Storie originali > Favola
Segui la storia  |       
Autore: DarkLightRose    02/07/2011    1 recensioni
Nel regno di Amory, piu' precisamente nel villaggio di Eldel, viveva un principe di nome Cedric che per colpa della maledizione di una strega si trasformava in una bestia al calar delle tenebre. Nel villaggio di Eldel, pero' vive anche un giovane di nome Athel che dalla nascita ha una certa empatia nei confronti degli animali. Le storie di questi due personaggi e di tanti altri si intrecceranno e daranno vita a questa dolce favola dal lieto fine assicurato.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il bello e la bestia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap 3- Segreti svelati   

Arrivato alle stalle Athel posò le erbe che aveva raccolto nell’apposito ripiano e si diresse a letto, accorgendosi solo adesso che il suo vestito migliore si era riempito di polvere, visto che era stato sdraiato a terra con Yoru sopra tutto il tempo, così lo spolverò e si cambiò per andare a letto. Purtroppo per lui, avendo trascorso buona parte della notte sveglio e dovendosi svegliare presto, poté dormire solo poche ore, ma nonostante la stanchezza quando si svegliò era felice. Il principe, invece, quando si svegliò provò un senso di vuoto, come se fino a poco prima fosse stato con qualcuno di speciale, ma ciò non era possibile, si disse, la bestia non poteva avere amici, perfino gli animali avevano paura di lui. Improvvisamente gli balenò in mente una frase – Tranquillo, non sei più da solo, non soffrire così tanto- e gli apparve l’immagine sfocata di un volto, non riusciva a capire se di un uomo o di una donna ma la cosa che lo colpì di più furono i magnifici occhi verdi di quella persona ed il suo sorriso dolce. Chi poteva essere quella persona?, Come mai gli veniva in mente in quel momento?, possibile che fosse una persona che aveva incontrato la bestia? – Il mio nome è Yoru, non bestia, umano- gli disse la best…Yoru interrompendo il flusso dei suoi pensieri. La bestia aveva un nome? – Si, e smettila di chiamarmi bestia, ti ho detto che sono Yoru – gli disse Yoru, – Da  quanto hai un nome Yoru?- pensò il principe, – Non sono affari tuoi, Da quando ti interessi così tanto a me?, di solito quando provo a parlarti mi ignori- gli rispose Yoru, – Mi interesso di te da quando, non solo mi hai detto di avere un nome, senza rispondere comunque alla mia domanda, ma mi hai fatto vedere il volto di una persona e mi hai fatto sentire una frase, che suppongo sia stata detta da questa persona- gli disse il principe – Tu hai detto che non ho amici, ma io ne ho uno e si chiama A… - Yoru si bloccò a metà frase, possibile che stesse per rivelare l’unico nome che non avrebbe dovuto dire?, se il principe avesse scoperto chi era il ragazzo lo avrebbe allontanato per sempre da lui. – Allora Yoru, come si chiama il tuo amico- gli chiese il principe curioso – Non t’importa, non sono uno stupido, so benissimo che se tu scoprissi chi è il mio amico lo allontaneresti per sempre da me!- disse Yoru con voce triste, dopo di che smise di parlargli. Il principe rimase stupito, possibile che Yoru pensasse che voleva allontanare da lui il suo amico?, in realtà Cedric voleva scoprire chi fosse quella persona per scoprire com’era riuscita a diventare amica di Yoru e per accertarsi che gli volesse veramente bene. Il principe Cedric, infatti, non voleva che Yoru soffrisse più del dovuto, in fondo era una parte di lui. Il principe Cedric si stupì del suo stesso pensiero, da quando considerava Yoru una parte di se?, di solito pensava che fosse Yoru la causa dei suoi mali, ma dopo che Yoru gli aveva parlato con quel tono triste si era reso conto di non essere l’unico a soffrire per quella situazione. Si ripropose di scoprire chi fosse quel ragazzo, perché Yoru si era fatto sfuggire che quella persona era un ragazzo, perché forse li avrebbe potuti aiutare a ritornare ad essere felici. Dopo questo pensiero il principe ripercorse il passaggio segreto fino alla sua stanza, dove trovò Febos e Leoris preoccupati – Principe Cedric, finalmente siete arrivato, temevamo che le fosse successo qualcosa- gli disse Leoris preoccupato, per Leoris il principe era come un fratello minore, dato che erano amici da quando erano piccoli, perciò si preoccupava sempre quando il principe ritornava in ritardo. – Calmati Leoris e lascia passare il principe- disse Febos cercando di celare la sua preoccupazione, a differenza di Leoris, infatti, Febos non era un tipo molto espansivo ma sapeva essere gentile a modo suo. – Tranquilli, non mi è successo niente , o quasi- dopo quelle parole il principe Cedric raccontò velocemente agli amici la sua conversazione con Yoru, dovette spiegargli anche che la bestia aveva un nome, e alla fine del suo racconto Febos e Leoris rimasero a bocca aperta. – So che può sembrarvi strano, ma secondo me Yoru non mentiva quando ha detto di avere un amico- disse con calma il principe, – Principe Cedric, le assicuro che ho controllato scrupolosamente il perimetro della foresta e non è entrato nessuno- disse Febos infervorato, il principe stava per aprire bocca, ma Leoris lo precedette– È stata colpa mia principe Cedric, ieri dopo che ve ne siete andato ho dato delle pillole anti-sonno a Febos, probabilmente il ragazzo è entrato nella foresta perché per colpa mia Febos è arrivato in ritardo- disse Leoris dispiaciuto, non voleva che Febos venisse accusato per colpa sua. Febos dal canto suo rimase stupito dalla repentina risposta di Leoris, possibile che Leoris fosse disposto a screditarsi agli occhi del suo amato principe per difenderlo?. – Tranquilli amici miei, non è colpa di nessuno, del resto mi rendo conto anch’io che deve essere faticoso per un uomo solo sorvegliare la foresta da solo ogni giorno dopo che la mattina lavora duramente. Non è per questo motivo che vi ho parlato di questa conversazione. Voi due siete i miei uomini più fidati e so che non mi tradirete. Quello che voglio è che tu, Febos, controlli l’entrata della foresta con più attenzione del solito in questi giorni, so che comunque tu svolgi bene il tuo compito ogni notte, e che stia attento soprattutto a ragazzi con gli occhi verdi il cui nome inizi per A, se troverai il ragazzo torna subito al castello e riferiscilo a Leoris. Tu Leoris, invece,preparerai ogni giorno degli infusi che permettano a Febos di riposare bene per fare in modo che non si stanchi troppo- disse il principe Cedric, dopo di che congedò i due. Athel intanto aveva ripreso la sua solita routine, anche se più lentamente data la stanchezza, e il vecchio Mazel non gli aveva fatto domande su dove avesse passato la notte, si era accorto, infatti, che Athel non era rientrato nella sua stanza fino a poche ore prima di alzarsi. La giornata trascorse come al solito, Athel si occupò di nutrire e curare i cavalli che gli erano stati affidati, fece un pasto veloce a pranzo e riprese ad occuparsi dei cavalli. Quando giunse la sera aspettò che suo padre si addormentasse ed uscì dalla scuderia per dirigersi alla foresta. Questa volta, però, Febos era arrivato molto prima e si era nascosto fra gli alberi per controllare se entrava qualcuno. Quando vide che qualcuno si avvicinava, Athel per l’appunto, si mise in guardia e lo osservò con attenzione e quasi gli venne un colpo quando riconobbe quel ragazzo misterioso come Athel, il figlio del vecchio Mazel, possibile che quel ragazzo fosse il nuovo amico di Yoru?. Per quanto gli sembrasse impossibile doveva ammettere che gli indizi combaciavano, il ragazzo aveva gli occhi verdi, che personalmente trovava bellissimi, e il suo nome iniziava per A. Decise perciò di seguirlo per un po’, se la pista si fosse rivelata falsa si sarebbe rivelato e lo avrebbe fatto ritornare alla sua scuderia. Fu così che Febos seguì a distanza il ragazzo fino al lago in cui gli si era rivelato l’ultima volta e stava quasi per uscire allo scoperto, pensando che il ragazzo fosse venuto anche stavolta a raccogliere le erba di Mizar, quando improvvisamente una specie di lupo blu si gettò sul ragazzo. Febos pensò che Athel fosse stato attaccato e fece per lanciarsi contro l’animale con la spada sguainata, quando Athel iniziò a ridere dicendo – Smettila Yoru così mi fai il solletico-, solo allora Febos si accorse che quell’animale era in realtà Yoru e che non stava attaccando Athel, ma gli stava leccando la faccia allegramente. Athel camminò lungo il solito sentiero, senza accorgersi neanche stavolta di essere seguito, ed arrivò al lago per aspettare Yoru, era veramente felice, finalmente aveva trovato un amico. Preso da questi pensieri felici non si accorse che Yoru era arrivato finché questi non gli balzò addosso, questa volta con l’intento di giocare con lui, infatti iniziò a leccargli la faccia facendo ridere Athel, che disse – Smettila Yoru così mi fai il solletico- senza smettere di ridere. Yoru era così felice che Athel avesse mantenuto la parola che non si accorse di Febos finché questi non fece qualche passo avanti, a quel punto Yoru balzò velocemente giù da Athel e gli si mise davanti ringhiando in direzione di Febos, non avrebbe permesso a nessuno di portargli via il suo amico. Athel realizzando la situazione si alzò velocemente e abbracciò Yoru – Calmati per favore, lui non è un nemico- gli sussurrò nell’orecchio accarezzandolo dolcemente. Yoru si calmò lentamente sotto le carezze di Athel, ma rimase comunque in guardia nel caso Febos li avesse attaccati. Febos dal canto suo si era come pietrificato di fronte a quella scena, come aveva fatto Athel, un ragazzino abbastanza esile, a calmare con così poco Yoru, che non ubbidiva neanche al principe?, osservò attentamente Athel mentre accarezzava dolcemente Yoru, possibile che non avesse paura di quell’animale così grande?. Febos fu riscosso dai propri pensieri quando Athel gli chiese – Che cosa ci fa lei qui?-, il tono che aveva usato non era spaventato,ma perentorio, e Febos non poté fare a meno di rispondergli – Sono qui perché il principe Cedric mi ha ordinato di scoprire chi fosse il nuovo amico di Yoru -. Quando Athel sentì che Yoru si era calmato chiese a Febos – Che cosa ci fa lei qui?-, non riusciva infatti a spiegarsi la presenza di quell’uomo nella foresta in piena notte. Rimase pietrificato quando sentì la risposta – Sono qui perché il principe Cedric mi ha ordinato di scoprire chi fosse il nuovo amico di Yoru –, come faceva il principe Cedric a sapere di lui e di Yoru?. Yoru avvertì la tensione di Athel perché riprese a ringhiare in direzione di Febos. Sentendo Yoru ringhiare Athel si riscosse e riprese ad accarezzare Yoru per calmarlo. – Per il momento il mio compito è finito, ma ti avviso, tornerò presto a parlarti- disse Febos, sapendo perfettamente che non era saggio testare l’amicizia di Athel di fronte ad uno Yoru che non lo aveva ancora ucciso solo perché Athel lo stava calmando. Dopo di che ritornò in fretta al castello come gli aveva ordinato prima il principe Cedric, anche perché il pensiero di rivedere Leoris così presto lo spingeva a camminare più velocemente . Quando Yoru fu sicuro che Febos si era allontanato veramente si lasciò andare nell’abbraccio di Athel, aveva avvertito lo stupore del ragazzo quando Febos aveva nominato il principe Cedric e ciò non gli era piaciuto, temeva infatti che per paura del principe Cedric, Athel non sarebbe più tornato da lui. Athel continuò ad accarezzare dolcemente Yoru, anche quando Febos si fu allontanato, ma avvertendo la paura di Yoru intensificò le carezze – Prima quando ho sentito nominare il principe Cedric mi sono chiesto com’è possibile che lui sapesse di noi due, che ci siamo incontrati solo ieri. Ma il fatto che lui sappia che sono io il tuo amico non mi impedirà di venire qui da te, perché per la prima volta ho un amico e non voglio rinunciarvi- disse e senza che lo volesse gli sfuggirono delle lacrime di felicità. Yoru sentendo quelle parole e vedendo che piangeva decise che non avrebbe permesso a nessuno di portargli via il suo unico amico, così uscì dall’abbraccio di Athel e gli fece capire che doveva seguirlo. Camminarono a lungo finche non si ritrovarono di fronte ad una montagna, lì Yoru guidò Athel fino ad un apertura nascosta da dei cespugli e vi entrò dentro seguito da Athel. Il passaggio li condusse nella grotta segreta, la stessa grotta a cui si accedeva tramite il passaggio segreto nella stanza del principe. Athel si guardò intorno curioso, la grotta era abbastanza ampia ed era illuminata da delle torce appese alla parete, sul pavimento c’erano delle coperte pesanti, che Yoru usava probabilmente per proteggersi dal freddo, in un lato c’era perfino un giaciglio di paglia ed una grande tinozza piena d’acqua per lavarsi. Athel si chiese chi avesse messo lì tutta quella roba, ma poi pensò che probabilmente quella grotta era stata un rifugio d’emergenza per qualcuno e che Yoru si fosse limitato a trovarlo. Yoru intanto osservava Athel con attenzione mentre questi si guardava incontro curioso, era la prima volta che qualcuno oltre al principe entrava in quella grotta e Yoru era un po’ agitato, ma se il principe Cedric avesse in qualche modo cercato di impedire ad Athel di vederlo, almeno Athel avrebbe saputo dove trovarlo. – È un bel posto Yoru, grazie per avermi mostrato dove vivi, forse un giorno riuscirò a farti vedere la mia stanza- disse Athel con un po’ di tristezza nella voce, Athel, infatti, non aveva mai mostrato la sua stanza a nessuno, perché non aveva nessun amico a cui mostrarla. Yoru si andò a sedere sulle coperte e guardò Athel come se volesse essere raggiunto, Athel recepì il messaggio,  gli si sedette accanto ed iniziò ad accarezzargli la schiena. Athel era un po’ stanco, poiché la notte precedente e anche questa non aveva dormito molto, e senza accorgersene si addormentò appoggiato a Yoru. Yoru sentì il respiro di Athel farsi più regolare ed il suo peso su di se e capì che il ragazzo si era addormentato, probabilmente a causa del poco sonno. Yoru adagiò delicatamente il corpo di Athel sulle coperte e gli si sdraiò accanto per riscaldarlo, dopodiché si addormentò. Dopo avere scoperto chi era il nuovo amico di Yoru ed essere ritornato al castello, Febos si era diretto immediatamente da Leoris per rivelargli l’identità dell’amico di Yoru, ma quando entrò nella stanza di Leoris la trovò vuota. Si preoccupò immediatamente, Leoris non era il tipo da girare di notte nel castello da solo perché, questo gli e lo aveva rivelato Leoris stesso, aveva paura di essere aggredito dai nemici quando camminava da solo nei corridori bui. Prima di dare l’allarme però provò a cercare nella propria camera, non sapeva perché, ma sentiva che Leoris poteva essere lì, perciò percorse i pochi metri che separavano le loro stanze ed entrò. La prima cosa che vide fu Leoris che dormiva sul proprio letto, la seconda cosa che vide fu l’espressione preoccupata stampata sul volto di Leoris, i suoi lunghi capelli argentati erano sparsi sul cuscino e alcune ciocche gli ricadevano sul petto. Indossava una semplice tunica, verde scuro con decorazioni dorate ai bordi, che posandosi leggera sul suo corpo ne esaltava la forma esile. Troppo intento ad osservare quel corpo delicato, si accorse solo in quel momento che Leoris stringeva fra le sue mani una maglietta, una delle sue per precisione. No, non poteva essere, Leoris era da sempre innamorato del principe Cedric, il fatto che stesse abbracciando una delle sue magliette doveva essere un caso, probabilmente l’aveva lasciata sul letto prima di uscire e Leoris l’aveva afferrata automaticamente nel dormiveglia. All’improvviso Leoris si mosse nel sonno, come se stesse facendo un sogno agitato, strinse la maglietta e se la portò vicino al viso, respirò profondamente e si calmò, riportando la maglietta all’altezza del cuore. A Febos mancava il fiato, non era un caso che Leoris avesse preso la sua maglietta. Febos si avvicinò al volto di Leoris e gli accarezzò dolcemente la guancia, a quel tocco Leoris si svegliò lentamente e le sue guancie si tinsero di rosso. Leoris quella sera non riusciva a dormire, quella mattina aveva difeso Febos senza pensarci e questo lo aveva scosso, di solito rifletteva a lungo prima di parlare, ma questa volta aveva agito d’impulso e questo lo preoccupava molto, non doveva permettere a Febos di scoprire i suoi sentimenti, perché sapeva che non li avrebbe mai ricambiati. Febos era forte e coraggioso ed aveva protetto il principe Cedric in battaglia innumerevoli volte, lui invece era un tipo calmo e posato e non era portato per l’azione, l’unico modo che aveva trovato per aiutare il principe Cedric era stato di diventare il medico di corte. Leoris ammirava Febos perché questi sapeva sempre cosa fare ed era in grado di proteggere chi amava, a questo pensiero gli venne una fitta al cuore perché a volte aveva visto in Febos  lo sguardo di un uomo innamorato, lo stesso sguardo che non avrebbe mai rivolto a lui. Gli venne da piangere ma trattenne le lacrime e si alzò, come tutte le notti da un po’ ti tempo si diresse in camera di Febos, mettendo da parte la paura per quel buoi corridoio, e si distese sul suo letto, come al solito Febos si era cambiato di fretta ed aveva lasciato la sua maglietta sul letto. Senza pensare la prese e ne odorò il profumo, sapeva di Febos, era la maglia che usava durante i suoi allenamenti, e pensando al suo amato si addormentò. Fece uno strano sogno, Febos aveva scoperto i suoi sentimenti e lo stava guardando con un espressione disgustata, no, no poteva essere vero, il suo Febos non lo avrebbe mai guardato con quegli occhi, si disse e per calmarsi portò istintivamente la maglia di Febos vicino al viso e l’annusò, si calmò subito. Ad un tratto sentì il tocco di una dolce carezza sulla sua guancia e aprì lentamente gli occhi, davanti a lui stava Febos con uno strano sguardo negli occhi, uno sguardo pieno di tenerezza ma con un po’ di stupore. Si chiese il perché di quello stupore e subito arrossì ricordandosi che stava ancora stringendo la maglia di Febos – Scusa se ho usato il tuo letto, ero venuto qui per aspettarti nel caso fossi tornato prima, ma mi sono addormentato, me ne vado subito- mentì Leoris, troppo imbarazzato per ammettere la verità, posò velocemente la maglia sul letto e fece per alzarsi dal letto, ma la mano di Febos gli posò sul suo cuore e lo spinse delicatamente a sdraiarsi. – Non preoccuparti Leoris, c’è spazio per entrambi qua su- disse Febos – Se non ti dispiace io dormo senza la maglia- aggiunse levandosi la maglia e posandola, insieme all’altra sul comodino. Leoris rimase incantato a guardare i muscoli scolpiti sul petto di Febos, forgiati sotto le lunghe battaglie che questi aveva affrontato, e sobbalzò quando Febos gli si sdraiò accanto. Febos osservò le espressioni che passarono sul volto di Leoris, confusione, tristezza e imbarazzo – Scusa se ho usato il tuo letto, ero venuto qui per aspettarti nel caso fossi tornato prima, ma mi sono addormentato, me ne vado subito- gli aveva detto Leoris e Febos aveva capito che stava mentendo, ma non gli disse nulla e gli posò una mano sul cuore spingendolo delicatamente a sdraiarsi – Non preoccuparti Leoris, c’è spazio per entrambi qua su- gli disse furbo – Se non ti dispiace io dormo senza la maglia- disse Febos levandosi la maglia e posandola, insieme all’altra posata sul letto, sul comodino per poi sdraiarglisi accanto. Si girò su un fianco per osservare meglio il suo angelo, perché per lui Leoris era troppo bello e delicato e per essere umano, e per permettergli di stare più comodo. – Ho scoperto chi è il nuovo amico di Yoru – disse Febos all’improvviso – È Athel, il figlio del vecchio Mazel. Non ci crederai, ma Athel non ha paura di Yoru e riesce pure a calmarlo, non pensavo che qualcosa del genere fosse possibile fino a quando mi sono avvicinato per parlare ad Athel e Yoru mi è quasi balzato addosso. Fortunatamente Athel è riuscito a fermarlo- aggiunse Febos sollevato, Leoris non sapeva perché, ma si sentiva un po’ geloso di Athel perché questi, a differenza di lui, era riuscito a salvare Febos e non solo, era anche riuscito a curare il cavallo del principe Cedric da un male sconosciuto e a creare un legame con Yoru, cosa in cui perfino il principe Cedric aveva fallito. – Athel è un ragazzo in gamba, sono sicuro che se ci fosse lui al mio posto sarebbe in grado di aiutarvi meglio di me- si lasciò sfuggire Leoris tristemente abbassando gli occhi. – Non è vero Leoris!, tu sei una persona fantastica, sei molto intelligente ma non te ne vanti, sei gentile con tutti, anche con le persone che non ti stanno simpatiche, fai tutti i tentativi possibili per risolvere un problema e se fallisci ti lanci con più impegno in quello seguente. È vero, non sempre hai ragione e quando ti convinci di una cosa nessuno riesce a farti cambiare idea, ma non rinuncerei mai a te per nessun’altro perché io…-  disse Febos di getto, ma si interruppe prima di finire la frase. Quando Febos aveva sentito l’affermazione di Leoris non era più riuscito a trattenersi, era vero, Athel era riuscito dove perfino il principe Cedric aveva fallito ed era riuscito a curare una malattia che Leoris non conosceva, ma non per questo avrebbe smesso di amare il suo Leoris. Aveva parlato senza pensare e per poco non aveva detto quella fatidica frase, ma fortunatamente era riuscito a fermarsi, sebbene ci fossero dei segnali positivi Febos non era ancora certo che Leoris lo amasse e non aveva intenzione di bruciare le tappe e rovinare tutto. Leoris ascoltò le parole di Febos e si sentì invadere da uno strano calore, Febos riusciva sempre a rincuorarlo, ma quella frase lasciata a metà lo aveva lasciato con il fiato sospeso, ma non doveva illudersi, era impossibile che un uomo virile e affascinante come Febos potesse essere innamorato di lui, che non era neanche in grado di tenere in mano una spada come si deve. – Grazie Febos, riesci sempre a calmarmi, non so cosa mi è preso. Ora però è meglio che me ne vada- disse Leoris, non ce la faceva a rimanere così vicino all’oggetto dei suoi desideri e a mantenere il controllo, se non se ne fosse andato ora Febos si sarebbe accorto di quello che gli stava succedendo. Quando provò ad alzarsi, però, venne bloccato dalla stretta salda ma gentile di Febos – Te l’ho già detto Leoris, qui c’è abbastanza spazio per entrambi e poi so che se tornerai in camera tua non chiuderai occhio, è per questo che sei venuto qui. Non preoccuparti, però, questo mi fa molto piacere perche quello che non ti ho detto e che pensavo di non dirti per non perderti è che io non ti vedo più come un semplice amico, per me tu sei molto di più. Tu sei l’uomo che sogno quando dormo, sei l’unico pensiero nella mia mente, sei la persona per me più importante e non permetterò mai a nessuno di farti del male o di portarti via da me, perché io ti amo- Febos disse queste ultime parole guardando Leoris negli occhi. Leoris ascoltò le parole di Febos e vide nei suoi occhi molto amore ma anche un pizzico di tristezza e non poté fare a meno di rispondergli – Anch’io ti amo Febos, ti amo da sempre, tu sei l’unica persona che abbia mai amato, in questi ultime settimane in cui mi hai evitato ho pensato che tu mi odiassi oche avessi scoperto i miei sentimenti per te e che ti disgustassi. Ma ora so che non è così e questo mi riempie il cuore di gioia, ti amo, ti amo, ti am…- ma Leoris non riuscì a finire la frase perché la sua bocca venne coinvolta dalla bocca di Febos in un dolce bacio. Febos non credeva alle sue orecchie mentre ascoltava le parole di Leoris, non poteva essere vero, il suo Leoris lo amava, osservando il dolce viso del suo amato incorniciato dalle lacrime di gioia che scendevano dai suoi occhi Febos fu travolto dall’irresistibile voglia di baciarlo e non si trattenne. Dapprima il loro bacio fu il tenero incontro di due labbra che si stampavano a vicenda infiniti baci, poi però Febos premette con la sua lingua sull’apertura fra labbra di Leoris e v’insinuò dentro la lingua. Subito le lingue dei due amanti si cercarono e si carezzarono a vicenda, in cerca di maggiore contatto Leoris attirò maggiormente a se la testa di Febos con la propria mano e questi intensificò il bacio andando ad esplorare con la propria lingua la bocca dell’altro. Si staccarono dopo qualche minuto per prendere fiato e si guardarono intensamente negli occhi – Sei sicuro di volerlo fare proprio con me?, dopo non potremo più tornare indietro- disse Febos al suo Leoris che per risposta gli diede un altro bacio – Sono sicurissimo e sono felice che la mia prima volta sarà con te- rispose Leoris sorridendogli dolcemente. Dopo un ultimo dolce bacio i due si amarono nel letto di Febos e quando finirono si addormentarono abbracciati.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Favola / Vai alla pagina dell'autore: DarkLightRose