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Autore: Deilantha    03/07/2011    0 recensioni
Ipotetico seguito della serie televisiva Blood Ties.
Dopo la tragica notte vissuta nell'appartamento di Henry, Vicky si risveglia pensando alla sua vita stravolta, al terribile senso di colpa che nutre verso Mike, e alla consapevolezza di aver perso per sempre il vampiro, per non aver avuto il coraggio di seguirlo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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2.



Molly Bohan sentì squillare il campanello di casa all’improvviso: erano le sei del pomeriggio, Dylan era a studiare in camera sua, chi poteva mai essere? Andò ad aprire la porta e la sorpresa di trovarsi quella persona davanti fu davvero grande:

«Vicky!»

«Ciao Molly, come sta…» Vicky non fece in tempo a finire la frase, che fu invasa dall’abbraccio della donna: cercò di rilassarsi il più possibile per non offenderla, ma odiava essere abbracciata, e sperava che la donna la lasciasse andare il prima possibile.

«Oh scusami, dimenticavo che a te non piacciono troppo queste manifestazioni d’affetto» e con un sorriso davvero felice, la fece accomodare.

Molly Celluci era la piccola della famiglia: sorella minore di Mike, con un amore per la vita e per tutto ciò che è passionale e istintivo, ma anche una bontà di cuore ancora così ingenuamente fanciullesca,  che spesso aveva scatenato le ansie protettive del fratello maggiore che aveva sempre sentito il dovere di proteggerla. Il loro non era stato un padre modello, Mike aveva fatto di tutto per non assomigliargli minimamente, a cominciare dal prendersi presto delle responsabilità, che nemmeno gli erano dovute. Durante gli anni di accademia lavorava part-time la sera per mantenere la madre e la sorella, si era fatto in quattro per la sua famiglia, per dare loro quello che un padre assente e ubriacone non aveva mai  cercato di dare. Poi Molly conobbe Fred, e fu un amore travolgente a prima vista proprio come lo sognava lei, e in breve decise che quello sarebbe stato l’uomo della sua vita . Mike non approvava tutta quella fretta, voleva saperla al sicuro, voleva conoscere bene l’uomo con cui la sua sorellina stava per legare la sua vita.

Ma Molly fu irremovibile: non le interessava una cerimonia lussuosa, né un ricevimento  sfarzoso, non voleva che suo fratello si spaccasse ulteriormente la schiena per lei: ce l’avrebbe fatta da sola a costruire la sua vita. Il matrimonio di Molly era felice, e dopo qualche anno fu benedetto dall’arrivo di Dylan; lei avrebbe voluto dargli subito un fratello o una sorella, ma sembrava che il buon Dio non avesse in serbo per lei un’altra gravidanza, e così dopo qualche anno di tentativi, decise che si sarebbe concentrata  semplicemente sul suo piccolo miracolo… Il suo bambino che stava crescendo alla svelta, il suo bambino che aveva già raggiunto l’età di undici anni.

Molly era felice, e desiderava tanto che lo fosse anche suo fratello. Quando le portò a conoscere la sua collega Vicky Nelson, capì subito che erano molto più che partners di lavoro: era tangibile l’attrazione che li legava e anche il loro discutere continuo era tipico di coppie destinate a vivere assieme.

Era così felice che Mike avesse trovato la donna giusta per lui! Finalmente avrebbe potuto gioire anche lui, dopo tante sofferenze e privazioni. Quando all’improvviso Vicky lo aveva lasciato, Mike minimizzò, dicendo che era un momento di confusione, perché le era stata diagnosticata la retinite pigmentosa che l’avrebbe resa cieca, e che doveva solo  accettare il suo nuovo stato e tutto sarebbe tornato alla normalità. Infatti dopo qualche mese, Mike le disse che era tornato a frequentare Vicky. Anche Dylan le voleva bene, chiedeva spesso perché la zia Vicky non venisse più a trovarlo , e Molly desiderava davvero dirgli che un giorno sarebbe venuta. E in quel momento  era lì!

«Che piacere vederti, cara, sapessi quante volte ho sperato di rivederti, e a Dylan manchi tanto. Ora lo chiamo, sarà felicissimo di…»

«No, aspetta Molly» la interruppe Vicky. Non voleva incontrare Dylan, non finché non avesse prima parlato con Molly della persona che l’aveva spinta ad andare in quella casa.  «Devo parlarti, si tratta di...»

«... di Mike» Molly completò la frase senza battere ciglio; sentiva che c’era qualcosa che non andava in Mike da qualche giorno, e forse la visita di Vicky finalmente gliel’avrebbe rivelato.   

«Sì, si tratta di Mike… da quanto tempo non lo senti?» chiese Vicky

«È successo qualcosa a Mike, vero? Avete litigato più del solito? Oddio si è ferito? Sta male?»

«No, calmati Molly, Mike sta bene (per quanto gli possa essere concesso) ... È che… Ecco ho combinato un casino e…» Vicky si alzò all’improvviso dal divano del salotto e cominciò a girovagare per la stanza, in preda all’ansia e al senso di colpa: «In questi ultimi tempi ha rischiato molto per me, l’ho coinvolto in casi che non erano di sua attinenza, Crowley è andata su tutte le furie ma io non ci ho badato, credevo che bluffasse… Invece, la settimana scorsa… Mike ha perso il lavoro al dipartimento… A causa mia!»

Oh, l’aveva finalmente detto, si era tolta di dosso quel terribile peso, ora era pronta a sentire l’ira di Molly su di sé: aveva bisogno di una lavata di capo, voleva sprofondare nella vergogna e nel senso di colpa per aver distrutto la vita di Mike, per  poi reagire con tutte le energie necessarie a rimettergliela in sesto!

Ma Molly non si scompose: le brillavano gli occhi  e disse: «Ti ama davvero tanto Vicky, il suo lavoro era il caposaldo della sua vita prima di conoscerti, e l’ha sacrificato per te…»

Quelle parole, la colpirono più di una sfuriata: furono una coltellata che le fece perdere la terra da sotto i piedi, si sentì venir meno: “Ancora peggio Vicky, quanti danni hai fatto a quest’uomo?”

Molly la vide impallidire e la prese in tempo per la vita, evitando di farla cadere a terra.

«Vicky è tutto ok? Vuoi un po’ di tè caldo?»

«Molly hai sentito cosa ti ho detto, vero?  E tu stessa mi hai confermato quanto lui ci tenesse al suo lavoro. Tu dici che mi ama, ma io gli ho solo rovinato la vita!»

«Su Vicky, non essere così drastica. Certo dev’essere stato un duro colpo per lui, però credo che con te accanto avrà la forza di ricominciare…»

«Molly, è una settimana che non ho notizie di Mike; sono venuta qui per chiederti se sai dov’è, non riesco a rintracciarlo.»





   
 
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