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Autore: PiccolaKris    02/07/2011    3 recensioni
questa storia è dedicata a Ryan e Strawberry, ma dall'anime ho preso solo i personaggi..infatti la storia si svolge mentre ENTRAMBI hanno 17 anni e il progetto Mew Mew non c'entra niente...comunque i personaggi hanno anche lo stesso carattere di quelli dell'anime! leggete e vedete se vi piace!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ichigo aprì gli occhi, si guardò intorno nella stanza sconosciuta e si accorse con orrore che quello su cui aveva dormito non era il suo letto. Dov'era? All'improvviso si ricordò tutto e si rilassò: era in vacanza! Poi, però, le tornò in mente la giornata passata e tutto quello che era successo con Ryan. Mentre si cambiava, pensava a come si sarebbe comportato quel giorno: e poi era lei quella che cambiava sempre umore! Ryan era un ragazzo imprevedibile ed era per questo che lei era così preoccupata. Comunque, doveva affrontare anche quella giornata.
Aprì la porta e vi trovò appeso un altro biglietto.
“ Buongiorno, micetta! Appena ti svegli, vieni in camera mia. Ryan ”
Questa volta Ichigo fu tentata di scendere direttamente al piano di sotto e poi andarsene in spiaggia. Doveva per forza passare prima da lui? Ma quella era una domanda retorica, ovviamente conosceva già la risposta: sì. Affrontarlo dopo sarebbe stato anche peggio. Appallottolò il foglietto, lo mise in tasca e si incamminò verso la camera di Ryan. Giunta davanti alla porta, prese un respiro e poi bussò. Per un attimo le balenò l’idea di aprire senza bussare, proprio come aveva fatto lui la sera prima, ma poi non le sembrò il caso.
Aspettò un po’ prima di sentire « Avanti! », ma, quando entrò, nella stanza non c’era nessuno.
« Arrivo subito, Ichigo, aspettami. Nel frattempo mettiti comoda », era la voce di Ryan, proveniente da dietro un'altra porta che doveva essere probabilmente quella del bagno. Ichigo si sedette sul letto e aspettò. L'attesa, comunque, non fu molto lunga perché presto dalla porta uscì Ryan, coperto solo di un minuscolo asciugamano avvolto attorno alla vita.
« Scusa, mi stavo facendo una doccia » disse.
« Ho notato » riuscì a dire Ichigo.
Ryan accennò un sorriso, poi disse: « Prendo la mia roba e mi vado a vestire »
« Mi sembra un'ottima idea » concordò lei, ma teneva lo sguardo basso, non avendo il coraggio di guardarlo.
Ryan prese in fretta i vestiti e corse in bagno. Dopo poco tempo tornò e disse, sempre nel suo solito tono divertito:
« Puoi alzare gli occhi adesso, Ichigo »
Lei alzò timidamente la testa per accertarsi che fosse vestito e si rilassò vedendogli indosso un paio di jeans e una maglietta.
« Scusa, non mi aspettavo che saresti arrivata così presto » spiegò lui « Gli altri sono già usciti, tua madre ha detto di non aspettarti perché, conoscendoti, ti saresti svegliata tardi. In effetti noi ci siamo alzati due ore fa, ma pensavo che ti saresti alzata più tardi. Per questo ho deciso di farmi una doccia. Non ti aspettavo »
Invece di rispondere, Ichigo chiese:
« Che ore sono? »
« Quasi le undici e un quarto » Ryan le sorrise « Ma tranquilla, siamo in vacanza no? E poi sei la mia micetta dormigliona», dicendo questo, le toccò amichevolmente la punta del naso con un dito.
Ichigo non sapeva se prenderlo come un complimento. Poi si rese conto che non era quella la cosa importante, ma piuttosto...cosa voleva dire che era la sua micetta?
Probabilmente anche Ryan si accorse di ciò che aveva appena detto e cercò di coprire l'atmosfera imbarazzata che si era venuta a creare dicendo:
« Allora...vuoi fare colazione? »
Ichigo annuì: quella sarebbe stata una buona occupazione, almeno per il momento.
« Hai voglia di pane tostato? Io ti faccio compagnia, non ho ancora mangiato » disse Ryan in sala da pranzo, scrutando nella credenza alla ricerca di qualcosa da spalmare sopra al pane.
« Mmmm, buono! » rispose Ichigo entusiasta.
« Bene, allora io preparo il pane. Intanto tu puoi guardare in giro se c'è della marmellata, del burro o qualcosa da spalmarci sopra? »
« In giro? » doveva frugare per tutta la cucina?
« Sì, guarda sugli scaffali, nel frigo, apri tutti gli armadietti, quello che vuoi insomma. Basta che mi trovi qualcosa da mangiare con il pane! Ho una fame da lupi, non sono abituato a mangiare così tardi »
« Non eri costretto ad aspettarmi » precisò lei, aprendo il frigo.
« Lo so, ma non avevo voglia di mangiare da solo. Mi succede già troppo spesso »
Ichigo lo guardò senza capire, quindi Ryan disse: « Tu fai colazione con i tuoi, in genere? »
« Sì, a parte quando mi sveglio troppo tardi e per non arrivare in ritardo a scuola mangio per strada »
Ryan rise, poi tornò di nuovo serio.
« Io invece no » disse « Spesso, soprattutto quando devo andare a scuola, faccio colazione da solo perché mia zia si alza più tardi. E a volte mangio da solo anche a pranzo, se lei lavora »
Ichigo provò un'immensa tenerezza per lui, un ragazzo probabilmente costretto a crescere troppo in fretta. « Non mi sembra che ti trascuri » gli disse con dolcezza.
« Non volevo dire questo » si affrettò a spiegare lui « Mi vuole molto bene e non mi fa mancare niente, però certe volte mi piacerebbe che fosse più presente »
Ichigo annuì soltanto, ma sperava che avesse capito che aveva tutta la sua comprensione.
« Ma non parliamo di queste cose ora...hai trovato qualcosa? » chiese lui.
« Qui c'è della marmellata di pesche »
Ryan alzò le spalle: « Per me va bene. Per te? »
« Sì, anche per me » rispose Ichigo posando il barattolo sul tavolo. « E c'è anche della spremuta d'arancia »
« Perfetto allora » Ryan sorrise e Ichigo lo guardò appoggiata ad un ripiano.
« Cosa c'è, perché mi guardi? » chiese lui.
« Pensavo »
« A cosa? »
« Pensavo che...Sei strano ai fornelli, non sapevo che fossi capace di cucinare! »
« Ma questo non è cucinare, è solo pane tostato » disse lui ridendo.
« Vabbè, però... » Ichigo si interruppe.
« Però tu in cucina sei un disastro » continuò Ryan per lei.
« Come fai a saperlo? » chiese sorpresa.
« Ho tirato a indovinare » ammise lui « Ma a quanto pare ho indovinato »
Ichigo guardò il suo viso sorridente e decise di non fingere: « Sì, è vero, sono un disastro! E allora? »
« Non fa niente. Invece il pane tostato non è niente, non hai ancora provato la mia vera cucina »
« Sai cucinare sul serio? » Ichigo era davvero stupita.
« Sì, te l'ho già detto! »
« Sì, ma voglio dire...primo, secondo, eccetera? »
« Be', ovviamente non sono uno chef, ma me la cavo » Ryan aveva una finta aria di indifferenza, ma si vedeva che in realtà moriva dalla voglia di vantarsi. Ichigo continuò a guardarlo stupita e ammirata.
« Cosa c'è, non mi credi? Vuoi che stasera ti cucini qualcosa? » chiese Ryan con aria di sfida, ma lei non rispose.
« Ok, stasera a cena mangerai quello che ti preparerò io. Ma che fai? Non lo mangi il pane tostato? »
Ichigo annuì e addentò una fetta di pane.
 
« Oh, eccovi qui finalmente! » questa fu l'accoglienza non appena arrivarono in spiaggia.
« È per Ichigo, vero? L'avevo detto io che è una dormigliona! » Ichigo non fece caso alla frecciatina della madre e si sdraiò sull'asciugamano un po' più in là, per non essere disturbata: quel giorno voleva proprio rilassarsi.
« Ma perché mi lasci sempre da solo? » chiese Ryan offeso, stendendo l'asciugamano accanto a lei.
« Senti Ryan, oggi voglio rilassarmi, ok? » spiegò Ichigo.
« Ok, quindi se ho capito bene questo vorrebbe dire...niente chiamate del tuo ragazzo per tutto il giorno, giusto? »
Ichigo lo fulminò: « Credi di essere spiritoso? Sai bene cosa intendevo »
« E va bene, scusa per la battutina. Non era male, però, vero? »
« Ryan! »
« Ok ok, sto zitto. Prima, però, devo dirti una cosa »
« Spara »
« Visto che vuoi rilassarti, oggi pomeriggio ti porterò alle grotte, sono un posto fantastico, ti piaceranno, vedrai! »
« Alle grotte? » Ryan stava ottenendo l'attenzione di Ichigo.
« Sì, ma non ti dico nient'altro, sarà una sorpresa. Sempre che vuoi venire. Vuoi venire? »
« Sì! » doveva pur visitare il luogo dove si trovava in vacanza, no?
« Molto bene, ora non ti disturbo più », e calò il silenzio.
« Posso chiederti un ultimo favore? »
Ichigo aprì gli occhi: avrebbe dovuto saperlo che stare con Ryan voleva dire no relax.
« L'ultimo, ti giuro » continuò lui.
« Dimmi » acconsentì Ichigo, girandosi verso di lui.
« Puoi spalmarmi la crema sulla schiena? »
Le ci volle qualche secondo per capire cosa le aveva chiesto.
« Cosa??? » urlò poi, alzandosi a sedere.
« Da solo sulla schiena non ci riesco » si scusò Ryan « Mettersi la crema è importante, ma tu dovresti saperlo visto che a quanto pare il tuo ragazzo te lo ricorda sempre »
Ichigo stava per ribattere, ma tutto quel parlare di Mark le fece venire in mente qualcosa...
« Cavolo, Mark! Dovevo chiamarlo ieri sera e mi sono dimenticata! » Ichigo era scattata in piedi.
« Complimenti » le disse Ryan ironicamente « Ora torniamo a me? »
« Oh, come sei egocentrico! Devo chiamare Mark! Ma dove cavolo è finito il cellulare? » Ichigo stava forsennatamente frugando nella borsa.
« Be', ormai anche se lo chiami cinque minuti dopo non cambia niente! La mia schiena non è importante? »
« Uff, non trovo il cellulare! Devo averlo dimenticato in camera » Ichigo lo stava completamente ignorando.
« Ma cos'hai in testa? Come fai a dimenticarti di chiamare il tuo ragazzo? »
« Non lo so! » era esasperata « Mi dai le chiavi di casa che vado a prendere il cellulare? »
« E la mia schiena?»
«  Uffa e va bene! Ma solo se dopo mi dai le chiavi! »
« Affare fatto » disse Ryan con aria soddisfatta mentre le porgeva una confezione di protezione solare. Ichigo la prese e si versò un po' di crema sulla mano, per poi cominciare a spalmarla frettolosamente sulle spalle di Ryan.
« Ehi, fai con calma, sennò non me la spalmi bene! » si lamentò lui.
Ichigo obbedì: non poteva non fare quello che voleva lui, altrimenti non avrebbe mai avuto le chiavi.
« Sei insopportabile » bofonchiò.
« Anche tu! Non capisco come Mark riesca a stare con te! E mi devi ancora spiegare come hai fatto a dimenticarti di chiam...ahi! » Ichigo gli aveva dato un pugno sulla schiena.
« Fatto. Ora mi dai le chiavi? » disse poi.
« No, verrò con te »
Ichigo si alzò e si avviò verso la casa, subito seguita da Ryan, che avrebbe voluto godersi di più i momenti in cui le dolci mani della ragazza si erano mosse sul suo corpo.
Una volta entrati, Ichigo si precipitò su per le scale ed entrò come una furia in camera sua, ma si fermò di botto davanti al comodino.
« Che cosa gli dico? » chiese a nessuno in particolare, ma girandosi verso Ryan che stava entrando in quel momento.
« Cosa ne so io » rispose lui, sedendosi sul letto.
« Ti prego, aiutami! Non posso dirgli che mi sono dimenticata! »
« Perché no? » Ryan non era ancora disposto a perdere l'umorismo.
« Ryan! Ti prego »
Lui la guardò e alla fine cedette. Come poteva resistere a quei grandi e dolcissimi occhi che imploravano il suo aiuto e la sua partecipazione? E poi così le avrebbe evitato delle preoccupazioni inutili: Mark non poteva, non doveva arrabbiarsi con lei, non ne aveva il diritto.
« Puoi dirgli che ti si era scaricato il cellulare » suggerì.
« Impossibile » rispose lei, sprofondando sul letto accanto a lui e fissando il cellulare « Ci sono delle sue chiamate, sa che era acceso »
« E tu non ti sei accorta neanche che ti stava chiamando? »
« Ryan, dormivo, ero esausta »
« Ho capito, ma se squilla il cellulare lo senti! Sei un fenomeno, Ichigo »
« Ryan, non è il momento »
« Ok, hai ragione. Hmm fammi pensare... Ci sono! »
« Sì? » la voce di Ichigo era speranzosa.
« Sì: gli dici che hai finito il credito e che hai fatto una ricarica al tabacchino poco fa, quindi ieri sera non hai potuto chiamarlo. È una scusa vecchia, ma sempre efficace »
Ichigo ci pensò su, poi le si illuminò il volto ed esclamò: « Sì, penso che potrebbe andare! ». Lui era contento di averla fatta felice.
« Grazie, Ryan » aggiunse prima di chiamare Mark « Sei un tesoro » e, senza pensarci, gli schioccò un bacio sulla guancia.
« Pronto, tesoro! Sì, sono Ichigo... Lo so, scusami per ieri sera è che... No, aspetta ora ti spiego! Ero senza soldi, ho fatto la ricarica poco fa!... Ah, perché non ho risposto alle tue chiamate? È una domanda intelligente, Mark... » a questo non avevano pensato! Si girò istintivamente verso Ryan « Perché non ho risposto alle tue chiamate? » Ichigo stava prendendo tempo, mentre cercava di interpretare gli strani segni che le faceva Ryan « È una domanda molto intelligente a cui risponderò subito »
A questo punto Ryan aveva rinunciato a farle i segni e stava provando con il labiale.
« Perché...avevo impastato il cellulare? Ah no, scusa, impostato! Avevo impostato il cellulare sulla modalità...silenzioso, sì...credo...sìsì silenzioso! E non ho sentito le tue chiamate. È andata proprio così » si sentiva una perfetta idiota, mentre Ryan stava lottando contro se stesso per cercare di non scoppiare a ridere.
« Non ti sento più molto bene, Mark! Credo che non ci sia molto campo, forse è meglio se ci salutiamo! » era meglio chiudere quella chiamata al più presto.
« Ma certo che puoi chiamarmi quando vuoi, non sono neanche domande da fare! » si morse il labbro: da quando aveva cominciato a parlargli non aveva detto una sola cosa vera « Ma no, certo che non mi dà fastidio se mi chiami, assolutamente! »
« Nooo » sussurrò Ryan in tono ironico. Ichigo gli tirò scherzosamente un pugno sul braccio.
« Sì, è meglio se ci salutiamo... Ciao ciao, Mark!... Eh? Ah, ma sì! Certo che ti amo! »
Chiuse il cellulare e, guardando Ryan, disse sollevata: « È andata »
« Dici che si è bevuto tutto? »
« Secondo te no? »
« Non lo so... È che sinceramente, Ichigo...non sei molto brava a mentire »
« Lo so, non è colpa mia! »
« Ma tranquilla, vedrai che avrà creduto a tutto! Babbeo com'è, non si sarà neanche accorto che non hai detto neanche una cosa vera! »
« Ryan! Come ti permetti di chiamare Mark così? »
« Pardon, stavolta mi è scappato, non l'ho fatto apposta » si scusò lui.
« E poi una cosa vera l'ho detta! »
« Ah sì? Quale? » Ryan alzò un sopracciglio.
« Che lo amo »
Lui la fissò per capire se stava dicendo sul serio. A quanto pareva lei ne era proprio convinta.
« Cosa c'è? È vero! » continuò a ripetere Ichigo, vedendo l'espressione poco convinta di Ryan.
« Sarà... È che... » cominciò lui, ma poi si interruppe.
« È che? » Ichigo odiava quando le frasi venivano piantate a metà.
« Che... L'hai detto come hai detto il resto »
« Cioè? »
« Insomma, non sembravi tanto convinta! L'hai detto con lo stesso tono con cui hai detto tutte le altre bugie »
« Davvero? »
Ryan annuì e Ichigo continuò a guardarlo con occhi stupefatti: possibile che avesse ragione lui? No, non era possibile, decise alla fine.
« Sarà stato per...l'agitazione! Ero sincera quando l'ho detto » disse, per convincere più se stessa che Ryan.
« Non lo metto in dubbio » lui si alzò « Torniamo in spiaggia? »
Ichigo annuì e Ryan, che era già in piedi, si avviò verso la porta, per poi fermarsi quando lei disse: « Ryan? »
« Sì? » voltandosi, Ryan vide Ichigo avvicinarglisi.
« Grazie. Sul serio » sussurrò piena di gratitudine, posandogli una mano sul braccio. Poi, come prima, gli diede un bacio sulla guancia, solo che questa volta fu più prolungato e più intenso.
Quando Ichigo si allontanò, Ryan non le diede il tempo di andare via: la afferrò delicatamente per il polso e la attirò a sé cingendole la vita.
« Che c'è? » sussurrò Ichigo, posando le sue mani sul petto del ragazzo. (Fate conto che sono ancora in costume! NdA)
« Devi smetterla di baciarmi senza il mio permesso » le disse.
Ichigo rise sentendo Ryan che cercava di imitare la sua voce e lui ne approfittò per catturare le sue labbra in un breve bacio. Ichigo chiuse istintivamente gli occhi e Ryan la attirò ancora di più a sé.
« Hai un buon sapore, Ichigo » le disse in un sussurro, soffocato da un altro bacio « Io ho voglia di gelato alla fragola. Lo prendi con me? »
Probabilmente Ichigo non colse l'allusione del suo buon sapore e la fragola, ma sentendo la parola 'gelato' le venne in mente che quell'anno ne aveva mangiati pochi e ne aveva una voglia matta, perciò annuì, ancora tra le braccia di Ryan.
« Va bene...l'hai detto tu, eh? » disse lui. Unì di nuovo le sue labbra a quelle di Ichigo e stavolta fece sì che il bacio fosse più intenso. Ichigo si sorprese a mettersi in punta di piedi per arrivare alla sua altezza, a circondargli il collo con le braccia e, soprattutto, a rispondere timidamente al bacio. Dopo alcuni secondi,
Ryan si staccò da lei soddisfatto.
« Io intendevo un gelato vero, stupido » Ichigo gli diede su pugno sul petto. Ryan scrutò il suo volto e si rilassò: non era arrabbiata. Con una scrollata di spalle disse:
« Anche io. Andiamo » ma nessuno dei due si mosse.
« Andiamo? » chiese ancora Ryan.
« Al bar? » chiese Ichigo.
« No, ho un freezer in camera mia e dentro ho intere scatole di gelato alla fragola » disse Ryan, fingendo indifferenza.
« Sul serio? » Ichigo non sapeva più che cosa si sarebbe dovuta aspettare da lui.
« No, ma non mi dispiacerebbe »
« Sei uno stupido »
« Me l'hai già detto »
« Lo so »
« Ce lo prendiamo questo gelato? No, forse preferisci restare appiccicata a me per sempre, è così vero? »
« Sei uno stupido »
« E tu sei bella » Ryan sciolse quella specie di abbraccio e se ne andò. Ichigo non credeva alle proprie orecchie: aveva davvero detto quello che lei aveva sentito?
« Ti sbrighi? Altrimenti ti chiudo dentro! » Ryan era già in fondo al corridoio e Ichigo lo raggiunse con una piccola corsa.
« Cos'hai detto? » gli chiese, cercando di tenere il suo passo.
« Quando? »
« Prima »
« Che ti avrei chiuso dentro casa, se non ti fossi sbrigata » Ryan, continuando a camminare, la guardò senza capire perché volesse sentirsi dire di nuovo una cosa del genere.
« No, non quello! Prima! »
« Ah! Che sei bella » rispose tranquillo. Poi, vedendola incredula, aggiunse: « Cosa c'è, perché mi guardi così? Te l'avevo già detto una volta, se ricordi. E poi non dirmi che non te l'ha mai detto nessuno! Mark, per esempio, lui te lo dirà tutti i giorni, no? »
« No, be', proprio tutti i giorni no... » riuscì a rispondere Ichigo. A dir la verità non ricordava l'ultima volta che Mark gliel'aveva detto.
« Be, dovrebbe farlo invece »
Per la prima volta Ichigo si chiese come doveva essere stare con Ryan. A vederlo così, non sembrava il massimo: all'inizio poteva sembrare un ragazzo tanto bello, quanto solitario e scontroso. A conoscerlo bene, però, non era così male: Ichigo lo immaginava come un partner dolce e fedele, spiritoso e  comprensivo.
Presero entrambi un gelato, che consisteva nel loro pranzo, e tornarono sulla spiaggia.
« Vi eravate persi, ragazzi? », chiese Kaomi appena li vide.
Squadrandoli da capo a piedi, il padre di Ichigo, che era molto geloso di sua figlia, disse con aria indagatrice:
« Scomparite un po' troppo spesso, voi due »
Ichigo arrossì, ma le venne in soccorso la madre: « Suvvia, Shintaro, non puoi pretendere che stiano tutto il tempo con noi, si annoierebbero a morte! Lascia che nostra figlia si goda la vacanza, se lo merita »
Shintaro sbuffò poco convinto e Ichigo ringraziò silenziosamente sua madre: l'ultima cosa che voleva era avere suo padre sempre tra i piedi.
« Ah, ragazzi? » si intromise Kaomi « Stasera noi andiamo a mangiare in un ristorante qua vicino, dicono che fanno un pesce ottimo e voglio assolutamente provarlo! Venite con noi? »
« A dir la verità, io ho un conto in sospeso con Ichigo » rispose Ryan « Questa sera devo farle provare la mia cucina »
« Davvero? Vedrai, cara, non te ne pentirai! » disse Kaomi, rivolta a Ichigo.
« Ehm...già » rispose lei.
Kaomi e Sakura si misero a discutere animatamente su Ryan e la sua cucina e i ragazzi tornarono ai loro asciugamani.
 
« Che fai ora? » chiese Ryan a Ichigo, quando erano sul punto di entrare ognuno nella propria camera.
« Mi farò una doccia. Tu? »
« Anch'io, poi vado a comprare qualcosa per farti da mangiare questa sera. Non ti dispiace se ti lascio un po' sola, vero? »
« Starò benissimo, tranquillo. Cosa sei, il mio angelo custode? » gli rispose ironicamente, poi entrò in camera sua. Be', un po' ci somigliava ad un angelo custode...
« Ichigo, alle quattro ti aspetto nell'ingresso, ti porto alle grotte! » sentì urlare da fuori.
« Va bene! » gli rispose, ed entrò nella doccia.




Buongiorno a tutti, ragazzi =) Avrei voluto postarlo prima questo capitolo, ma mi stava venendo davvero TROPPO lungo! La mia intenzione era quella di fare tutta la seconda giornata insieme, ma alla fine ho deciso di spezzarla perchè era veramente troppo. Quindi, ecco il primo pezzo, spero che vi piaccia =)
Ho già scritto buona parte dell'altro capitolo, spero di riuscire a finirlo a breve!
Recensiteeeee :D
ciao!
  
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