Prologo
Sebbene la battaglia con Voldemort fosse ormai finita da tre anni, i tre Salvatori del Mondo Magico continuavano a lottare contro le Forze del Male.
Harry era diventato un Auror di tutto rispetto e si operava per sconfiggere gli ultimi Mangiamorte ormai rimasti. Ron alternava le sue partite da giocatore professionale di Quiddich ad aiutare il suo migliore amico nella battaglia. Ed Hermione e Ginny ogni tanto lasciavano il loro lavoro per unirsi anche loro nella mischia.
Ma questa volta avevano fatto male i calcoli. Erano caduti in una trappola troppo grande per quattro semplici maghi. Una ventina di Mangiamorte li attendeva nelle fredde terre slave.
“Crucio!” urlò una Mangiamorte verso Ron. Lui cadde a terra e continuò a crogiolarsi per l’incantesimo. Hermione abbandonò la lotta per aiutare il suo ragazzo:”Pietrificus totalus!” disse e poi, notando che Ron era svenuto per il dolore, lo ricoprì con una barriera protettiva.
Anche Harry stava per cedere. Cercava in tutti i modi di alleggerire il lavoro alla sua Ginny:”Stupeficium!” urlò per proteggere la sua amata.
Ma un altro Mangiamorte lo fece cadere a terra ed usò la stessa Maledizione senza Perdono che prima avevano usato su Ron.
“Bombarda!” urlò Hermione per distrarre il nemico di Harry.
“Stupida Mezzosangue. Non osare puntare i tuoi stupidi incantesimi su di noi!” le urlò una ragazza che le pareva fin troppo familiare. Dove l’aveva già vista..?
“Tu morirai stanotte, Sangue Sporco. Avada…”
“Maledictum Mortem!” urlò una voce fredda e crudele. Tutti i Mangiamorte presenti caddero, altri che non erano stati colpiti dal fascio di luce dell’incantesimo scapparono:”Non finisce qui!” urlarono in coro.
Sia Hermione che Ginny si girarono. Due figure ricoperte da uno spesso mantello nero con cappuccio erano di fronte a loro.
“Granger! Weasley! Prendete i corpi dei vostri amati e seguiteci. Dobbiamo andarcene alla svelta” disse una voce diversa rispetto a quella che aveva scagliato l’incantesimo.
“Ma i corpi dei Mangiamorte…” iniziò Ginny.
“Passeremo dopo a prenderli. Adesso sono ricoperti da un incantesimo che li rende invisibili. Volete muovervi, Grifondoro?” urlò sempre la stessa voce.
Hermione fissò la prima figura, quella che aveva scagliato l’incantesimo. Un corpo alto e slanciato. Un corpo che era abituato ad essere sempre ammirato dalla gente. Il corpo di una persona che era abituato a camminare sempre a testa alta tra la gente.
Prese Ron ancora svenuto e si avvicinò alle due figure seguita da Ginny.
“Dove andiamo?” chiese Hermione alla prima figura. Notò che le mise un braccio sulla spalla, segno che dovevano smaterializzarsi.
“Al Malfoy Manor” rispose questa.