Don't Go Away
- Come mai siete così silenziosi?
Shannon addenta vorace il suo panino.
- Cosa?
- Ieri eravate tutti bacetti, abbracci e sorrisi.
Lo guardo male perchè ha perfettamente e dannatamente ragione.
- Lasciamo perdere - sospira alzando gli occhi al cielo - Tanto...
- Tanto cosa?
Lui fa le spallucce.
- Tanto è da stamani che mi ignorate. Solo Tomo mi considera - dice scompigliando i
capelli all'amico.
- Ero solo sovrappensiero.
- Se... - commenta scettico Shannon.
Stizzita prendo il mio bicchiere e gli tiro l'acqua in faccia, inzuppandogli anche il panino.
Lui guarda primo lo scempio, poi me.
- Hai una vaga idea di quanto tempo ho impiegato per preparare questo panino?
- Se... - rispondo imitandolo.
- Scorbutica.
Offesa mi siedo sul divano e ricomincio a leggere. Riuscirò mai a finire questo libro?
Purtroppo per me Shannon ha ragione per la seconda volta. Con il nostro arrivo a Praga sono
diventata più suscettibile e nervosa, sempre più consapevole del mio rientro a casa.
Jared è l'unico a saperlo e ancora non riesco a trovare il coraggio di annunciarlo anche agli altri
due Mars. Forse perchè l'annuncio del mio ritorno a casa renederebbe l'evento ancora più concreto
e definitivo.
Abbandonare questi tre pazzi che mi hanno regalato una settimana davvero magnifica mi riempie di
dolore e ogni volta che Shannon fa una battuta rischio di scoppiare in lacrime, pensando che quella
potrebbe essere l'ultima che sentirò.
La richiesta di Jared mi ha sorpresa un pò, anzi, molto. Ha già parlato con Jean della sua folle idea di
accompagnarmi fino a casa e, dopo un rapido calcolo, l'autista ha acconsentito.
Seduti per terra a bere birra e a mangiare lo stesso panino, Tomo e Shannon borbottano guardandomi
e distraendomi dai miei pensieri.
Cosa cavolo staranno dicendo?
Preoccupata piego l'angolo della pagina a cui sono arrivata e poso il libro in un angolo.
Lentamente mi alzo con i loro occhi puntati addosso.
Ignorandoli me ne vado di sopra, lontana dai loro sguardi.
Prima di chiudere la porta sento i due amici mormorare qualcosa di incomprensibile a Jared e ridere.
Fregandomene mi arrampico sul letto e accendo l'Ipod.
Dopo pochi minuti di pace qualcuno bussa. Senza neanche aspettare una mia risposta Tomo entra e si siede sul
letto di Jared, di fronte al mio.
- Allora?
Lo guardo confusa.
- Come mai così...acida oggi?
- Così.
Tomo mi lancia un'occhiata di disappunto.
- Non mi convinci. Dai sputa il rospo.
- Questo è il mio ultimo concerto con voi - dico tutto d'un fiato.
Lui rimane un attimo in silenzio.
Poi esplode.
- Cosa? Ma sei matta?! Ma sei con noi da appena una settimana! E poi non ci siamo mai divertiti così tanto.
Apro la bocca per ribattere ma lui mi ferma.
- E poi Jared è così felice!
- Lo so ma...
- Come puoi dire ma! Come puoi andare via!
Meno male che lui è quello tranquillo, penso guardandolo.
- Mofo lo so, ma devo tornare a casa. Dai miei.
Tomo mi guarda disperato.
- Fallo per quei due che di sotto ridacchiano come degli scemi. Ti prego resta.
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Conto alla rovescia iniziato!
Meno tre capitoli alla fine.