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Autore: Orange Dream    02/07/2011    5 recensioni
Ecco a voi una naruhina ambientata negli ultimi capitoli usciti, ovviamente spoiler, quindi attenzione.
Il momento della risposta è forse arrivato? vedremo
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Prima e Dopo la Fine'
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During the War

Non può essere troppo tardi...

Hinata finì di stringere forte la benda sulla ferita del ninja della sabbia. La battaglia tra Madara ed il resto del mondo ninja si stava protraendo a lungo, in un incubo senza fine, dove chi moriva si trovava a combattere contro quelli che fino al giorno prima erano suoi fratelli, compagni, amici, tutto grazie a quel traditore di Kabuto che con le sue arti proibite controllava i morti come marionette.
la ragazza si asciugò il sudore dalla fronte e dopo aver controllato un'ultima volta le ferite interne dell'alleato grazie al byakugan si lanciò nuovamente nella mischia che dilagava appena fuori dalle loro trincee.
 
Era stata scelta come portaferiti perchè specializzata nella difesa e per la sua innata capacità di trovarli, ma Naruto non era affatto contento di vederla correre sul terreno insanguinato dalla battaglia, schivando ora un Kunai, ora un nemico che le si avventava contro con gli occhi vuoti di chi ormai non c'è più.
Non glielo aveva ancora detto. Non glielo aveva ancora detto cazzo!
Dopo tutto quello che era successo, lui stava combattendo senza averle detto di aver pensato a lei ogni giorno dallo scontro con Pain.
 
All'inizio era confuso e sorpreso, ma sopratutto furioso con se stesso per non essersene accorto prima. Come poteva rattristarsi del suo passato di incomprensione se lui per primo non capiva sentimenti così ovvi?
Come poteva essere un Hokage e capire un intero villaggio se non riusciva nemmeno ad accorgersi che lei, la più introversa, strana, oscura, bella e coraggiosa ragazza di Konoha viveva pensando a lui da anni ?
Ora, dopo che aveva chiarito i sentimenti che provava verso Sakura, vincendo una bellissima e straordinaria amicizia con la sua compagna di team, dopo che aveva giurato di redimere chi sembrava irrecuperabile, solo ora decise, con una morsa allo stomaco, di parlare anche con Hinata.
Non ne aveva quasi il coraggio. Cosa poteva pensare la Hyuga dopo che lui non si era manco fatto vedere per settimane? L'aveva fatta soffrire? Aveva interpretato il suo silenzio come un rifiuto? In quel caso le avrebbe assolutamente fatto capire che non era così.
Sì...ma come?
 
Quando la battaglia si calmò quella sera Naruto si aggirò per il campo con il cuore pesante. Giorni e giorni di combattimento avevano sempre più assottigliato le loro truppe per ingrossare quelle nemiche, ma ciò che faceva accapponare la pelle erano i lamenti dei loro feriti paragonati al silenzio innaturale del campo avversario. Era come se un umbra di morte aleggiasse ovunque.
-Dov'è l'ospedale?- Chiese Naruto a un compaesano che trascinava i piedi tremando. Quello si voltò di scatto portando le braccia in posizione difensiva e facendo uno strano jutsu. Naruto non potè fare nulla se non aspettare. Alla fine quello strano individuo lo lasciò.
- Scusami, sono una sentinella, ho dovuto controllare se sei veramente ciò che la tua forma mostra. Vai in fondo, dietro la mensa.-
Naruto si allontanò scombussolato, non aveva ancora fatto l'abitudine a quegli improvvisi scatti d'allarme.
 
-Hinata passami quelle bende- disse Sakura concentrata su una ferita difficile.
La ragazza le prese ma non riuscì a nascondere un certo tremito mentre le porgeva alla rosa. Sakura se ne accorse- Vai a riposarti ora, hai corso molto tutto il giorno- disse, senza distogliere gli occhi dal suo caso.
Hinata, troppo stanca per protestare uscì dalla tenda strisciando i piedi. Le braccia e le gambe le facevano male e la testa le sembrava così pesante da non riuscire a sollevarla, così la frangia le ricadeva sugli occhi e più di una persona dovette scansarla per passare.
Non riuscì a evitare tuttavia di sbattere addosso a chi le si parava davanti all'uscita e prima ancora che si rendesse conto che era Naruto, cadde in ginocchio tremando tanto forte che pensava che non avrebbe mai smesso.
Naruto si chinò immediatamente, la abbracciò sollevandola e corse alla sua tenda.
Hinata appena cosciente capì chi era ma rimase in silenzio, un po' per la sorpresa, un po' perchè voleva sentire il cuore di Naruto; probabilmente era una sua illusione, ma sembrava battere molto più forte del normale.
 
-Hinata...Hinata, mi senti?
La ragazza aprì gli occhi lentamente. Il suo campo visivo era interrotto dall'alto da una benda bianca che le gocciolava acqua fresca dalla fronte. Mise a fuoco il viso che le stava a nemmeno mezzo metro di distanza e all'improvviso ricordò che era quasi svenuta dalla stanchezza, di aver visto Naruto e del dolore agli arti... Troppe informazioni.
-Ahia... - Borbottò piano la ragazza sentndo una fitta nella testa
-Naruto... che ci faccio qui?- Chiese confusa.
-Ti sei sentita male e non sapevo dov'era la tua tenda, quindi ti ho portata da me, ma appena stai meglio ti porto a casa se vuoi... cioè, volevo dire anche ora, o se preferisci... insomma...
-Se non è di disturbo...- mormorò Hinata ammutolendo l'impacciato soccorritore- Posso restare qui stanotte? Non credo di riuscire ad alzarmi-
Naruto tirò un sospiro di sollievo per essersi tolto il problema del " L'ho trascinata senza chiederle niente nella mia tenda " e le cambiò la benda sulla fronte.
Per farlo si avvicinò e Hinata potè specchiarsi, per quanto la penombra della tenda illuminata solo da qualche candela le permise, nei suoi profondi occhi azzurri. Imbarazzata da tanta vicinanza distolse lo sguardo girando la testa.
Perchè l'aveva aiutata?
Ah sì, probabilmente era andato a trovare Sakura all'ospedale e poi lei gli era caduta addosso come un pera all'entrata. Oddio che figura...
L'ultima volta che gli aveva parlato sembrava permeare l'aria e renderla densa come il miele. Era ovvio che ci stavano pensando entrambi.
 
Naruto male interpretò il fatto che lei distolse lo sguardo. Temette che Hinata non volesse nemmeno guardarlo. Il nodo alla gola che aveva dalla mattina si strinse tanto che il ragazzo dovette aprire la bocca per respirare, affannato. Gli occhi gli bruciavano... temeva che fosse già troppo tardi per parlarle.
Ad un certo punto non ce la fece più, una lacrima rovente dopo il freddo della sera gli scivolò sulla guancia e cadde, prima che lui potesse fermarla, sul pallido viso di lei.
Hinata, che aveva ancora il viso rivolto in cerca di qualcosa che non fossero quei bellissimi occhi color del cielo ad un certo punto sentì piovere quella piccola goccia, per questo girò la testa di scatto, appena in tempo per vedere che Naruto si era ritratto e stava armeggiando con un coperta per terra. Le aveva ceduto il suo letto e ora non gli restava che dormire per terra.
- Naruto... stai bene?- Chiese subito lei.
-Sì- disse lui di schiena, mordendosi le labbra per non far tremare la voce.
Ma Hinata sentì lo stesso che c'era qualcosa che non andava. Avvalendosi della situazione privilegiata che aveva in quanto ferita, decise di parlargli.
-Naruto, per favore vieni qui un secondo?...-
Il ragazzo si bloccò e lentamente ritornò al suo fianco con gli occhi bassi.
-Non dirmi che va tutto bene se non è vero. Come posso aiutarti altrimenti?
Ormai è inutile girarci intorno, io ti ho detto quello che provavo e provo tutt'ora per te ancora settimane fa. Non so cosa tu possa pensare di me, forse solo che sono una sciocca, o magari una pessima ninja che mostra i suoi sentimenti in mezzo a una battaglia- si interruppe con una risatina amara -Ma comunque- riprese - Sono felice di essermi dichiarata perchè da allora io sono più forte e più decisa e, che tu mi ami o no, è grazie a te.
Ora puoi dirmi cosa non va?-
Mentre parlava stringeva sempre più forte la coperta sopra di lei, tesa come una molla nonostante la voce apparentemente calma. Il cuore le stava per scoppiare, ne era sicura, ma almeno aveva detto quello che doveva prima che anche a lei si chiudesse la gola in un nodo stretto.
 
-Ti sbagli- Ribattè Naruto con lo stesso tono basso che aveva usato lei.
Aveva il viso nascosto tra le braccia incrociate sul letto ed ormai la ruvida coperta era da una parte bagnata dalle sue lacrime e dall'altra imprigionata nella ferrea presa agitata di Hinata.
-Ti sbagli Hinata, non sono stato io a renderti più forte, tu ti sei allenata di tua iniziativa.. è tutto merito tuo. Sai, non penso di essere così forte io-
Concluse con un sorriso tirato.
Si guardarono un attimo, così tesi che l'aria crepitava tra loro.
Hinata fece un sorriso enorme, bello perchè non solo erano giorni che non sorrideva, ma anche perchè era il più sincero che avesse mai fatto.
-Grazie Naruto- disse semplicemente.
Persino a quella fioca luce il ragazzo si accorse che era arrossita. Sembrò che qualcuno avesse sollevato un macigno dal suo cuore e la cosa fu reciproca perchè anche Hinata tirò un sospiro di sollievo così palese che arrossì ancora di più.
 
Rimasero per un lungo momento in silenzio, semplicemente perchè non c'era bisogno di parole. La tensione si stava sciogliendo piano piano, come quando ti svegli da un incubo, il cuore cominciò lentamente a battere alla sua normale velocità.
- Sai Hinata- cominciò lui - Quando sei svenuta prima ho chiesto a Sakura cosa fare, ma lei mi ha detto che eri solo molto stanca e che dovevo portarti dove avresti potuto riposare. E' un bravo medico Sakura? -
Hinata abbassò gli occhi, improvvisamente triste. Perchè parlava di Sakura in quel momento che avrebbe voluto immaginare, almeno nella sua fantasia, solo loro?!?
-Medico? Sì certo... un ottimo medico... dimmi Naruto, è anche una buona amica?- Chiese piano, temendo di offendere quella ragazza così ovviamente legata a lui.
Naruto si accorse dell'enorme stupidaggine che aveva detto, si sarebbe preso a pungi per la sua stupidità, cosa andava a parlare di Sakura a Hinata?
Ma non fece tempo a risponderle che già Hinata gli fece un'altra domanda:
-Ti piace? Sakura dico...
-Ecco... mi è piaciuta per tanto tempo sì... perchè era molto premurosa e forte, quando non mi picchiava intendo. Aveva ed ha la mia stessa forza e decisione nel trovare Sasuke e pensa che persino a lui piacevano i suoi occhi verdi- Si interruppe vedendo che Hinata si stava oscurando sempre di più
-Sai qual'è il suo problema?- Chiese Naruto con un sorriso - Il problema di Sakura è che per me non potrà mai essere più di un'amica e me ne sono accorto proprio quando ha provato a convincermi di amare me e non più Sasuke, non lo sapevi? Eppure c'erano Kiba ed altri quel giorno...
-Sakura ha detto che.. ti ama?- Chiese Hinata, tanto sorpresa da non riuscire a bloccare la lieve sfumatura di rassegnazione che le segnava la voce.
- E facendolo ha anche dichiarato che non potrà mai farlo veramente.- continuò lui - Capisci? Lei stava mentendo per non farmi andare incontro ad altri pericoli, ma se mi avesse amato sul serio non avrebbe avuto bisogno di mentirmi.
Io sono una persona sincera, Hinata, e se devo dire tutta la verità ecco, oltre a dirti che mi piaceva Sakura, devo anche dirti che ...da quando mi hai detto quello che provi... ti ho pensata sempre... Scusa, non sono molto bravo con queste cose...- Disse, ora rosso pure lui mentre si passava imbarazzato una mano sulla nuca.
-Io mi vedo costretto- disse mentre si avvicinava di nuovo a Hinata, fino a mettere il mento sullo stesso cuscino dove lei aveva la testa - a ribadire che mi piacciono proprio tanto le persone come te. -
Le accarezzò la guancia con la mano sinistra e sentì la pelle umida dove la sua lacrima era caduta. Hinata era rovente, ma per qualche strana ragione non era arrossita, pur guardandolo negli occhi con la stessa espressione di crede di sognare.
Sorridendo, per non far vedere quanto si sentisse impacciato, poggiò la sua fronte contro quella di Hinata, che intanto non riusciva a proferir parola tanto era presa da quel momento.
-Grazie- mormorò Naruto prima di posare le sue labbra su quelle di lei. Questo sembrò risvegliare la ragazza che immediatamente chiuse gli occhi, per schiudere invece la bocca, dove le loro lingue si intrecciarono per la prima volta, accogliendo quel bacio con il cuore che stava letteralmente esplodendo di pura gioia.
La mano di Hinata corse ai bei capelli dorati di lui. Quante volte aveva sognato di accarezzargli quei raggi di sole! Erano morbidi e folti e a Hinata piacque tantissimo passarci una mano così le che dita si attorcigliassero e sembrasse che i capelli non volessero lasciarla andare mai più via.
Quando Naruto si ritrasse le diede un ultimo lieve bacio sulle labbra prima di posare la testa accanto alla sua sul cuscino. Non riusciva a smettere di guardarla.
I capelli neri come il cielo di notte le incorniciavano il volto e formavano morbide onde sul suo viso di luna. Anche lei lo stava guardando mordendosi un labbro mentre lo sguardo si abbassava dal bel viso affilato alle spalle muscolose. Sentendosi troppo imbarazzata e felice Hinata gli gettò le braccia al collo con così tanta foga e del tutto dimentica della sua stanchezza che cadde dal letto addosso a lui, che era invece ancora inginocchiato per terra.
 
Ora Hinata era distesa sopra Naruto e la scena era venuta così spontanea e bella che risero entrambi di gusto.
Erano felici, felici come non mai. Avevano entrambi qualcuno da amare e da cui essere amati.
Hinata si alzò ancora sorridente e reggendosi sulle braccia creò una lunga cortina di capelli vellutati intorno al viso di Naruto che spontaneamente alzò il viso per baciarla, poi, insaziabile la baciò ancora e ancora con piccoli baci brevi e veloci, piccoli perchè dovevano essere tanti.
-Ti amo anch'io- disse piano - Davvero, davvero tanto.-
Hinata mentre sorrideva il suo muto assenso rabbrividì per il contatto con il freddo terreno della tenda. Naruto se ne accorse e saltò su immediatamente, trascinando in piedi anche lei nella fretta.
- Vai a letto che altrimenti prendi freddo! - le ordinò perentorio.
Hinata obbedì giuliva, anche se in mezzo metro di spazio che la divideva dal materasso rischiò di cadere più di una volta, da tanto storta che camminava per l'emozione.
Naruto insistette affinché si distendesse e poi le rimboccò le coperte, sempre senza mai smettere di guardarla. Poi si sedette anche lui sul bordo del letto.
- Hinata... vuoi essere la mia ragazza?-
- Assolutamente sì, Naruto-
Il ragazzo si aprì in un sorriso che mise ancora più in risaltò il suo bel viso e spiccò un saltò dalla gioia. Afferrò la coperta e la srotolò affianco al letto.
-Domani andiamo a trovare del ramen per festeggiare, non importa dove, ma lo troviamo e...-
-Naruto che fai là per terra? Non penserai davvero che ti rubi il letto così vero? Dai vieni, ci si sta anche in due qui...- Protestò Hinata.
Naruto la guardò con la bocca ancora mezza aperta per la frase lasciata in sospeso, spostò lo sguardo dalla coperta al letto e viceversa.
-Hinata... sai che ti amo proprio tanto?- disse togliendosi la maglietta e pantaloni, visto che era solito dormire in boxer. Il colorito di Hinata virò bruscamente dal normale a un rosso così acceso che quando Naruto si voltò nuovamente a guardarla corse a prendere un'altra garza bagnata, temendo che non si sentisse bene.
-Nono Naruto... non è quello... è che...-
Naruto la guardò perplesso poi seguì lo sguardo di Hinata fino al proprio petto nudo e sorrise comprensivo. -Io sono abituato a dormire così, ma finchè non me lo chiedi io non mi rivesto mica sai...-
Hinata per tutta risposta ficco la testa sotto la coperta e si spostò al lato del letto per fargli posto.
Naruto si infilò anche lui sullo stretto giaciglio e la abbracciò forte cingendola da dietro per sussurrarle ad un orecchio
- Non avere mai paura di me Hinata, ti chiedo solo di amarmi nonostante sia una persona come tante... -
- Non ne ho mai avuta Naruto - lo interruppe lei avvicinando il proprio viso a quello di lui - Sei troppo speciale per non amarti -
  
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