre. Voi, piuttosto, come state?”

Aveva sospirato pesantemente lasciando che una mano tremante si attaccasse alle sue stesse gonne quasi in cerca di un supporto prima di rispondere al figlio.

Poggiò la tazzina del tè sul vassoio accanto a lei.

“Le giornate sono sempre più buie e lunghe da quando non vi è più anima viva in quest’enorme palazzo. Come se, da quando sei cresciuto, tutta la serenità fosse sparita e tu sai perfettamente che, per me, una casa vuota non è nemmeno degna d’esser detta tale.”
“Pensavo di aver già chiarito questo punto. Ne abbiamo già parlato” il tono secco del figlio le ricordò tremendamente quello di Lucius e la colpì come uno schiaffo in pieno volto.

“Non ne parleremo mai abbastanza suppongo. Sai perfettamente che non sei costretto! Ci sono mille e più modi per fuggire, Draco, potresti metterti in salvo fin che puoi! Io non potei farlo, purtroppo, ma tu sì, figlio mio!”
“Non ho intenzione di nascondermi come un ratto dal mio stesso padre! Mai!” ruggì.

Alzatosi in piedi si apprestò ad avvicinarsi alla donna che ormai mostrava i segni dell’appassimento della sua bellezza, segno che la vecchiaia aveva colpito anche l’elegante figura di Narcissa Malfoy.

“Tuo padre è un pazzo! Un folle! Sostenitore di una causa ancor più folle di lui, e tu non verresti mai giudicato un ratto se scappassi da tutto ciò!”

“Non fosti tu a insegnarmi la lealtà, madre? Non vi sembra che tutto ciò vada contro il concetto di lealtà? Lealtà verso mio padre, colui che mi ha cresciuto?”
“Chiamalo padre, Draco, chiamalo anche uomo se più ti aggrada ma mai appellativi furono più sbagliati di questi per descrivere Lucius! Devi fuggire, e farlo subito, o dovrai vivere un’intera vita come quella di tuo padre”

Un silenzio denso di contrasti aleggiava nella stanza. Determinazione e cocciutaggine di lui, amore materno e preoccupazione di lei.

Black e Malfoy che si scontravano, mai un conflitto fu così arduo.

“In oltre dovrei lasciarvi qui, e non oso immaginare lui cosa vi farebbe nello scoprire il vostro coinvolgimento. Perché lo scoprirebbe, non dubitate”

“Ricordo ancora quando eri bambino, cocciuto, ma tanto dolce e sincero, mi rivelavi tutto, tutte le tue preoccupazioni, la sera, quando venivo a darti la buonanotte, mi raccontavi tutte le cose che ti affliggevano e spesso esse riguardavano me” lo guardò amorevolmente e per la prima volta lasciò che una lacrima le percorresse tutta la guancia fino ad arrivare alle labbra strette.

“Non sei più un passerotto, tesoro mio, non puoi più affrontare la vita volando in modo incerto. Ora sei una pantera e come tale devi tirare fuori gli artigli e affilarli al meglio, perché il mondo è crudele e tu hai pochi mezzi per far si che la tua vita sia felice, ma li devi usare tutti! Indistintamente!”

Il pianto ormai le spezzava la voce e i singhiozzi ne coprivano le parole rendendole difficile andare avanti a parlare.

Lui le si avvicinò addolorato, perché sua madre mai aveva pianto, davanti a lui per lo meno, e pensare che la prima volta che lo faceva era solo per lui lo faceva sentire debole e ignobile.

“Madre…”

“Io… io… fai come credi Draco ormai sei grande abbastanza per decidere da solo. Lasciami sola ora. Per favore”

Non si parlarono mai più.

L’inverno se la portò via avidamente lasciando dietro di se solo una tomba grigia dove poterla piangere ed il cuore spezzato di un figlio.

Passarono molte aurore e molti tramonti prima che Draco decidesse di rinnegare il padre e la causa che gli stava tanto a cuore, ma il rimpianto di non aver preso quella decisione fin da subito gli rimase per tutta la vita o quasi.

Ma per molte volte davanti alla pietra grigia aveva pianto leggendo le poche parole che vi erano state riportate per volere di quel mostro di uomo, che neanche dopo la sua morte, riusciva a portare rispetto per quella che fu sua moglie e la madre di suo figlio:

 

“ Che riposi in pace colei che in vita non concluse mai niente ”

 

 

 

 

 

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

 

 

Spazio: Lasciamola esprimere!!


Eccomi!! Volevo solo avvisare i gentilissimi lettori che questa fic ha partecipato al contest "The Animal Istinct" by SmilingCigarette classificandosi al secondo posto!! :D 

Essendo il mio primo contest mi sento molto appagata e soddisfatta da ciò e quindi spero vivamente che commentiate, anche un commento piccino, piccino picciò!! :D 

Baci Baci Lies

 

Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lies_Of_My_Mind