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Autore: daisyNAKJM    01/07/2011    4 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno più parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Puck continuava a tenere il suo braccio stretto attorno le spalle di Quinn, e il braccio della ragazza era avvolto attorno alla vita del ragazzo.
Mr. Shuester cominciò poi a parlare di alcune canzoni da provare per la settimana, anche in previsione delle Regionali.
Invitò poi tutti a prendere posto. Finn rimase alla batteria, con vicino Artie. Poco lontano c'era Sam, che era rimasto li tutto il tempo, e dietro di lui c'era Lauren che aveva assistito a tutta la scena. Non si era scomposta o comunque sentita ferita da Puck, in realtà il ragazzo le aveva confessato che provava ancora qualcosa per un'altra ragazza. In prima fila poi c'erano Puck seguito da Quinn, e la fila proseguiva con Rachel, Santana e Brittany. Dietro queste ultime 3 c'erano Mike, Tina e Mercedes.
Erano tutti particolarmente felici in quel momento, quell'improvvisazione aveva dato una scossa a tutti.
"Voglio che per la prossima settimana, ognuno di voi porti un canzone che esprime il proprio stato d'animo, non importa di che genere sia, l'importante è che ognuno ne porti una! Potete fare anche a coppie, come vi sembra meglio per voi!"
I ragazzi nel sentire l'incarico di Mr. Shue si sentirono motivati. Era l'occasione di far vedere cosa sapevano fare!
Cominciarono poi a scaldare le voci, prima di fare un ripasso generale di un pò di canzoni, e provarne poi alcune nuove, e infine, come al solito Mike e Brittany prendevano il comando per insegnare un pò di nuovi passi a tutti.
Ormai la lezione era finita, tutti si erano divertiti particolarmente. Santana e Brittany, come al solito si presero per i mignoli e uscirono dall'aula salutando tutti, aspettando poi all'uscita Quinn e Puck. Tina, Mike, Mercedes, Artie, Sam e Lauren, dopo aver salutato tutti gli altri si avviarono verso le loro case. Finn cercò di fermare Rachel per parlarle, però la ragazza era preoccupata, e sentiva la necessità di parlare con Quinn, anche se non voleva essere d'impiccio tra lei e Puck
"Quinn..credo che Rachel abbia bisogno di te"
Bisbigliò Noah all'orecchio della bionda
"Mmh già, lo credo anche io, ti dispiace se vado da lei?"
chiese al ragazzo un pò dispiaicuta
"Certo figurati, anzi, io devo andare a lavoro questa sera, e quindi non potevo comunque farti compagnia. Quindi ti lascio nelle sue mani!"
Quinn sorrise, e si avvicinò al suo orecchio
"Grazie Noah!"
per poi far scivolare le sue labbra su quelle del ragazzo regalandogli un bacio
"Tu però mi devi spiegare un pò di cose. Domani pomeriggio passo a prenderti a casa. 15 in punto!"
rispose il ragazzo prima di strapparle un altro bacio e dopo averla salutata, uscì da scuola per andare a lavoro, seguito da Finn, che sembrava preoccupato.
Quinn allora si avvicinò a Rachel, prendendola sottobraccio e cominciando a camminare verso l'uscita della scuola
"Dai sistar, dimmi cosa succede"
"Non lo so Quinny, veramente, credo sia forse questo il problema."
Le ragazze intanto ormai erano quasi arrivate all'uscita della scuola e c'erano Brittany e Santana che le stavano aspettando, erano una abbracciata all'altra, e a vederle così a Quinn faceva tenerezza. Si amavano veramente, non c’era dubbio.
"Beate loro, che sono migliori amiche e che non hanno problemi"
Disse Rachel vedendo il sorriso di Quinn. La ragazza accennò una mezza smorfia. Diciamo che non erano solo migliori amiche, ma di quel dettaglio Rachel non ne era a conoscenza, Quinn cercò di deviare il discorso
"Che ne dici allora di venire a casa mia stasera? Così magari proviamo a capire che cos'hai!"
"Non mi sembra giusto Quinn..tocca a te a venire a casa mia questa volta!!"
Ormai erano fuori dalla porta, e Santana che era rivolta verso loro, tenendo tra le braccia Brittany le salutò
“E anche loro 2!”
continuò Rachel
“Loro due cosa?!”
chiese Brittany scivolando via dall’abbraccio ma mantenendo sempre il contatto con la mora
“Siete invitate a casa mia stasera! Vi và?”
“San dai andiamo!!”

Pregò la bionda con gli occhi azzurri, con un’espressione che sapeva la mora non riusciva a resistere.
“Non vorrei mai disturbare! Se siete tu e Quinn poi magari diamo fastidio”
“Ma no! Figurati!! Mi fa piacere avere anche voi!”
“Eddai San!!”
continuò la bionda tirandola per la mano, cercando di convincerla con metodi sempre più insistenti
“Okay okay!! A che ora comincia il party?”
Chiese ridendo e guardando Rachel e poi Quinn
“Facciamo alle 21, ok?!”
“Perfetto!”
risposero la mora e la bionda contemporaneamente
“San, è vero che mi passi a prendere?!”
“Ovvio Brit, in moto non ti ci lascio andare, scordatelo!”

Le due come al solito cominciarono a bisticciare per colpa di quella maledetta passione di Brittany. Quella moto metteva ansia a Santana, sapeva che la sua bionda la guidava senza un minimo di attenzione.
Quinn e Rachel ridevano nel vederle discutere, e Quinn disse
“Ok Rachel, allora io andrei a casa a prepararmi un po’ di cose per stasera!”
“Certo! A stasera”
“Ei tu, culetto biondo, come credi di venire stasera?”
Quinn sorrise a Santana e guardando Rachel come a cercare un sostegno disse
“Bè ovviamente a piedi, oppure in bici, a mia madre serve la macchina”
“Vedi? Lo sapevo io, ma chiedere un passaggio? Tanto devo portare me e il mostriciattolo, quindi è sottointeso che ci sia il posto per te!”
Brittany imbronciò il viso nel sentirsi chiamare mostriciattolo, e incrociò le braccia sul petto, staccandosi da lei.
“Ah ok! Grazie allora San! Ci vediamo dopo ragazze, scappo!!”
E si allontanò verso casa. Rachel dopo aver salutato le altre andò per la sua strada. Santana si voltò verso Brittany, che nel frattempo, sempre più imbronciata si era seduta su quel piccolo muretto che era li vicino.
Si avvicinò allora alla bionda, già sapendo come prenderla.
“Mostriciattola, dai andiamo a casa!!”
“No, io con te non vengo da nessuna parte.”
rispose secca Brittany, continuando a stringere quelle braccia la petto. Santana le si avvicinò, portandosi vicina alle sue gambe. Appoggiò le mani alle ginocchia della ragazza, e lentamente le fece aprire le gambe, cercando di  farsi spazio per avvicinarsi
“Lo sai che sei il mio mostriciattolo preferito?”
affermò teneramente Santana cercando di avvicinarsi il più possibile alla bionda
“Io non sono un mostriciattolo.”
le rispose mugugnando
“Si che lo sei! Sei la mia bellissima mostriciattola! E sottolineo il mia e bellissima!”
Brittany non riuscì a tenere ancora quel broncio, e si lasciò scappare un sorriso, per poi gettarsi al collo della mora, che la prese in braccio, con il suo viso appoggiato alla sua pancia, dato che la ragazza era sopra a quel muretto. Santana cominciò a baciarle la pancia, provocando così solletico a Brittany, che ridendo cercava di scappare da quella presa
“Dai San! Sai che soffro il solletico!! E poi non è giusto! Qui non posso reagire!!”
effettivamente la ragazza aveva ragione, era un po’ troppo pericoloso fare qualcosa nel parcheggio, quindi lentamente fece scendere Brittany a terra e sorridendole le disse
“Hai ragione Brit Brit! Dai, andiamo a casa ora che è tardi”
le due si guardarono e cominciarono a camminare verso casa.
Quinn ormai era quasi arrivata alla sua invece, e si mise a cercare le chiavi per aprire la porta. Mentre frugava dentro quella borsa che le sembrava ogni volta immensa, prese in mano il cellulare, e scoprì che le era arrivato un messaggio. Recuperò anche le chiavi, e dopo essere entrata in casa lo lesse.
“Prima mi sono dimenticato di dirti una cosa: Ti amo!! :P”
Era Noah, che aveva deciso di farle fare un infarto, però sapeva che si doveva abituare a cose del genere.
“Grazie per il colpo al cuore Noah! Però ti devo dire una cosa…mi manchi.”
Sentiva già la mancanza del suo amato Puck. Probabilmente era una cosa stupida, però per lei era così. Non riusciva a passare tanto tempo lontana dalle persone che amava, e sentiva il bisogno di dirglielo. Andò poi verso camera sua per farsi una doccia e poi prepararsi per la sera, cosa che anche le altre ragazze dovevano fare.
Mentre era in doccia si ricordò di una cosa molto importante. Non appena uscì mandò un messaggio a Santana, che appena lo lesse informò Brittany, avvisandola di prepararsi in anticipo e non all’ora stabilita.
Ormai erano le 20, e Quinn era seduta fuori casa, aspettando l’arrivo di Santana. 10 minuti dopo la ragazza arrivò, e fece salire la bionda al suo fianco. Prima di partire, Quinn sentì il bisogno di abbracciare la mora
“Grazie San per quello che hai fatto con Noah”
“E io a te allora cosa dovrei dire per quello che hai fatto con me e Brittany? Dai, siamo pari!!”
sghignazzò la mora stringendo a sé la bionda.
“Dai, ora andiamo a prendere Brit, dobbiamo fare quel discorso!”
Quinn si staccò dalla mora, e fece cenno di si con la testa. La mora mise in moto e partirono alla volta della casa di Brittany. Anche lei era fuori che aspettava l’arrivo delle ragazze. Salì in macchina e preoccupata chiese
“Cosa succede con tutto questo anticipo??”
“Dobbiamo parlare di una cosa, anzi tu e Santana dovete decidere una cosa.”
Brittany aveva forse capito cosa stava succedendo, ma si limitò ad annuire e ad aspettare.
Per la strada decisero di fermarsi in uno spiazzo per parlare, tanto avevano mezzora di anticipo.
Santana e Quinn scesero dalla macchina, per salire dietro con Brittany, e si chiusero dentro in macchina, per avere totale privacy. Brittany però non riuscì a trattenersi, e dopo aver abbracciato Quinn, baciò Santana. Quinn si imbarazzò un po’, dato il gesto compiuto d’impeto della bionda.
“Ma sei pazza?!”
chiese ancora sconvolta dal bacio la mora
“Eh, era da oggi pomeriggio che dovevo dartelo, ma c’era sempre qualcuno in mezzo!!”
“Si…ti sei dimenticata che c’è Quinn?”
“E allora? Quinn lo sa! Che problema c’è?”
La bionda rispondeva tranquillamente, come se fosse la cosa più normale del mondo. Effettivamente lo era, anche se a loro faceva ancora strano. Quinn scoppiò a ridere
“San, Brit ha ragione! Non c’è niente da preoccuparsi!”
“Ecco vedi? Pure mamma lo dice!!”
E così colse l’occasione per baciarla ancora e lasciarla nuovamente senza parole
“Pierce!!! Smettila! Mi stai lasciando senza fiato!”
disse arrossendo Santana che non era abituata a quel tipo di situazioni.
“Dai, ora parliamo, è una cosa seria.”
Continuò guardando Brittany con espressione seria, prendendola però per mano.
“Dobbiamo decidere cosa fare con Rachel”
“Intendi se dirle di noi?”
Chiese la bionda stringendo la mano della mora
“Già, tu cosa pensi di fare?”
Quinn rimase in silenzio tutto il tempo. Aspettava di vedere la loro decisione, lei voleva solo il meglio per loro.
“Non lo so San, sono però sicura che quello che va bene a te, va bene anche a me. Se credi sia il caso di aspettare, aspettiamo, non c’è nessuna fretta. L’unica cosa che a me importa è che nessuno ci separi.”
A questa frase, gli occhi di Santana brillarono, e Quinn si intenerì nel sentire pronunciare quelle parole così dolci dalla testolina bionda, sapeva che nel suo animo c’erano grandi sentimenti per quella ragazza.
Santana portò una mano sul viso di Brittany, accarezzandola dolcemente vedendo che la sua espressione era preoccupata
“Facciamo così: Per il momento non le diciamo niente, però se durante la serata sentiamo che magari è il caso di parlarle e dirle cosa c’è effettivamente tra di noi lo facciamo, ok?”
Brittany aveva preso la mano della mora che aveva appoggiata al viso, e la teneva stretta, e chiudendo gli occhi, fece poi cenno di si con la testa.
Quinn continuava ad avere quell’espressione di tenerezza, voleva abbracciarle, ma non le sembrava il caso. Santana però ebbe lo stesso pensiero, e dopo aver baciato la fronte della sua testolina bionda, la abbracciò e si spinse verso Quinn, prendendola nell’abbraccio
“Le mie due mamme!!”
Disse Brittany stringendo a sé quelle due ragazze che portava nel cuore, anche se in modi diversi
“La mia piccola testolina bionda, e il mio culetto bianco”
Continuò Santana ormai ridendo insieme alle altre
“Le mie due migliori amiche”
Concluse Quinn, con un tono pieno d’amore, stringendole il più possibile.
Santana poi guardò sulla radio della macchina l’ora, e dopo aver constatato che erano le 21.50 capì di essere in ritardò, ma nonostante tutto continuava a rimanere abbracciata alle ragazze
“Ehm..siamo in ritardo bionde!”
Quinn allungò la testa, e dopo aver visto l’ora, scattò via dall’abbraccio, guardò le ragazze abbracciate disse
“San dammi le chiavi, guido io!”
La mora non obbiettò, voleva rimanere ancora abbracciata alla sua piccola testolina bionda, estrasse le chiavi dalla tasca della felpa, e le diete e Quinn, dicendole grazie, mimando solo con la bocca. A Quinn bastò, le baciò la mano e uscì per poi risalire e mettersi alla guida.
Non guardò mai per lo specchietto retrovisore, non voleva di certo disturbarle. Accese però la radio per farsi un po’ di compagnia.
Le ragazze dietro erano abbracciate, avevano entrambe la testa abbassata, i loro visi combaciavano l’uno con l’altra, e le loro fronti appoggiavano l’una sull’incavo del collo dell’altra, a creare una specie circuito chiuso. Erano li, immobili. Potevano sentire il battito dei loro cuori, e i loro respiri a completare l’uno il vuoto dell’altra. Santana inspirò profondamente, e girandosi lievemente baciò il collo a Brittany. La bionda venne pervasa da una serie di brividi, che la fecero aggrappare alla vita della mora per portarla sempre più stretta a se.
Ormai erano quasi arrivate. Brittany staccò la sua testa da quel piccolo spazio protetto, per vedere fuori dal finestrino, vedendo che mancavano ancora pochi minuti, appoggio le sue labbra sulla testa della mora, portandola stretta a se. Il viso della ragazza era completamente abbandonato sul petto della bionda.
Le ragazze piangevano entrambe. Non era un pianto di dolore, era più un piccolo sfogo. Le lacrime segnavano appena i loro volti. La situazione che dovevano sostenere ogni giorno non era semplice, avrebbero voluto solamente dichiarare il loro amore ed essere lasciate in pace, ma sapevano bene che non era così semplice.
Ormai erano arrivate, Quinn però decise di lasciare che quella canzone terminasse, e di lasciare qualche altro minuto alle ragazze, che non aveva ancora guardato in viso. Tutte e tre, si lasciarono scivolare dalle labbra quelle ultime parole della canzone in onda per la radio prima di scendere.
Te Amo
Te Amo
Don't it mean I love you.
  
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