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Autore: nefrit93    01/07/2011    15 recensioni
Nella mia vita ho immaginato di provare mille emozioni, di provarle tutte. Tutte tranne una l’amore, ma non l’amore distaccato e frivolo ma quello vero che dura per l’eternità.
E lo provavo per la persona più impensabile che si potesse immaginare almeno per me: Caroline Forbes.
Salve ragazzi, spero che la storia vi piaccia è la mia prima fanfiction, se vi piace mi farebbe piacere leggere qualche commento.
vi lascio buona lettura.
nefrit93
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno a tutti/e!!!! Ho visto che avete recensito in tanti il primo capitolo, sono veramente felice che vi sia piaciuto. Questo secondo capitolo come vi ho anticipato la scorsa volta è scritto dal punto di vista di Caroline, vedremo come reagirà alla confessione di Tyler e cosa deciderà di fare riguardo a lui.
Ora vi lascio alla lettura e vi saluto calorosamente
Ciao!!!
xoxo nefrit93


Errore


   

POV. Caroline


Molte cose nella mia vita non mi erano chiare, ma una lo era sicuramente più di altre, odiavo Tyler Lockwood per avermi detto quelle parole, e lo avrei odiato per il resto dei miei giorni. Non lo avrei mai perdonato, anche se mi sarebbe costato patire una sofferenza atroce.
Lo avrei odiato. Per sempre.


Capitolo due

La serata con Tyler stava procedendo nel migliore dei modi, anche se continuavo a vederlo un po’ teso. Appena finito di mangiare mi propose di andare a fare due passi. Io accettai sorridente. Era molto inquieto lo sentivo ma non gli dissi nulla. Quando ci trovammo nei pressi del bosco, mi decisi a parlare per sapere cosa non andasse:
<< Tyler è tutta la sera che ti comporti in modo strano. Che cosa ti succede?>>
<< Caroline io devo parlarti di una cosa molto importante che ti riguarda. >>
<< Forza allora, parla. >>
<< Va bene, ma è meglio se ci sediamo, vuoi?>>.
Io silenziosamente annuì e ci sedemmo su una panchina poco distante.
<< Vedi Caroline quella sera quando me ne sono andato via dalla città, via da te sono passato al Grill da Matt per salutarlo e per dirgli di comportarsi bene con te. >>
<< Perché avresti dovuto dirgli una cosa del genere?>>.
<< Perché m’importa di te, ma gli dissi anche un’altra cosa. >>
<< Che cosa?>>
Chiuse gli occhi e respirò profondamente come se dovesse confessarmi qualcosa di molto grave, lo sentivo teso e nervoso come non lo avevo mai visto. Il Tyler spensierato e solare era sparito quasi come se non fosse mai esistito. Si girò all’improvviso mi prese il viso tra le mani e mi disse:
<< Che ti amo. >>
<< Come?>>
<< Hai sentito benissimo Caroline. Sono pazzamente e assolutamente innamorato di te. >>
Nel sentire quelle parole mi raggelai non potevo credere che dicesse sul serio. Improvvisamente si protese verso di me, voleva baciarmi. Ancora sconvolta mi ritrassi di scatto e gridai:
<< No! Tyler tu non puoi essere innamorato di me. Io…. Non ti amo Tyler, io ti odio, TI ODIO!!!!! Se tu non avessi detto a Matt che mi amavi le cose tra noi sarebbero potute ritornare come prima! È per colpa tua che Matt mi ha abbandonata, perché tu gli hai detto cosa provavi per me! Perché lo hai fatto. Perché? >>
<< Perché non volevo mentirgli, dovevo essere sincero con lui, visto che non lo ero stato con te. Gli dissi anche che io non ti meritavo, che tu dovevi stare con lui. Non volevo che la tua vita si spezzasse per causa mia, ogni notte sarebbe stata fatale per te, avrei potuto ucciderti in qualsiasi momento trovandoti nel bosco anche per caso. Se ti fosse accaduto, qualcosa per colpa mia non sarei più riuscito a vivere!>>.
Non riuscivo a credere alle sue parole, aveva rovinato tutto in un solo momento aveva distrutto il magnifico rapporto che si era creato tra noi. Tentò di afferrarmi per un braccio ma io riuscì a spingerlo via, con tutta la forza che avevo in corpo e sfrecciai verso il bosco a tutta velocità senza voltarmi indietro. Per me ormai lui non esisteva più, era morto insieme al mio affetto per lui.
Mi lasciai Mystic Falls alle spalle in pochi minuti, non sapevo, dove sarei andata, ma dovevo allontanarmi da tutto e specialmente da Tyler.
La rabbia ancora m’invadeva il corpo come mai prima di oggi ma cercai di mantenere quel minimo di lucidità per pensare a dove recarmi.
Decisi di andare a Phoenix in una delle case di famiglia, almeno così non avrebbe mai saputo, dove cercarmi; guidai con calma, senza fretta per non lasciarmi prendere dall’ira che ancora m’ invadeva il corpo al ricordo delle sue parole, avevo preso la decisione giusta andandomene dalla città così non sarei stata costretta a evitarlo ogni volta che lo vedevo specialmente a scuola, dove eravamo a stretto contatto.
E soprattutto non avrebbe occupato i miei pensieri continuamente. Non riuscivo a levarmelo dalla testa, era come un’ossessione. Una stupenda ossessione a dirla tutta.
Basta! Devo concentrarmi per arrivare a destinazione senza provocare incidenti.  
Arrivai alla casa a notte inoltrata, scesi dalla macchina e mi precipitai dentro, ero stanca per il viaggio per cui decisi di andare a fare una doccia e mettermi a dormire.
Finita la doccia, m’infilai sotto le coperte e la tanto agognata perdita di coscienza arrivò portandomi tra le braccia di Morfeo.
Dopo circa un’ora mi svegliai, non ero in casa e non ero sola c’era qualcuno accanto a me, qualcuno che non riuscivo a riconoscere, poi improvvisamente quella figura a me sconosciuta si girò: era Tyler!
Non riuscendo a trattenermi lo chiamai:
<< Tyler! >>
Lui non mi rispose ma continuò a guardarmi negli occhi, poi inaspettatamente si girò per andarsene ma io lo chiamai di nuovo.
<< Tyler, ti prego non andartene! Non lasciarmi qui! >>.
Tyler si girò di scatto e mi rispose:
<< Caroline proprio tu mi chiedi di non andarmene, tu che mi hai lasciato solo. Senza di te non riesco a vivere >>.
<< Mi dispiace, ma sono stata costretta ad andarmene, non potevo stare a contatto con te dopo quello che ci siamo detti, non avrei potuto più guardarti in faccia >>.
<< Care, io non vivo se non ci sei tu, dovevo dirti ciò che provavo per essere in pace con me stesso. Non potevo tenermi quel peso dentro il cuore. Ma se non vuoi più vedermi c’è un rimedio veloce per far sì che questo avvenga>>.
Dalla tasca dei pantaloni estrasse una pistola e se la puntò alla tempia.
<< Tyler! No! Ti prego fermati! Non fare sciocchezze >>.
<< Lo faccio per te amore, soltanto per te. Addio Caroline, ti amo e così sarà per sempre >>.
Detto questo mi sorrise per un’ultima volta e si sparò.
<< Tyler!!!!!!!!!!!! >>.
Mi svegliai di soprassalto, con il cuore in gola, madida di sudore! Non era vero era solo un sogno, un terribile incubo. Incapace di trattenermi scoppiai a piangere. Non riuscivo a credere a ciò che avevo visto, Tyler non farebbe mai un gesto così avventato per causa mia. Non riuscendo a calmarmi decisi di andarmi a fare una doccia.
Appena ebbi finito di fare la doccia, andai in cucina e mi versai un whisky e intanto mi domandai il perché di quell’incubo. Lui per me non esisteva più, non significava più nulla ormai, tutto quello che avevamo passato insieme, era una bugia, ogni parola, ogni sorriso, era una volgare menzogna. Però la reazione che ho avuto non è normale; se non m’importava più niente di lui perché avevo reagito così?
Cercando di dare una risposta sensata alla mia domanda, decisi di mangiare qualcosa, per poi andare a fare un giro per la città per comprare alcuni vestiti.
Preparandomi per uscire fui costretta a mettermi il vestito che avevo usato quella maledetta sera. Mi truccai leggermente e uscì di casa. Arrivata al centro commerciale, entrai nel primo negozio che attirò la mia attenzione dove notai un bellissimo completo che provai subito, insieme con quello comprai altri vestiti e un paio di accessori. Quando m’imbattei in una collana con il ciondolo di un lupo di legno, mi venne immediatamente in mente Tyler, e un moto d’angoscia mi pervase.
Decisi di fare un gesto di cui – lo sapevo già – mi sarei amaramente pentita: andare a controllare come stava.
Uscita dal centro commerciale montai in macchina diretta verso Mystic Falls a tutta velocità. Sapevo di fare uno sbaglio, ma volevo togliermi questo enorme peso dal cuore.
Arrivai nel primo pomeriggio, lasciai la macchina nel bosco per evitare che qualcuno vedendola la riconoscesse e iniziai a correre. Dopo circa mezz’ora di ricerca lo trovai al campo da basket con il resto della squadra di football a chiacchierare serenamente. Mi soffermai a osservarlo nascosta per evitare che mi potesse scorgere, vederlo ridere mi provocò un tuffo al cuore, quando lo faceva i suoi lineamenti, si addolcivano donandogli un’aria terribilmente sexy.
Ma cosa sto dicendo? Da quando consideravo Tyler sexy?
Ricomponendomi gli lanciai un’ultima occhiata e ritornai nel bosco per andare a caccia e per prelevare la mia auto e tornare da dove ero venuta.
Era ormai sera quando raggiunsi Phoenix per la seconda volta, entrai in casa, mi feci una doccia veloce e andai a dormire sperando che gli incubi non tornassero a tormentarmi.
 Le mie preghiere non furono esaudite, durante la notte sognai di nuovo Tyler, ma fortunatamente non fu un sogno sconvolgente quanto il primo. Uscì di casa velocemente, avevo bisogno di andare a caccia e di schiarirmi le idee. Cos’era diventato per me Tyler? Perché se mi ero ripromessa di odiarlo per l’eternità non riuscivo a farlo? E soprattutto perché non riuscivo a togliermelo dalla testa nemmeno per un secondo?
Nessuna di queste domande ebbero risposta e così dopo essermi nutrita, tornai a casa per rilassarmi.
 Mi preparai un bagno caldo e dopo essermi lavata, andai a vedere la tv in salotto.  Dopo poche ore andai a coricarmi.
La mattina seguente mi svegliai tardi, mi alzai, mi vestì e uscì. Avevo bisogno di un po’ d’aria. Decisi di andare a fare una passeggiata nel bosco.
Amavo i boschi, ma quello mi ricordava molto quello di Mystic Falls, cercai di non farci troppo caso. Mi fermai dinanzi ad una grossa quercia e mi sedetti su una delle radici che spuntavano dal terreno. Mi soffermai a pensare alla mia vita prima della trasformazione, di quanto fossi superficiale, ma ora riuscivo a comprendere meglio la gente, il mio stato di vampira all’inizio mi diede dei problemi, ma ora riesco a gestire la mia natura con facilità e credo che per questo devo ringraziare anche Tyler.
Sorrisi ricordando tutti i momenti passati insieme, ma la tristezza mi attanagliò lo stomaco al ricordo della sua dichiarazione.
Ancora mi sembrava impossibile che avesse detto di amarmi, ma lo aveva fatto. Quello che mi sconvolgeva è che lo aveva fatto in una maniera talmente dolce che stavo quasi per cedere.  
Il mio affetto per lui non si era ancora affievolito, continuavo a pensarlo costantemente, anche se ero ancora ferita dal suo comportamento. Però quando l’avevo visto, avevo provato una strana sensazione di pace e calore mai provata prima. Come se vedendolo avessi ricominciato a vivere.
La notte stava calando, decisi di ritornare a casa in fretta per controllare alcuni documenti per la scuola.
Entrai in casa e mi misi immediatamente al lavoro, appena ebbi terminato, mi sdraiai sul divano e chiusi gli occhi per rilassarmi un momento.
I ricordi mi portarono alla mente quella sera in cui trovandolo sull’uscio di casa mia lo portai dentro e nei giorni seguenti mi presi cura di lui, alle nostre chiacchierate, alle sue dolci parole, ai suoi abbracci; se mi concentravo, riuscivo a sentire il suo calore su di me. Volevo che mi stringesse, che mi consolasse, che mi baciasse.
Solo adesso riuscivo veramente a capire cosa provassi veramente per Tyler: lo amavo ma forse lo avevo sempre saputo e non volevo ammetterlo a me stessa. Questa era l’unica vera spiegazione.
E lui aveva il diritto di sapere, anche se forse ormai mi aveva dimenticata, anche se forse non contavo più nulla, lui doveva sapere.
Mi alzai preparai una valigia che trovai nell’armadio con tutta la mia roba e mi diressi a passo spedito verso la macchina.
Guidai alla massima velocità per raggiungere la mia città natale, per raggiungere la felicità che mi ero negata stupidamente.
Arrivata davanti a casa sua, mi diressi verso la finestra della sua camera, quando la individuai, spiccai un balzo e picchiettai sul vetro. Lui disteso sul letto, mi venne ad aprire incredulo.
<< Caroline! Cosa ci fai qui? >>.
<< Ciao Tyler, ho bisogno di parlarti. Posso entrare? >>.
<< Certo, certo entra pure >>.
Si scansò e mi fece passare, io mi accomodai sul letto e lui si sedette accanto a me. Sentivo che era molto nervoso e sorpreso di trovarmi lì. Io per tutta risposta gli sorrisi per far sì che si rilassasse almeno un po’.
Trasse un profondo respiro e mi chiese:
<< Allora cosa volevi dirmi? >>.
<< Volevo parlarti di…noi. Ma ti prego di non interrompermi perché mi sono preparata tutto un discorso e se inizi a farlo rischio di perdere il filo >>.
<< Va bene, ti ascolterò senza interromperti >>.
Io respirai profondamente e iniziai a parlare.
<< Innanzitutto devo scusarmi con te per come mi sono comportata la sera in cui siamo usciti, non avrei dovuto reagire così e andarmene. Tu sei stato solamente sincero e molto coraggioso nel confessarmi i tuoi sentimenti.  E poi dovevo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me, sei stato straordinario, hai saputo ridarmi la voglia di sorridere ancora. E grazie al tuo amore verso di me, hai fatto sì, che anche io scoprissi di poter provare questa stupenda sensazione di calore.
Se non ci fossi stato tu, probabilmente sarei morta di nuovo. Non è facile per me dirti queste cose, ma era giusto che tu sapessi che io non ti considero più solo un amico Tyler, per me sei molto di più. Forse è troppo tardi per dirti quello che provo per te ma è giusto che io lo faccia, costi quel che costi. La verità Ty è che ti amo anch’io. Ti amo da morire e non posso più vivere senza di te! >>.
A quelle parole i suoi occhi brillarono, era incredulo glielo si leggeva in faccia ma felice. Sì avvicinò ancora di più a me e con voce tremante mi chiese:
<< Care potresti ripetere? Non credo di aver sentito bene >>.
<< Hai sentito benissimo, ma posso ripetertelo, perché non mi stancherò mai di dirtelo. Ti amo Tyler, ti amo e non posso vivere senza di te >>.
Lui risentendo le mie parole, iniziò a baciarmi con una tale passione, che io stessa riuscivo a percepire. Mi fece stendere sul letto e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Io ricambiai con altrettanto ardore.
Poi a un tratto si staccò dalle mie labbra e mi domandò:
<< Non sto sognando vero? Sei davvero qui? >>.
<< No, amore mio non stai sognando, sono davvero qui con te e non ho nessuna intenzione di andarmene. Morirei, se dovessi separarmi da te ancora una volta >>.
Lui mi sorrise dolcemente e ricominciò a baciarmi. Io gli sfilai molto lentamente la maglietta, togliendola e lanciandola sul pavimento. Lui fece lo stesso con me.
Ci ritrovammo nudi in pochi minuti, io gli accarezzai i capelli, osservando il suo meraviglioso corpo e mormorai vicino al suo orecchio:
<< Niente potrà mai separarci. Te lo giuro >>.
Suggellammo questa mia promessa con un bacio. E iniziammo ad amarci per tutta la notte.


Angolo autrice:
Salve ragazze, finalmente sono riuscita a postare il secondo capitolo mi scuso per il ritardo ma la mia ispirazione mi ha salutata sul più bello, spero che questo capitolo vi piaccia!!!!!!!! Passiamo ai ringraziamenti: @luna nueva 96, _eco, Mrs Breen Wesley, A lexie s  , e lollylove per aver recensito @CarolineCyler, niny90 e A lexie s per averla inserita nelle seguite...e ovviamente tutti i 146 lettori silenziosi che l'hanno letta grazie davvero!!!!!!!!!!!!!! questo capitolo è dedicato a tutte le mie amiche, è grazie a loro che mi sono decisa a pubblicare questa storia!!!!!!!!!! Vi adoro ragazze!!!!!!!!!!! Ora vi lascio baci. Ah dimenticavo, avrei intenzione di scrivere un altro capitolo cosa ne pensate? Se per voi va bene battete un colpo.
Bye bye

xoxo nefrit93

   
 
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