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Autore: NoraFairy    03/07/2011    1 recensioni
Eccomi qua di nuovo. Questa volta con la mia prima Fan Fiction a capitoli su Harry Potter. Che cosa succederebbe se James Potter avesse avuto una sorella minore un po' particolare? E se questa sorella avesse il professore di pozioni che tutti vorrebbero?...Bé le risposte le trovate leggendo la mia FF :)...Ditemi cosa ne pensate!
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Bene bene, pronti a leggere la mia prima long fiction? La protagonista è un nuovo personaggio di nome Eileen, la sorella di James ad Harry sconosciuta (poi nel secondo capitolo capirete anche il perchè^^), che frequenta la scuola di Hogwarts mentre Harry è dai suo zii...

Un uomo incappucciato, di cui non si riusciva a vedere il volto, stava entrando in una casa, aprendo la porta principale con un semplice Alohomora. Un uomo riccio e occhialuto stava salendo le scale davanti all’ingresso. Si volta e il suoi occhi si spalancano. Le mani si affrettano a cercare qualcosa nella tasca posteriore dei pantaloni, ma non trovano niente.
“Lily, prendi Harry è corri! E’ lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo…”.
Non riuscì neanche a terminare la frase. Un lampo verde e l’uomo cadde per terra, come una marionetta a cui hanno tagliato i fili. Morto.
La figura incappucciata prosegue all’interno della casa, su per le scale. Si sentono dei rumori provenire da una stanza infondo al corridoio che si apre in cima ai gradini. Una porta viene spalanca con un incantesimo. Dentro una donna dai capelli rossi sta davanti ad una culla, da cui proviene il pianto di un bambino.
Una serie di immagini si susseguono, la donna iplorante, un altro lampo verde, il viso di una bambino con i capelli neri e gli occhi verdi.
Le ultime parole che si sentono sono: “Avada Kedavra!”.
 
Eileen si svegliò di soprassalto, sudata, con il fiato pesante e i brividi. Rimase per qualche istante a cercare di regolarizzare i battiti, ma non ci riusciva. Allungò una mano sul comodino per prendere la bacchetta con la quale accese la luce accanto al suo letto e si guardò intorno, si trovava nella sua stanza del dormitorio ad Hogwarts.
Si mise a sedere sul letto sospirando, pensando a cosa l’aveva fatta svegliare così improvvisamente. Ci mise qualche secondo per riuscire a comprendere ciò che aveva appena sognato. Il panico si impadronì di lei. Il cuore iniziò a batterle forte, mentre le immagini le passavano nuovamente davanti agli occhi, confuse.
Senza pensare a ciò che stava facendo si alzò dal letto e corse, senza curarsi del copri fuoco, di svegliare le sue compagne di stanza e neanche della signora Grassa che, arrabbiata per essere stata svegliata di soprassalto, le urlava contro: “Non si corre per i corridoi!”.
Una volta uscita dal buco del ritratto scese alcune rampe di scale e attraversò alcuni corridoi senza riuscire a fermarsi, come se stesse scappando da qualcosa. Ad ogni passo l’ansia cresceva, come un macigno nel suo petto. Le gambe la portarono davanti ad una porta, su cui iniziò a bussare con due mani e continuò per altri due minuti buoni, fin quando una donna alta e magra non aprì. Aveva una vestaglia scozzese allacciata male, i capelli raccolti in una traccia che si lasciava sfuggire qualche ciuffo e un’espressione sdegnata sul volto.
Non le era mai capitato di vedere la professoressa McGranitt, in quella mise così poco decorosa.
- Ma dico. Signorina Potter, vuole per caso sfondare la porta? - domandò indignata guardandola dall’alto attraverso gli occhiali rettangolari. Ma subito la serietà dell’insegnate si tramutò in preoccupazione.
La ragazza aveva un’espressione stralunata, con gli occhi sbarrati e il fiatone.
- Sono morti - disse in un sussurro. E fu solo pronunciando quelle parole che realizzò, capì davvero cosa era successo. Abbassò lo sguardo e gli occhi le si riempirono di lacrime, braccia e gambe iniziarono a tremare.
- Lily e James… - e fu in quel momento che le lacrime iniziarono a scorrere, lente, ma senza tregua.
Continuò a piangere anche mentre raccontava tutto al preside pochi minuti dopo. Non urlò, non singhiozzò, non fece nient’altro se non raccontare in maniera piatta e distaccata ciò che aveva visto fissando il vuoto, mentre le lacrime le solcavano il volto e le appannavano la vista.
Silente, allarmato, contattò subito alcuni membri dell’Ordine e partì lui stesso per andare a Godric’s Hollow.
Il preside le aveva ordinato di rimanere a scuola, anche se lei non aveva chiesto di andare da nessuna parte. La Mcgranitt la portò in infermeria, dove Madame Chips le aveva assegnato un letto.
Le si sdraiò senza dire niente, ma non riusciva a dormire, fissava il vuoto mentre gli occhi continuavano a versare lacrime incontrollate.
Non le sembrava reale, non poteva essere accaduto veramente. Non riusciva neanche a concepire un mondo in cui suo fratello non esisteva. Un mondo senza Jamie.
Fu solo quando l’infermiera le diede una pozione che i suoi occhi si chiusero e cadde in un sonno senza sogni.

Nora's Corner
Com'è? Vi piace come Incipit? Fatemi sapere così domani pubblico il secondo capitolo^^
Intanto, per i curiosi, ecco come mi immagino l'aspetto di Eileen (è Jassica Stroup)

Un bacio!
   
 
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