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Autore: Miza    02/07/2011    45 recensioni
-Oh Ronald, per l'amor del cielo!- sospirò Hermione -Ti senti bene?-
Ron battè le palpebre un paio di volte.
Poi, lentamente, si rimise in piedi.
Con sommo stupore di tutti, si passò una mano nei capelli con fare suadente, e fece un sospiro teatrale.
-Caspita, spero di non essermi tutto scompigliato!-
Lasciò vagare lo sguardo sui visi attoniti dei quattro amici.
Finchè non incontrò lo sguardo di Hermione.
La osservò per qualche istante.
Poi alzò un sopracciglio, si schiarì la voce e le lanciò un sorrisone seducente.
-Ehilà, Grangy!-
I tre ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli.
Hermione deglutì.
-G...Grangy???-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo tredicesimo.






Hermione si era svegliata molto presto quel mattino.
Aveva passato la notte in una sorta di agitato dormiveglia, nervosa al pensiero di come stesse Ron, e non appena la sveglia aveva segnato le sette era scattata in piedi.
Aveva impiegato pochissimo tempo ad indossare la propria uniforme, e solo quando era già nella Sala d'Ingresso si era resa conto che era sabato, e quel giorno non avevano lezione.
In quel momento stava osservando la grande porta dell'infermeria, titubante.
Ci mise qualche minuto a convincersi ad abbassare la maniglia e sbirciare dentro.
Ron dormiva profondamente, la testa rossa abbandonata sul guanciale candido.
E seduta accanto al letto,  gli occhi stanchi, c'era Lorena.
Hermione ipotizzò di andar via e ripassare dopo colazione, ma non fece in tempo a ritirare la testa oltre la porta che Lorena la vide.
-Oh, Hermione, buongiorno!- la chiamò piano -Vieni!-
Un pò controvoglia, abbozzando un sorrisetto, Hermione entrò.
-Hai l'aria stanca- osservò Lorena, guardandola sedersi sulla sedia dall'altro lato del letto.
Hermione si stropicciò gli occhi.
-Sì , diciamo che ho avuto nottate migliori. Anche tu non sembri in forma smagliante, comunque.-
Lorena fece sorrise ed alzò le spalle.
Poi gettò un'altra occhiata perplessa ad Hermione.
-Ma come mai indossi l'uniforme?- domandò agitata -Credevo di aver capito che fosse obbligatoria solo nei giorni di lezione, e oggi non...-
-Mi sono confusa!- tagliò corto Hermione, chinandosi a guardare Ron.
Il ragazzo non era più pallido come la sera prima; le ferite si erano tutte riemarginate, lasciadogli solo qualche crosticina, ed anche il suo occhio sembrava star bene.
-Come sta?- domandò piano Hermione, un' ombra di preoccupazione negli occhi scuri.
Lorena fece un sorrisetto.
-Credo stia molto meglio, sai? Madama Chips prima gli ha spalmato una pomata sull'occhio, ma ha detto che tra qualche ora sarà come nuovo.-
Guardò Ron sorridendo,  e gli scansò i capelli dalla fronte.
Hermione dovette reprimere l'istinto di staccarle la mano a morsi.
-Solo che c'è una cosa che mi preoccupa- aggiunse la moretta tormentandosi una ciocca liscissima.
-Mi sembri che non respiri tanto bene... fa un pò fatica, senti?-
Ammiccò con la testa verso la bocca socchiusa di Ron, ed Hermione avvicinò l'orecchio per ascoltare.
Dopo qualche istante scoppiò a ridere, facendo trasalire Lorena.
-Che cosa c'è da ridere?!- domandò sconvolta, gli occhi spalancati per lo spavento.
Hermione si affrettò a soffocare la risata tra le mani, temendo di svegliare Ron.
-Oh, nulla, scusami, è che...- dovette interrompersi a causa di un nuovo scoppio di risatine.
-E' che sta benone, Lorena. Sta solo russando!-
Abbassò il viso a guardare Ron, e non potè reprimere un sorrisone.
Lorena sembrava ancora scossa.
-Sei sicura?- domandò battendo le palpebre -Insomma, è un suono proprio strano...-
In quel momento Ron russò fortissimo, e si voltò a pancia in giù, bofonchiando.
-Oh sì, sono sicurissima- confermò Hermione sorridendo -Riconoscerei quel ruggito ovunque...-
Alzò lo sguardo su Lorena e vide che la ragazza sembrava un tantino contrariata.
Hermione arrossì vistosamente, e mise fine alla conversazione con un improvviso attacco di tosse.
Dopo qualche minuto Lorena si alzò in piedi.
-Credo che andrò a vedere se c'è già qualcosa per colazione- dichiarò stracchiandosi -Ti porto un toast, Hermione?-
La ragazza scosse il capo.
-Non preoccuparti, ci penso dopo, ora non ho molta fame...-
-Ho capito ho capito, niente toast, ti porto dei biscotti!-
Senza dare ad Hermione il tempo di replicare la moretta uscì dall'infermeria sbadigliando.
Hermione sospirò e si abbandonò sulla sedia.
Stava giusto per perdersi nelle proprie riflessioni su quanto le cose fossero complicate, quando Ron grugnì e aprì piano gli occhi.
Guardò Hermione senza vederla, si tirò lentamente su a sedere e battè le palpebre diverse volte.
Solamente quando lei si schiarì la voce si voltò a guardarla nuovamente.
Stavolta la vide.
E urlò.
-Ron!- esclamò lei spaventata, trasalendo -Per l'amor del cielo, non urlare! Ronald smettila!-
Ron si tirò il lenzuolo fin sotto il mento, osservandola con gli occhi sgranati e il respiro affannato.
-Sei...- domandò spaesato -Sei qui? Sei tu? Voglio dire... Che cosa ci fai qui?-
Hermione alzò gli occhi al cielo.
-Sono venuta a trovare Malfoy! Ma secondo te?!- domandò impaziente.
Ron non sembrava essersi ancora del tutto calmato.
-V-Vuoi picchiarmi?- domandò incerto, le orecchie in fiamme.
Hermione non potè trattenere un sorriso.
-No Ron, non voglio picchiarti, anche se ora che mi ci fai pensare non sarebbe una cattiva idea.-
Un pò rincuorato, il ragazzo si lasciò andare ad una risatina e piombò di nuovo sui cuscini.
-Come ti senti?- domandò Hermione scutandosi le mani.
Ron arricciò il naso, pensieroso.
-Bene, credo. Mi pulsa un pò l'occhio, ma penso sia a posto.-
La ragazza annuì senza alzare lo sguardo.
Ron sospirò.
-Hermione- esclamò teso -Ti prego, scusami. Ti ho detto delle cose cattivissime, a partire dalla festa di Dean fino a ieri, ma io non...-
-Mi hai detto...- bisbigliò Hermione con voce mal ferma -Mi hai detto che non so fare altro che piangere in bagno.-
Ron si passò una mano sul viso, a disagio.
-Lo so. Non è vero Hermione, e lo sai. Senza di te saremmo stati persi fin dal primo anno, io e Harry.-
Tossicchiò, e le orecchie gli si tinsero nuovamente di rosso -Io, soprattutto.-
Hermione sentì le guance accalorarsi, e alzò lo sguardo.
-Ron...- disse piano -Perchè sei scattato così, ieri, con Malfoy?-
Ron digrignò i denti, arrabbiato.
-Quello schifoso!- sbottò guardando verso il fondo dell'infermeria, dove il letto di Malfoy era nascosto dalle consuete tendine verdi.
-Ancora non ha imparato la lezione! Continua a prendersi la presunzione di chiamarti Mezzosangue, e...-
Hermione fece un balzo sulla sedia, la bocca spalancata.
-E' stato... è stato per quello che lo hai attaccato?-
Il viso di Ron si accese di un bel porpora.
-Be'... ecco, immagino di sì. Sai quanto mi dà fastidio quando...-
Hermione non gli diede modo di terminare la frase.
Si precipitò sul letto e gettò le braccia al collo di Ron, rischiando di mandare in frantumi la lampada sul comodino.
-Mi dispiace tanto, Ron!- gli bisbigliò lei senza riuscire a mandar giù il groppo in gola -Mi dispiace per tutto!-
Il ragazzo rimase immobile per un istante, imbarazzato, ma poi la strinse forte a sé.
-Va tutto bene- le rispose in un sussurro -E' passato, va tutto bene...-
In quel momento la porta dell'infermeria si aprì, e Lorena rientrò con un vassoio di biscotti, chiacchierando con Harry.
Ron ed Hermione si mollarono di scatto, imbarazzatissimi.
-Oh, ehm... ciao Harry!- esclamò Hermione, cercando di ignorare le occhiate assassine che Lorena le lanciava.
Harry si avvicinò con un sorriso, rifilando a Ron una pacca su una spalla.
-Bel lavoro, amico! Ho sentito che Malfoy è ridotto peggio di te! Come ti senti?-
Mentre Ron si lanciava in una descrizione dettagliata della propria impresa, Lorena mollò il vassoio in mano ad Hermione.
-Buon appetito!- le ringhiò contro con uno sguardo strano.
Hermione sentì la gola seccarsi.
-Mmmh, Harry!- gracchiò tirandolo per un braccio -Che ne dici di andare, adesso? Possiamo fare colazione in Sala Grande e...-
-Ma io ho già fatto colazione!- rispose il ragazzo aggrottando la fronte. - E Ron mi sta...-
-Harry!- esclamò Hermione risoluta, lanciandogli uno sguardo che non ammetteva repliche.
Il ragazzo parve cogliere, perchè si limitò ad esclamare -Ron, Hagrid ci aspetta per un thè, oggi pomeriggio! Ha detto che gliene hanno mandata una fornitura dal Brasile...-
Ron fece una smorfia. -Speriamo non sia come le tisane del Tibet! Sono andato in bagno per 5 ore filate!-
Hermione e Harry risero e si defilarono, lasciando Ron con una Lorena piuttosto imbronciata.


*





E tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore.
Tra un mese, tra un anno, scordate le avrai.
Amore che fuggi, da me tornerai.

                                        -Fabrizio De Andrè.




-E COSI' IO CI HO DETTO "BRUTTA VECCHIA BEFANA, TI AVEVO SCAMBIATA PER IL MIO MANICO DI SCOPA!!!"-
Hagrid ruggì dalle risate per la propria battuta, mollando una poderosa pacca sulle spalle di Harry.
Erano nella capanna da un'oretta, ed erano tutti in preda ad una inspiegabile allegria.
Harry, al colpo di Hagrid, per poco non cadde dalla sedia, ma stava ridendo troppo forte per accorgersene.
-Sai Hagrid!- esclamò Ron reggendosi la pancia dal gran ridere -E' poderoso questo thè!-
Ne bevve un'altra lunga sorsata, buttandosene addosso la metà.
Hagrid rise forte e riempì nuovamene le tazze.
-E' un regalo, è un regalo!- esclamò entusiasta -Ma la lettera era scritta mezza in brasiliano e non ho capito nulla!-
Scoppiarono a ridere tutti e quattro.
Hermione cadde dalla sedia.
-Oh, Hagrid!- ansimò tirandosi su -Mi sto divertendo tantissimo! Che bel pomeriggio!-
Hermione si sentiva euforica e adrenalinica, piena di energia e di voglia di fare.
Era da tanto tempo che non stava così  bene!
Sentiva la testa un pò ovattata e la lingua un tantino addormentata, ma le sensazioni di rilassamento e di felicità superavano di gran lunga quei piccoli inconvenienti.
Sorrise a Ron, sentendosi particolarmente affettuosa.
Ron rispose con un sorriso beato e un pollice alzato.
-E dicci un pò, Hagrid!- biascicò Harry con gli occhi arrossati  -Chi te lo ha mandato questo thè?-
Hagrid ne buttò giù una bella sorsata, poi si asciugò la barba nella manica.
-Un mio amico stregone. L'ho conosciuto tanto tempo fa! Pensa che stavo quasi per ammazzarlo, la prima volta!-
E di nuovo tutti giù a ridere.
-Che poi- ansimò Hagrid tra le risate -Poi non è nemmeno un thè! E' una specie di  erba medica che usano per le meditazioni! Ma infuso in acqua calda è delizioso, non trovate?!-
I tre ragazzi annuirono con entusiasmo, scolandosene un bel pò.
-E come hai detto che si chiama, questa erba?- domandò Ron con la lingua impastata.
Hagrid si grattò il testone cespuglioso, meditabondo.
-Erba di Erugal!- esclamò poi illuminato.
Harry e Ron si congratularono per l'ottima memoria, battendo le mani entusiasti, ma Hermione sembrò avere un momento di lucidità.
-Hagrid!- esclamò sconvolta, gli occhi spalancati -L'erba di Erugal è una sostanza illegale! E'... è una droga! Ci siamo drogati!!!-
Hagrid, Harry e Ron la fissarono in silenzio, per qualche istante.
Poi scoppiarono a ridere più forte che mai.
-La droga!- urlava Harry euforico -La droga! Ci siamo drogati!-
Ron si alzò e corse ad abbracciare Hermione.
-E' un'esperienza di vita!- Le urlò in un orecchio, stringendola -Pensa Hermione! Droga! Che emozione!-
Hermione piombò di nuovo nel dolce oblio dell'Erba di Erugal.
Abbracciò Ron e rise forte anche lei, urlando -Oh, finiremo nei guai...! Sarà da brivido!!!-
I tre ragazzi si alzarono in piedi e presero a saltellare felici, abbracciandosi.
Hagrid intanto li osservava e rideva entusiasta, ma dopo qualche istante parve tornare in sé.
Scossa forte la testa e si stropicciò gli occhi, poi gettò un urlo.
-VI HO DROGATI!- ruggì incredulo, facendoli sobbalzare tutti e tre. -CHE RAZZA DI PERSONA SONO! VI HO DROGATI! SIAMO MEZZI DROGATI!-
Hermione, sorridendo beata, corse ad abbracciarlo.
-Oh, via Hagrid, siamo solo tutti molto allegri! Non è poi così grave...-
Hagrid balzò in piedi, spalancando gli occhi.
-E' TREMENDO INVECE!- urlò -TERRIBILE! D0VETE TORNARE SUBITO AL CASTELLO! VIA, FORZA!-
Sollevò Harry, Ron ed Hermione, cosa che li fece ridere ancora di più, e li mise alla porta.
-Vi accompagno!- bofonchiò trafficando con la porta.
Ma Ron lo tirò per un braccio con insistenza.
-Ma noooo Hagrid, resta tranquillo, torniamo da soli! Non è nemmeno il tramonto, non c'è bisogno che...-
Non fece in tempo a finire la frase che Hagrid gli fece un sorriso inebetito e crollò a terra addormentato-
-Bene!- ridacchiò Harry punzecchiandolo con un piede -Ora possiamo andare!-
Si avviò barcollando per i prati, seguito dagli altri due, quando Hermione si attaccò ad un  braccio di Ron e lanciò uno strillo.
-Che cosa c'è?- domandarono i due preoccupati.
Hermione fece una risatina, malferma sulle gambe.
-Voglio le fragole!-  cantilenò tirando Ron -Ho voglia di fraaaaagole, tante fragole!-
Ron rise entusiasta, rischiando di far cadere entrambi, ma Harry assunse un'espressione imbronciata.
-Io sono stanco!- piagnucolò -E voglio Ginny!-
Hermione fece uno strilletto di protesta, e Ron lanciò uno sguardo di rimprovero ad Harry.
-Non preoccuparti Hermione!- disse poi con accondiscendenza -Ti ci porto io! Andiamo a cercare le fragole qui sul limite della Foresta!-
Hermione prese a saltellare felice, trascinando Ron verso la Foresta.
-Vi perdono solo perchè siamo amici!- urlò Harry  con la lingua impastata.
Poi li salutò con la mano ed un sorrisone, aggiungendo -Ci vediamo in Sala Comune, CARI!-



-ECCOLE RON! Guarda, ecco le fragole!-
Hermione, felice come una Pasqua, indicò le piccole fragole selvatiche che sbucavano tra  l'erba verde della radura .
Si chinò a raccoglierne qualcuna e le mise in bocca, soddisfatta.
Ron sedette sul prato, sorridendo.
Si sentiva felice, spensierato ed in pace con sé stesso, anche se aveva la mente un tantino annebbiata.
-Tu non le mangi?-
Hermione lo stava fissando, gli occhi nocciola un pò tristi.
Il ragazzo le fece un sorrisone e le fece cenno di sedersi accanto a lui.
-Ma certo che le mangio! Vieni qui che le mangiamo insieme!-
Hermione non se lo fece ripetere due volte.
Si fiondò sul ragazzo, ridendo come una matta, e gli infilò una fragolina tra le labbra.
Stettero zitti per qualche minuto a mangiare fragole, Hermione seduta sulle gambe di Ron, entrambi con lo sguardo perso nel vuoto.
Poi la ragazza si voltò a guardarlo con un'occhiatina maliziosa.
-Ronald...- biascicò divertita -Mangia la fragola!-
Con un sorrisetto furbo prese una fragola rossa e lucida tra le labbra, e si sporse verso il viso di Ron.
Il ragazzo rise, le orecchie rosse.
Poi le mise una mano sulla nuca e mangiò la fragola dalle sue labbra.
-Tu mi sottovaluti- le disse alla fine, depositandole un minuscolo bacio veloce sulla bocca.
Hermione ridacchiò e fece per rispondere, ma Ron piombò su di lei ridendo, il peso tutto sulle braccia per non gravare sul corpo della ragazza.
-Ron!- rise lei divincolandosi -Così mi schiaccerai!-
Il ragazzo scosse il capo, sorridendo.
Poi la fissò negli occhi.
In quel momento, Hermione smise di ridere.
Si sentiva stordita.
Sentiva il calore e il profumo di Ron, il succo delle fragole che iniziava a penetrarle nella stoffa della camicetta, l'odore e l'umido dell'erba.
Il respiro del ragazzo le faceva il solletico sul viso, e il cuore le batteva fortissimo.
-Ron...- mormorò incerta.
Ma lui le catturò le labbra con le proprie, e prese a baciarla con una tale intensità da lasciarla senza fiato.
Dopo un primo momento di spaesamento, Hermione rispose al bacio con trasporto, catturando i capelli rossi del ragazzo tra le dita.
-Sai di fragola- gli sussurrò dopo un po', col respiro affannato.
Ron sorrise.
-E ti dispiace?- le domandò fingendosi offeso.
Hermione lo tirò per il colletto.
-Niente affatto.-
Si baciavano con foga, in un crescendo di passione, fregandosene delle fragole che stavano macchiando la loro pelle e i loro abiti.
Con la mano libera dai capelli di Hermione, Ron prese a slacciarle lentamente la camicetta.
La ragazza sentì il viso andarle a fuoco, ma non disse niente.
Anzi, in uno slancio di sfacciataggine dovuto quasi totalmente all'Erba di Erugal, sfilò la T-shirt a Ron.
Coi respiri affannati e le guance in fiamme, restarono a guardarsi per qualche istante.
I capelli bruni di Hermione erano sparsi sull'erba verde; la camicetta bianca, sbottonata, lasciava scoperto il ventre piatto e il reggiseno candido.
Ron aveva un'espressione rapita sul viso lentigginoso, e i muscoli delle spalle e dell'addome erano contratti per lo sforzo di equilibrare il peso sulle braccia.
I loro sguardi si incontrarono.
Gli occhi di Ron erano enormi nell'ombra degli alberi, e il solito blu del suo sguardo era diventato talmente intenso da risultare quasi nero.
Il ragazzo aveva il respiro irregolare.
-Hermione- sussurrò rauco -Sono innamorato di te.-
Hermione sentì il cuore sbattere violentemente contro la propria gabbia toracica.
Sentì montarle dentro un'emozione enorme, tanto che temette di esplodere.
Aprì la bocca per dire qualcosa.
C'era così tanto da dire.
Ma si sentiva troppo stordita per poter parlare.
Decise di sorridergli solamente, con gli occhi pieni di lacrime.
Poi lo tirò a se e lo bacio di nuovo, e di nuovo e di nuovo, per quelle che sembrarono ore.
Ron prese a morderle piano la pelle bianca del collo, e la ragazza si lasciò sfuggire un gemito sommesso.
Con un coraggio che le arrivava da chissà dove, prese a trafficare con la fibbia della cintura di Ron, fino a slacciarla.
Il ragazzo sollevò il viso per guardarla,  un'espressione tra il sorpreso e l'eccitato dipinta sul viso.
Hermione arrossì ma gli fece un sorrisetto, e  con la punta della lingua gli schiuse le labbra.
Il respiro di Ron si fece più veloce ed irregolare, rotto dall'eccitazione che il ragazzo sentiva crescergli dentro.
Strappandole un gemito, si posizionò meglio tra le gambe della ragazza, tanto che il proprio bacino aderiva perfettamente a quello di lei.
Si guardarono di nuovo, sconvolti per le sensazioni che quegli sfioramenti causavano in loro.
Ron affondò di nuovo il viso nel collo della ragazza, e lei si ritrovò presto ad aggrapparsi alla sua schiena muscolosa.
Senza quasi rendersene conto prese ad agitarsi, desiderosa di avvertire il più possibile il contatto del corpo di Ron.
-Hermione!- esclamò lui sorpreso con voce roca, quando lei alzò il bacino spasmodica.
La ragazza lo baciò con foga, poi gli sussurrò in un orecchio -Ti desidero tantissimo, Ron.-
Ron sentì lo stomaco aggrovigliarsi ed il resto del corpo andare a fuoco per l'eccitazione.
La fissò bramoso e le catturò le labbra.
Poi, sentendola trattenere il respiro sotto di lui, scese con la mano fino a sfiorarle l'elastico delle mutandine...
-STUPEFICIUM!!!-
Una luce rossa volò oltre la testa di Ron, spettinandogli i capelli.
Hermione lanciò uno strillo.
-NON-SFIORARLA-NEMMENO-RONALD-WEASLEY!-
Sobbalzando spaventato, Ron si guardò intorno, gli occhi spalancati:
Ginny arrancava tra i cespugli, la bacchetta tesa davanti a sé, i capelli rosso fiamma crepitanti di elettricità.
-TOGLITI SUBITO DI LI'! TI SCHIANTO RON, LO GIURO!-
Sconvolto, Ron balzò in piedi e tentò di ricomporsi.
Mentre si infilava la maglietta al contrario fissava Ginny attonito.
Hermione, dal canto suo, spalancò la bocca per protestare mentre tentava di riallacciare la camicetta.
-NON UNA PAROLA HERMIONE!- sbraitò Ginny incrociando le braccia -E SBRIGATEVI TUTTI E DUE!-
A passo di carica marciò verso Ron, e gli puntò un dito sul petto.
-Tu!- sibilò furiosa -Dopo tutto quello che le hai fatto passare adesso ti permetti di saltarle addosso??? Questo è il colmo Ronald!-
Ron la fissò con uno sguardo vacuo.
Poi fece un sorriso da ebete.
-Sorellina adorata!- biascicò lanciandosi ad abbracciare Ginny.
-Aaah, sta zitto!- gli intimò lei tentando di scrollarselo di dosso -Adesso è inutile farti la ramanzina, tanto non capite una parola di quello che dico! Ma cosa diavolo avete fatto?!-
Hermione, che aveva finito di allacciarsi la camicetta completamente macchiata di fragole, diede in una risatina furba.
-Abbiamo bevuto una cosa buona!- soffiò -Ed eravamo felici, ma poi sei arrivata tu e...-
Ginny li sospinse via dalla radura, borbottando tra sé e sé.
-Ci mancava questa... litigano, si ubriacano, un fratello mezzo molestatore... oh se lo sapesse la mamma... RONALD SMETTILA DI ABBRACCIARE HERMIONE! E CAMMINATE PIU' VELOCEMENTE!- gli intimò.
Quando erano a metà dei prati, diretti al castello, Hermione le lanciò un'occhiata arrabbiata, sbottando: -Ma uffa, come hai fatto a trovarci?-.
-Intuito femminile!- rispose Ginny sospingendola gentilmente.
Magari quando si sarebbe ripresa le avrebbe raccontato che Harry si era gettato ai suoi piedi, le aveva abbracciato le ginocchia e, ridendo, aveva urlato -RON E' ANDATO A MANGIARE LA FRAGOLA DI HERMIONE NELLA FORESTA!-






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 E buonasera a voi!
505 recensioni per 12 capitoli. Ma quanto follemente vi amo? *____*
I grazie non basteranno mai! GRAZIEEEEEEEEE! (15000 VOLTE XD)
Io sto ancora studiando per gli esami e mi auguro di cuore che la vostra estate vada meglio, così come mi auguro che questo penultimo capitolo vi sia piaiciuto.
Ahahahah, ridevo da sola! L'erba di Erugal, ma come mi vengono xD
Sono tristissima che il prossimo sia l'ultimo capitolo :( Spero di fare un buon lavoro.
Ora vi saluto prima di sciogliermi nell'afa estiva, e vi invito, se non avete nulla di meglio da fare e se non l'avete già fatto, a trastullarvi nella lettura delle mie one shot ^_^
Un abbraccio enorme e un miliardo di baci e di grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee <3

Miza



   
 
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