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Autore: MissLeaMichele    03/07/2011    2 recensioni
Allora...io di questa FF avevo già postato qualche capitolo con un altro titolo, ma visto che c'è stato...diciamo un disguido tecnico (ho dimenticato la password dell'altro account xD) Devo ripostarla tutta per aggiugerci altri capitoli perchè ora la stò pubblicando da un nuovo account.
E'la prima storia che scrivo e che pubblico in assoluto,ed è una Klaine, visto che li adoro *___*
Quindi, siate buoni nei commenti!!E commentate per favore, ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensate per scrivere ancora!! ;)
La storia inizia dop la 2x16 e non tiene conto degli avvenimenti che sono successi dopo.
Buona lettura!!!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Solo se sei d’accordo però…voglio che sei sicuro Kurt, lo giuro.”- e lo guardò dritto negli occhi.
“Sai che forse hai avuto una buona idea…? Non ti preoccupare Blaine, non è neanche così rischioso,
perché saremo in un luogo pubblico…che ovviamente non sarà il GAP”-  disse Kurt assottigliando gli occhi.
“Ti ho detto che non ci lavora più Jeremiah!! Va bene comunque…centro commerciale allora??”- chiese Blaine sconsolato.
“Affare fatto”- rispose il controtenore.
“Da GAP ci sono i saldi comunque.”
Kurt roteò gli occhi.
“Non mi ringrazi??”- domandò il riccio avvicinandosi all’altro.
“Per ora accontentati di questo…”- disse Kurt dandogli un bacio sulla guancia- “Poi se funziona…vediamo”.
Anderson sorrise maliziosamente, e l’altro diventò rosso come un pomodoro.
“Vado a prendere il cellulare”- farfugliò il castano alzandosi velocemente imbarazzato.
Preso l’i-phone, tornò a sedersi accanto a Blaine.
Si guardarono un momento negli occhi, poi Hummel compose il numero.
“Pronto?”
“Fratello?”
“…Kurt??”- rispose un Finn un pò perplesso.
“Shhh!! Dove sei?
“A casa…”
“Ma non sei a scuola??”
“No, non ci sono andato, non mi sentivo molto bene questa mattina”
“Sei da solo??”- domandò Kurt per accertarsi di poter parlare liberamente.
“Sì, mamma è uscita e Burt è in officina, ma…aspetta io dovrei fare le domande!! Non eri fuori con i “Pappagalli”??
“Usignoli Finn…USiGNOLi!! Comunque, diciamo che quella della gita era più una scusa…sono a casa di Blaine”
Finn rimase a bocca aperta come uno stupido. Iniziò a immaginare suo fratello e Blaine che
facevano chissà cosa sul divano…o peggio ancora sul letto…o nella doccia…il solo pensiero lo fece rabbrividire.
“…Finn??Ci sei??”- chiese Kurt visto che erano almeno 30 secondi che non riceveva un suono.
“S-si..”- boccheggiò il fratellastro.
“Però non dire niente ne a papà ne a Carole o mi uccideranno!!”
Finn scosse la testa per cancellare via quelle immagini, e non osò neanche chiedergli cosa stessero
facendo o cosa avessero fatto…di notte. Però aveva bisogno di sapere cosa avessero intenzione di fare
“Va bene ma…che vuoi??”
“Niente obiezioni ok..??Io e Blaine abbiamo tutto sotto controllo, quindi tu fai solo quella che ti dico.”
“Vai”
“Allora, la cosa è molto semplice: chiama Karofsky e digli che lo vuoi incontrare al bar del centro commerciale
oggi alle 3 del pomeriggio, tu non ti presenti e lo incontriamo io e Blaine e ci parliamo”
“Cosa??Sei impazzito Kurt??”
“Finn stai calmo, ti ho detto che abbiamo tutto sotto controllo”
“Ok a parte quello…ma cosa ti fa pensare che accetterebbe il mio “invito”??Cioè, lo sappiamo tutti che io lo odio e
lui odia me, quindi…”
“Dai Finn, usa quel piccolo cervello che ti ritrovi!!Inventa una scusa sul football!!Digli che vi dovete incontrare per parlare di quello!”
“Ei, guarda che mi rimangio tutto quello che ho detto!”
“E dai Finn, lo sappiamo tutti che non sei il massimo dell’intelligenza!”
Il ragazzo dall’altra parte della cornetta mise il broncio-
“E va bene…ma io cosa ci guadagno con tutto questo??”
“Se lo fai, non dirò a papà e Carole che hai intenzione di invitare Rachel a cena e a dormire sabato quando loro non ci saranno”
“E tu come fai a-“
“Mercedes”
“Oh…dovevo immaginarmelo”- Maledetta Mercedes, pensò tra sé e sé.
“Lo chiamo ma non ti garantisco niente”
“Grazie Finn non sai quanto ti voglio bene in questo momento!”- squittì Kurt saltellando.
“Si ma ho detto che…Kurt!”- “Non mi puoi chiudere il telefono in faccia, sono il tuo fratello maggiore!”
Quando si rese conto che parlare da solo non era una cosa molto normale, chiuse la bocca e si sedette
pesantemente sul divano.
“Avranno pure organizzato tutto, ma io sono preoccupato per Kurt e Blaine…se non lo riescono a convincere a
lasciare Kurt in pace sarà la fine per tutti e due…ma, un momento…oh cavolo Rachel mi ha attaccato la mania
di pensare ad alta voce”
E scosse la testa.
“Ah, al diavolo, tanto sono a casa da solo…”
Si alzò di scatto e andò a cercare il foglio con i numeri di cellulare dei suoi compagni di squadra.
Ogni giocatore ne aveva uno, in caso di necessità.
“K…dov’è la K??”- disse grattandosi la testa e scorrendo con il dito sui nomi.
“A,b, c, d, e f, g, h, i, j, k…fortuna la canzoncina!!Eccola!!”- pensò (ovviamente ad alta voce)
sfoggiando un sorriso soddisfatto.
Prese in mano il telefono e digitò il numero.
“Allora, adesso lo chiamo e gli dico che gli devo parlare di una cosa della squadra, visto che sono il cap-”.
Il ragazzone sentì sbattere la porta, e si lasciò sfuggire il cordless dalle mani lasciando partire la chiamata,
e facendo un salto per lo spavento
“Ei Finn, sono tornata!!Mi devo preoccupare??Ho sentito che stavi parlando da solo..”- gridò Carole
mentre saliva le scale con le buste della spesa ancora in mano.
“No mamma, ero al telefono!!Non ti preoccupare!”- farfugliò il ragazzo, che si era lanciato sotto il letto a cercare
il cordless che gli era caduto.
 “Sicuro di stare bene?”- domandò la donna un po’ sospettosa affacciandosi alla porta.
Fortunatamente era riuscito a trovarlo pochi secondi prima che la madre era entrata in camera sua, e velocemente
se lo mise sull’orecchio.
“Ok…come dici tu. Comunque hai il telefono al contrario”-  Carole richiuse la porta della stanza e se ne andò in cucina,
lasciando il povero Finn,  a fissare il cordless, che intanto squillava, che effettivamente  a testa all’ingiù.
“Hudson?”
Finn era ancora scosso.
“Hudson…che vuoi?Guarda che se è uno scherzo chiudo e ti vengo a menare!”
 

**
 

Finalmente erano arrivate le 3 del pomeriggio, e Kurt e Blaine, tesi come corde di violino, si erano appostati con la macchina
di fianco all’entrata del centro commerciale.
“Blaine per favore togli quel cannocchiale, la gente ci sta guardando male!”- sbuffò Kurt poggiando la testa sul volante.
“Ma fa scena! Non sembro una spia dei servizi segreti??”- chiese Blaine eccitato-
Hummel senza alzare la testa, la girò verso il riccio guardandolo male, e con una mano gli strappò il cannocchiale dalle sue.
Blaine allora incrociò le braccia al petto e mise il broncio- “E invece tu con quegli occhialoni scuri da agente dell’ FBI?”-.
“Fanno chic”- rispose il controtenore con molta poca modestia.
“Sei preoccupato?”- gli chiese Blaine ad un tratto, poggiandogli la mano sulla coscia.
“Bè, un po’ si…”- ammise l’altro mordendosi il labbro inferiore.
“Guarda che se non te la senti possiamo anche tornare a casa…”
“No Blaine, voglio restare qui e affrontarlo. Tanto ai pugni ci sono abituato, e poi pensi che ci picchierebbe in un bar??
L’hai detto tu o no che saremmo stati al sicuro?”- continuò con un sorriso dolce sulle labbra, ora lui per rassicurare il suo fidanzato.
Il warbler gli accarezzò la gamba:- “Sarà, ma io non sono molto convinto, forse è stata una stupidata…”
“Zitto Blaine, non lo dire neanche per scherzo, hai avuto una…devo ammetterlo, un’idea fantastica”-
e poggiò la mano sopra la sua.
“Si ma…io sono preoccupato. Per te Kurt, non voglio che tu finisca nei guai…o nei cassonetti.
E poi ti voglio ancora intero, e al sicuro”- sussurrò il riccio.
“Davvero Blaine, io un po’ di paura ce l’ho, ma stai tranquillo perché qualsiasi cosa succederà lì dentro la risolverò, quindi..-”
“Kurt??C’è qualcosa che non va??”
Quest’ultimo aveva alzato di scatto la testa dal volante,e stava guardando nel finestrino oltre Blaine,
verso l’entrata del centro commerciale.
Il riccio si girò- “Eccolo, quel troglodita…”.
“Blaine, zitto e calmo. E’ ora di entrare in azione…e tieni, ho portato degli occhiali da spia anche per te”-
disse Kurt aprendo lo sportello.
Blaine li prese e se li infilò con un sorriso da ebete stampato sulla faccia:- Anderson. Blaine Anderson. Licenza di uccidere”.
Si beccò uno scappellotto sulla nuca dal ragazzo mentre gli passava davanti.
E così, si avviarono alla porta d'ingresso del centro commerciale.
 
 
Ecco il 10 capitoloooooooooo!!!!!!!!!!! Spero vi sia piaciuto…recensite susu!! xD
Adesso…spero di riuscire a postare un capitolo a settimana, ma visto che mi trasferisco al mare da
oggi pomeriggio non so quando riuscirò a connettermi…spero di farcelaaaaaaaaaa!!!!!!!
Ovviamente super-ringrazio tutti, da chi recensisce a chi legge solamente..cioè il 1 capitolo ha raggiunto 700 visite!!! *_____*
Graziegraziegrazie lo sapete vero che scrivo solo per voi??? Quindi, più siete, meglio scrivo!!
Dopo questa me ne posso anche andare…e buone vacanze a tutti xD
Bacio,
Lea
  
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