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Autore: Akuma    14/03/2006    5 recensioni
Ho cercato. Ho fallito. Ti ho perso.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho fallito

Ho fallito

Hai presente quando cadi e guardi su, cercando la mano che ti permetterà di rialzarti?

Hai presente quando quella mano non c'è e tutto intorno a te si fa nero?

Hai presente quando tutti ti guardano stanchi, quasi nauseati dalle tue frasi fatte?

E se tu in queste frasi ci credessi davvero?

Io sono esattamente in questa situazione. Chiara, no?

Io ho fallito.

E sono caduta.

Credevo che lanciandomi in qualcosa d'importante potessi riuscire a tirare su una situazione già tremendamente difficile e invece... invece ho fatto un bel buco nell'acqua.

Ho deluso tutti, principalmente quelli che credevano di più in me. Sono risultata un'incapace, un frutto inutile.

Ed io che volevo solo fare qualcosa per risollevare le cose...

Così mi sono gettata su un ripiego stupido per non soffrire per il fallimento, il mio dannato orgoglio non me lo avrebbe mai permesso. Così ho percorso una strada sbagliata, lo sapevo fin dall'inizio, ma non l'avrei mai ammesso.

Non male, c'è gente che sta peggio, ho pensato. Ne ero convinta perché tu eri al mio fianco, io sapevo di poter contare su di te e i miei problemi sembravano più piccoli, insignificanti.

Però tu volevi assolutamente che te ne parlassi, che mi confidassi, che ti rendessi partecipe.

Ed io non potevo, non ho mai potuto. Ho scelto dall'inizio di soffrire da sola, di avere le spalle più larghe del dovuto, di tenere i miei affari per me, non coinvolgere nessuno.

Sii forte, mi ripetevo. E forte sono sempre stata.

Me lo dicono tutti: sei una persona forte. Quasi come essere forte significasse soffrire di meno.

Invece non è così, forse è il contrario. Chi è forte soffre molto più di chi non lo è, poiché conscio dei propri limiti.

Ma io non ho mai preteso che la gente mi capisse, tu eri con me e questo mi bastava... solo che non te l'ho mai detto e forse tu lo vedevi come una mancanza.

D'altra parte ho preteso. Ho preteso da te cose che ti sei sforzato di darmi e io, frustrata e istupidita, ho continuato a tirare la corda, finché la corda non si è spezzata.

Ora mi ricordo, sai, quando mi dicevi "sei la mia vita", quando mi dicevi "sei tutto per me, la mia vita, i miei sogni, i miei pensieri"... quando ti fermavi, mentre facevamo l'amore e mi dicevi "ti amo".

Ora piango.

E io che, stupida, queste cose non le vedevo più. Ero prima di tutto abbattuta dalla situazione insostenibile d'ogni giorno, accecata dal fatto di non essere riuscita a migliorarla con l'estremo tentativo, di non riuscirci mai, forse di esserne la causa e, quel che è peggio, di essere troppo occupata ad evitare di soffrire di più per vedere i tuoi bisogni.

Tu avevi solo bisogno di me ed io non c'ero.

Io me la lego al dito per certe cose, sono fatta così. Non riesco a passarci sopra perché se lasci correre nodo dopo nodo si forma una matassa che poi non è possibile sciogliere.

Ecco perché tiravo in ballo sempre le stesse questioni, per tentare di risolverle. E invece non avevo mai da te delle scuse, l'unica cosa che mi serviva...

Mi sono arrabbiata ed ho agito in modo non corretto, ma nulla è lecito a questo mondo, dopotutto.

Abbiamo avuto problemi, insomma, ma chi non ne ha.

Se per te il mio non parlarti dei miei problemi era una mancanza, per me era evitare di scoprirli, di portarli alla luce e di soffrire come un cane mille volte di più.

Mi dispiace che tu non mi abbia mai capita.

Mi dispiace non averti mai capito.

Ma sai una cosa? A me bastava davvero averti vicino.

Anche se non te lo dicevo mai, tu eri il mio punto d'appoggio, eri la mia spalla, forse qualcosa di più. Un pilastro. Qualcosa che io sapevo essere dietro di me a sorreggermi.

Tu eri quella mano che mi tirava su quando cadevo.

Tu c'eri ed il solo pensiero mi rendeva più calma.

Adesso invece non ti vedo più.

Ho sbagliato io? Dovevo dirtelo che eri fondamentale? Che sei fondamentale?

Pensavo tu lo sapessi.

Ed invece forse anche tu mi vedi forte come il resto del mondo. Come devo farvi capire che anche se si è forti si soffre come pazzi?

Sono stanca.

Sono caduta.

Ho fallito.

E tu te ne sei andato.

Cerca, ricerca quello che devi, ma sappi che non dirò mai più a nessuno "ti amo", perché tu eri il solo. Sei il solo.

E il mio cuore è a pezzi. Non riesco a vedere nulla, è buio e forse non c'è niente da vedere.

Come posso pensarti con qualcun altro? Come posso pensarmi senza di te?

Patetica.

Ecco, la gente mi giudica e mi ha sempre giudicato, ricordi delle frasi fatte di cui ho scritto all'inizio. Bene, forse è meglio piantarla.

Mi tengo la mia situazione insostenibile.

Mi tengo il mio fallimento.

Mi tengo la tua perdita.

Tanto dove sono non c'è nessuno.

   
 
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